Per iniziare il mio racconto di viaggio nella capitale malese, voglio fare una carrellata di cose interessanti da vedere.
Lascerò fuori tempi e moschee, che meritano un post a parte.
Kuala Lumpur è una tipica metropoli dell’Asia: divisa tra modernità e tradizione.
Troverete grattacieli in vetro e subito accanto quartieri dal sapore antico, che ti trasportano in un’epoca passata.
Troverete centri commerciali supermoderni e tirati a lucido, e qualche strada più avanti i mercati tradizionali, dove si trovano le cose più strane da mangiare e le più disparate erbe per qualsiasi tipo di disturbo.
Secondo me la bellezza della città sta in questo, nei suoi contrasti, nella sua multiculturalità, nella sua unicità.
C’è da dire, però, che Kuala Lumpur non si può considerare una città esteticamente bella. Non è particolarmente ben tenuta, pulita, organizzata…
Secondo me , però, nonostante questo, o – pensandoci – proprio per questo, ha un certo fascino. Su di me l’ha di sicuro esercitato e mi è piaciuta.
La gente qui è molto cordiale e ospitale, questo probabilmente è dovuto al fatto che la Malesia ha una società veramente multiculturale e cosmopolita, dove la popolazione è composta in maggioranza da malesi, cinesi, indiani e anche Orang Asli, gli aborigeni originari di queste zone, che in parte vivono ancora nella giungla. Grazie a questa multietnicità la società malese è molto aperta e tollerante; la Malesia è così riuscita ad instaurare una pacifica convivenza tra musulmani, buddisti, induisti e cristiani.
Se solo fosse così anche nel resto del mondo!
Merdeka Square è la piazza principale, nonchè il centro ufficiale della città. È qui che alla mezzanotte del 31 agosto 1957 è stata dichiarata l’indipendenza della Malesia. La Union Jack (la bandiera del Regno Unito) è stata abbassata e al suo posto, per la prima volta, è stata innalzata la bandiera malese. (E infatti, tradotto, il nome di questa piazza è proprio “piazza dell’indipendenza”)
Non che ci sia moltissimo da vedere, in realtà, però gli edifici in stile orientaleggiante del Sultan Abdul Samad Building sul lato della piazza – risalenti al 1894 – sono piuttosto belli e oggi sono sede dei ministeri dell’informazione, della comunicazione e della cultura.
Da qui, inoltre, si raggiunge in un attimo Chinatown.
E a proposito di Chinatown, questa è una zona molto bella da vedere tra quelle tipiche, con i suoi mercati, i templi, i chioschi di cucina cinese… (mi rendo conto ora di aver fatto pochissime foto, quasi tutte ai tempi, ma le vedrete nel prossimo post)
Si può fare un giro al mercato fisso che c’è sulla Jalan Petaling, aperto anche di notte, anche se la merce più venduta qui sono i falsi delle casa di moda più famose. Va beh, comunque non c’é solo quello.
Il Central Market, invece, all’estremità di Chinatown, è un ottimo indirizzo sia per acquistare prodotti tipici di qui (stoffe, abiti, batik, borse etniche, oggetti di legno intagliato…), sia per mangiare qualcosa.
Central Market visto da fuori |
Spostandosi a Little India, invece, avrete la sensazione di essere davvero finiti in India. Le persone, i colori, gli odori, gli abiti…
Qui i negozi di stoffe si sprecano – e sappiamo già che io ho fatto il danno… (per la precisione, il negozio che ho scelto, dopo averne visti alcuni, si chiama Silk Street, è molto grande, su due piani e lo trovate nella Jalan Tuanku Abdul Rahman)
La zona di Bukit Bintang è un po’ moderna e un po’ no, ed è perfetta per fare un giro di negozi e per mangiare. Le possibilità sono davvero infinite.
Inoltre la sera è una zona molto viva.
Parlando di questa zona, io vi consiglio fortemente di recarvi su Jalan Alor, strada dove i chioschi di cucina asiatica si susseguono senza sosta, tutti attaccati, tutti con i tavolini assiepati sui marciapiedi.
Io credo di non aver mai mangiato così bene, ci siamo andati quasi ad ogni pasto…
In particolare due nomi:
– Cu Cha: è abbastanza all’inizio della via, sulla sinistra, ha i tavolini e le sedie di plastica rossa ed è forse il posto in cui abbiamo mangiato meglio.
– Più avanti, verso la fine della strada, sulla sinistra, c’è un chiosco (di cui non ricordo il nome) dove offrono anche il dim sum nello stile di Hong Kong. Buono, anche se – devo dire – non buono come quello che abbiamo mangiato a Hong Kong.
Inoltre, in un centro commerciale della zona, troverete un ottovolante. Sì, dentro al centro commerciale. Sono perplessa anche io…
Anche i parchi naturali a Kuala Lumpur sono numerosi. Molti sono sostanzialmente delle aree di foresta che non sono mai state urbanizzate e che ora si trovano in mezzo alla città.
Un esempio è la Bukit Nanas Forest Reseve. Basta addentrarsi per qualche metro per dimenticarsi che in realtà si è in una grande metropoli.
Se vi aspettate la frescura del verde e il silenzio della natura, state sbagliando. All’interno della foresta l’umidità è – se possibile – ancora maggiore che in città. E la natura non è silenziosa proprio per nulla!
Oddio, tutto molto bello eh, ma sapendo che da queste parti serpenti, ragni, insetti, varani e quant’altro sono molto numerosi (come avvisa anche un cartello all’entrata), tutti quei rumori e fruscii intorno a te non sono per nulla rassicuranti.
Io l’ho presa così:
Dopo di che, ad un movimento vicino al mio piede sinistro, ho iniziato a correre presa dal panico e sono tornata sulla strada, seguita dal piper-marito che avevo mollato lì immezzo da solo.
Il ranger di turno ha visto la scena ed è accorso, preoccupato, per sapere cose fosse successo. Quando gli ho detto “ho sentito un rumore”, quello che ha pensato di me gli si leggeva chiaramente in faccia…
In ogni caso, la parola d’ordine per fare un’escrusione nella giungla da queste parti è: AUTAN!!! (A litri se possibile)
Un altro parco che mi è piaciuto è il Butterfly Park, vicino ai Lake Gardens. È strapieno di farfalle di tutti i colori e le dimensioni, che ti volano intorno – e talvolta addosso.
Turtle love |
Per questa volta è tutto, ma c’è ancora molto da dire su Kuala Lumpur e sulla Malesia, quindi…
…stay tuned! 😉
6 Comments
Bel post! le farfalle e i chioschetti dove avete mangiato sono davvero belli!! Belle anche le foto in notturna, ti vengono bene 🙂
In realtà le foto di notte spesso mi vengono mosse, per quanto mi sforzi di stare immobile…
Però le foto che ho fatto di notte a Singapore sono venute molto bene, credo sia un problema di illuminazione.
…e pensare che io ho una tale fifa di viaggiare, e poi guardo con estrema invidia alle foto bellissime dei luoghi che visiti e mi dico… certo che sei scema Pata!
Ma no, che vuol dire, siamo tutti diversi! Conosco un sacco di persone che viaggiano poco perchè sono intimorite o lo vivono come uno stress, ma va bene anche così. E poi, siamo onesti, ci sono un sacco di posti stupendi anche vicino a dove viviamo, non è che serva proprio andare dall'altra parte del mondo eh… 😉
Cosa dire se non che è una meraviglia? Che posti… Anche se con tutti quegli insetti potrei morire!!
Lascia stare guarda, avevo un terrore… anche se temo di più i serpenti.
Comunque è stato un viaggio splendido!