Titolo: Il racconto dell’ancella
Titolo orginale: The Handmaid’s Tale
Autore: Margaret Atwood
Anno: 1985
Editore: Ponte delle Grazie
(Non faccio quasi mai post di sabato, ma visto che il 25 novembre, oggi, è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, mi sembra appropriato pubblicare questo post)
Ho sentito molto parlare della serie tv “The Handmaid’s Tale”, ispirata a questo libro. Non volendo per ora fare l’abbonamento ad ancora un altra piattaforma per lo streaming, ho deciso per prima cosa di leggere il libro e poi decidere sulla serie.
Dopo aver letto “Il racconto dell’ancella”, mi è perfettamente chiaro perché ne sia stata fatta una serie: l’idea dietro al libro è effettivamente geniale. La genialità, a parer mio, sta nel presentare un mondo assurdo, brutale, a tratti disumano, impossibilmente lontano dalla nostra normalità, e poi svelare piano piano come sia invece del tutto possibile scivolare in una realtà da incubo. E la cosa è proprio terrificante. Soprattutto da donna e da madre, visto che nel romanzo le donne vengono private di beni e diritti, vengono trattate come oggetti e ributtate in usa specie di medioevo. E’ tragico. E’ una prova – del tutto teorica, essendo una storia inventata ma molto verosimile – che basta non stare attenti, non fare la propria parte, basta pensare che se ne occuperà qualcun’altro, che non è un nostro problema, per trovarsi in una situazione in cui è troppo tardi. Di recente, in un’intervista ad un medico del Congo, ho letto la frase “quando la gente decide di essere indifferente, le conseguenze sono terribili“. E’ la pura verità e lo si può vedere in un numero infinito di situazioni anche nella vita reale, purtroppo.
Il vero colpo di genio del libro, comunque, secondo me è il capitolo finale. E’ arrivato del tutto inaspettato e secondo me è davvero brillante. Non so come la serie abbia risolto questo aspetto, se lo ha fatto, ma non credo. In compenso, devo dire che ci sono una manciata di passaggi nel libro che ho trovato un po’ troppo lenti e immagino che questo problema nella serie non ci sia.
So di essere molto vaga sulla trama, ma davvero non voglio svelare nulla, perché secondo me questo libro va letto senza preconcetti. Sì perché non ho ancora deciso se guarderò la serie o meno, ma il libro vale certamente la pena leggerlo. E’ un romanzo distopico a regola d’arte.
Altre recensioni di libri: qui.
Comment
“Ora vedo davvero il mondo, prima dormivamo e così è accaduto. Quando hanno attaccato il Congresso non ci siamo svegliati. Quando hanno incolpato i terroristi e sospeso la Costituzione non ci siamo svegliati. E’ temporaneo, dicevano. Niente cambia all’istante, in una vasca che si scalda di colpo finiremmo bolliti vivi”. La frase che più di tutte mi ha colpito guardando la serie e condivido in pieno le tue riflessioni. Il dramma è che è sempre troppo tardi quando il popolo capisce (in tutte le epoche) e quando lo guardavo avevo la pelle d’oca.
Grazie per non aver descritto troppo perché sicuramente ci sarà una seconda serie.
Ersy