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Ci risiamo…

9 Novembre 2011

 Nelle scorse settimane, ormai lo sapete, ho fatto orari di lavoro inverosimili, cosa che mi ha tenuta abbastanza lontana da internet e dai miei blog preferiti.
Sto ricominciando ora a mettermi in pari con quello che mi sono persa. Leggendo i vari blog e siti dei giorni scorsi un dubbio mi sfiora… non è che per caso Versace ha creato la solita linea per H&M?
No perchè ne stanno parlando giusto un paio di persone…

 Sì, ci risiamo: è di nuovo il momento della follia generale per il lancio delle collaborazioni “designer-famoso for H&M”. Si salvi chi può.

 L’unica volta che ho partecipato a queste cose è stato quando sono stata invitata all’evento di pre-shopping la sera prima del lancio della collezione. Poca gente, catering, musica, commese lì per te, niente coda ai camerini… e poi si trattava dell’unica cooperazione che mi interessasse davvero: quella con Sonia Rikyel. Lo so ho avuto fortuna. (Che poi non è che sia filato tutto così liscio… più info riguardo a quella serata più sotto)

 Le altre le ho sempre evitate: le resse e gli isterismi mi fanno scappare a gambe levate. Se c’è una cosa che mi terrorizza, è trovarmi in uno spazio chiuso con decine di ragazze urlanti e agguerrite che ti strappano la roba di mano. E poi a me francamente sembra che la qualità dei prodotti frutto di queste collaborazioni lasci molto a desiderare. Se anche il design proviene da un buon brand, la qualità è decisamente H&M, ma i prezzi sono più alti del solito.
L’anno scorso la collaborazione con Lanvin, lo ammetto, mi aveva incuriosita, ma non ci ho pensato proprio ad affrontare tutto ciò.
La sera dopo il lavoro, però, ho fatto un salto da H&M in centro per dare un’occhiata, pensando comunque non fosse rimasto nulla… E invece non c’era quasi più nessuno, ma era rimasta un sacco di roba. Così mi sono provata diverse cose e… non mi è piaciuto nulla. Quei capi che, sbandierati in ogni dove su internet, sembravano arrivare direttamente da una sfilata parigina di Lanvin, una volta toccati e indossati lasciavano moltissimo a desiderare.
Alla fine ho preso questa t-shirt (succube del marketing che non sono altro) perchè mi sembrava simpatica, relativamente ben fatta e costava poco.
Non l’ho mai messa.

Quella cosa sotto la t-shirt col logo “Lanvin – cuore – H&M” è semplicemente la custodia in cui mi hanno dato la maglietta. Questo in effetti è un tocco di classe se posso permettermi.

 Nel caso di quest’ultima collaborazione con Versace, credo che la cosa mi faccia più orrore che altro: decisamente NON sono una fan di Versace (molto lontano dal mio stile), se lo abbiniamo alla qualità H&M poi… Aiuto.
Non ho ben capito quando sarà il gran giorno, ma una cosa mi è chiara: nelle prossime settimane mi dovrò tenere alla larga da H&M.
(Confermo: ho appena dato un’occhiata alla collezione online… si salvi chi può, orrore!)

 E ora, per chi si era perso le mie fantastiche avventure alla festa di anteprima di Sonia Rykiel pour H&M, ecco il post originale, datato 3 marzo 2010 (versione originale qui):

Vi ricordate che ero stata invitata all’evnto di pre-shopping della collezione di Sonia Rykiel per H&M?
Volete sapere com’è andata? No? Ve lo dico lo stesso.

Innanzitutto devo dire che un evento del genere è proprio carino: fare shopping con la musica fatta in diretta da un dj e camerieri che ti offrono in continuazione drink e qualsiasi tipo di cibo, dovrebbe essere obbligatorio per legge!

L’atmosfera è molto rilassata ma anche glamour, tu ti senti speciale, e alla fine ti consegnano pure un omaggio di ringraziamento!
Inoltre sono tutti super gentili, cosa che – mi duole dirlo – non è così scontata negli store H&M (a dirla tutta in nessun tipo di negozio).

Mi vorrei permettere però un breve consiglio agli organizzatori: le modelle bellissime, magrissime e altissime che si aggirano per il negozio indossando alcuni dei pezzi della collezione non sono una buona idea. Tu le vedi, pensi “bellissimo quel vestito”, corri a provartelo, cogli l’impercettibile differenza tra come sta a te e come sta alla modella, e torni a riporre tutto sugli scaffali senza azzardarti a comprare.
Ecco, magari ricordatevelo la prossima volta.

Io però sono riuscita a comprare, ostentatamente incurante della presenza delle modelle che sembravano essere state messe lì apposta per umiliarmi. Avevate dubbi forse?
Appena mi sono accorta che le taglie erano enormi, mi sono congratulata con me stessa per il fatto che avrei potuto comprare la s di tutto anziché la… va beh, non lo dico che taglia prendo di solito.
In realtà però la cosa è iniziata male.

Per primo ho provato il vestito a balze rosa. Sembravo una meringa. L’ho tolto nel giro di un secondo. Alla fine l’ha comprato la mia amica, ma lei fa l’insegnante di danza classica e ha esattamente il fisico che vi aspettate un’insegnante di danza classica abbia. Io, che ho il fisico di un’assaggiatrice di torte – fin dai tempi in cui facevo danza classica, certe balze rosa pallido devo proprio lasciarle perdere…

Poi ho provato un altro dei pezzi che mi piacevano di più: il maxi pull a rigone colorate. Quello che alla modella arriva a metà coscia e che la slancia.
A me la xs arrivava poco sopra la caviglia. Effetto Umpa Lumpa assicurato.
Scartato immediatamente.

A questo punto ho cominciato a disperare.
La terza cosa che mi piaceva era l’altro maxi pull a righe in stile navy, e ho temuto il peggio…
E invece era stupendo! Preso!

Ho preso anche la canottierina a righe bianche e blu col fiocco fucsia, il basco fucsia e le claze a righe multicolor.
Ho lasciato invece perdere la cintura e il vestito con le pietre luccicose, perchè dal vivo sono decisamente troppo vistosi. Non il mio genere.
E dire che gli shorts mi stavano male è farmi un complimento.

Alla fine siamo uscite soddisfatte, anche per aver ricevuto un quaderno Sonia Rykiel e un kitschissimo bracciale a testa, in plastica fucsia con pietre luccicose, che alla fine fa sempre piacere da tenere in un cassetto…

Eravamo talmente entusiaste, che giunte a casa ci siamo divertite un mondo a fare le cretine in un servizio fotografico con i nostri nuovi acquisti.
Vi propongo solo le immagini meno imbarazzanti, quindi l’1% del totale.

 E comunque da questa esperienza ho avuto la conferma che le righe orizzontali ai fisici come il mio non donano…

InutilitàMy ClosetShoppingstile
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Moda  / Shopping

Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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3 Comments


Brunhilde
10 November 2011 at 10:12 am
Reply

M'è bastato vedere che isteria collettiva avevano (sapientemente) montato per qualche crosta col marchio Jimmy Choo, due anni fa..
Versace, poi? Non è mai stato tra i miei designers preferiti, soprattutto dopo la scomparsa del povero Gianni.
Risparmiamo i soldi per qualcosa di Comptoir des Cotonniers, che è meglio!
P.S. Questo è un commento lasciato dal pc. Mi rendo conto che quando lo faccio con l'AiFon (benedetto! Lì le manine dello Smanettone di 15 mesi non hanno chances -adesso dorme, ecco perché m'azzardo..) lascio parecchi refusi ed anacoluti. Me ne scuso.



Anonimo
10 November 2011 at 2:08 pm
Reply

Che belle le foto! Le calze a righe sono le mie preferite, ma pure io non ho il fisico adatto. Versace non mi piace e la collezione per H&M la trovo tremenda. Ciao Paola



CherryBlossom
10 November 2011 at 10:29 pm
Reply

Ho la tua stessa scarsa predisposizione a questo tipo di eventi. Pensare che qui fra un po' sarà black friday e si potrebbero anche fare discreti affari, ma la sola idea di mettermi in fila ante lucem (per di più con nano al seguito) mi repelle così tanto che anche quest'anno credo passerò.
Però la meglietta di Lanvin non è malaccio, imho.



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