Vi prometto le foto del mio viaggio in Malesia da quasi una settimana, mi rendo conto, ma niente paura: per domani è previsto il primo post!
Per cominciare, però, ho pensato di dare un po’ d’informazioni utili a chi, in futuro, volesse organizzare un viaggio in quei posti. O a chi, semplicemente, volesse saperne di più.
Se state leggendo questo post diverso tempo dopo che è stato pubblicato (giugno 2012), tenete conto che le cose possono essere cambiate, vi converrà quindi controllare le informazioni qui contenute, soprattutto quelle burocratico/legali e sanitarie.
Innanzitutto, una buona idea è registrare sempre il proprio viaggio sul sito http://www.dovesiamonelmondo.it/, per poter essere contattati in caso di emergenza.
Inoltre, lasciate detto alla vostra famiglia o a qualche amico dove sarete e quando, lasciate un itinerario del vostro viaggio e i recapiti degli hotel dove starete nelle varie tappe del vostro peregrinare.
Se uscite la sera o in escursioni non guidate, lasciate detto al vostro hotel dove andate e a che ora pensate di tornare. Qualcuno deve sapere dove siete per sapere se siete spariti o meno (e quando e dove).
La prudenza in viaggio non è davvero mai troppa (va beh, è chiaro che se state andando a passare il weekend a St. Tropez tutte queste precauzioni non vi serviranno, ma stiamo parlando di un tipo di viaggio diverso qui).
MALESIA
La Malesia è un Paese stupendo, ma non è uno dei posti più sicuri al mondo, bisogna fare quindi molta attenzione.
E’ consigliabile andare in giro senza esporre troppo soldi e cose di valore. Fare sempre attenzione alla propria borsa/zaino: gli scippi ai danni dei visitatori sono frequenti, soprattutto quelli fatti in motorino, diffidate dei motorini, state all’erta.
Non dare troppa confidenza a chi non si conosce e non seguire persone appena conosciute a casa loro sono norme da seguire sempre, qui soprattutto.
Fate particolarmente attenzione quando uscite la sera, non andate in zone isolate o poco frequentate.
Documenti e burocrazia:
– I documenti necessari per l’ingresso nel Paese sono il passaporto con validità di almeno sei mesi dalla data di partenza. Il visto turistico non è necessario per soggiorni non superiori a tre mesi. Informazioni sugli altri tipi di visto vanno richieste all’Ambasciata della Malesia a Roma o a Berlino (dipende da dove vivete).
– La patente italiana è valida per un periodo massimo di 180 giorni. Io ho la patente tedesca e non ho trovato notizie in proposito, ma immagino che per l’Unione Europea valgano un po’ le stesse regole.
Il senso di marcia, comunque, è come quello britannico, quindi opposto al nostro (guida nella corsia di sinistra, sorpasso a destra).
Il mio consiglio comunque è: NON GUIDATE. Se avete cara la vita, evitate di noleggiare una macchina e affidatevi ad altri mezzi di trasporto.
Per dire, una sera mentre ero davanti all’entrata dell’hotel e stavo cercando di fotografare le Petronas Tower illuminate, a letteralmente un paio di metri da me un taxi ha investito un motorino con un botto fortissimo. Infatti la foto è venuta così per lo spavento:
Sono stata subito rassicurata dallo staff dell’hotel, accorso a vedere e soccorrere: “non si preoccupi signorina, succede sempre”.
Ah beh, allora.
(Comunque alla fine pare che lo sfortunato motociclista si sia “solo” rotto una gamba)
Inoltre, i taxi sono molto economici, ma all’interno di Kuala Lumpur rischiate di passare ore bloccati nel traffico, meglio scegliere la Monorail – trenino che scorre su una sola rotaia – che funziona perfettamente e vi porterà ovunque.
Informazioni sulla salute:
– Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie per la Malesia. Per alcune regioni interne del Borneo è consigliata la profilassi antimalarica, ma comunque non è obbligatoria.
Chi vuole può fare l’antitifica, sono tre pastigliette da prendere a giorni alterni 15gg prima di partire. Protegge nel caso si mangi in condizioni poco igieniche, ma non è necessaria.
Io non l’ho fatta, ho mangiato in condizioni talvolta molto poco igieniche e non ho avuto alcun problema. Per dire.
– E’ invece molto utile portare grandi quantità di repellente per insetti: la possibilità di contrarre qualche malattia è remota, ma c’è, quindi meglio limitare i contatti.
E poi se vi fate un giro nella giungla rischiate di venire mangiati vivi dalle zanzare, credetemi sulla parola.
– I medicinali sono facilmente reperibili in Malesia, ma vale la pena portarsi la propria “farmacia da viaggio”, di sicuro se si hanno problemi particolari, ma avere le proprie cose a portata di mano è sempre una buona idea parlando di salute.
Quando andare:
– La Malesia è visitabile tutto l’anno. Le temperature non scendono mai sotto i 20°C (anzi, generalmente non si avvicinano nemmeno a temperature così basse) e raramente superano i 34°C. Per la grande presenza di foreste piove spesso, quasi ogni giorno, ma si tratta di piogge molto brevi cui segue subito il sole. Nelle quasi due settimane in cui siamo stati noi ha piovuto forse 4 volte, ma quasi sempre di notte o mattina presto, quindi siamo stati risparmiati.
Una mattina all’alba, a Tioman, sono stata svegliata da dei forti rumori, sono uscita sul portico e mi sono trovata quasi in mezzo ad un monsone…
Comunque poi mi sono riaddormentata e più tardi, quando ci siamo alzati, splendeva il sole ed era già tutto asciutto.
Solo la costa est è soggetta a monsoni tra novembre e febbraio, è quindi sconsigliabile visitarla in quel periodo. Il resto del Paese si può visitare tutto l’anno.
Come arrivare:
– La Malaysia Airlines parte dall’Italia e arriva all’aeroporto internazionale di Sepang, Kuala Lumpur (KLIA). I voli dalla Germania con Lufthansa fanno generalmente scalo a Bangkok e da lì proseguono sempre per l’aeroproto KLIA. Da lì si può raggiungere il centro città con il trenino KLIA Express, una corsa di 28 minuti nella campagna malese. Oppure si può prendere il taxi, ci mette dai 40 ai 60 minuti, ma io voto per il trenino: più veloce ed economico.
– Per raggiungere altre destinazioni all’interno della Malesia ci sono collegamenti via bus, treno e anche aereo. La Malaysian Airlines e l’economica Air Asia offrono collegamenti con le principali destinazioni interne direttamente dal KLIA (aeroporto internazionale di Kuala Lumpur). Per le destinazioni un po’ più remote ci sono aeroporti più piccoli e compagnie aeree alternative, come la Berjayan Air che abbiamo preso noi per raggiungere l’isola di Tioman e poi da lì andare a Singapore.
L’aereo stava insieme un po’ per miracolo e mentre eravamo in volo dalla parte anteriore entrava del vapore da fuori, ma non stiamo qui a sottilizzare, hanno diversi voli al giorni per diverse destinazioni e funziona tutto, quindi tranquilli.
Inoltre fate attenzione, perché la Berjayan Air e le altre compagnie minori non partono dall’aeroporto principale di Kuala Lumpur (il KLIA), bensì dall’aeroporto minore Sultan Abdul.
Altre informazioni utili:
– La valuta corrente è il Ringgit Malesiano (RM), 1 Euro vale circa 4,75 RM. Conviene cambiare i soldi direttamente in loco, lo si può fare presso le banche, gli sportelli di cambio (che si trovano anche in aeroporto), ma anche negli alberghi.
– E’ saggio munirsi di un adattatore per prese a tre punte quadrate, oppure – ancora meglio – di un adattatore universale come il mio. In ogni caso i grandi alberghi sono tutti muniti di adattori, se non sono già in camera basta chiedere alla reception.
– Il fuso orario in Malesia è 7 ore avanti rispetto all’Italia, 6 durante l’ora legale da marzo a ottobre.
– Per chiamare la Malesia dall’Italia il prefisso è 0060 (oppure +60). Per chiamare l’Italia dall’estero, lo sappiamo, il prefisso è 0039.
– In occasione di visite a moschee, è necessario indossare pantaloni o gonne lunghe, avere braccia e capo coperti ed essere scalzi, in molte moschee all’ingresso sono disponibili sia vesti lunghe fino ai piedi per uomini e donne, sia foulard per le donne (io ho preferito portarmi il mio foulard). La Malesia è un paese multietnico e pluriconfessionale, ma prevalentemente – e ufficialmente – islamico. Le donne non sono soggette ad alcuna restrizione di natura giuridica per quanto riguarda l’abbigliamento. Io comunque, nonostante il caldo, ho puntato un un abbigliamento abbastanza coperto, proprio per questo motivo. Una volta lì, mi sono resa conto che non ce ne sarebbe stato bisogno: una percentuale nutrita della popolazione è di origine cinese (quindi di religione non musulmana, ma generalmente buddista) e le ragazze cinesi se ne vanno in giro vestite in modo molto estivo. Comunque è sempre meglio non esagerare, soprattutto in un Paese che non si conosce.
Sì, quella nella foto sono davvero io, ero in visita ad una moschea, appunto. |
– L’omosessualità, tristemente, è considerata reato, anche se di fatto non perseguito nella maggior parte degli Stati che costituiscono la Malesia (una maggiore severità si riscontra in quelli più tradizionalisti come il Kelantan). In ogni caso, trattandosi di un Paese la cui religione predominante è l’Islam, è necessario ed opportuno adottare sempre un atteggiamento rispettoso delle norme e dei costumi locali, evitando comportamenti che possano risultare offensivi o irrispettosi. Ne va della sicurezza personale.
Ambasciata d’Italia in Malesia:
99 Jalan U Thant
55000 Kuala Lumpur
Tel: ++6 03 42565122 / 42565228
Cellulare di emergenza del funzionario di turno: ++6 012 3821200
(per chiamate dalla Malaysia tralasciare ++6)
Fax: ++6 03 42573199
Siti utili:
– http://www.tourism.gov.my/
– http://www.viaggiaresicuri.it/
– http://www.ambkualalumpur.esteri.it/
SINGAPORE
Singapore invece è un posto sicuro, dove non si corrono particolari pericoli, nemmeno da turisti.
E’ una città stupenda, molto moderna, pulita, organizzata, aperta, ma anche multietnica e che offre quartieri tipici delle diverse comunità che la popolano, consentendo un vero mix di culture molto interessante.
E’ però anche un Paese con regole molto severe e punizioni ancora più severe, dove non si fanno sconti agli stranieri. E’ molto importante fare attenzione e non trasgredire le regole.
Documenti e burocrazia:
– Anche in questo caso basta un passaporto con validità di almeno sei mesi dalla partenza. Il visto d’ingresso non è necessario, purché la permanenza non superi i 90 giorni.
– Per entrare a Singapore ci sono una serie di divieti per quanto riguarda ciò che si può introdurre nel Paese, fate attenzione perchè non scherzano.
Gli articoli vietati sono: gomme da masticare (sono vietate in tutto il Paese), alcolici (sono ammessi fino a 1 litro di vino, birra o superalcoolici) e sigarette (ammesso esclusivamente un pacchetto da 20 a persona, quindi non compratevi la stecca di sigarette in aereo o al duty free prima di partire); accendisigari a forma di revolver o pistola; droghe controllate e sostanze psicotropiche; specie di fauna selvatica in pericolo; fuochi d’artificio; articoli e pubblicazioni osceni. Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://www.customs.gov.sg/.
– La patente italiana è accettata con traduzione ufficiale in inglese (deve essere certificata dall’ambasciata italiana) oppure patente internazionale Vienna 1968 o Ginevra 1949.
– ATTENZIONE: è prevista ed applicata la pena di morte per il possesso di sostanze stupefacenti anche in minima quantità. La pena di morte è per impiccagione, nessuno sconto agli stranieri. (Anche se a dire il vero i nostri amici che vivono a Singapore ci hanno detto che in realtà poi di fatto agli stranieri, soprattutto occidentali, vengono date 24 ore per lasciare il Paese prima di applicare la legge, ma io in ogni caso non rischierei)
Il possesso di droghe medicinali deve essere giustificato da una prescrizione medica ed è comunque sconsigliato.
Singapore, tanto per capirci, non è il posto giusto per farsi una canna, ok?
– In generale a Singapore sono molto rigidi riguardo al rispetto delle (severe) regole. E’ davvero necessario rispettare tutti quei cartelli che intimano di non fumare nè masticare chewing gum nei luoghi pubblici, non gettare rifiuti a terra, non mangiare/bere sui mezzi di trasporto…
Chi non le rispetta viene punito con severità.
Informazioni sulla salute:
– All’arrivo per i turisti provenienti dall’Italia non e’ richiesta alcuna vaccinazione. Il certificato di vaccinazione per la febbre gialla è richiesto a tutti i viaggiatori con più di un anno di età che, nei sei giorni precedenti l’arrivo nella città-stato, hanno visitato o sono passati attraverso paesi in cui la malattia è parzialmente o totalmente endemica.
Quando andare:
– Singapore è una città-stato che sorge sulla punta sud della penisola della Malesia, valgono quindi le stesse indicazioni climatiche riportate sopra, ossia si può visitare durante tutto l’anno senza grosse differenze di clima, che è sempre molto caldo e molto umido.
Come arrivare:
– La maggior parte delle compagnie aeree fa scalo al modernissimo aeroporto di Changi. Ci sono voli diretti anche dall’Italia e dalla Germania.
– Se si arriva dalla Malesia ci sono molti buoni collegamenti via terra (autobus e treno) e mare (traghetti). Ci sono anche voli di diverse compagnie aeree, come la Berjayan Air.
– Per visitare la città il modo più comodo e rapido è la metropolitana, il Mass Rapid Transit – MRT. Anche gli autobus funzionano bene e permettono di vedere la città. Ma anche i taxi in realtà sono comodi, veloci e costano poco.
Altre informazioni utili:
– La valuta corrente è il dollaro di Singapore.
1 Euro = 1.6170 Dollaro di Singapore
1 Dollaro di Singapore = 0.6184 Euro
– Anche a Singapore è necessario un adattatore per prese a tre punte quadrate.
– Il fuso orario è lo stesso della Malesia: 7 ore avanti rispetto all’Italia, 6 durante l’ora legale da marzo a ottobre.
– Il prefisso internazionale per Singapore è 0065 (+65).
Ambasciata d’Italia – Singapore
101, Thompson Road
United Square #27-02/03
Singapore 307591
Tel. (+65) 6250 6022, 6250 6491, 6250 6492
Fax. (+65) 6253 3301
E-mail. ambasciata.singapore@esteri.it
Siti utili:
– http://www.visitsingapore.com/
– http://www.viaggiaresicuri.it/
– http://www.ambsingapore.esteri.it/
5 Comments
Che brava, sei meglio di tripadvisor 😉
Aspetto le foto e i resoconti dettagliati del viaggio, mi piacerebbe fare un giro da quelle parti
Hahahaha, grazie!! 😉
Domani il primo post, resta in ascolto!
Non ho letto tutto il post perchè sono di fretta, ma la tua foto nella moschea è impagabile!! 😀 Comunque anch'io ho dovuto ricoprirmi di foulard (uno in testa, uno sulle spalle e uno intorno alle gambe) per poter visitare una moschea a Sarajevo… ma ne vale la pena!
Lol, visto che figurino? 😉
Ma… a Singapore sono vietate le gomme da masticare? ma perché mai?