Hong Kong è una città con una densità di popolazione (e una tipologia abitativa) simile a quella di New York. Dalle sue immagini più conosciute – la skyline con tutti quegli edifici altissimi – sembra sia fatta solo di cemento, vetro e grattacieli.
In realtà quello è solo il centro.
Hong Kong è circondata da una rigogliosissima vegetazione tropicale, da diversi monti interamente ricoperti di foresta e da moltissimi parchi davvero infiniti. E dal mare. (Sì, c’è anche la spiaggia!)
E infatti una leggenda narra che il quartiere di Kowloon (“nove draghi”, dove abbiamo vissuto noi) debba il suo nome ad un imperatore che, sorvolando la regione, contò otto monti e ne dedusse quindi che in quella zona dovessero esserci otto draghi (ma certo, è evidente, non sareste giunti anche voi alla stessa conclusione??). Il suo entourage gli ricordò che con la presenza dell’imperatore i draghi ora erano nove (ah già, c’eravamo dimenticati dell’imperatore!), da qui il nome Kowloon.
Le leggende orientali mi lasciano sempre un po’ perplessa.
In taxi da e verso l’aeroporto, comunque, ricordo di essere rimasta estasiata nel vedere tutta quella vegetazione e quei monti a picco sul mare. Niente traccia di draghi nè imperatorei però.
Ovviamente nei pochi giorni a disposizione non siamo riusciti a vedere tutto ciò, ma in realtà il verde non manca nemmeno nel centro della città: i parchi cittadini, infatti, sono parecchi.
Uno dei più grandi e più belli è Victoria Park.
Essere immersi nella natura e, ogni tanto, tra gli alberi o alla fine di un prato enorme, scorgere i grattacieli della cittá, mi ha ricordato molto Central Park a New York.
E ora vorrei richiamare la vostra attenzione su questi cartelli che indicano le direzioni all’interno del parco:
Sono scritti solo in cinese, ma – come vedete – le figure che spiegano il concetto ci possono venire in aiuto se non parliamo cinese.
Mmmmh, vediamo.
La figura uomo/donna indica chiaramente la toilette. Il secondo cartello dall’alto, forse nella foto non si vede bene, raffigura una bibita e un panino, deduco quindi che indichi la posizione del bar o di un chiosco.
Ma quello nel mezzo?? Sembra un albero… ha senso indicare dove sono gli alberi, in un parco pieno di alberi??
Nel parco – oltre agli alberi – c’erano anche molte persone che praticavano quelle discipline orientali tipo “tai chi” o comunque si chiamino. Erano carinissimi, ma non mi è sembrato il caso di fotografarli come animali allo zoo.
A proposito di animali, gli “zoological & botanical gardens”, a mio avviso, sono forse i più belli e interessanti.
A parte il fatto che ci sono specie di animali e fiori strane e bellissime e delle fontane e piazzette deliziose, ma dato che questi giardini sono un po’ elevati rispetto alla città, anche la vista che se ne gode offre uno spettacolo interessante.
Dato che era quasi sera, non mi andava di accecare gli animali col flash, ma sono riuscita comunque a fotografare questa simpaticissima scimmia nella posa del pensatore. Mi fa troppo ridere, perché sembra un vecchio saggio che sta per regalare qualche massima filosofica orientale.
Per ora mi fermo qui, ma nel prossimo post voglio raccontarvi del cibo, perché merita davvero un capitolo a parte.
Stay tuned! 😉
Comment
Che belli… si vede che la vegetazione è diversa e che carina la scimmietta.