Programmi per il weekend

 Per domenica, ad esempio, abbiamo invitato per un brunch una coppia di amici che non vediamo mai. Porteranno la loro adorabile bimba di pochi mesi, che gioia!

 Per il brunch ho in programma di provare un paio di ricettine che mi attirano moltissimo. La verità è che mi attira moltissimo mangiarle, piuttosto che prepararle, ma direi di non stare a sottilizzare.
 Qualche giorno fa in una libreria (tanto per cambiare) mi è caduto l’occhio su un libro intitolato “Frühstuck und Brunch” (colazione e brunch) della linea “Kreativ Kochen” edito da Dörfler.

Per qualche motivo mi sono trovata a portarlo a casa con me, che per una che non cucina (sarei io) può sembrare una mossa strategicamente priva di qualsiasi senso… MA.
 Il brunch probabilmente è il pasto che preferisco: buone cose da mangiare, tanto caffè, spremuta d’arancia (che in settimana non ho certo il tempo di fare!), radio accesa e relax assoluto, nessuna fretta. Tutti i pigri del mondo mi capiranno.
 I miei piatti preferiti in assoluto per il brunch sono i pancakes (fatti dall’amburghese), uova strapazzate con bacon (fatte dall’amburghese)(sì, sono una cui piace stare leggera) e come sempre un accompagnamento di avocado. (Se non sapete cos’è un avocado lasciate immediatamente questo blog)
 Voglio fare outing: ho sviluppato una dipendenza dall’avocado. Anni fa ormai. I ricercatori non hanno ancora trovato una cura. Credo che il problema sia sottovalutato, per favore fate una donazione all’Associazione Contro la Dipendenza da Avocado (la ACDA, fondata da me stessa in questo istante). Si accettano solo donazioni di avocadi (esiste il plurale? O è come ananas?). Il sintomo più evidente di questa dipendenza è il non riuscire a trattenersi dal dire sciocchezze. Io provo a tenerlo nascosto, ma temo che qualcuno dei lettori più attenti lo sospetti ormai da tempo…

 Tornando a cose meno cupe, anche se cucinare non si può esattamente annoverare tra le mie passioni, mangiare invece rientra a pieno diritto nella categoria “i miei sport preferiti”, di conseguenza se mi imbatto in ricettine facili e sfiziose per un brunch, sono addirittura pronta ad alzarmi dal divano e rimboccarmi le maniche! Questo libro ne contiene moltissime, e in più – come bonus – alcune illustrazioni da salivazione copiosa…
 Presa dalla mia solita frenesia di fare il più possibile (è la stessa frenesia che mi prende in fase di organizzazione di un viaggio, quella che mi porta a pianificare di visitare tutta New York in due giorni, per dire. Presente?) ho iniziato pensando di fare circa 6 piatti diversi. Poi mi sono ricordata che siamo solo in 4 –  più una neonata che non mi sento di conteggiare nelle porzioni per le uova alla Benedict – e che io non so cucinare…

 Alla fine sono riuscita a limitarmi a due scelte: gli scones al formaggio…

 …e le uova al forno (?)

 Ma soprattutto un sacco di avocado. In particolare adoro metterne delle fette su un toast e semplicemente aggiungere una macinata di sale rosa dell’Himalaya e un filo di olio extravergine di oliva. Estasi.

 Se tutto va bene, da settimana prossima ci saranno un paio di ricette nuove nella pagina Buona forchetta…

 E se la cucina non esplode, questo weekend avrei anche in programma di dedicarmi a sfogliare una rivista che ho comprato ad aprile a Hong Kong e non sono ancora riuscita a leggere: “Home”.

No, non perchè è scritta in cinese (c’è il doppio testo anche in inglese), bensì per mancanza di tempo (l’ho già detto di essere campionessa olipionica di procrastinazione?). Dato che è un numero che parla di tappezzerie (sì, sul serio) da mesi continua a scivolare in basso nella mia lista di letture. Ma questo fine settimana verrà il suo momento.

 Soprattutto perchè tenterò di far spaventare moltissimo l’amburghese con minacce di tappezzerie eccentriche, per spingerlo finalmente a tinteggiare d’azzurro le pareti della camera da letto e della sala…
 Riusciranno i nostri eroi?

 Buon weekend!