Nel fine settimana non ho fatto davvero nulla che valga la pena mettere in un post, soprattutto perchè ho passato gran parte del tempo a sistemare: le Grandi Pulizie di Primavera, infatti, non si esauriscono col cambio armadi. Sapevatelo.
Quindi oggi niente weekend review. Prendo spunto, però, dalle mie pulizie del fine settimana, per un post di pubblica utilità.
Infatti se qualche giorno fa vi ho illustrato il mio metodo per fare il cambio di stagione nell’armadio (spero vi sia stato di qualche utilità), oggi elargisco altri consigli sul tema (no scusate, ma la magnanimità proprio).
Mi sono accorta, in effetti, che gli accorgimenti che io prendo in materia non sono esauriti tutti in quel post (e con questo forse riuscite ad intravedere il mio livello di ossessione nei confronti della cosa), soprattutto per quanto riguarda “l’immagazzinamento” dei vestiti della stagione passata, cosa che può sembrare un dettaglio poco importante, ma che invece è un passaggio chiave per avere un guardaroba in ordine e funzionante.
Togliere a casaccio dall’armadio i vestiti della stagione appena finita e sbatterli in una scatola da infilare sotto il letto è forse più veloce nell’immediato, ma è anche il modo migliore per trovarli rovinati quando li tirerete fuori dopo sei mesi. Fatelo, se alla stagione dopo desiderate buttare via metà della roba che possedete e comprare tutto nuovo (oddio, per qualcuno può anche essere una soluzione per rinnovare il guardaroba, non dico di no, ma per la media è un sistema decisamente troppo dispendioso, me compresa).
Ecco il modo in cui procedo io, generalmente non ho problemi di vestiti rovinati così.
1. Per prima cosa – non mi stancherò mai di ripeterlo – lavate bene tutti i vestiti che volete inscatolare per la prossima stagione. Tutti, anche quelli che non avete più indossato dall’ultima volta che li avete lavati. So che è un lavoraccio, davvero, ma è fondamentale mettere via vestiti estremamente puliti, per fare in modo che non si macchino, non assumano odori sgradevoli, non scolorisacano e le stoffe non irrigidiscano. Anche il minimo residuo di make-up, sudore o polvere può essere dannoso.
Fate anche in modo che siano bene asciutti prima di chiuderli nelle scatole: il pericolo muffa e cattivo odore altrimenti è dietro l’angolo.
Questa forse non è la procedura più veloce, ne convengo, ma di sicuro la più economica: permette di non dovresi ricomprare tutto nuovo ad ogni cambio di stagione o comunque fa sì che i nostri vestiti durino di più.
2. Ora dovete individuare il modo migliore per voi per inscatolare tutto. La prima cosa è capire dove infilare le scatole per i prossimi sei mesi.
– Se conserverete i vestiti della stagione opposta nei ripiani più alti del vostro armadio, andranno bene anche delle scatole in tessuto rigido o cartone (se ne trovano di carine anche da Ikea, vedi foto sotto). Se scegliete il cartone, però, controllate che non abbia odore: dopo sei mesi i vostri vestiti puzzeranno allo stesso modo.
– Se, come nel mio caso, lo spazio in cui posizionare le scatole è un ripostiglio, dovrete fare più attenzione: spesso questi sono spazi senza finestre e dove si conservano flaconi di detersivi e cose simili, quindi l’aria non è delle migliori. L’ideale è usare scatole di plastica perfettamente chiudibili e preferibilmente impilabili tra loro, in modo da salvare spazio e non rischiare il crollo se dovete estrarre qualcosa lì accanto. Se le scatole saranno prevalentemente a terra, la cosa migliore è sceglierle con le rotelle, per evitare di spezzarsi la schiena spostandole di qua e di là.
– Purtroppo se lo spazio in casa è davvero limitato, l’immagazzinamento in cantina è l’unica soluzione. In questo caso le scatole di plastica che si chiudono ermeticamente sono un must: le cantine sono umide, frequentate da insetti e generalmente anche piuttosto maleodoranti, dovete proteggere i vostri vestiti da tutto ciò. Anche in questo caso le rotelle sono un bonus furbo.
Ricordatevi, inoltre, che se non lavate bene i vestiti e li mettete via non chiusi bene potrebbero prendere odore, ciò significa che li dovrete rilavare da capo tra sei mesi, quando li tirerete fuori dalle scatole, e sono sicuro che non ne avrete nè la voglia, nè il tempo…
3. Quando avete scelto il sistema d’immagazzinamento che più vi si addice, pulite bene le scatole prima di metterci dentro i vestiti, altrimenti tutta la fatica che avete fatto per lavarli sarà stata inutile.
4. Il mio consiglio è di piegare gli indumenti tenendo bene conto delle dimensioni della scatola: meno volte ripiegherete un vestito, meno questo si rovinerà nei mesi in cui sarà schiacciato tra le altre cose.
Quelle brave frappongono un foglio di carta velina tra ogni strato di vestiti nella scatola, come protezione da spiegazzature e agenti esterni. Io non l’ho mai fatto (cioè, lo sbattimento dai) e non ho riscontrato danni, ma ammetto che è comunque una precauzione in più, vedete voi.
5. Una cosa non facoltativa sono invece i sacchettini anti-tarme. Usateli assolutamente anche se le scatole staranno solo nel vostro armadio: le tarme sono in agguato davvero in ogni ambiente e posso fare danni enormi. Fate in modo che i sacchetti non tocchino direttamente gli abiti, per esempio separateli avvolgendoli con un pochettino di carta velina. Non preoccupatevi per l’odore, oggigiorno esistono anti-tarme con odori gradevoli.
6. Se dovete riporre indumenti mediamente delicati (quindi non jeans) con bottoni o parti metalliche, tenete conto che il metallo può lasciare macchie indelebili sui vestiti (lo so per esperienza, purtroppo). Una soluzione può essere quella di avvolgere questi elementi singolarmente con la carta velina e fissare l’imballaggio con dello scotch.
7. Non riempite eccessivamente le scatole: devono potersi chiuedere bene per evitare l’ingresso di polvere. Non schiacciate gli indumenti per farci stare più roba o tutte le precauzioni anti-spiegazzature saranno state vane.
8. Un consiglio extra che può sembrare superfluo, ma che a sorpresa torna molto utile: segnalate in qualche modo cosa contiene ciascuna scatola, soprattutto se mettete via parecchia roba. Incollate fuori dalla scatola una lista con tutto quello che c’è dentro (tipo: abitini mezza manica, abiti lunghi, top, gonne, ecc…) o appoggiatela in cima al contenuto subito prima di chiudere il contenitore (in modo che sia la prima cosa che vedete quando aprite). Se volete fare le cose alla grande fate delle foto (con più indumenti per ogni foto, ma facendo in modo che siano tutti riconoscibili) e procedete come con la lista.
Questo perchè all’inizio della stagione potreste voler tirare fuori solo parte delle cose che avete messo via ed estrarre il resto in un secondo momento. Esempio: a settembre magari vorrete cominciare a riportare in uso i maglioncini medio-leggeri e tirare fuori quelli pesanti solo un mese e mezzo dopo, mentre la roba da sci molto più tardi. Questo sistema vi permetterà di non dover aprire tutte le scatole e scavare nel contenuto perdendo tempo, irritandovi, creando casino e stropicciando tutto: saprete esattamente dove trovare cosa. Per questo motivo, tra l’altro, una cosa furba è sistemare i maglioni più pesanti in fondo alla scatola e quelli più leggeri (di cui avrete bisogno prima) in cima: sarà più agevole tirarli fuori.
So che l’idea di mettersi a fare liste, dopo tutto questo lavoro, fa venire voglia di prendere in considerazione il suicidio, ma mi ringrazierete quando fra sei mesi risparmierete tempo ed evitere stress. (Prego!)
9. Per quanto riguarda cappotti e giacche, la cosa migliore è appenderli, preferibilmente coperti per far sì che non prendano polvere. Io in primavera porto cappotti e piumini in lavanderia. Quando li vado a ritirare li lascio negli involucri di plastichetta trasparente e li appendo in un’anta dell’armadio dello studio/ stanza degli ospiti.
Come alternativa ho trovato delle custodie per abiti molto economiche da Ikea, sufficientemente ampie da ospitare anche due cappotti ciascuna e dotate di finestrella trasparente per indovinare subito cosa contengono, senza stare ad aprire ogni volta.
Ora, a dire il vero, avrei anche molti consigli su cosa fare quando, all’inizio della stagione, si vanno a ripescare le scatole in cui i nostri vestiti hanno riposato per sei mesi. Questo post però è già sufficientemente lungo, quindi ne faccio un altro apposito tra qualche giorno (sì, questa è una minaccia).
Spero davvero di esservi stata utile e, mi raccomando, se avete consigli che io ancora non conosco e che voi trovate utli, sparate!
8 Comments
Adoro questi post perchè mi aiutano a fare le cose che in fondo in fondo mi rompe fare…. un bacio enorme e buon lunedì schatzi!
Titti
http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.it/
Cara Piperpenny, questo tuo post é molto utile, ben scritto e dettagliato, ma…..chi ha tempo? Ahimè, io faccio tutto molto di più "alla cavolo". Forse anche perché ho meno vestiti. Certo adesso quando dovrò fare il cambio armadi, mi sentirò un pochettino in colpa, sapendo che c'è da qualche parte qualcuno che lo fa con così tanto amore ed accuratezza. Ciao! Eireen
Hai ragione: la mancanza di tempo è un problema che affligge tutti, me compresa. Quelli che scrivo qui, però, sono consigli dati dall'esperienza e dopo aver dovuto buttare via molti dei miei vestiti preferiti ad ogni cambio di stagione perché si erano rovinati a causa della mia fretta, ho deciso di dare delle prioritá e ora sono disposta a sacrificare un intero weekend (o anche più di uno) chiusa in casa a fare ciò. Inoltre, dopo essermi accorta che ad ogni stagione spostavo dall'armadio alle scatole e viceversa molti vestiti che in realtà non mettevo più (cosa che occupava spazio e mi faceva perdere del gran tempo quotidianamente per cercare nell'armadio le cose che invece mettevo), mi sono resa conto che il cambio armadi deve essere usato anche per fare il punto della situazione e poi piazza pulita: si vive meglio e si risparmia un sacco di tempo ogni singolo giorno dell'anno, secondo me questa è una cosa in cui vale la pena investire uno o più weekend.
Questi post sono utilissimi, sei proprio una Practical Princess 🙂
(rinnovo l'invito a venire a casa per gestire tutte queste procedure… io sono così pigra che ho ancora tutto in disordine…)
Grazie 😉
Guarda, io lo farei diventare un business anche ora, adorerei, ma:
1. Non ho idea se possa davvero funzionare. E se poi funziona, ma solo due volte all'anno, per i cambi di stagione, io nei restanti mesi che faccio?
2. Non saprei da che parte cominciare per iniziare un business da sola.
A parte questo, se decido di buttarmi, vengo a fare le "prove generali da te"! ;-))
Che brava sei! Io propendo per la scatola e via! Ma alla stagione successiva non ricompro, rilavo!
A me però dei vestiti si sono rovinati in modo permanente e rilavarli non è servito a nulla, ho dovuto buttare. Per questo sono diventata così maniacale…
Perchè ti si sono rovinati?