Un qualunque mercoledì d’estate… solo che l’estate non è pervenuta qui nella città libera e anseatica.
Consoliamoci pensando che siamo già a metà settimana e che il wekeend si sta avvicinando.
Ecco un po’ di cose inutili di questa settimana…
– Lunedì sera ho mangiato le prime (buonissime) ciliege della stagione. Quale stagione, esattamente, non è dato sapere: c’è confusione da queste parti. Ma tant’è.
– Permettetemi una delle mie solite mini-polemiche di cui non frega nulla a nessuno. Nel fine settimana, mentre mi godevo il dolce far niente nel letto e cazzeggiavo su internet, curiosando in rete e passando da una pagina all’altra in modo casuale, ho fatto un giro su diversi blog che non conoscevo.
Ho notato un fenomeno di dubbio gusto: tantissime “fashion blogger” italiane, imitando probabilmente i blog di moda famosi e di successo, scrivono i loro post anche in inglese (se si può chiamare tale). Ora, questa può sembrare un buona idea, se si ha un inglese di buon livello.
Disgraziatamente, ho visto pochissimo inglese di buon livello nei blog su cui sono capitata (tranquilli, non mi sto riferendo a nessuno di quelli che seguo abitualmente).
Breaking news: se le frasi che scrivete non hanno senso e infilate un errore dietro l’altro, ecco che scrivere i vostri post in inglese non si rivela essere una buona idea proprio per un cazzo.
Oh, l’ho detto. (Scusate ma non mi sono laureata per caso, certe cose mi straziano il cuore, davvero)
Posso lanciare una campagna per salvaguardia della lingua inglese dalle fescionbloggher? Chi firma?
– Per intonarmi al clima, sono tornata ad indossare uno dei miei smalti preferiti: “Particuliere” di Chanel. La tonalità più autunnale del mondo.
Chi è che sosteneva che non può piovere per sempre? Posso prenderlo a calci?
Immagine di repertorio: oggi stranamente non indosso nè maglione nè collant. Fa freddo lo stesso. |
– Ultimamente credo di aver un po’ esagerato nell’acquisto di bangles di legno ricoperti da filo di seta… È che nell’outlet vicino a casa mia ne ho trovati parecchi e a prezzi ridicoli. E quindi mi sa che mi sono lasciata prendere un po’ la mano. D’altronde, ditemi voi in quale occasione non tornano utili dei bangles ricoperti di seta di tutti i colori. Eh, appunto.
Però devo dire che li ho presi ormai un paio di mesi fa e li sto mettendo parecchio. E tendenzialmente tutti assieme.
– Riguardo al mio ultimo post sui tacchi della settimana, mi è stato chiesto se quelle scarpe di Zara sono davvero scomode come sembrano provandole (visto che il prezzo – circa 20€ – invoglia a prenderle).
La risposta è: sì. Sono davvero così scomode.
Sono le classiche scarpe da mettere solo ed esclusivamente quando sapete che passerete il tempo sedute.
Tipo: siete invitate a cena da amici che vivono in una casa con l’ascensore e con un parcheggio davanti alla porta e dove sapete che passerete la serata a tavola e poi sul divano.
Oppure: state andando in un cinema con parcheggio interno e moquette per terra, sapendo che dopo la proiezione tornerete a casa in macchina.
Eccetera.
– In questo periodo sto cercando di vedere il lato bello delle cose e pensare positivo e bla bla bla.
Però. (Iniziamo malissimo, lo so)
Oggi ho le scatole girate. (Ve n’eravate accorti al punto 2 forse?)
Quindi. Vorrei esternare un dubbio: è possibile, vivendo all’estero, dimenticarsi la propria lingua madre? O questo o la gente non mi ascolta.
Altrimenti non capisco perché ho passato mezz’ora del mio tempo (lavorativo!) a spiegare dettagliatamente ad una persona cosa fare e soprattutto cosa NON fare in una determinata situazione (mi era stato richiesto dalla persona stessa, nonostante sapesse che stavo lavorando), per poi scoprire che ha fatto esattamente quello che avevo caldamente sconsigliato. Voi non vi sentireste presi in giro? Perché io un po’ sì…
Ora, io non sto dicendo che la gente deve fare tutto ciò che io dico, per carità, si tratta di persone adulte e in grado di scegliere con la propria testa nonostante mi avessero interpellato perché effettivamente io sul tema ne so di più. Affari loro. Ma allora non si poteva evitare di farmi perdere mezz’ora?? Che non è che sto proprio in ufficio a scladare la sedia. Non potevo essere lasciata in pace?
Poi la gente non può lamentarsi se non rispondo al telefono!
Qui le cose sono due: o io sto perdendo la capacità di spiegarmi nella mia lingua madre e quando penso di essere chiarissima in realtà dico il contrario di quello che penso, o il problema è negli altri.
Così a naso, a me sembra la seconda.
E voi cosa state facendo? Com’è la vostra settimana?
7 Comments
Andiamo per ordine? Andiamo per ordine..
I fescionblogs hanno oggettivamente stufato, e non soltanto per l'inglese deagustèn, ma perché se bisogna vedere una parata di vestiti delle catene low-cost sul web ci sono già i lookbooks e sono più completi. E mi fermo qua, perché non voglio infierire. Però se apri una petizione basta col fescionblog indiscriminato io aderisco, sì.
Stiamo nella stessa barca, qui a D'dorf sembra settembre inoltrato e l'estate astronomica non è ancora iniziata. Però almeno le temperature non sono bassissime, e siccome mi sono stufata di aspettare ieri ho schiodato un vestitino pre-Siegmund (p/e 2008) e ci sono uscita. Mercato, parco giochi, Krabbelgruppe e giretto con Siegfried. E che diamine!
Sullo spreco di energie non mi farei troppi problemi, non si tratta di barriere linguistiche. Basta ricordarsene, la prossima volta.
Coraggio.
Hahaha, mi fai morire!
In giro se ne vedono davvero di tutti i colori. Soprattutto, la mia sensazione è che queste fescionbloggher improvvisate abbiano erroneamente capito che per avere successo si debba vestirsi nei modi più strani possibili e mettersi addosso le cose più assurde. A caso.
Non hanno capito però che la linea di confine tra essere "edgy" e semplicemente malvestite è sottile e se non si è esperte si finisce sistematicamente per essere malvestite. Come infatti dimostrano tutti questi blog "di moda".
Guarda, soprattutto ho sempre più l'impressione che cerchino di monetizzare la loro presenza sul web. Tipo "apro un fescionblog" e poi mi mandano subito il pass per le sfilate, mi pagano i viaggi e faccio la bella vita. Sèèèè..
io firmo subito! E sì che non ci vorrebbe molto, voglio dire mediamente scrivono due fregnacce in croce, non credo ci voglia una laurea in lingue per tradurle!
Per quanto riguarda le scarpe, quelle di Zara non sono fatte per fare più di 2 passi, MAI!
Vero, le scarpe di Zara sono sempre scomodissime. Peccato, perché certe sono proprio carine.
eh eh ero io che chiedevo il parere sulle scarpe e già mi stavo arrabbiando perché non avevo ricevuto risposta! bene diciamo che quei 20 euro li investirò in qualcos altro…. grazie!
Hahaha, no, vedi? Stavo solo aspettando di infilare le informazioni relative in un post! 😉