Oggi ho fatto un numero infinito di lavatrici, ho messo a posto la valigia e i regali del matrimonio che erano ancora tutti imballati (scoprendo così che mi è stato mandato il servizio di piatti sbagliato), ho sbrigato alcune commissioni e ora mi sto lasciando andare alla depressione perchè domani tornerò in ufficio ed è la cosa che meno desidero al mondo. Mi stavo già avvicinando al punto di saturazione nei confronti del mio lavoro, ma temo che questa vacanza, per una serie di motivi, abbia dato una forte spinta in quella direzione.
In ogni caso ora sto pensando di fare dei provini per le pubblicita’ di quella linea di navi da crociera di cui non ricordo il nome, quelle dove ci sono le persone che, una volta tornate a casa, sono depresse e piangono in ogni dove e non riescono a farsi una ragione di non essere più là, avete presente? Perche’ io sto esattamente cosi’ e nemmeno sono tornata da un giorno intero.
Mi si sta spezzando il cuore.
Quell’isola delle Maldive ha rappresentato cosi’ tanto per me, che non so nemmeno come fare a spiegarlo.
Intanto comincio col dirvi che la mia paura per le vacanze in villaggio si e’ rivelata abbastanza inutile, almeno in questo caso. Come sapete l’Amburghese ed io non eravamo mai stati a fare una vacanza in villaggio/resort al mare: non le abbiamo mai tollerate, preferiamo i viaggi “on the road” in cui visitare di tutto e di piu’, molto fai-da-te. Di solito andiamo in giro per il mondo all’avventura e due settimane su un’isola dove tutto è organizzato mi spaventavano un po’…
Finchè non siamo arrivati in paradiso, dove abbiamo fatto tutto fuorchè annoiarci. (E poi questo non era un vero villaggio: niente “animatori” che ti rompono le palle, niente corsi assurdi a cui tentano di farti partecipare, niente forzature a socializzare se non ne hai voglia… in realtà sei libero e indipendente. Quello che fa per noi)
Quando siamo atterrati con l’idrovolante, ho posato i piedi sulla sabbia e mi sono guardata in torno, ricordo distintamente di aver pensato “Dio abita qui”. E ne sono ancora convinta. Oddio ora piango.
Vi prego riportatemi là!
Arrivo in idrovolante |
Dei libri che avevo portato ne ho letti solo due. Due. Io!
Mi sono tenuta impegnata.
Ero partita con un po’ di scetticismo e sono tornata con:
– un dito del piede probabilmente rotto
– il palmo di una mano squarciato per intero in obliquo, dalla base del dito indice all’inizio del polso dalla parte opposta
– la pianta dei piedi ustionata cercando di giocare a tennis con l’Amburghese a piedi nudi sul campo d’erba sintetica sotto il sole maldiviano di mezzogiorno
– una bruciatura a gambe e spalle presa mentre leggevo sotto l’ombrellone, lontano dal sole (sì, riesco a bruciarmi all’ombra, non è la prima volta)
– dei nuovi, meravigliosi amici
– due brevetti da sub
Avete letto bene: sono diventata una sub, ufficialmente.
L’amburghese ed io abbiamo deciso di provare lo snorkeling, ma non ci ha soddisfatti molto. Abbiamo provato a passare alle immersioni vere e proprie e per nostra fortuna ci siamo imbattuti in un team di diving fantastico (quello dell’isola dove eravamo noi). Svariate ore di teoria, alcuni test, due libri di testo, un esamone finale, esercizi in piscina, alcune immersioni in mare e un paio di crisi di panico dopo (crisi di panico di cui una avuta in una piscina dove si toccava, vi dico solo questo), il piper-marito ed io entravamo in possesso di un brevetto da sub che ci permetterà di immergerci quando vogliamo anche non in presenza di un istruttore. Quanto sono fiera di me!
Prendere il brevetto è una delle cose migliori che io abbia fatto nella vita, è così bello fare immersioni che diventa una droga. Quanto mi manca!
Come bonus extra ho anche scoperto che la tenuta da sub mi rende sexy in modo travolgente, non trovate anche voi?
Quello squarcio sulla mano, a proposito, me lo sono fatto durante un’immersione. Pensate me lo sia fatto facendo qualcosa di molto temerario? Toccando un corallo o un pesce-scorpione? Durante un corpo-a-corpo con uno squalo? Venendo attaccata da una murena o un pesce-pietra? No, me lo sono fatto aggrappandomi maldestramente alla scaletta per risalire in barca. Potete chiamarmi Indiana Jones.
Immersioni e incontri con abitanti del mare a parte (di più nei prossimi post), ci siamo goduti il mare, la spiaggia e l’incredibile natura delle isole maldiviane, abbiamo imparato svariate parole in maldiviano, russo, bangla (lingua del Bangladesh) e indiano e siamo diventati amici con ogni singolo membro dello staff, venendo a conoscenza di tutte le loro storie, abbiamo giocato a “l’anello di re Salomone” osservando le abitudini degli animali che abitano l’isola (tra cui crostacei di vario genere e le fly fox, dei pipistrelli che sembrano scimmiette volanti) abbiamo visitato la spa più volte (quello è il paradiso, credetemi) e abbiamo mangiato fino a scoppiare. Vi racconterò di più a breve.
Bene, vado a cercare di preparami psicologicamente a quello che mi aspetta nei prossimi giorni in ufficio. Il mondo della moda sarà riuscito ad andare avanti in mia assenza? No, sono domande da farsi queste eh.
Nei prossimi giorni sistemo le foto e faccio un bel post sulle Maldive.
Sempre se non riesco a teletrasportarmi là, nel qual caso non mi sentirete più.
Buona serata!
Per ulteriori foto sul mio viaggio alle Maldive potete guardare questo post e quest’altro, oppure andare sulla pagina “Appunti di viaggio“.
9 Comments
Amoreeeee!!!!!
Sei tornata e mi sei mancata, ma si che laggiù eri in ottime mani!!!!!
Ti hanno recapitato il mio biglietto?
Devi raccontarmi tutto!!!
Titti
Ciao Chiara!! Aaaahh… deve essere stata una meraviglia… aspettiamo altre foto e altri resoconti!
Bentornata!!
Sai che anche una mia amica ha preso il brevetto da sub alle Maldive 😉 ???
Tesoraaaa, sei tornata!!! Non odiarmi, ma sono felice di riaverti qui a portata di post!
Un grosso bacio, SIGNORA Piperpenny 🙂
Non posso che sottolineare ogni singola parola di VerdeMenta…bentornata cara "mogliettina"…
Elisa
P.S. due???? solo due libri???
Mamma mia che posto da favolaaaaaaa!!!!!!!!!!!! Ma come fai a tornare subito al lavoro!??!?! attacco di panicooooo!!!!!!!!!
aspetto con ansia altre foto di queste spiagge bianchissime, piene di palme, sole e mare azzurro!
Bentornata!!! Per ricominciare dopo una vacanza così, ci vuole tanta forza d'animo e libertà di testa. Quindi preparati e casomai, se porprio non ci riuscissi, puoi sempre già pensare alle prossime vacanze. =)
Sono verde di invidia e in questo momento un po' ti odio…cmq BENTORNATAAAAAAAAAAA!!!!!
Bentornata!Ammetto che anche io ho un po' di invidia a sentirti parlare di una vacanza (che mi ci vorrebbe) in un posto paradisiaco! 😉
Tanti auguri!:D