Ho la sensazione che sappiate già che lo scorso fine settimana mi sono ammalata, visto che non ho fatto altro che lamentarmene su qualsiasi social network mi capitasse a tiro.
Quando però il mega raffreddore che non ti abbandona da una settimana, ti impedisce anche di andare in Liguria da amici e parenti per le vacanze di Pasqua, nemmeno lamentarsi pubblicamente riesce a lenire il vorticoso giramento di palle che hai.
E quindi è stato un weekend mediamente palloso e inutile, siete autorizzati a lasciare questo blog anche subito, se credete.
Tanto per cominciare, ho passato la giornata di venerdì in uno stato ancora abbastanza pietoso, che si è tradotto nel fare la spola tra letto e divano imbottendomi di vitamine e Aspirin Complex e lamentandomi con regolairtà.
Ah, e bevendo litri di té che secondo me fa guarire da qualsiasi cosa.
Sabato la situazione sembrava andare meglio, così ho deciso di fare uno sforzo e pulire casa, che stava iniziando a somigliarmi moltissimo: un disastro.
Mi sono anche avventurata fuori per fare un minimo di spesa. Infatti sabato sera abbiamo avuto una coppia di amici per cena e io non me la sono sentita di offrirgli cracker e té (che era più o meno tutto quello che avevamo in casa).
In realtà sono amici che non frequentiamo molto e che non vedevamo da tempo, ma di recente li abbiamo incontrati ad una festa e abbiamo deciso di fare qualcosa insieme per rimetterci in pari con le nostre vite. Dopo avergli tirato il bidone lo scorso fine settimana perché – non so se l’avete saputo – mi sono ammalata, abbiamo deciso di rimandare a questo weekend.
In realtà in Germania (o meglio, qui al nord: non so se sia una cosa che si fa in tutta la Germania) il sabato sera prima di Pasqua è tradizione partecipare ad un Osterfeuer, ossia ad un falò – generalmente vengono organizzati dai vari comuni. Ne avevo parlato l’anno scorso.
Solo che quest’anno, non essendo ancora del tutto guarita, stare diverse ore in piedi di notte al freddo (qui la sera si scende ancora sotto lo zero!) non mi è sembrata una grande idea…
E così abbiamo ripiegato su un invito a casa nostra per una cena messicana, che – converrete con me – s’intona perfettamente alle festività. Ahem.
Domenica abbiamo dormito un ora in meno per via del passaggio all’ora legale e io vorrei esprimere tutto il mio disappunto per questa cosa. E no, non me ne frega un tubo che eravamo in vacanza. (E comunque sì, il fatto che ora faccia buio così tardi mi fa felice)
Quando finalmente siamo riusciti ad alzarci, abbiamo deciso di provare a fare le poached eggs per colazione (in italiano si chiamano uova in camicia? Qualcuno me lo sa dire?). Il procedimento non è facilissimo e serve fare un po’ di attenzione, ma posso dire che, dopo aver distrutto il primo uovo, le altre sono venute davvero perfette.
Dopo di che abbiamo passato il pomeriggio e la cena di Pasqua dai piper-suoceri (come l’anno scorso). A me questa cosa della cena di Pasqua destabilizza, voglio dirvelo. Spero che l’anno prossimo riuscirò a tornare in Italia e avere un normale pranzo di Pasqua. E l’uovo di cioccolato. Perché non riescono a fare le cose nella giusta maniera da queste parti?
Naturalmente la cena è stata leggera proprio come si usa quassù. Hem hem…
Lunedì ci siamo svegliati col cielo blu e un sole davvero splendido, cosa che ha fatto vibrare in me la speranza di una scampagnata o almeno una lunga passeggiata al parco.
Mi è bastato uscire mezzo secondo sul balcone per capire che non era proprio il caso, soprattutto perché non ho nessuna intenzione di passare ammalata anche questa settimana.
E quindi il sole mi sono limitata ad ammirarlo dalla finestra mentre mi dedicavo a lettura e scrittura…
..e aggiornavo il mio amato Moleskine Travel Journal (di cui ho parlato qui e qui) col mio viaggio in Brasile.
E così è passato il mio noioso ed inutile weekend di Pasqua.
Voi cos’avete fatto?
Vi auguro una settimana positiva e magari anche un po’ primaverile, chissà, la speranza c’è!
4 Comments
Ciao Chiara!
Spero che il raffreddore ti abbia abbandonato nel frattempo….
Nella mia famiglia (non credo sia un'usanza ancora diffusa in tutto il Centro Italia) si usa fare anche la colazione di Pasqua, oltre al pranzo a base di ravioli e abbacchio. A colazione mangiamo ciambellone, corallina (salame), uova sode, uova di cioccolato, coratella con carciofi (interiora dell'agnello…), accompagnati con tè, caffè, vino bianco. No, non è un brunch, è proprio la prima colazione, alle 9 circa, poi tutti a messa e alle 13 di nuovo a tavola. Forse inconsciamente cerchiamo di sterminare la stirpe…. ehehe! Ma non credo che potrei rinunciare a queste tradizioni 🙂
Buon inizio settimana, sperando che la tua salute migliore e che la primavere si decida ad arrivare!
Un abbraccio
Ciao Chiara e buon inizio di settimana!
Mi dispiace leggere che non ti sei potuta godere come volevi tu queste festività…la mia è stata una pasqua tranquilla, pranzo in famiglia e pasquetta in campagna con parenti e amici. La novità di quest'anno è che a casa di mia sorella vive una ragazza tedesca che arriva da Essen. E' qui grazie ad un'associazione culturale che fa viaggiare i ragazzi in età scolare in tutto il mondo. E' sempre bello scoprire nuove culture anche perchè spesso non sempre è vero quello che crediamo di sapere sulle persone straniere. Però su una cosa ho avuto conferma: il tedesco è impossibile!!!
Ciao Ersy.
That Ben & Jerry's ice cream looks yummy!
cosa sono quei cosini tondi sotto la foto con l'uovo in mano? 🙂