Lo so, con la seguente, breve affermazione perderò un sacco di lettori, ma io qui non mento, quindi ecco: mi piacciono gli stivali da cowboy.
Se usati nel modo giusto però.
Attenzione, sono una di quelle cose dall’altissimo potenziale di cagata, sicché bisogna saperli mettere (o imparare), altrimenti meglio lasciar perdere.
Inizialmente pensavo di avere una strana perversione e un pessimo gusto in fatto di scarpe (non che questo mi abbia mai fermata dall’indossarli, OVVIAMENTE), ma da quando ho letto che delle esperte di moda, delle vere guru quali Nina Garcia e Cinzia Felicetti, li considerano immancabili in ogni guardaroba completo, non solo mi sento meno strana, ma anzi ora che ci penso magari me la tiro anche un po’.
Ciò non toglie, comunque, che siano un capo “difficile” e che confinino pericolosamante col concetto di kitch, quindi ci vuole un po’ di saggezza nell’usarli.
Ora, io vado fortissima sulla teoria, con la pratica invece combino ancora qualche casino, ma sto migliorando.
Quale tipo di casino? Ecco un esempio.
Quand’ero ancora una Piperpenny fresca di laurea e appena trasferita nella città libera e anseatica, ero stagista da Montblanc (la marca di penne). Lo sapevate che la Montblanc è una ditta di Amburgo? Io, prima di iniziare a lavorarci, credevo fosse tipo svizzera, o al limite francese. Invece no, è proprio amburghese. Ma sto divagando.
Una mattina purtroppo si è verificata una congiuntura di imprevisti da far invidia a Fantozzi. Quasi nessun vestito pulito nell’armadio, pre-ciclo che non mi faceva vedere bene con niente addoso e stanchezza che mi ha fatto ignorare la sveglia troppe volte.
E così eccomi in mega ritardo e con assolutamente nulla da mettermi. Siccome mi rifiuto di andare a recuperare vestiti dal cesto dei panni sporchi, mi sono presentata in ufficio con: stivali da cowboy, gonna di jeans e t-shirt di iridella (per chi non la conosce, era un cartone animato molto in voga negli anni ’80).
Arrivo nell’atrio e vedo qualcuno entrare in ascensore, mi butto a pesce per non perdere la corsa e dover aspettare 10 minuti, ché ero già in ritardo. Chi ci trovo dentro? Il CEO, il capo supremo, il direttore dei direttori: l’amministratore delegato di Montblanc. Volevo morire. Io, lui e 90 interminabili secondi di viaggio in ascensore (purtroppo il reparto comunicazione era sullo stesso piano del suo ufficio, dannazione).
Se ancora non lo sapevate, ve lo dico io: gli stivali da cowboy non sono una buona idea per andare in ufficio. Nè lo sono le t-shirt dei cartoons.
Ora lo sapete.
Questo non vuol dire, però, che gli stivali da cowboy siano totalmente off limits o che siano sempre “troppo”.
Dipende tutto da come vengono abbinati e quanto vengono mostrati. In questo caso l’equilibrio tende ad essere precario, quindi bisogna fare davvero attenzione.
(Certo, ci sarebbe anche da dire che forse sarebbe meglio puntare su un paio di cowboy boots relativamente sobri, tipo color cuoio, non gialli con motivi rossi, ma direi che questo è ovvio, no?)
Ora, a meno che non viviate nel profondo Texas e stiate andando ad un rodeo, non azzardatevi a indossare i cowboy boots con degli shorts di jeans, una salopette o con un look total denim (onestamente, il completo di jeans e le salopette magari evitateli sempre, a prescindere da quali calzature indossate).
E, personalmente, trovo un po’ troppo “Dallas” anche infilare dei jeans skinny dentro gli stivali di questo tipo… Un consiglio: jeans sopra gli stivali, sempre.
A parte questo, se ben dosati, gli stivali da cowboy possono essere estremamente versatili e dare un tocco di carattere e originalità al vostro abbigliamento.
Senza tenere conto del fatto che, dopo averli indossati per un po’, saranno tra le scarpe più comode che avete. (Io ce li ho ormai da diversi anni e sono diventati comodi come delle ciabatte)
E quindi, come indossarli? Con nulla che richiami troppo il look “cowgirl”: non siamo nel wild wild west, ricordiamolo.
Ecco qualche sempio di come li indosso io. (Qui, ovviamente, si parla della mia umilissima opinione. Ma forse vi tranquillizzerà sapere che Nina Garcia nel suo libro ha scritto cose molto simili, ma le ha scritte meglio.)
Indossati sotto (mi raccomando!) dei jeans boot cut (ossia che si allargano leggermente sul fondo, per farci stare lo stivale, appunto) non disturberanno troppo nessun tipo di look e potrete giocarveli in varie situazioni.
Se – come me – non lavorate in un posto eccessivamente corporate e serio, potete abbinare questi due elementi ad una camicia o ad un dolcevita in inverno e andarci in ufficio senza scombussolare nessuno.
Oppure potete indossarli con un top prezioso o un giacchino di lamé per quelle serate rilassate, quando non avete voglia di issarvi sui tacchi, ma volete una scarpa che abbia stile e carattere.
Si può anche mettere lo stivale più in evidenza, pur senza sembrare in procinto di recarsi al pascolo.
In questo caso basta abbinarlo a qualcosa di molto femminile e sobrio. Per intenderci, gli abiti a balze saranno anche femminili, ma di sobrio non hanno proprio nulla, sicchè abbinati ad un altro elemento poco sobrio come gli stivali da cowboy, potrebbero causare incidenti nelle strade della vostra città.
Meglio puntare su un abitino bianco semplice, un vestitino a fiori molto lineare o una gonna basica.
Evitate, qui, di indossare giacca e borsa di pelle nella stessa tonalità degli stivali: abbinare tutti gli acessori tra loro fa un po’ “antico”. Meglio una borsa non di pelle e un piccolo golfino o un giacchino in jeans, che però deve essere l’unico elemento in denim di tutto l’outfit.
Rimanete sul femminile anche per quanto riguarda gli accessori, per mantenere l’equilibrio. Magari buttateci dentro un paio di orecchini o un bracciale etnico, ma io non disdegno nemmeno il filo di perle, mi piace molto il contrasto che si crea.
Due esempi:
1. abitino bianco rilassato, stivali da cowboy e magari un paio di orecchini etnici o un grosso bracciale.
2. abitino leggero a fiori, giubbino di jeans e stivali da cowboy. In questo caso sarei parsimoniosa con gli acessori.
So che molte persone considerano questo tipo di stivali un po’ “kitch” o comunque difficili da portare, ma secondo me invece sono un vero tocco di stile, se abbinati con attenzione. Vale la pena provare.
Voi di che scuola siete? Pro o contro?
12 Comments
Considerando che vivi in Germania, permettimi di avvisarti che rischi di prendere una brutta china: un attimo di disattenzione e addio!, ti ritroviamo impegnata in un Grill (con carbonella aromatizzata) lungo l'Elba con addosso stivali texani con punta in acciaio inox 18/10, speroni, giacca sfrangiata modello Pocahontas e, ovviamente, Chopper posteggiato poco lontano – e la Radler costantemente in mano, è chiaro.
Perciò.. Non abbassare la guardia! Resta vigile!!
😉
(Da tutto ciò si dovrebbe intuire di che scuola sono)
Hahaha! Oddio, ti giuro che sto ridendo fino alle lacrime all'idea di me abbigliata a quel modo!!
Ok, giuro che starò mooooolto attenta! 😉
e' un piacere leggere il tuo blog. Ti ho scoperta grazie a Verdementa ed ho iniziato a sbirciare i tuoi post. Il modo in cui è scritto è esilarante, divertente, mai banale e ironico, probabilmente rispecchia il tuo modo di essere e mi piace un sacco.L'ho aggiunto ai miei blogs friends perchè così sono sempre pronta a piazzarmi sulla tua pagina 🙂 Tornerò..è una promessa, non una minaccia. Ciauz Guapita Tondita
Grazie infinite, sei carinissima!!!
E adoro il tuo nick name! 😉
Mah… in linea di massima sono d'accordo sullo stivale sotto il jeans con camicia o maglietta sobria ecc… E' che io li vedo troppo tamarri.
Per quanto riguarda l'ultimo outfit, mi è capitato qualche anno fa di andare ad un matrimonio, dico MATRIMONIO e c'erano tre o quattro ragazze, amiche, vestite così, no scusa da allora mi schifa troppo.
Era talmente volgare e fuori luogo che non lo tollero nemmeno per l'orto, ma è un problema mio, nei film o nelle pubblicità non mi dispiace.
Coooosa?? No dai, non ci posso credere a quello che hai raccontato! Giubbino di jeans e stivali da cowboy ad un matrimonio NO!!! No no no no no!!!
Ci credo che sei rimasta traumatizzata, lo sarei anche io!
Io sono pro…pero' non per me, penso di non essere piu' nell'eta' giusta
per indossare queste cose, tra l'altro molto carine. L'unica cosa che andreb-
be bene per me e' il vestito bianco di lino, ne ho anch'io uno per l'estate.
Maria
Sì, sono d'accordo sul fatto che siano un capo piuttosto giovanile e che dopo una certa età sia meglio evitare.
Io mi dò tempo ancora qualche anno, poi per evitare il ridicolo sarà meglio che li abbandoni.
Contro, da sempre contro. ma questo post è proprio forte!
Sono d'accordo, gli stivali da cowboy si possono mettere, ma con attenzione al buon gusto! Ho riso molto leggendo il post. Interessante, comunque.
PS: ti ho passato un 'premio' : http://biforcando.blogspot.com/2012/05/premio.html
Da ragazzina ne ho avuti un paio (di quelli non propriamente sobri, devo confessare… Azzurrini carta da zucchero con stelle intarsiate color crema… Si, erano terribili come sembra dalla descrizione!) e forse mi sono traumatizzata da sola perchè da allora non li ho più considerati. I tuoi suggerimenti sono molto utili e sensati ma direi che sono per il no 🙂
Da uomo condivido il fatto che bisogna saperli portare. Non solo abbinare. Diventano "tamarri" solo se calzati da gente "tamarra". Altrimenti diventano una scarpa che ha una sua eleganza. Ad esempio su di me, confrontati con altri tipi di stivali, i texani fanno un piede più piccolo e quindi più discreto. Sicuramente bisogna andare su modelli semplici, tinta cuoio. E vestire di conseguenza, che può voler dire anche con camicia e maglioncino "bon ton"… Io li ho e li uso poco, ma sono tra le mie calzature preferite, anche perchè sono un prodotto artigianale, si grande qualità, e solo toccarli ti fa capire quanto le altre scarpe che indossiamo tutti i giorni siano di livello inferiore nonostante marche altisonanti e pubblicizzate. Sendra 4 ever! 😉