Nonostante la prima metà di settembre sia stata assurdamente estiva per gli standard amburghesi (no sul serio: sole e 30°C si vedono poco anche a luglio, figuriamoci a settembre!!), le dure leggi del mondo della moda – e del consumismo – non guardano in faccia a delle banalità come le temperature, quindi i negozi sono pieni di capi autunnali già da settimane. E visto che ho l’armadio pieno che non ci entra più niente, posso io essere così padrona di me da evitare di fare altro shopping? No, naturalmente no. Ma per darmi un tono, dirò che sono previdente e mi sono semplicemente portata avanti con gli acquisti autunnali.
1.e 2. Ho già parlato del negozio The Fjord House in questo post. Tempo fa ho comprato un delizioso maglione a trama larga in una delicata tonalità vaniglia. E’ di cotone, quindi non eccessivamente pesante, ma grazie allo spessore non è nemmeno eccessivamente estivo, quindi perfetto per l’inizio della stagione fredda. Ne sono stata così soddisfatta, che sono tornata a prenderlo anche in azzurro polvere, uno dei miei colori preferiti.
3. Avete presente quelli che predicano bene e razzolano male? Ecco, da ora sono entrata a far parte della categoria a pieno titolo. Non è un mistero che le catene di moda low cost mi stiano antipatiche e io eviti di fare i miei acquisti lì. La ragione sono una serie di motivi di cui potrei parlare ore, ma per fare un sunto molto veloce: la scarsa qualità dei capi che ti fa credere di risparmiare, ma 15€ per un capo di poliestere che si rovina al secondo lavaggio sono 15€ buttati, quindi non la mia idea di risparmio (meglio investire un po’ di più per qualcosa che duri molto più a lungo, che stia bene addosso e non sia fatto di roba sintetica che fa male alla pelle e all’ambiente); per non parlare del fatto che l’80% dei vestiti sono fatti di plastica, che io non tollero, davvero come ci si può mettere addosso quella roba?; per non parlare del discorso etico di come e da chi vengono prodotti i vestiti per costare così poco e del fatto che la moda usa-e-getta, che ci fa buttare milioni e milioni e milioni di capi di poliestere ogni giorno, stia inquinando il nostro pianeta in modo irreparabile. Solitamente cerco di comprare marche con un buon rapporto qualità-prezzo e che producano in Europa o USA o comunque non in Paesi famosi per lo sfruttamento della manodopera (posto che non si può mai mai mai essere sicuri al 100% di come esattamente sia stato prodotto un capo, si può però cercare almeno di limitare i danni per quanto in nostro potere). Ecco, nonostante tutto questo, recentemente e dopo non so più quanto tempo, ho fatto acquisti da Zara. Passandoci davanti ho intravisto un abitino talmente delizioso, che ho pensato così per sfizio di entrare a provarlo, solo provarlo. Da lì a scoprire che mi stava pure bene e che è tagliato talmente ampio che ho potuto comodamente mettermi una S il passo è stato breve. Purtroppo è stato ancora più breve il passo per portarlo alla cassa. Il problema è che è adorabile sia con le gambe nude e i sandali, sia con i collant e gli stivali. Maledizione.
4. Visto che ormai ero lì e che il danno era fatto, ho pensato di fare le cose per bene, concedermi un momento di shopping trash e contrario ai miei principi e poi metterci una pietra sopra e – si spera – non cadere più in tentazione per un bel po’ (per sempre non posso prometterlo, perché sono umana). E quindi insieme al succitato abitino di Zara, ho portato alla cassa anche questo… come definirlo?… maglione/cappotto forse. Non so cosa sia esattamente, ma è delizioso e perfetto per l’autunno (è esattamente così che fregano le catene low cost: con cose talmente deliziose che molti passano sopra al fatto che la qualità sia scarsa e con la tecnica del “,99” che ti fa credere che non stai assolutamente spendendo 40€ nononono, ne stai spendendo solo 39,99!) E niente, a questo giro mi sono fatta fregare anche io. Un po’ me ne vergogno.
5. e 6. E ora passiamo ad una delle mie marche preferite al mondo: J.Crew. La cui qualità è ottima e i prezzi – soprattutto in rapporto alla qualità – non sono altissimi. Inoltre è una marca che produce quasi tutto in USA (è americana), ma molte cose anche in Italia (pelle e cachemire per lo più). Io la amo e infatti ho un sacco di cose. Gli ultimi due acquisti sono stati questa “infinity scarf”, un anello di lana morbidissima, e la t-shirt dedicata a New York, cui non ho proprio saputo resistere con tutti quei disegnini… e poi so che il cotone delle magliette di J.Crew solitamente è molto bello, quindi sono andata sul sicuro.
E voi avete già fatto acquisti autunnali?
Comment
carino il vestito n° 3 , io per ora mi limito a guardare per farmi un’idea di quello che c’è, intanto azzardo un mezzo cambio di stagione per vedere quello che ho già 🙂