L’altro giorno sul sito del quotidiano inglese Daily Mail è uscito un articolo della giornalista Samantha Brick dal titolo “Perché le donne mi odiano per il mio essere bella“.
Come potete immaginare, è scoppiata la polemica un po’ ovunque (“ma questa chi si crede di essere”, “non è vero che le donne odiano le donne belle”, ecc…).
Così l’autrice ieri ha rincarato la dose con un secondo articolo in cui dichiara che le reazioni violente al suo primo articolo provano che lei abbia ragione.
Ammetto che questo tema mi ha abbastanza toccata.
Innanzitutto, trovo sia in realtà una bella cosa che l’autrice si senta bella e non abbia timore di ammetterlo. Questa è una cosa che dovremmo imparare a fare tutti.
Inoltre è molto vero – secondo me – che le donne, soprattutto sul lavoro, non hanno vita facile, che siano belle o meno. Ed è una cosa che deve cambiare.
È vero che succede spesso che se si va al lavoro vestite carine, si rischia di venire additate come poco professionali o come “una che la dà via per fare carriera” (a volte basta solo un tacco medio o una gonna al ginocchio)(a meno che non si lavori nella moda o simili, ovvio). Questo, tristemente, succede ancora in molti posti e in molti Paesi, anche i più avanzati.
È anche vero che spesso se una donna è bella verrà automaticamente percepita come poco intelligente per una sorta di pregiudizio ancora molto diffuso.
L’articolo della Brick, però, non mi sembra che aiuti affatto in questo senso. Ci sono alcune cose che mi hanno molto indisposta in quello che ha scritto e non credo la sua sia la strada giusta per abbattere questi preconcetti.
Se è vero che per alcune donne la presenza di una bella donna può essere fastidiosa (personalmente conosco pochissime donne che trovano fastidiosa una bella donna, ma magari sono stata fortunata io nella vita, può essere, per carità), di sicuro c’è una cosa che infastidisce ancora di più: una donna arrogante che fa la vittima a causa della sua bellezza.
Chiariamo: io sono consapevole che se una è carina, si dovrà impegnare più di altre donne – e di sicuro più degli uomini! – per far notare la sua intelligenza. È triste, ma è così: le donne belle vengono spesso catalogate a priori come “stupide” da uomini e donne indistintamente, senza prendersi la briga di verificare. Sarebbe bello che non fosse così, ma invece è un atteggiamento che vedo in atto ancora piuttosto spesso.
Non sono sicura, però, che fare la vittima perché le donne ci odiano a causa della nostra presunta bellezza aiuti noi o chiunque altro in realtà.
Forse la Brick potrebbe provare a chiedersi se viene odiata davvero solo perché è bella o se forse il suo vittimismo e la sua arroganza non giochino un ruolo nell’antipatia che suscita nella gente…
Ok, forse dovrei anche ammettere che a me non è mai successo di sentirmi odiata o discriminata per “la mia bellezza”, direi che i motivi sono ovvi qui. Quindi forse non so in prima persona cosa voglia dire, ok va bene, è vero, forse per giudicare bisogna esserci passati e io di certo non ci sono passata.
Ma comunque secondo me l’atteggiamento dell’autrice è sbagliato: non mi sembra propositivo, non solleva un problema – che in effetti esiste – per cercare di risolverlo. Fa la vittima e basta. Boh.
Se è vero che, soprattutto sul lavoro, le donne hanno ancora svantaggi e che le altre donne spesso, invece di coalizzarsi per cambiare le cose, si intralciano per superarsi, è anche vero che un articolo in cui le donne vengono generalmente presentate come invidiose e meschine, scritto da un’altra donna, non può avere nessun risultato positivo.
Un’altra cosa che mi ha lasciata piuttosto perplessa di questo articolo è che l’autrice, per tutto il tempo, si lamenta degli attacchi di amiche, colleghe e superiori nei suoi confronti, quando quello che a me sembra è che lei in quello che ha scritto faccia esattamente la stessa cosa: attaccare le donne. Non propone soluzioni, non incita le donne a sostenersi a vicenda anzichè attaccarsi… Si lamenta solo di essere una vittima del suo stesso sesso.
A cosa può giovare questo esattamente?
A cosa serve fare la stessa cosa di cui ci si lamenta?
Sono confusa solo io qui?
E infine, racconta di come gli uomini siano sempre gentili con lei, adducendo come unico motivo la sua bellezza. Addirittura dice che quando hanno cominciato ad arrivare i primi insulti via email e telefono dopo la pubblicazione del suo articolo lei si trovava nel parcheggio del supermercato, dice di essersi messa a piangere e di essere stata soccorsa da un uomo che gentilmente le ha parcheggiato la macchina e le ha preso un caffé, e conclude con questa frase: “ancora una volta la mia bellezza mi ha aiutata”.
No, fatemi capire, secondo questa giornalista, quindi, una donna in difficoltà viene soccorsa solo se è bella?? Un uomo di fronte ad una donna che ha bisogno d’aiuto interviene solo nel caso in cui sia bella, altrimenti la lascia lì e se ne va?? Forse vivo nel mondo delle favole, ma a me non risulta assolutamente.
Ma questa giornalista si rende conto che con questa tesi sta insultando l’intera categoria maschile mondiale?
Tra le mie conoscenze maschili (famiglia, parenti, amici, conoscenti, colleghi…), così a occhio, direi che circa tutti aiuterebbero una persona in palese difficoltá, che sia uomo o donna, che sia bella o brutta.
Sono inoltre fermamente convinta che se fosse invece stata una donna a trovare l’autrice in difficoltà, quest’ultima sarebbe stata aiutata lo stesso, bella o brutta, alta o bassa, grassa o magra. Ne sono certa, l’ho visto accadere più volte.
Non lo so, sono io che sono un’illusa o è l’autrice ad avere una visione un po’ distorta della realtà?
Di sicuro sollevare un tema come questo è un bene, ma non sono sicura che l’articolo di Samantha Brick sia stato il modo migliore per farlo. Non trovo che aiuti né che arricchisca particolarmente il lettore.
Certo, lei avrà di sicuro avuto brutte esperienze con amiche e colleghe, che l’hanno portata ad avere queste convinzioni. Io ho evidentemente avuto esperienze diverse e quindi la penso in tutt’altro modo. Credo però che, a prescindere dal nostro vissuto personale, accusare un’intera categoria, senza peraltro fornire soluzioni, sia un po’ segno di chiusura mentale. Fare un passo indietro e cercare una visuale più ampia del nostro personale punto di vista è sempre una buona idea. A me sembra che l’autrice non l’abbia fatto.
Voi avete letto l’articolo? Sono davvero molto curiosa di sentire cosa ne pensate voi.
Siete anche voi perplessi o invece trovate che lei abbia ragione?
Sono curiosa di sentire più pareri possibile, anche diversi dal mio: forse ho interpretato male la cosa e sto sbagliando?
Parliamone!
12 Comments
ho letto l'articolo, ma soprattutto ho visto le foto della Brick: credo che tutte le sue difficoltà nella vita, che lei ascrive alla sua bellezza, derivino invece dal suo atteggiamento. Mi permetto di aggiungere che, lungi dall'essere brutta (per carità!), a me non sembra il tipo di donna che si possa discriminare per il suo aspetto: è carina, non è Gisele!
LuisaR
Non ho letto gli articoli fino in fondo perchè sono piuttosto lunghi e in questo momento non ho tempo, ma dopo le prime righe mi sono irritata. Neanche io ho mai vissuto sulla mia pelle il peso della bellezza ma se devo essere sincera in questa giornalista non vedo poi tutta questa avvenenza…mi sembra una donna piacente ma assolutamente nella norma. Forse è il suo atteggiamento ad attirarle le antipatie! Personalmente le belle donne mi piacciono e non ho nessun pregiudizio nei loro confronti, anzi, per me vale il "kalòs kài agathòs" dei greci! Per carattere tendo ad essere solidale con le altre donne (belle o brutte) e a fare aggregazione, e anche nel lavoro preferisco avere a che fare con donne piuttosto che con uomini… Però quando la bellezza viene usata con malizia e civetteria "in cattiva fede" allora un po' mi irrito, lo ammetto.
Sono d'accordo con entrambe. Credo anche io che non sia particolarmente bella, non l'ho scritto perché non volevo passare per invidiosa e perché non mi sembrava tanto quello il punto. Comunque sì, trovo anche io che non abbia una bellezza tale da creare chissà che rancori. Credo sia il suo atteggiamento…
Ho fatto "l'errore" di leggere l'articolo dopo il tuo post per cui non riesco ad essere oggettiva nel valutarlo. Ma devo dire che non essendo lei una figa stratosferica credo che non possa essere sempre e solo discriminata per la sua bellezza, ma che ci sia anche altro. Personalmente non mi danno fastidio le belle donne, mi danno fastidio quelle che se ne approfittano. Per dire, la mia migliroe amica è davvero una gran figa e il mio moroso fa sempre un sacco di apprezzamenti su di lei, ma non gli posso dare torto, è una bellissima ragazza e io le voglio un gran bene. Gliene vorrei anche se fosse un cesso ovviamente.
Lavoro in un mondo prettamente maschile e a volte mi sono sentita poco considerata perchè femmina e ho dovuto faticare per dimostrare le mie qualità. Non è stato bello, ma se uno sconosciuto mi offre da bere solo perchè bella io gli rispondo "no grazie, faccio da me". Non fomentiamo i pregiudizi degli uomini per cortesia.
Dunque, allora io provo a non leggere l'articolo, in modo da non farmi influenzare e che non mi venga il fegato grosso… 😉
Provo a capire cosa volesse intendere. Io lavoro in un ambiente in cui uomini e donne sono piu o meno a metà. Non è del settore moda, ma riesco a mettermi tutto ciò che voglio, purchè non sia troppo sciatto. E questo comprende anche un tacco 12, se la scarpa non è troppo appariscente.
Ogni tanto ricevo complimenti dagli uomini (ma in alcun modo mi sono sentita favorita per come vestissi il tal giorno) e, 8 volte su 10, silenzio o squadrate storte dalle donne.
Sono una di quelle che ammette che mille volte lavorare con un capo uomo, piuttosto che donna. Le donne sono super competitive e sgomitano per primeggiare (mia personale esperienza eh, non generalizzo. E vale per me dalle scuole medie in avanti..). Mi mettono ansia.
Ammetto anche in quanto donna, che l'invidia a volte fa la sua.
E da qui posso forse immaginare che la giornalista volesse intendere questo, che sul lavoro piacevolezza + bravura unito a femmine, scateni un pò di malessere nella convivenza. Ecco tutto. Non lo so… Io alla fine ho imparato a starmene sulle mie in ufficio, non sono riuscita a fare gruppo e nemmeno ne avrei la possibilità. Non mi piace il gioco della comunella, per poi pugnalare alle spalle, che si gioca da queste parti. Me ne sto per conto mio e sono riuscita a mantenere un buon rapporto di lavoro con tutte/i. Questo è il risultato della mia esperienza, perchè anche io tendo a fare amicizia ed aprirmi quasi subito con le donne…poi però le un pò troppe lame sulla skiena mi hanno esasperata. Mi sentivo la bonacciona che si lascia andare e poi viene derisa alla grande, giudicata. Io????? Non se ne parla proprio, non esiste.
Non è il massimo certo, ma a questo giro mi è andata così.
Nel precendente lavoro era diverso, ammetto. Mi trovavo bene con tutti e tutte. Ma li eravamo pochissime donne e la maggior parte uomini.
Come vedi purtroppo anche io non ho trovato una soluzione, perchè in fondo starsene in pace da sole non è la soluzione…ma non sono riuscita a mediare in altro modo! msbx
Partendo dal fatto che questa tizia non è affatto "bella" come intende lei, ovvero una che fa girare tutti gli uomini mentre passa, provo a dire la mia su questo argomento abbastanza spinoso.
Io non mi ritengo bellissima, anzi spesso mi sento uno schifo, però fin da quando avevo 13 anni mi sono trovata a volte in difficoltà per le attenzioni invasive di certi uomini… anche nelle donne ho riscontrato atteggiamenti ostili, che mi hanno portata ad avere praticamente 2 (e non scherzo!) sole amiche femmine!
ripeto, io mi sento assolutamente nella norma, però a volte fatico a far andare le persone oltre quello che vedono, e quando qualcuno si complimenta non per il mio viso ma per quello che scrivo o per quello che faccio, sono contentissima!!!
ho imparato a passare sopra i commenti estetici, soprattutto delle donne, perchè mi venivano sempre detti con cattiveria evidente. per questo oggi sono una persona che sta bene per conto suo e non si cura molto di quello che dicono gli altri.
sinceramente, quando vedo una bella donna, lo dico chiaramente e la apprezzo pure!
al contrario, odio le "gatte morte" che di solito non sono nemmeno belle, e sono loro quelle che rendono difficile lavorare con qualcuno, perchè cercano di attirare l'attenzione mettendosi in mostra, ecc.
di solito le ragazze che sono veramente belle, sono quelle che meno si mettono in mostra!
no, vabbeh, scusate, ma se quella è una bella donna io sono circondata da super modelle figherrime!!
Comunque, secondo me, ciò che suscita l'invidia delle donne "normali" e la competitività non è tanto la bellezza in sè quanto l'ostentazione e l'uso che della bellezza si fa per ottenere dei vantaggi, anche lavorativi (è succede purtroppo, non lo neghiamo, per lo meno qui in Italia), cioè se già madre natura ti ha avvantaggiato dandoti l'avvenenza, agghindarti e atteggiarti come se ce l'avessi solo tu ti rende inevitabilmente odiosa (e inarrivabile) per cui le altre, le "normali", devono sgomitare ancora di più per tentare di emergere, per dimostrare quanto valgono.
Ora, io non ho di questi problemi (e son problemi! O_o) ma se potessi dare un consiglio alle "belle": low profile, che non significa mettersi un sacco di juta addosso, ma se una si presenta in ufficio alle 8 di mattina col tacco 12 e la mini un'occhiataccia se la dovrebbe pure aspettare, perchè è lei per prima che sta cercando la competizione … (perchè non mi dite che voi sul tacco 12 state comode e che non c'è nulla di strano nel passare una giornata di lavoro – 10 ore per me – arrampicata sui trampoli).
Ciao a tutte.
PS. Sto facendo un discorso generale, non sto rispondendo a nessuna di voi in particolare, chè non vi conosco …;-)
PS. Piperpenny, il tuo blog mi piace tantissimissimo!!!
Vabbè che stai facendo un discorso in generale, laFra, ma il tacco 12 in ufficio l'ho citato io, quindi un pò mi sento come si dice "presa in mezzo". Puntualizziamo. 1) tacco 12 non fa rima con minigonna, per lo meno non a casa mia, infatti parlavo di scarpa sobria. 2) Non essendo una dea, alle volte mi piace osare il tacco (non è sempre comodo, ma usandolo solo in ufficio e poi mettendosi delle ballerine è facile), dicevo, mi piace osare il tacco perchè slancia la figura e la gambetta, soprattutto se gambetta è, come nel mio caso. Così quando ci sono riunioni o so che c'è qualcosa di formale in studio, oso. Poi c'è lo stile, ed è ciò che ti evita di mettere tacco 12 e minigonna, ma quello è altro. Ho imparato negli anni di lavoro che un aspetto curato è una carta in piu nei rapporti interpersonali e credo sia un insegnamento valido, no? Il tacco 12 poi è un di piu, che lo fai se fa stare bene anche la tua persona (una sorta di uniforme che dà sicurezza, come un bel tailleur, no?), altrimenti vada la decollete mezzotacco. Finchè non si arriva all'infradito con bermuda da spiaggia…
Scusa, ma io ho parlato di tacco 12 e minigonna appunto perchè immaginavo lo stereotipo (ne ho incontrati validi esempi nella mia vita lavorativa) e non avevo intenzione di riferirmi a te. Comunque è che, per certe cose, sono un pò all'antica, per me in ufficio si va per lavorare, tutto ciò che distoglie se stessi o gli altri dal lavoro andrebbe fatto altrove, compreso indossare il tacco 12 per apparire agli altri più belle (poi certo se uno lavora nel campo della moda o in settori simili il discorso cambia…). Sull'aspetto curato sono d'accordo con te, ma tra le infradito e il tacco 12 ci passano numerose altre opzioni, di certo non tutte sciatte (come appunto il mezzo tacco, che poi, come dici giustamente tu, dovremmo parlare anche di "stile", di capi indossati in un certo modo …). Ciao a tutte e Buona Pasqua.
concordo sul fatto che la bellezza, per le donne, può rivelarsi…non voglio dire un problema vero e proprio, ma un qualcosa di difficile da gestire. Ma sul piangersi addosso non ci sto proprio. Chi non è bella vorrebbe esserlo. Chi lo è ha una carta in più nella vita. Vero, si troverà diverse volte a dover dimostrare di possedere anche un cervello, ammesso che appartenga a quegli esseri umani che davvero ne possiedono uno…ma che problema c'è? Una persona intelligente saprà senz'altro come aggirare questo piccolo ostacolo e farsi valere. 🙂
Per me la vera "bellezza" non esiste. Siamo tutte in qualche modo belle, anche con i nostri difetti.
Ogni donna poi che si sappia valorizzare diventa nel suo stile bella e unica. Nel mondo del lavoro poi
penso che una bella presenza faccia la sua parte ma alla fine viene assunta la persona che con le
sue qualita' e competenze convince di piu'. L'importante e' sempre cercare di essere se stesse e si-
cure di se', sopratutto con gli uomini se oltre ai loro sguardi ammirati desideriamo anche il loro rispetto.
Un abbraccio a te Chiara e a tutte le amiche del tuo blog. Maria
oh cazzo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!