In realtà nelle ultime settimane ho visto diversi film, avrei quindi abbastanza materiale per fare uno dei soliti “movie night” post. In realtà, però, c’è un film tra quelli che ho visto, a cui voglio dedicare un intero post.
Quando in videoteca mi è caduto l’occhio sulla copertina del dvd, così adorabilmente retrò, non ho potuto non prenderla in mano. Quando poi ho letto che il film è ambientato nella Shanghai del 1941 e che tra i protagonisti ci sono Gong Li e Ken Watanabe, capirete bene che non ho proprio potuto fare a meno di noleggiarlo.
Sto parlando del film Shanghai, quello con John Cusak, Gong Li, Ken Watanabe, Franca Potente (un’attrice tedesca molto famosa qui) e molti altri, uscito nel 2010 per la regia di Mikael Håfström (lo specifico perché in passato ci sono stati altri film con questo titolo).
Dalla locandina (sulla copertina del dvd) e dalla descrizione prometteva benissimo!
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Senza svelarvi troppo, il film è molto più di spionaggio – e anche un pochino più cruento – di quanto mi aspettassi.
Tutto il resto è stupendo. La scenografia (una Shanghai degli anni ’40 ricreata in un set a Bangkok) e l’atmosfera sono fantastiche… e la moda!
Gong Li nei panni di Anna Lan-Ting è meravigliosa, ha dei vestiti, delle pettinature, degli accessori, degli sguardi, dei movimenti… Cielo, la guarderei per ore.
La prima volta che appare è nella scena del casinò. Scende dalla scala con quest’abitino dal taglio tradizionale cinese, ma tutto di pailletes argento, che ti chiedi come sia possibile che stia così bene con una roba del genere addosso.
Primo piano: labbra rosso fuoco, occhi ombreggiati da trucco scuro, capelli voluminosi, colletto di paillettes… eppure non c’è traccia di volgarità. È eterea, elegante. Una visione.
Le donne così esistono solo nei film?
(Nota: non ho trovato foto del film sul internet. Nè utilizzabili, nè altro. Così mi sono limitata a fotografare col cellulare lo schermo della mia tv mentre guardavo il film. Le foto sono brutte, mosse e malamente illuminate, ma ci tenevo a farvi vedere i dettagli dello stile di questo personaggio ed era l’unico modo…)
Abito bianco con stola di pelliccia per un ricevimento…
Look total black completo di basco e sigaretta…
Abito tradizionale con applicazione di giada sul collo…
E infine il mio preferito: l’abitino a fiori naturalmente!
Questo film, poi, mi ha fatto tornare la fissa del bangle di giada. Me l’ha fatta tornare, perché io ce l’ho già avuta questa fissa. Quand’ero a Hong Kong per la precisione: la Cina è famosa per la produzione e la lavorazione della giada e nel mio viaggio a Hong Kong ho visitato il famoso mercato della giada…stupendo!
Credo di aver provato centinaia di bangles, ma erano tutti troppo larghi, bastava che abbassassi il braccio per perderli. Così ho dovuto rinunciare 🙁
(Ne ho regalato uno alla piper-madre e uno alla piper-suocera però, brava neh?)
Spero di rifarmi in Asia tra un paio di mesi…
Stupendo, no?
Inoltre, Ken Watanabe in questo film è un figo pazzesco. Sì, lo so che fa il giapponese super mega cattivo e crudele, ma è un figo pazzesco comunque.
Voi avete visto questo film? Pensate di vederlo?
3 Comments
dopo questo post, mi hai messo addosso una curiosità pazzesca, quindi lo vedrò di sicuro! e concordo sul fatto che Ken Watanabe sia un figo pazzesco! 😀
Mi hai fatto venire una voglia di vederlo, nonostante io non sia una da cinema!
Titti
http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.it/2012/03/cosmoprof-2012-zuccari.html
Non conoscevo questo film…ma mi hai interessata…e poi Ken merita! grazie per la dritta…
PS: ma che belli quei bracciali bangles in giada! peccato ci fossero solo larghi..ciao! msbx