Ve lo ricordate il post in cui maledicevo i progettatori di aeroporti per la totale assenza di prese di corrente?
Breve sunto: le prese di corrente negli aeroporti sono merce rarissima e per trovarle si scatenano guerre che nemmeno nel Peloponneso.
Sì perché oggi le compagnie aeree ti fanno fare il check-in online, ti mandano la carta d’imbarco digitale sullo smarphone, ti forniscono il wifi per navigare in internet mentre attendi l’imbarco del tuo volo… ma non gli viene in mente che tutto ciò richiede batteria e che le migliaia di passeggeri ad un certo punto potrebbero avere bisogno di ricaricare il telefono.
E così negli aeroporti solitamente c’è una presa di corrente ogni cinque chilometri, ben nascosta e raggiungibile solo se ci si accuccia per terra in un angolo a testa in giù.
Essendo spesso in transito in vari aeroporti, mi capita sovente di aggirarrmi in cerca di una presa con l’aria di chi è in crisi d’astinenza, cercando di superare tutti gli altri che stanno chiaramente facendo la stessa cosa, lanciando sguardi killer a chi l’ha trovata prima di me e la sta tenendo occupata e non mollandola nemmeno per un secondo quando finalmente riesco ad accaparrarmela, ignorando gli sguardi killer di chi è arrivato dopo di me e sta ora facendo dei riti voodoo affinché io me ne vada.
È una vera giungla là fuori negli aeroporti del mondo, ve lo dico.
Quindi, quando settimana scorsa sono arrivata all’aeroporto di Monaco e ho visto che ad ogni gate erano state installate delle prese di corrente multiple ogni due o tre sedili (comodamente raggiungibili stando seduti!!), ho sentito distintamente un coro di angeli intonare l’halleluja.
Finalmente qualcuno sta facendo qualcosa per i problemi che affliggono questo pianeta!
(Ad onore del vero, questi sedili esistono già da un po’ all’aeroporto di Francoforte, ma io per ora li ho visti solo nella zona dei voli intercontinentali, dove passo molto poco, invece a Monaco li ho visti addirittura ai gate per i voli europei e interni alla Germania)
Benedicendo il progresso, ho subito attaccato il mio iphone che aveva un 10% di batteria scarso e… nulla. Presa morta.
Ok, proviamo la prossima. Morta.
La prossima? Morta.
Quella dopo? Morta.
Dagli sguardi delle persone lì attorno ho capito che ci erano appena passati tutti.
Mi sono seduta, molto delusa, e ho visto arrivare una persona dopo l’altra, illuminarsi alla vista delle prese di corrente, provarne alcune e rinunciarci con tanta delusione.
E quindi via alla ricerca di una presa di corrente vecchio stampo, di quelle rare e ben nascoste e raggiungibili solo accucciandosi per terra a testa in giù. Inutile dire che quando finalmente l’ho trovata era già occupata e c’era la coda.
Questa è crudeltà bella e buona, caro aeroporto di Monaco di Baviera. Volevo dirtelo.
Ok, fine dello sfogo.
Oggi va così, se anche voi oggi avete qualcosa per cui sfogarvi, vi accolgo volentieri qui sotto nei commenti. Via!
Comment
Io ce l’avrei…posso sfogarmi sul fatto che la mia collega non fa altro che prendere giorni su giorni di ferie e quando non lo fa è perchè è a casa ammalata (?) …. mentre l’altra, lavorando in Francia, ha 2 milioni di feste nazionali all’anno e quando non festeggia una qualche rivoluzione, beh allora trasloca…
#noncelapossofare … =(