Una nuova settimana è iniziata e la mia partenza per l’Asia si avvicina.
Oh, immensa gioia!
Sto quindi già cominciando a pensare a cosa sia il caso di mettere in valigia per questo viaggio. Potrà sembrare prematuro iniziare a pensarci due settimane prima, ma se si desidera fare i bagagli in modo intelligente (portando cioè quel che davvero serve e lasciando a casa il superfluo), è necessario metterci un po’ di testa e investirci un po’ di tempo.
(No, ok, due settimane prima sono davvero troppe, anche per me, è solo che non sto più nella pelle. Un paio di giorni generalmente bastano.)
(NB: se volate solo in business class, viaggiate con l’autista che vi sposta i mille bagagli e alloggiate solo in resort 5 stelle, allora credo che questo post non faccia per voi)
Ammettiamolo, fare la valigia non è mai facile, nemmeno se si è viaggiatori incalliti e soprattutto se si è donne, si sta andando in un posto in cui non si è mai state prima, si starà via molto e non si è totalmente disinteressate al proprio aspetto (perché si vuol essere faighe sempre, nevvero?). Queste quattro caratteristiche, abbinate al fatto che lo spazio e il peso in valigia sono limitati, possono scatenare il panico.
E quindi ben venga ogni consiglio.
Oggi vi regalo i miei, con la consapevolezza che potranno anche essere banali e del tutto inutili, ma apprezzate le buone intenzioni, che diamine!
Queste sono “regole” che io seguo in generale ogni volta che faccio i bagagli, a prescindere dalla destinazione, dalla lunghezza del viaggio e dal clima.
Più vicino alla partenza vi dirò anche cosa metto in valigia per questo viaggio specifico.
Per anni ho fatto i bagagli usando il metodo “ad minchiam” (e, come sapete, talvolta mi capita ancora): iniziando a fare i bagagli un attimo prima di partire, buttando in valigia cose a caso e sempre e comunque troppa roba, nemmeno mi stessi trasferendo dall’altra parte del mondo per sempre. Fin dall’inizio sospettavo che questa non fosse la scelta migliore, ma col tempo questa soluzione si è rivelata in tutta la sua idiozia.
La buona notizia è che l’esperienza insegna. La cattiva è che io spesso non imparo. Alcune cose, però, sono entrate in testa anche a me… Eccole.
La base di tutto
Alla base di qualsiasi viaggio c’è una grande verità: i bagagli sono un vero pain in the ass, passatemi l’inglesismo. Sono fastidiosi, pesanti, ci intralciano i movimenti, ecc… Facciamo in modo che siano il più leggeri possibile e viaggeremo meglio.
La cosa fondamentale, da tatuarsi nel cervello, è questa: PORTARE SOLO CIÒ DI CUI SI HA VERAMENTE BISOGNO (esempio rapido: se state partendo per un weekend di trekking, non portatevi un abito da sera).
La verità è che, per qualche motivo, tendiamo sempre a portare troppa roba e potremmo farcela con metà delle cose che mettiamo in valigia.
A onore del vero, io non sono nemmeno della scuola di quelle super minimali che portano solo 4 vestiti per due settimane. Se state partendo per un weekend lungo, allora ok: anche io porto solo 4 cose in un mini bagaglio a mano. Ma se state andando per due settimane dall’altra parte del mondo, no. Va bene tutto, ma stiamo partendo per le vacanze, non per un campo d’internamento, ok? Non vedo perché si debba portare solo il bagaglio a mano quando le compagnie aeree ci danno la possibilità d’imbarcare una valigia più grande nella stiva.
Però, onestamente, 5 paia di tacchi e 6 abiti da sera per due settimane di vacanza solo se siete Valeria Marini. Se non lo siete, ce la potete fare anche con uno o due paia, basta metterci un po’ di cervello, di organizzazione e di metodo.
C’è un livello intermedio – e più intelligente – tra fare i bagagli come Rose del film Titanic (ottomila bauli) e finire per non avere più vestiti puliti al giorno 4. È quello a cui dobbiamo puntare.
Se vi sembra che tutto questo vada a scapito dello stile, ricredetevi: si può essere vestiti bene anche portandosi solo lo stretto necessario.
Vediamo come.
(So che sarà difficile, LO SO, ma sono qui per tenervi la mano nel percorso che vi porterà a fare bagagli in modo intelligente, funzionale e pratico)
Considerazioni generali
Il punto da cui partire sempre e comunque per decidere cosa mettere nel bagaglio per un viaggio, è chiedersi: dove sto andando esattamente? Ora, questa può sembrare una domanda da alcolisti anonimi, ma invece no, e se restate su queste pagine ancora per qualche riga, ve lo spiego.
A meno che non stiate andando in un posto che conoscete benissimo o in cui siete stati almeno una volta (e quindi potete imparare dai vostri errori, perché li avete fatti, lo so: non si possono evitare la prima volta, non importa quanto siate preparati), è fondamenteale raccogliere quante più informazioni possibili sulla meta che visiterete, soprattutto se sono più mete e diverse fra loro.
E con “quante più informazioni possibili” intendo cose come: clima nel periodo dell’anno in cui visiterete, cultura, religione, usanze, feste strane che potrebbero cadere nei giorni in cui sarete in loco, stato dei mezzi di trasporto, condizione delle strade, pulizia generale delle città…
Anche dettagli apparentemente insignificanti possono tornare utili: se state andando in un posto estremamente caldo e umido, dei pantaloni bianchi di lino (leggeri e freschi) e un paio d’infradito potrebbero sembrare la scelta migliore, ma se è anche un posto con strade sterrate o poco pulite, piogge brevi e frequenti e mezzi di trasporto “di fortuna”, ecco che i pantaloni bianchi di lino e le infradito sarà meglio lasciarli a casa, se non volete buttarli dopo mezza giornata; d’altro canto, se ci sono costantemente più di 30 gradi, non poratetvi dei jeans scuri se non volete morire per autocombustione.
Stesso discorso vale per cultura e religione. Finchè si sta in Europa, non si dovrebbero incontrare problemi, ma tenete conto che – per esempio – in molti posti di mare è vietato uscire dalla spiaggia in costume.
Altro esempio: nei Paesi moderatamente islamici oppure con un mix di etnie e credenze diverse, i turisti generalmente non incontrano enormi problemi con l’abbigliamento a patto di non esagerare con scollature e simili. Essere viaggiatori responsabili, però, significa anche rispettare il luogo che stiamo visitando, sicché in tali posti è meglio mantenersi sobri ed evitare di andare in giro con hot pants e scollature vertiginose anche se si muore di caldo.
Una soluzione è sempre guardare come si vestono le persone del posto: se non si scoprono molto, è meglio che lo facciate il meno possibile anche voi.
Per farla breve, un modo per limitare i danni è essere consapevoli del fatto che in viaggio siamo ospiti di una cultura diversa, la sobrietà e la decenza vanno bene a qualsiasi latitudine.
Come procedere
Una volta individuato il tipo di abbigliamento che volete portare con voi, dovete calibrarne bene la quantità: trascinarsi dietro una valigia eccesivamente piena di cose che non avremo nemmeno il tempo di indossare è fastidiosissimo, oltre che stupido. Ma anche rimanere senza biancheria pulita dopo una settimana non è il massimo della scaltrezza.
Tenete conto dei giorni che passerete in viaggio, e quanti giorni passerete in ogni posto: se starete dieci giorni in viaggio visitando varie città e per finire passerete 4 giorni al mare, portarsi 8 copricostume e 10 bikini non è una scelta vincente. Rendo l’idea?
Il consiglio più utile, che va bene sempre a prescindere dalla meta, è puntare su pochi colori e rimanere all’interno di quelle tonalità: se potrete abbinare tra loro quasi tutti i vestiti che avete con voi, sarà come aver portato il doppio della roba. Quando si viaggia, la parola chiave è ottimizzare.
Io in genere punto su tonalità neutre per la stragrande maggioranza dei vestiti.
Nel mio caso magliette, pantaloni, shorts, golfini in genere sono tutti sui toni del bianco-beige-grigio-blu o al massimo nero.
A questa base neutra, che costituisce il 70-80% di quello che metto in valigia, aggiungo un paio di capi e accessori colorati (es.: orecchini-sandali dorati, borsa-scarpe-pashmina color corallo e via dicendo). Fondamentale anche in questo caso far sì che i colori extra non siano troppi (uno o due al massimo) e che ognuno di questi capi “extra” si possa abbinare a molto di quello che avete portato (un top che si abbina ad un solo paio di pantaloni è da evitare come la peste).
Il modo migliore per essere sicuri che tutto quello che è sulla vostra lista funzioni a livello di abbinamenti è usare il metodo empirico. Mettetevi davanti allo specchio e abbinate i vari capi direttamente su di voi. Se qualcosa si abbina poco o vi costringe a dover portare un altro capo per riuscire ad indossarlo, lasciatelo a casa. Provate tutti gli outfit completi di accessori: spesso quello che sembra funzionare nella nostra testa, poi di fatto si rivela un disastro e non potete sprecare spazio (e peso) prezioso in valigia così inutilmente. Dovete essere sicuri di portare solo roba che sfrutterete davvero.
Ricordatevi che ogni singola cosa che metterete in valigia si deve poter abbinare a più capi possibili.
Anche capi multitasking, ossia che hanno più utilizzi, vi salvano da un’ernia al disco: un grosso foulard che possa servire da scialle-sciarpa-copricapo-pareo-bandana-abitinodaspiaggia vi farà ridurre notevolmente il numero di cose da portare in valigia e di conseguenza dimensioni e peso del bagaglio stesso (che è il nostro obiettivo).
Se passerete una settimana in un luogo in cui sapete che uscirete tutte le sere, non vi servirà portare con voi 7 diversi outfit da sera: con un solo tubino nero potrete cavarvela cambiando di volta in volta orecchini, collana, pashmina, scarpe, pochette, ecc… Vi giuro che funziona!
Infine il mio asso nella manica: un piccolissimo flacone di detersivo per vestiti e voilà, la seconda settimana avrete tutti i vostri vestiti puliti e freschi daccapo!
Certo, in molti hotel c’è il servizio lavanderia, ma a parte che solitamente costa un occhio della testa, io tendo anche a non fidarmi molto: temo di veder tornare le mie cose ristrette di due taglie.
Il lavandino della vostra stanza andrà benissimo.
A questo proposito, ricordatevi che non vale la pena portarsi tessuti particolarmente pregiati in viaggio, a meno che non si tratti di un capo estremamente collaudato, che siete abituati a lavare a mano e sapete esattamente di cosa ha bisogno e come reagisce.
E restando su questo tema, io consiglio sempre di non portarsi gioielli di valore in viaggio, ma se per esempio siete invitate ad un matrimonio in un posto lontanto, giustamente potreste volervi portare qualcosa di consono all’occasione. Va bene, ma ricordatevi di mettere queste cose ben protette nel bagaglio a mano che terrete sempre con voi!! Le valigie talvolta spariscono o fanno giri strani e non si sa mai, io ne ho già sentite di tutti i colori. Quindi le cose di valore no nella valigia da imbarcare, ma solo ed esclusivamente nel bagaglio a mano.
Bene, questo è tutto ciò che mi viene in mente per ora.
Voi avete dei metodi infallibili per fare la valigia in modo pratico e leggero? Avete dei trucchi o dei capi di abbigliamento che vi semplificano le cose?
Sono tutta orecchie! 😉
P.S.: naturalmente c’è tutta un’arte anche per preparare il beautycase in modo furbo, ma questo ve lo racconto la prossima volta…
Sulla pagina Appunti di viaggio trovate anche consigli sul bagaglio a mano, sull’abbigliamento da viaggio e sulla valigia per il mare…
10 Comments
Chiara, per favore non ridere, ma io quando parto
per lunghi viaggi in questi paesi la prima cosa
a cui penso sono i medicinali, tipo aspirina e
imodium…mi hanno salvato gia' parecchie volte
la vacanza. Approvo per 1 tubino e paschima di 2
o 3 colori differenti. Mai gioielli o orologi
costosi. Baci Maria
No, quale ridere, anzi hai perfettamente ragione: una delle cose da non dimenticarsi assolutamente sono le medicine! Io porto sempre dell'ibuprofene, dell'aspirina e dell'imodium, perché non si sa mai!
ehm, altri argomenti e non sempre gli stessi? Ronf.
Sara
Tesoro, non ti obbliga nessuno a venire qui. Questo è quello di cui scrivo io. Se ti annoia, sei liberissima di andartene da un'altra parte. La rete è enorme, sarai in grado di trovare moltissimi blog più interessanti del mio.
Io direi che oltre al contenuto è importante come si fa la valigia. Cose piccole sotto e larghe sopra, cercano di ben ottimizzare gli spazi non lasciare le cose troppo mobili all'interno ma utliazzando bene lacci e separazioni. Io sono stata molto contenta di aver fatto così una volta in un viaggio (di rientro, quindi con souvenir vari) in cui sono riusciti a spaccarmi la chiusura della valigia… me la sono vista arrivare sul tappeto del ritiro bagagli richiusa con dello scotch tutto intorno… non ti dico la mia faccia. Ma dentro c'era tutto perchè anche aperta le cose non uscivano con facilità. Per fortuna!
Hai perfettamente ragione! Qualche anno fa, quando ero ancora all'altro indirizzo, avevo fatto un post proprio con questo tipo di suggerimenti. Però ti devo dire la verità, li seguo poco. Forse perché la mia valigia è già divisa in scomparti fissi e chiusi, qindi non ho questo tipo di problema.
Comunque sì, in generale sono consigli molto utili anche questi!
Magari più avanti ne raccolgo un po' in un post…
Verità sacrosante… che io puntualmente dimentico! a parte che porto sempre troppi capi "particolari", ma poi entro sempre in crisi per le occasioni "varie ed eventuali" che potrebbero presentarsi. Considera che circa una volta al mese vado a Milano dal moroso ed azzecco il bagaglio una volta su tre!!! per il prossimo week end mi stamperò il tuo post!!! baci!
Esatto, avevo esattamente questi problemi anche io all'inizio! Mettevo in valigia quello che "avevo voglia" di indossare, senza curarmi con cosa si abbinasse. Inoltre portavo un outfit per ogni evenienza, in pratica facevo prima a spostarmi con la roulotte…
Poi ho imparato, letteralmente sulla mia pelle. Ho capito che portarsi vestiti abbinabili tra loro centuplica il numero delle cose che si portano. E per le occasioni varie ed eventuali bastano una manciata di accessori ben pensati, da mettere con i capi basici che abbiamo portato.
Sono sempre felice se posso essere utile a qualcuno!
Vero vero vero!!!
Questo me lo stampo e lo appendo al frigorifero… Così la prossima valigia sarà perfetta.
F
Ciao Piperpenny,
verrò ad Amburgo per visitare una fiera dal 5 al 7 settembre pv.
A tuo avviso, sapendo bene che nn sei una maga nè una meteolologa,scarpe aperte o scarpe chiuse (tipo stivale, soprattutto per la sera, qnd mi capiteranno un paio di cene, seppur relativamente informali)e quindi collant…? Qui si schianta dal caldo e mi fa strano pensare di dovermi tappare ad inizio settembre!!!
E poi…sarà sufficiente un trench non imbottito (hai presente quelli color cammello)…sempre per la sera??
Grazie per le preziose info
baci
micky