Per l’update scendere in fondo al post.
Oh yes, rieccoci a parlare di fare i bagagli.
Uno dei miei argomenti preferiti dopo i viaggi veri e propri (e a parimerito con l’organizzazione dell’armadio).
Sì perché, come probabilmente molti di voi, sono in partenza anche io, per dieci giorni di mare (per spezzare quest’estate passata a lavorare) e come sempre sto cercando di fare una valigia il più leggera, completa e funzionale possibile.
Ho già parlato in questo post della mia tecnica per fare la valigia (e in quest’altro post ho dato alcuni consigli pratici), ma il tema è lungi dall’essere esaurito, quindi ecco ancora un po’ di consigli: dal momento che – immagino – molti di voi stiano partendo per le vacanze, magari trovate qualche spunto utile.
Innanzitutto, riassumiamo le mie tre regole d’oro:
– Portare solo quello che serve davvero.
– Quasi tutti i capi devono essere abbinabili tra loro.
– Scegliere capi multitasking, che possono essere usati in modi diversi e che permettono di mettere in valigia un numero inferiore di cose.
Dal momento che non sono certo l’unica, nè tantomeno la prima, ad occuparmi approfonditamente di questo tema, prima di raccontarvi come faccio la valigia io, vi illustro alcuni tra i metodi più diffusi.
Una soluzione che viene consigliata spesso è quella di programmare un outfit per ogni giorno di viaggio e mettere in valigia solo quelli. Questo, va detto, è fattibile solo se state partendo per un weekend lungo o una manciata di giorni. Se state via due settimane e vi portate davvero un cambio diverso al giorno, dovrete partire con cinque bauli stile Rose del film Titanic. E sappiamo tutti che fine ha fatto, no?
Questo suggerimento, però, può anche voler dire portarsi in viaggio un numero limitato di cose, ma già con gli abbinamenti programmati per ogni giorno. È di sicuro una soluzione efficace per portare via davvero solo quello che serve, ma non prende in considerazione i contrattempi e soprattutto non lascia la possibilità di cambiare idea, cosa che per me è fondamentale.
Comunque, se vi trovate bene con questo metodo, continuate a farlo perché in effetti funziona; talvolta – onestamente – lo faccio anche io.
Un’altra soluzione popolare – e valida – è quella di scegliere una famiglia di colori (tipo marrone-beige-arancione-testa di moro, oppure varie tonalità di blu, o scala di grigi, ecc…) e portare solo capi che ne facciano parte, in modo che tutto si abbini con tutto.
Devo essere onesta, questa soluzione è di sicuro efficace per ottimizzare i vestiti che mettete in valigia, ma personalmente la trovo un po’ noiosa. Va bene che stiamo andando in viaggio e non ad una sfilata di moda, ma io amo variare. E la noia preferisco lasciarla a casa.
Un metodo utilissimo per fare dei bagagli funzionali è illustrato nel libro Io compro da sola della mitica Cinzia Felicetti (adoro). Una lettura che vi consiglio caldamente (in realtà il tema della valigia è affrontato solo molto velocemente, ma ci sono ottimi consigli!).
La sua tecnica, sostanzialmente, è quella di scegliere due o tre colori e costruire la valigia basandosi su di essi, in modo da poter sempre abbinare un capo ad altre cose.
Io negli anni, e soprattutto nei viaggi, partendo da questa tecnica, ne ho messa a punto una mia personale: sono dell’idea che non ci sia la ricetta magica universale, ma che ognuno debba trovare il giusto equilibrio. Di sicuro però delle linee guida sono fondamentali.
Una che sa fare dei bagagli davvero minimali e funzionali è Spora. Purtroppo non trovo più i post a riguardo, ma se andate sul suo blog (e se non l’avete ancora fatto, cosa state aspettando??) fatevi un giro che vale la pena.
Io ho trovato il mio equilibrio nella seguente tecnica, che comunque riadatto a seconda dell’occasione, della meta e del tempo che passerò via.
Visto che ho appena fatto la valigia per il mare, vi spiego i vari punti teorici e ve li illustro con degli esempi pratici di cosa metterò in valigia stavolta.
Ecco allora la mia tecnica per fare la valigia:
1. Inizio con lo scegliere uno o due colori centrali (talvolta tre), sempre abbastanza neutri, che costituiranno la spina dorsale del mio bagaglio, nonchè la base su cui usare colori più accesi: la maggioranza dei vestiti rientrano quindi in queste due/tre tonalità (in genere i miei colori fissi sono: grigio, blu, bianco, beige, nero).
* Per esempio, per andare al mare quest’anno ho scelto come colori principali:
– il blu (shorts blu di tela, abitino, canottiera blu notte, tacchi),
– il bianco (abitino, due canotte, golfino)
– e, solo in questo caso visto che vado al mare, uno dei colori portanti è il rosso/corallo (profilo della borsa di paglia, bikini, infradito di gomma per la spiaggia, magliettina nautica a righine e abitino).
Tutte queste cose si possono abbinare tra loro: gli shorts blu vanno con la canotta blu, le canotte bianche e la t-shirt rossa, il golfino bianco va con queste tre combinazioni più i tre abitini, mentre la borsa di paglia col profilo corallo e i tacchi blu vanno semplicemente con ogni cosa.
Inoltre, corallo-rosso-bianco-blu sono la gamma di colori con cui in estate al mare non si può sbagliare e sono tutti abbinabili tra loro (nota: l’abitino rosso va bene sia di giorno coi sandali bassi, sia di sera coi tacchi, e la canotta blu notte serve per far transitare alla sera gli shorts di tela, con aggiunta di dettagli oro, perché ricordiamoci che una delle parole chiave per fare i bagagli è multitasking).
Scegliendo il numero di capi-base da portare, cercate di portarne un numero tale da coprire più o meno la metà dei giorni che starete via.
In questo caso, con una decina di pezzi riesco ad ottenere sei outfit diversi per il giorno (quindi più della metà dei giorni) e due per la sera che possono essere duplicati semplicemente usandoli con accessori diversi.
L’altra metà dei giorni e delle sere sarà coperta sostanzialmente da ripetizioni di stessi capi, soprattutto i tre abitini che metterò di sicuro più di una volta a testa (quando andiamo in vacanza al mare, ricordiamoci che passeremo la maggior parte del tempo in spiaggia in costume da bagno. I vestiti ci servono solo per arrivare solo fino alla spiaggia, quindi non è necessario sfoggiare un look diverso ogni giorno e gli stessi vestiti possono essere tranquillamente usati più di una volta. Anche visto che esiste una cosa chiamata detersivo…).
Per ravvivare il tutto – e variare un po’ – possiamo portarci un numero contenuto di capi “extra” che ora prendiamo in esame…
2. A questa base mono- o bi-cromatica neutra aggiungo dei capi in colori più accesi e divertenti. Naturalmente è fondamentale che i capi “extra” si abbinino alla maggior parte dei capi basici, è questo il senso della cosa. Se scegliete dei colori che vi obbligano a portare ancora più vestiti con cui poterli abbinare, state facendo il contrario di quello che dovreste per avere un bagaglio leggero e funzionale.
Ancora meglio se i capi in colori extra si abbinano anche tra loro, per massimizzarne la versatilità, ma non è necessario, l’importante è che si abbinino ai capi base.
* Qualche esempio dalla mia valigia:
– Pareo/foulard verdeacqua:è da usare in spiaggia nel modo tradizionale, ma anche come bandana per ripararsi dal sole o anche legato come top e per ripararsi dall’aria condizionata in aereo (vedi alla voce “multitasking”), e poi sta bene sia col bianco che col blu che col rosso/corallo;
– Bikini color fango: nuovo, me ne sono innamorata a primavista;
– Abitino lilla con paillette per la sera (per amore di precisione dovrei dire che in realtà questo abitino è stato tolto all’ultimo secondo e sostituito con quest’altro, ma ormai avevo fatto la foto);
– Pochette etnica per aggiornare un look da sera;
– Golfino rosa cipria con un filo lamé oro nella trama: questo golfino è incredibile perché non ho ancora trovato nulla con cui non riesco ad abbinarlo, inoltre il filo lamé riprende gli accessori oro, che vedremo al prossimo punto.
– Sandali tropezienne color cuoio: vanno semplicemente con ogni. singola. cosa.
Ricordatevi che i bikini si lavano e asciugano molto in fretta, quindi per dieci giorni due basteranno, massimo tre.
(E ricordatevi che anche il resto dei vestiti nella vostra valigia si possono lavare e in estate la mattina dopo ve li ritrovate già asciutti, inoltre se li appendete bene eviterete anche le spiegazzature. Mai sottovalutare la potenza di una piccolissima bottiglietta di detersivo da mettere nel beautycase…)
Stessa cosa per i look per la sera: due abitini per dieci giorni sono più che sufficienti, alternando gli accessori. E per le serate più tranquille si può ricorrere ad un semplice paio di shorts e canotta scura (gli stessi che potete usare anche di giorno), illuminati da un bel paio di orecchini chandelier. Non serve portarsi altro.
3. Per completare il tutto, scelgo accessori che possano andare bene praticamente con tutto.
* In questo caso: con l’oro in estate non si sbaglia mai e va con assolutamente tutto: bracciali, orecchini chandelier, collana, anello a forma di stella marina, pochette e sandali alla schiava (non indossati tutti assieme, ovviamente); gli accessori oro fanno passare senza problemi alla sera cose come l’abbinata shorts + canotta blu scuro, ma anche l’abitino bianco, perché abbiamo detto che in viaggio è fondamentale avere capi che si possano utilizzare in più occasioni.
4. E ora una menzione alle calzature: se le scegliete con intelligenza, potrete ridurre notevolmente il numero di ciò che vi serve. Scegliendo scarpe in colori neutri e mettibili con più cose diverse, vi serviranno solo tre o quattro paia per due settimane.
* Ecco cos’ho messo in valigia per dieci giorni di mare:
– Sandali bassi tropezienne color cuoio: non c’è nulla con cui io non riesca a metterli, fanno tanto “vacanza in Costa Azzurra” e sono comodissimi.
– Sandali bassi “alla schiava” in oro: li amo, soprattutto perché li posso usare in tante occasioni diverse, sia di giorno con un abitino bianco e la borsa di paglia, sia la sera con una mise tranquilla e una pochettina oro per una serata rilassata (per favore, ricordiamoci che i tacchi non vanno bene in tutte le occasioni, ci sono momenti in cui sono quasi ridicoli e si fa una figura migliore indossando sandali bassi e rilassati!).
– Tacchi blu: i tacchi al mare servono solo la sera… e nemmeno tutte le sere. Scegliendoli in un colore neutro, sarà sufficiente portarne solo un paio perché vanno con tutto (abitino lilla, bianco, rosso, abbinata di shorts+canotta blu…).
– (E poi porto le infradito in gomma, ma quelle sono solo per la spiaggia, non ci esco mica!)
Tutto ciò basta senza problemi per dieci giorni di mare e soprattutto… sta tranquillamente nel bagaglio a mano. GIURO. Lo so perché ho fatto la prova (parto domani) e ci stanno tutte queste cose più il beautycase (fatto nel mio solito modo minimale che potete leggere nel post apposito – anche perché per andare al mare nel beauty non serve molto e la cosa principale, la crema solare, la compro lì), un po’ di biancheria infilata bene negli spazietti vuoti, una camicia da notte talmente sottile che non fa differenza se c’è o no e il caricabatterie della reflex.
Bagaglio compatto, leggero, agevole, ma allo stesso tempo completo di tutto ciò che serve.
L’unica cosa che non va nel trolley da cabina è la borsa di paglia ma questo lo vediamo tra un secondo. Tutto il resto va nel trolley a mano e ci sta. Basta gestire lo spazio con astuzia incastrando le cose alla perfezione. Non ci credete? Beh, sappiate allora che dopo aver messo nel bagaglio a mano tutto quanto illustrato sopra, mi sono accorta che c’era ancora spazio e sono riuscita ad aggiungere alcune cose del tutto superflue e non programmate, ma sfiziose:
– ancora un abitino da sera sottilissimo
– il mio golfino di lamè argento (anche questo molto molto sottile)
– due bikini (per un totale di quattro) (ognuno nella sua bella bustina trasparente)
– il prendisole giallo, che se non metto al mare dove?
– un paio di shorts di jeans, così quelli di tela posso tenerli per la sera
– un top da sera di voile, quindi di uno spessore pari quasi allo zero assoluto
– un paio di orecchini chandelier
– il mio bracciale fatto con le monete
– i bangles di legno ricoperti di seta colorata
Vorrei sottolineare che tutte queste cose appena elencate, che non erano programmate nella valigia, sono del tutto superflue e non mi sarebbero servite. Le ho aggiunte solo perché mi sono lasciata ingolosire dal fatto che c’era ancora spazio nel bagaglio, quindi mi sono tolta un paio di sfizi, ma – nel caso lo spazio invece non ci fosse stato – ne avrei potuto fare tranquillamente a meno.
So che a molti sembrerà stranissimo che tutto questo ci stia nel solo bagaglio a mano, ma è semplicemente perché la capienza dei trolley da cabina viene sottovalutata (per dire: quando piper-marito e io andiamo due giorni a Londra, portiamo un solo bagaglio a mano in due) (e vi assicuro che il mio trolley ha la misura standard, non è la borsa di Mary Poppins! Anche perché altrimenti non me lo lascerebbero portare ogni volta in aereo…). Tant’è vero che al momento di chiuderla non ho fatto la minima fatica, anzi!
Certo, stavolta – a differenza di ciò che faccio di solito – non ho lasciato spazi liberi per portare a casa gli acquisti. Un po’ perché se faccio ancora un solo acquisto mi devo trasferire in un appartamento più grande e un po’ perché se proprio dovessi trovarmi in caso di necessità, ho l’arma segreta: la valigia del piper-marito, che è sempre leggermente più vuota della mia… taaaaac!
Dicevo che però non metto la borsa di paglia nel bagaglio a mano. Questo perché la uso come borsa normale, con dentro il libro e il foulard per il volo, i documenti per viaggiare, la reflex, le chiavi della casa del mare, i fazzoletti di carta, ecc… (io volo Lufthansa, quindi questo si può fare, ma so di compagnie lowcost che non fanno portare bagaglio a mano più borsa da donna. In questi casi la soluzione – che ho già attuato più volte anche io – è non portarsi una borsa di paglia, rigida e ingombrante, ma portarsi una borsa da mare di quelle di tela che si possono mettere in valigia senza occupare spazio e tirarla fuori una volta a destinazione. Io ne ho una stupenda di Comptoir des Cotonniers che è pieghevolissima ma stilosissima!)
UPDATE: per chi, leggendo, ha pensato che il problema del bagaglio a mano è il limite di peso, più che lo spazio, ecco cosa ho risposto ad un commento:
“Il mio bagaglio, TUTTO quello che vedi descritto sopra, pesa 10,4KG. Non ti sto prendendo in giro, devi credermi. 10,4KG compreso il beautycase. Il limite di peso per il bagaglio a mano è 10KG, non credo mi faranno storie per quattro etti e se me le fanno, tiro fuori un maglioncino e me lo metto addosso (sì perché se guardi bene di maglioncini ce ne sono ben tre in questa valigia)
Il trucco per il peso è il seguente: pesare e controllare tutto minuziosamente e tra le varie opzioni scegliere sempre la cosa che pesa meno ed è più sottile. Io ho tre vestiti rossi, quello che ho scelto di portare in vacanza è il più sottile e leggero. Ho parecchie canottierine, ma queste due bianche che ho messo in valigia sono talmente sottili da essere quasi inesistenti. Avrei potuto portare mille parei, perché questo? Perché è in assoluto il più sottile e leggero, sembra un velo. Stessa cosa per la camicia da notte. Potrei andare avanti così per ogni capo che ho scelto… E il peso è uno dei motivi per cui insisto sempre che i cosmetici vanno travasati nelle mini confezioni, tutti. Sembrano dettagli da nulla, ma come vedi alla fine fanno una differenza letteralmente di kili!
Idem per i teli da spiaggia, un’altra delle obiezioni tra i commenti: se proprio dovete portare i teli mare da casa, la soluzione sono quelli in microfibra che sono super sottili, super leggeri e asciugano quanto – se non più di – un asciugamano normale.
Provare per credere.
Per tutti quelli che non ci credevano: andare dieci giorni al mare con il solo bagaglio a mano è possibile!
Se fate i bagagli in questo modo siete in una botte di ferro! 😉
Con questo non sto dicendo che il mio metodo sia il migliore, chiariamo. Ci sono molti metodi efficaci e voi dovete solo trovare quello che vi sta meglio. Se vi trovate bene con uno dei metodi elencati all’inizio o con qualche altro metodo, ben venga!
Io ve ne ho solo suggerito uno in più: se scegliere solo due colori principali e uno extra – o addirittura una sola famiglia di colori – sono metodi che vi vanno un po’ stretti, vi capisco: vanno stretti anche me. Questo non vuol dire che siete destinate a dover fare dei bagagli stracolmi o poco funzionali solo perché amate variare, assolutamente no. Direi che questo post lo dimostra.
Io col tempo ho messo a punto questo metodo e mi trovo bene, riesco spesso a partire col solo bagaglio a mano, non devo portare inutili pesi, ma al contempo ho tutto ciò di cui ho bisogno senza paura di restare in mutande.
E voi siete in partenza? La valigia è pronta? Dove andate?
17 Comments
si ma il telo mare e asciugamani vari? quelli sono il mio incubo
Allora, a me non servono perché vado a casa mia, ma in ogni caso sia che vai in appartamento, sia che vai in hotel / pensione / resort / bed&breakfast gli asciugamani sono in dotazione, quindi non serve portarseli. Per il telo mare puoi usare uno degli asciugamani che ti dà l'hotel o che trovi nell'appartamento, io in Florida facevo così, non mi sono certo portata il telo mare dall'Europa.
Comunque se proprio avessi avuto bisogno di portarmi un telo mare stavolta col bagaglio a mano avrei innanzitutto scelto il più sottile che ho (ne ho uno che si presta benissimo ad essere messo in valigia perché non è per nulla voluminoso) e invece di infilare quei vestiti all'ultimo secondo quando mi sono accorta che c'era ancora spazio in valigia, avrei semplicemente messo il telo mare.
Il problema non è tanto lo spazio del bagaglio a mano quanto il limite di peso :/ Mi sono persa la giacca/maglioncino o non lo prendi davvero?
Il mio bagaglio, TUTTO quello che vedi descritto sopra, pesa 10,4KG. Non ti sto prendendo in giro, devi credermi. 10,4KG compreso il beautycase. Il limite di peso per il bagaglio a mano è 10KG, non credo mi faranno storie per quattro etti e se me le fanno, tiro fuori un maglioncino e me lo metto addosso (sì perché se guardi bene di maglioncini ce ne sono ben tre in questa valigia)
Il trucco per il peso è il seguente: pesare e controllare tutto minuziosamente e tra le varie opzioni scegliere sempre la cosa che pesa meno ed è più sottile. Io ho tre vestiti rossi, quello che ho scelto di portare in vacanza è il più sottile e leggero. Ho parecchie canottierine, ma queste due bianche che ho messo in valigia sono talmente sottili da essere quasi inesistenti. Avrei potuto portare mille parei, perché questo? Perché è in assoluto il più sottile e leggero, sembra un velo. Stessa cosa per la camicia da notte. Potrei andare avanti così per ogni capo che ho scelto… E il peso è uno dei motivi per cui insisto sempre che i cosmetici vanno travasati nelle mini confezioni, tutti. Sembrano dettagli da nulla, ma come vedi alla fine fanno una differenza letteralmente di kili!
Provare per credere.
Sto facendo la valigia ora e mi chiedo….ma la Piper dove mette bracciali, orecchini, gioielli e orpelli vari ?!? Illuminami!
Dipende. Se sono poche cose (un paio di orecchini e due bracciali per dire), li infilo in una taschina del beautycase e ciao. Altrimenti li metto in una bustina di stoffa con due scomparti (che mi hanno regalato una volta in profumeria, incredibile come si riciclano le cose a volte), così non si rovinano.
Comunque ci sono anche gli astuccetti apposta per portarsi queste cose in viaggia, ma secondo me portano via un sacco di spazio…
Io le vacanze le ho avute a giugno (costa azzurra) e all'hotel dove siamo
tutti gli anni e' proibito portare gli asciugamani in spiaggia, per cui de-
vo per forza metterli in valigia (e non pesano poco…) ma il mio problema
nel fare la valigia e' che sono sempre indecisa. Succede spesso che metto
delle cose dentro, dopo ci ripenso e le toglo di nuovo. Quanto mi stresso!
Maria
Peccato per gli asciugamani, caspita!
Comunque l'indecisione in realtà attanaglia anche me, infatti anche stavoltaho sostituito un abitino con un altro all'ultimo secondo… Però alla fine bisogna prendere delle decisioni nette! 😉
Buon weekend!
ancora niente partenza per me e poi quest'anno a ferragosto on vado da nessuna parte. Io sono sempre minimal nei bagagli, ma non ti svelo nulla finche non ti scrivo per la rubrica ahahahah Buone vacanze!
Hahahaha, giusto brava! 😉
Meno male, una bella ventata di positività mi ci voleva, visto che sto già pensando alla mia valigia x Parigi… I tuoi post sull'organizzazione (di armadi e valigia) mi sono sempre utili!
Mi fa moltissimo piacere!
Divertiti tanto a Parigi!!
Che brava!! Devo dire che io riesco a ridurre il volume della valigia solo se vado in posti dove so che farò un po' di shopping (america x esempio) e quindi lascio spazio utile x gli acquisti! 😉
La valigia in assoluto più semplice è quella x le Maldive, lì DAVVERO non serve niente se non il minimo indispensabile!
Io farò qualche giorno in Francia al mare, il Viaggio vero e proprio lo far in Ottobre, in Giappone!
Se non aggiorni più il blog… buone vacanze!!!
È vero, quando vado in America parto anche io con la valigia grande ma mezza vuota proprio per lo shopping!
Vale sempre la pena… 😉
Ma qui c'è veramente uno studio, un'arte del fare la valigia! complimenti perchè io non potrei mai farcela! 🙂 buon viaggio!
Sì, sono diventata praticamente maniacale… Il motivo è che per anni, letteralmente, mi sono trascinata dietro quasi tutto il contenuto dell'armadio spaccandomi la schiena e poi ogni volta non mettevo nemmeno la metà delle cose che portavo. Così sono diventata drastica e vivo meglio. 😉
Ho già parlato in questo post della mia tecnica per fare la valigia (e … gvaligia.blogspot.it