L’autunno quest’anno è arrivato più tardi del solito qui nella città libera e anseatica. O meglio, ce ne siamo accorti tardi e all’improvviso, che è autunno, perché qui ad Amburgo ci sono state temperature quasi estive e sole fino a letteralmente due giorni fa, nonostante le prime evidenti foglie gialle.
Ora però non c’è più dubbio: è autunno. Inizia a fare freddino. Ed è il momento di adeguarsi, anche nell’abbigliamento.
Io ho una sorta di divisa in autunno, che può riassumersi con “abitino + cardigan più o meno voluminoso + collant coprenti + stivali” e che viene alternata a volte solo alla variante “shorts + cardigan più o meno voluminoso + collant coprenti + stivali”.
Ciononostante, mi piace sfogliare le riviste e guardare le immagini delle sfilate in autunno, per prendere un po’ di ispirazione, curiosare, fantasticare… e poi magari non farci nulla, ma è divertente.
Io, però, non guardo le sfilate nel momento in cui avvengono, cioè sei mesi prima di quando quelle collezioni saranno nei negozi, bensì quando inizia la stagione per cui sono state pensate.
Lo specifico, perché potreste essere confusi dal fatto che io parlo di collezioni autunno/inverno mentre chiunque in questo momento sta parlando delle sfilate primavera/estate 2013 che stanno avendo luogo in questi giorni a New York, e che io sto ignorando con tutta me stessa.
È di sicuro eccitante seguire le sfilate mentre avvengono, ma io proprio non riesco ad interessarmi alle collezioni estive a settembre: mi sembra che mi rovini il gusto per la stagione che sta iniziando. Come non riesco a guardare le sfilate autunnali a marzo, quando non ne posso più di cappotti e maglioni e vorrei solo che il caldo arrivasse presto.
Quando una stagione finisce, io sono ben contenta di lasciarmela alle spalle e buttarmi a capofitto in quella nuova. Questo per me vuol dire anche interessarsi ai vestiti autunnali in autunno e a quelli estivi in primavera, non viceversa.
(Certo, fare le sfilate con sei mesi d’anticipo è una necessità per chi lavora nel settore – e infatti anche noi facciamo le presentazioni stampa della collezione estiva ad ottobre, ma sono presentazioni appunto dirette ai giornalisti, non al consumatore finale, che non ha senso sappia ora cosa andrà la prossima primavera, visto che tanto non potrà acquistare nulla per sei mesi)
Al di là del mio lavoro, quindi, non mi interessa sapere ora cosa ci sarà nei negozi tra sei mesi, ci penserò a tempo debito (e forse nemmeno allora, visto che è rarissimo che io segua le mode: come ho detto spesso, non guardo le sfilate per sapere cosa andrà di moda e copiare, bensì per vedere se c’è qualcosa di interessante da cui prendere spunto a livello di abbinamenti, colori, idee, atmosfere… preferibilmente usando quello che già posseggo).
Capisco che chi è interessato alla moda in generale, sia curioso di conoscere le novità il prima possibile e va benissimo. Semplicemente io non faccio parte di questa categoria.
Questo – l’inizio dell’autunno – è uno dei periodi più belli dell’anno per me e non ho intenzione di lasciarmelo rovinare, ma anzi di godermi tutto ciò che di autunnale c’è, finché dura.
Ho fatto tutto questo preambolo per spiegare perché parlo qui di abbigliamento autunnale, mentre il resto di internet fa il contrario: lo faccio perché è autunno.
Ora, io ho dato uno sguardo sia alle sfilate delle collezioni attuali (che erano avvenute la scorsa primavera), sia alle riviste di moda di settembre (che solitamente sono le mie preferite, perché sono piene zeppe di idee e mood per la nuova stagione). Epperò non ho trovato nulla che mi abbia entusiasmato più di tanto. Questo autunno/inverno 2012/2013 non sembra profilarsi particolarmente eccitante dal punto di vista sartoriale.
Secondo me la stagione con le collezioni migliori degli ultimi anni è stata l’autunno 2010. Quello era stato un anno meraviglioso a livello di abbigliamento. Il mio preferito in assoluto! Avevo adorato un sacco di idee di un sacco di stilisti e marche diverse. Mi ricordo che mi ero entusiasmata molto all’idea di provare nuove cose col contenuto della mia cabina-armadio (oddio, mi accorgo che questa frase può essere letta in modo un po’ ambiguo… no, si parla di moda e di abbinamenti di vestiti, eh. Non fatevi strane idee!).
Mi sembrava che quell’autunno avesse portato una ventata di novità e buon gusto, senza vedere cose assurde in passerella (cosa rara, diciamolo).
Queste collezioni invece non mi sembrano altrettanto belle… Per carità, un paio di cose carine qua e là le ho viste (per esempio Burberry Prorsum, Ralph Lauren, Alice+Olivia, Marni e Banana Republic hanno proposte interessanti e ne parleremo), ma nulla paragonato alla meraviglia dell’autunno 2010.
E quindi gnente (non è un errore di ignoranza, scrivo “gnente” al posto di “niente” in modo del tutto consapevole: mi fa ridere), direi che me ne strafrego e continuo a lasciarmi ispirare da ciò che mi piace, non da ciò che ci detta il mondo della moda. Perché stile e moda sono due cose diverse e io preferisco avere stile, piuttosto che seguire la moda. Che vi devo dire? Sono vecchia e acida.
Propongo anche a voi le immagini che mi sono piaciute di più allora. Se là fuori c’è qualcun’altro che, come me, è totalmente out, magari può trovare ispirazione… 😉
(Ah, quindi non solo parlo di collezioni autunnali mentre tutti sono già a quelle della prossima primavera, addirittura parlo di collezioni di due anni fa! Quando si dice essere fuori moda…)
J. Crew – fall/winter 2010/2011 (immagini via Style.com)
Salvatore Ferragamo – fall/winter 2010/2011 (immagine via Style.com)
Isabel Marant – fall/winter 2010/2011 (immagine via Style.com)
Ralph Lauren – fall/winter 2010/2011 (immagini via Style.com)
Michael Kors – fall/winter 2010/2011 (immagini via Style.com)
Marc Jacobs – fall/winter 2010/2011 (immagini via Style.com)
Prada – fall/winter 2010/2011 (immagine via Style.com)
Massimo Dutti – fall/winter 2010/2011 (immagini via Massimodutti.com)
Sonia Rykiel – pre fall 2010 (immagine via Style.com)
Marni – pre fall 2010 (immagini via Style.com)
(Io devo avere quegli stivali!! È dal 2010 che li voglio!! Sob)
Oscar de la Renta – pre fall 2010 (immagini via Style.com)
Diane von Furstenberg – pre fall 2010 (immagini via Style.com)
Che ne pensate?
A voi invece le collezioni di quest’anno sono piaciute?
14 Comments
ancora devo cimentarmi nelle sfilate che si stanno consumando a ny (anch'io sono mooolto in ritardo) ma per quel poco che ho visto, hai ragione: niente di nuovo sul fronte della moda….in compenso adoro, adoro, adoro il secondo look di Isabel Marant che hai postato e praticamente tutto di Marni (ma questa non è una novità :)!
Ciao Chiara,
sono daccordo con te sul plasmare la moda e non farsi plasmare da essa anche perchè (nel mio caso) è fondamentalmente sia una questione economica che fisica (leggi: non sono taglia 40 che puoi mettere tutto)!!! Ma nel film "il diavolo veste Prada" Miranda Priestly spiega molto bene alla scettica assistente di come, alla fine, è sempre la moda che ti comanda anche se non ne siamo consapevoli. Le foto che ci hai mostrato sono molto belle…io adoro i cappotti sopratttutto quelli un pò svasati in fondo e con le maniche a 3/4 stile anni 60. Ma anche le giacche corte e quelle a doppio petto e poi indosso sempre gli stessi tre jeans. Scusa ho sproloquiato…ma questo post mi ha fatto pensare a quand'ero una ragazzina e scambiavo i vestiti con mia cugina. In quei pomeriggi eravamo stiliste, consulenti d'immagine e truccatrici e poi magari non uscivamo neanche di casa.
Baci Ersy
"Il diavolo veste Prada" è di sicuro un film che contiene tante chicche, ma io non sono molto d'accordo sul fatto che alla fine la moda ti plasma senza che tu ne sia consapevole. Il problema è un altro: non si trova altro in giro. Sono le leggi di mercato: i negozi si adeguano e alla fin fine in giro ad ogni stagione si trova solo quello che "va". Ma un modo per continuare ad avere il proprio stile senza essere succubi dell'industria della moda c'è: basta comprare solo quello che piace al di là delle mode e continuare ad indossarlo anche se le mode passano. Tra l#altro se si cerca di comprare vestiti di qualità abbastanza buona e si sta attenti, le cose durano anche decenni. Io faccio esattamente così e indosso sul serio cose di un decennio fa. Ci sono capi d'abbigliamento o accessori di cui mi prendo cura come se fossero dei figli, perché so che se si rovinano non troverei più niente del genere in giro…
Secondo me è anche per questo che il vintage ultimamente va tanto: la moda cambia troppo in fretta e vengono proposte cose spesso oggettivamente assurde. Le cose più normali e portabili ormai si trovano nell'armadio della nonna (ok non sempre, era per dire).
Naturalmente volevo scrivere "se si rovinassero, non troverei più nulla del genere". Scusa, la fretta.
Concordo… anch'io non ho trovato nulla di entusiasmante negli ultimi due anni. Ho fatto veramente fatica a comprare!
Verissimo
Hai centrato il punto: i negozi offrono tutti le stesse cose. E' necessario mescolare il nuovo che avanza (ma che compro raramente) e i capi che più mi piacciono. Ma bisogna avere testa e saper scegliere. Credo che il vintage sia una buona soluzione ma non ho esperienza da questo punto di vista…giusto qualcosa nell'armadio di mia mamma quand'rea giovane ma non indosso perchè lei da giovane era molto magra. Sull'investire in capi buoni e che durano nel tempo sono daccordo io infatti lo faccio con i cappotti.
Ersy.
Bravissima, i cappotti sono uno dei pezzi migliori in cui investire (oddio, a onore del vero io ne ho anche un paio usa-e-getta, dai ci sta). Anche per le borse e i maglioni vale la pena avere qualche capo davvero di qualità. Hai notato come i maglioni che ci sono in commercio oggi infeltriscano quasi tutti molto in fretta? :-/
Si ho notato…infatti mia mamma suggerisce di lavarli a mano (a meno di macchie proprio brutte) con un detersivo delicato e di asciugarli su di un piano, magari appoggiato sullo stendibiancheria e non appeso a testa in giù.
Si ho notato…mia mamma mi consiglia di lavarli a mano (a meno di macchie proprio brutte) con un detersivo delicato e poi asciugarli su di un piano magari sullo stendibiancheria invece che a testa in giù (soprattutto per i maglioni di lana).
Ersy
Mah, io mi contenterei di veder sparire i residuati Anni Ottanta (tipo i leggings e le ballerine: BASTA) e le scarpe foderate di pellicciotti (veri o finti, sai le verruche come sono felici poi…).
Vero, i leggings hanno abbastanza stufato!
Sono d'accordissimo con te per ciò che riguarda il fatto di comprare magari poche cose, ma di qualità e che durino nel tempo. Io con i cappotti faccio così. Ne ho uno nero e uno bianco che ho pagato abbastanza, ma di taglio abbastanza classico, mi dureranno una vita. Poi, ovvio, anche io ne ho di "usa e getta". Ma dai, ogni tanto uno sfizio bisogna concederselo.
Quanto ai maglioni, io sono disperata da qualche anno a questa parte. A parte il fatto che ce ne sono sempre di più a maniche corte, si rovinano subito. Tutti. Che fastidio.
Io ho l'armadio strapieno soprattutto di vintage dato che negli ultimi 10 anni sono passata da una 44 a un taglia 50/52 quindi continuo a comprare il minimo nella speranza di tornare ad indossare quei gioiellini che ho nell'armadio e che ogni tanto ammiro sognando di rimettere!Sigh.
Da lunedì inizio la dieta categorica fino almeno a -20kg:(