Sarà che prendermi un anno sabbatico e fare il giro del mondo è un mio sogno proibito, sarà che amo pazzamente i viaggi e i libri e quando le due cose si uniscono nasce la perfezione, sarà che viaggiare in vecchio stile mi ha sempre affascinata, sarà che il libro è scritto da niente meno che Jules Verne, sarà che tutto inizia in una delle mie città preferite, o forse sarà che perdersi in un posto nuovo è come un richiamo delle sirene per me… Ma questo è il libro più bello del mondo!
Ho portato a termine la voce n. 27 della mia lista delle trenta cose. E non capisco proprio perché io abbia aspettato così tanto!
La storia inizia in una Londra “tipicamente londinese” di fine ‘800, popolata da uomini con la bombetta, abitudini ben precise e il rito del té delle cinque. Per la precisione il nostro tipico gentleman inglese, Phileas Fogg, vive al n.7 di Saville Row… più londinese di così!
E proprio da lì comincia una serie di avventure che coinvolge il lettore, trasportandolo in luoghi esotici, misteriosi, affascinanti, pieni di cose interessanti e pericoli, in un’eccitante corsa contro il tempo che tiene col fiato sospeso fino all’ultimo secondo!
Jules Verne è un genio! (Vabbé, ho scoperto l’acqua calda…)
Questo libro si è conquistato di diritto un posto sullo scaffale dei miei libri preferiti, quelli che stanno al posto d’onore, quelli che leggo e rileggo finché si staccano le pagine e che quindi periodicamente devo ricomprare.
…Ok, a dire il vero c’è una cosa che mi ha un po’ infastidita… Non concepisco che i protagonisti – di fretta – passando per alcuni Paesi non scendano nemmeno dal mezzo di trasporto per andare a dare un’occhiata, ma passino veloci senza fare sosta. Io impazzirei!
Certo, mi rendo conto che se si fossero fermati a visitare ogni posto, il libro si sarebbe dovuto chiamare “il giro del mondo in tutta calma” anziché in 80 giorni, ma insomma… Comunque mi auguro che qualcuno la scriva questa versione del libro un giorno: io la leggerei molto volentieri!!!
(Se qualcuno vuole finanziarmi per farmi fare il giro del mondo in tutta calma affinché io poi possa scriverci un libro, si faccia avanti! Non fate i timidi! Sono sicura troveremo un accordo)
L’atmosfera di questo libro, in ogni caso, mi ha talmente conquistata, che non ho potuto fare a meno di procurarmi il dvd del film del 1956, che avevo visto da bambina e che ha vinto ben 5 premi Oscar nel ’56, dici poco…
Il film è palesemente molto vecchio e per questo pieno di fascino, inoltre ci sono un sacco di camei, come quello di Marlene Dietrich e di Frank Sinatra. E la parte della principessa indiana è interpretata niente meno che da Shirley MacLaine (che tutto sembra fuorché indiana, ma insomma…).
Purtroppo però il film si discosta molto dal libro, come spesso accade. Mi è piaciuto lo stesso però.
E sono anche riuscita a mettere le mani su un poster originale di quando uscì al cinema! Sì il poster originale del 1956. Non è stato facile, soprattutto perché lo volevo in tedesco, ma l’ho trovato! Ha la carta un po’ ingiallita e leggermente strappata in alcuni punti, e in altri è un po’ sporchino a dire il vero, ma questo – il fatto che abbia una storia intendo – forse me lo fa amare ancora di più. Volevo questo poster in tedesco perché ho letto il libro in italiano e ho visto il dvd in inglese (visto che me lo sono fatto mandare dalla Gran Bretagna), così ho pensato che il poster doveva essere nella mia terza lingua, per chiudere il cerchio!
Ora il poster è appeso di fronte al letto, vederlo prima di addormentarmi e quando mi sveglio mi sembra, in qualche modo, di buon auspicio…
Bene, dubito che ci sia ancora qualcuno oltre a me a non aver letto questo classico, ma se per caso non l’avete fatto… Leggetelo! ORA!!
Non ve ne pentirete, promesso.
6 Comments
bello, bello, bello!
svolazzavo qui per caso, ma il post mi è proprio piaciuto… vado a vedere anche le altre 29!!!
mi hai incuriosita…ho il libro in libreria da anni ormai ma non l'ho mai letto, mi cimenterò;)!
carinissima l'idea di prendere il manifesto…ieri stavo quasi per rubare quello di Colazione da Tiffany al cinema ma alla fine ho desistito;)!
Ti avevo lasciato un commento ieri, ma non so se è stato registrato.
Ad ogni modo…
Io guardai il cartone da piccola e devo dire che a tratti mi annoiava. DI Verne ho letto molti libri, ma questo no. Sentirlo descrivere da te con tanta energia e freschezza mi invoglia a prenderlo. Chissà che tra i remainders non ce ne sia una copia 🙂
La locandina è davvero affascinante: hai ragione, addormetnarsi con una idea simile dev'essere un toccasana per i sogni 🙂
Il film, proprio quello del '56, l'ho visto. Diverso dal libro, ne sono certa, ma ha una allure davvero particolare 🙂
ehm… uhm…non l'ho letto…
Lo compro appena faccio un salto il libreria… anche se forse ce l'ho in casa dei miei nonni, ad ogni modo è un classico che mi ha sempre incuriosita ma purtroppo non si ha tempo per leggere sempre tutto no? è questione di priorità.
Il poster è bellissimo!!!
Mi aggiungo alla lista…nemmeno io l'ho letto ma sono felice per te perchè puoi cancellare definitivamente il punto 27 dall'elenco 😀
Un abbraccio
Elisa
Quella locandina è meravigliosa!