E anche questa settimana sono felice di offrirvi una nuova intervista per la rubrica di viaggi “Corridoio o finestrino?”.
L’ospite di oggi è la mia amica Titti, del blog “Della Classe e di Altre Musiche“!
A lei la parola…
Immagine by Franco Olivetti. Do not use without permission |
Raccontaci chi sei: Piemontese, trasferita a Roma per amore, ma girovaga di fatto.
Sono una musicista, pianista e cantante lirica, ma al contrario di Tosca non vivo di sola arte: sono anche consulente nel ramo finanza e assicurazioni per due società.
Scrivo di lifestyle, moda, beauty e viaggi per diletto e per piacere, e a quanto pare viste le ultime soddisfazioni, la cosa piace in quanto si sta rivelando un piccolo e splendido lavoro.
Sto per incidere un disco e l’anno prossimo mi vedrà impegnata tra tournée in giro per il mondo e ufficio e mille altri progetti che stanno prendendo forma.
Vivo con il romano, come lo chiamo io, un grande artista, un fotografo fantastico che mi ha insegnato a vedere il mondo con occhi diversi.
Il mio unico cruccio, la frase che mi tormenta è “Non ho tempo!”
Il tuo stile di viaggio: Non ho un particolare stile di viaggio poichè viaggio tantissimo da una vita per i più svariati motivi: lavoro, tournèe, vacanze, weekend fuori porta.. Il mio stile cambia inesorabilmente a dipendenza del viaggio che devo fare.
Per un attimo ho pensato di essere un tipo da zaino in spalla… poi la parte sincera di me ha sbraitato di non essere ridicola.
Si, mi piace viaggiare comoda e coccolata.
Business Class.
Maldive. Image by Franco Olivetti, do not use without permission. |
Il viaggio più bello fatto fino ad ora (e perché): In realtà ho tre viaggi nella mia top ten.
Il più bello in assoluto è sicuramente quello in California, 25 giorni spettacolari tra San Francisco e Los Angeles, passando da Las Vegas e la Death Valley… Lo ricordo con immenso piacere, un posto così lontano da qui, sempre sognato sin da bambina. E una sistemazione da favola: a San Francisco abitavamo in una villa affacciata sulla baia con un pianoforte Steinway gran coda sul quale la sera mi rilassavo suonando Bach. A Los Angeles abbiamo vissuto in una villa spettacolare ad Orange County, con piscina e Spa riscaldata dove la sera, stanchi morti, facevamo idromassaggi bevendo sangria e guardando il tramonto sulla vallata.
Al secondo posto ho New York, 20 giorni da favola vissuti in un appartamento nell’Upper West Side.
Al terzo posto le Maldive, e sai perchè.
Zabriskie Point, Death Valley, California. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
Strade di San Francisco. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
Vista dal terrazzo in Perry Street, New York. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
Maldive. Image by Franco Olivetti, do not use without permission. |
Le tue mete preferite: Stati Uniti e città del nord Europa. Londra, ancora. E i mari tropicali.
La tua citazione di viaggio preferita: Chi si ferma è perduto.
Un posto che desideri immensamente visitare, ma non ci sei ancora riuscita: Polinesia Francese.
Come fai i bagagli (e quanto tempo prima pensi a cosa mettere in valigia)? All’inizio, secoli fa, facevo bagagli pazzeschi, degni di traversate atlantiche. Poi ho cominciato a muovermi quasi solo in aereo e ad oggi ho superato i 500 voli, dunque alleggerire è stata una conseguenza, anche se ammetto che porto sempre qualcosa in più di ciò che mi serve.
L’ultima valigia, per 17 giorni tra Inghilterra e Olanda quest’estate, pesava appena 16 chili, ho dato il meglio!
Il fatto di viaggiare all’estero dove c’è sempre un’asciugatrice pronta a salvarti mi ha aiutato nell’alleggerire i bagagli, che in effetti odio troppo pieni (anche se li riempio, ovvio).
Per non dimenticare nulla, compilo la classica e adoratissima lista, dalle medicine alla prima necessità, ai documenti, all’intimo, ai vestiti sino ai libri…, il tutto da una settimana prima della partenza.
Per i weekend fuori porta o i viaggi di lavoro, faccio la sera prima: in genere finisco quattro ore prima che suoni la sveglia.
Sono migliorata notevolmente negli ultimi dieci anni.
I tuoi essenziali da viaggio: Liquido per lenti a contatto e occhiali, medicine, un cambio di intimo e un’outfit facile, più un pigiama.
Nel caso mi perdano la valigia.
In aereo, finestrino o corridoio? Corridoio, naturalmente. Uno perchè voglio stare comoda e allungare le gambe, due perchè il romano esige il finestrino dovendo controllare la rotta per filo e per segno, mentre io mi addormento in genere poco dopo.
E se finisci seduta in mezzo? Comincio a imprecare dentro di me. E maledico, se sono con la British, di non avere fatto l’upgrade che mi avevano proposto.
Qual’è il tuo mezzo di viaggio preferito? Aereo, assolutamente. Trascorreri giornate e giornate a volare. E’ l’unico posto al mondo dove mi sento in sacrosanta pace.
Un aneddoto di viaggio: Beh. Quella volta che a Baalbeck, in Libano nella valle della Bekaa, tutte noi centinaia di persone tra operatori Rai, coro e orchestra, ci siamo azzittiti in massa mentre il Muezzin intonava la preghiera della sera al tramonto, la luce indaco e rossastra e un’atmosfera che ancora adesso mi fa piangere.
O quando in viaggio per Tokyo si siede accanto a me una tipa che era la prima volta che prendeva l’aereo, aveva una paura infernale e ha parlato per quasi quattordici ore di fila.
O quando la British ha avuto problemi con il volo per Londra, facendoci perdere la coincidenza per New York e la mia amica Graziella è saltata letteralmente sul bancone riuscendo a strappare quattro leggi quattro biglietti nella classe Magnifica Alitalia, che alla Business ci fa un baffo.
Oppure quando a Salisburgo sono entrata nella casa di Mozart e non ho smesso di piangere silenziosamente per tutto il tempo.
O quando ho pianto in acqua alle Maldive mentre facevo snorkeling e una manta mi è passata sotto con un incedere principesco.
Poi c’è la volta in cui ho chiuso dietro di me la porta di casa a New York (appartamento a Perry Street, la via di Carrie e scusate se è poco) diretta in aeroporto per tornare a casa, e come scatta la serratura mi rendo cento di avere lasciato dentro il telefono. Il portiere mi ha visto scalciare la porta come un cavallo e di grazia a New York City tutte le case hanno un portiere che detiene tutte le chiavi degli appartamenti. Siamo certi che ancora un calcio e arrivava la polizia ad arrestarmi.
E la bufera di neve a Berlino la vigilia di Pasqua di quest’anno.
O i 51 gradi centigradi a Badwater, nella Death Valley, da non respirare quasi.
O il cantare al Musikverein di Vienna…
Insomma ce ne sono, e altri ancora.
Titti e Franz a Los Angeles. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
Cena sulla spiaggia alle Maldive. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
Terrazzo a Perry Street, New York. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
L’hotel (o altra sistemazione di viaggio) più bello / strano / particolare in cui sei stata: Il lusso pazzesco del Phoenicia Hotel di Beiruth, un’ostentazione del lusso e dell’opulenza pazzesca.
E il vedere, in un congegno che sembrava un timer, tutto quello che avrei speso al giorno. Dico avrei perché era una tournée. Abbiamo conteggiato, in una settimana, qualcosa come 17 milioni di lire o giù di li.
Di case belle, sicuramente la villa a Orange County, quella a San Francisco, il loft a Perry street a New York, la casa vittoriana su due piani a Philadelphia e la villa alle Maldive.
Casa a Los Angeles. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
Villa alle Maldive. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
San Francisco. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
La lezione più grande imparata viaggiando: Che se oltrepassi quel punto di confine e di limite, sei davvero un cittadino del mondo. (ndb: sono totalmente d’accordo con te!)
Mandi ancora le cartoline o la trovi un’usanza antiquata? Ne mando poche, pochissime. A mia mamma e mia nonna specialmente.
Mai amato mandare cartoline o portare souvenir alla gente, diventa schiavitù perchi viaggia tantissimo.
Big Sur, California. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
Alba a Cirò Marina, Calabria. Image by Tiziana Cosso, do not use without permission. |
Quale tipo di souvenir porti a casa dai tuoi viaggi solitamente: Calamite, the, cancelleria. Dagli States tantissimo abbigliamento e make up che in Italia arriva dopo anni luce. Quando qui è uscita la BB cream di Estèe Lauder, io ero già stufa di usarla. E poi laggiù costa tutto molto meno.
I tuoi consigli di viaggio:
Pianificare le mete e documentarsi bene, di modo da poter essere un cittadino ospite e non un turista scapestrato.
Verificare offerte, voli, hotel, appartamenti, perdere del sano tempo a organizzare le tappe salienti. Il resto viene da sè, mi piace lasciare libertà di decidere all’ultimo cosa fare o non fare.
Prevedere un abbigliamento comodo per i viaggi lunghi, che non significa la sciatteria e l’orrore della tuta. Esistono comode e morbide felpe, pantaloni morbidi o la linea danza di Decathlon o la ciniglia di Yamamay. Sempre un paio di calzettoni per stare scalzi in aereo, in estate indosso solo birkenstock in nabuck o vernice.
Mai dimenticare una pashmina molto grande in cui avvolgersi e proteggersi dall’aria condizionata feroce, mai dimenticare un libro da leggere la sera, che sarà un ricordo fantastico del vostro viaggio.
Cambiare un po’ i brand con i quali gli italiani sono perfettamente omologati nel globo: di camicette Burberry’s abbinate a pantaloni beige e Hogan siamo davvero stufi.
Molta gente mi dice che non si sognerebbe mai di fare come facciamo noi, viaggio e casa e poi tutto alla giornata. Per me sarebbe impossibile fare i turisti della domenica in massa con guide commerciali e pranzi organizzati.
A meno che non si vada in posti politicamente e naturalmente pericolosi, non fare viaggi organizzati che sono la morte del viaggio stesso.
Essere tolleranti con le abitudini culinarie del paese che si visita. E’ da perfetti idioti cercare gli spaghetti al dente nel nord Europa o il caffè dappertutto e lamentarsi poi “che schifo, che pastone, che brodaglia, non è come in Italia”. A parte le persone che hanno problemi ed intolleranze, che vanno dunque analizzate e risolte senza rovinarsi la vacanza, a coloro che si lamentano del cibo all’estero in continuazione mi sento di dare un consiglio spassionato: state a casa!
Avere un paio di amici fantastici con cui dividere i viaggi lunghissimi: noi ce li abbiamo e sono due persone fantastiche che mi hanno insegnato un nuovo modo di viaggiare, ci divertiamo insieme come matti e soprattutto, fondamentale quando si viaggia insieme, non ci condizioniamo, siamo liberi di stare insieme come di dividerci. Trovare persone simili e perfettamente complementari è davvero difficile, dunque approfitto di questa intervista per ringraziarli pubblicamente e dirgli quanto bene gli voglio: GRAZIE Lorenzo e Graziella!
Prossima fermata: Immediata? Amburgo (eh!) e Copenaghen.
Poi una cost to cost e Hawaii.
Ringrazio infinitamente Titti per questa che è stata davvero un’intervista interessante e piena di spunti (la mia lista dei desideri si è allungata) e per le splendide foto!
A voi do appuntamento alla prossima volta!
15 Comments
Che dire: GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
Ti voglio bene!
T.
che immagini da sogno Titti!! spero davvero di riuscire a vedere tutto quello che hai visto tu, leggere le tue parole non ha fatto che aumentare la mia già grandissima passione per i viaggi!
Audrey, coltiva la tua passione per i viaggi e parti appena puoi!
Un bacione,T.
Oggi sarebbe proprio bello trovarmi in uno qualunque dei posti che ho ammirato in foto. Complimenti a che le ha fatte sono bellissime, soprattutto quella notturna sul terrazzo a New York. Ma è proprio una mattinata da dimenticare mi sento davvero demoralizzata. Scusa lo sfogo Chiara ma un saluto a te non deve mancare mai anche se oggi va un pò cosi.
P.S.: E ho letto la mini-polemica e hai ragione tu Chiara, non bisogna guardare queste piccolezze o si perde lo spirito di tutto il lavoro fatto.
Baci Ersy
Ciao Ersy!
Mi spiace sia una brutta mattinata per te e ti auguro di tutto cuore che le cose si mettano al meglio!!
Io, come vedi, ho deciso di bandire da qui acidità e negatività. Da oggi solo cose positive!
Avanti così!
Buona giornata!
Spero anche io che le cose migliorino ma già dirlo di avere un problema m ha fatto stare un pò meglio. Si da oggi in poi solo cose positive.
Ersy
Cara Ersy innanzi tutto ti mando un abbraccio grande grande.
Le pessime giornate ci sono ahimè, bisogna imparare ad assecondarle e poi cacciarle via.
Tutto si sistema, fai un bel sorriso!
Un angolino e un the con biscottini qui da Chiara ci sono sempre, e anche da me, se vuoi!
Per le polemiche sterili, lasciano il tempo che trovano: nessuno!
mmmm ho visto un po' di commenti cancellati, non voglio immaginare!!
complimenti per l'intervista e le foto!
vorrei chiedere a Titti se si affida ad un sito specifico per affittare le case nei luoghi visitati, lo trovo un modo più adatto per immergersi nelle atmosfere dei posti e vorrei iniziare anche io 🙂
buona giornata a tutte!
Grazie Chiara!
Ci sono molti siti per lo scambio case o gli affitti, posso darti qualche informazione molto volentieri! Lasciami un commento sul mio blog con la tua mail (che non pubblicherò ovviamente) e ti scrivo in privato!
Un abbraccio, T.
ho riconosciuto zabriskie point, la Death Valley è qualcosa di magico e unico al mondo, se non ci sei mai stata la consiglio davvero
Verissimo, è un posto magico!
Leggendo questo post e vedendo queste foto la voglia di organizzare presto un altro viaggio aumenta in modo esponenziale. Grazie!
Grazie Sariti!
Ciaooo!!!complimenti a Titti!!Veramente tutto molto molto molto fantastico!E complimenti anche a te Chiara!Scegli con molta cura le domande da porre ed anche le persone da "intervistare" sempre piene di consigli e di vite vissute a pieno! Brava davvero! Sono però un po' curiosa..come mai le Maldive rientrano nella parte alta della classifica dei tuoi viaggi preferiti Titti? un bacione a tutte e due! vi leggo sempre! Siete fantastiche! Margherita
Grazie Margherita!
Leggo solo adesso questo tuo commento.
Le Maldive sono un paradiso sulla terra, e non potrebbe essere altrimenti il considerarle uno dei viaggi più belli che io abbia mai fatto.
Un bacione, T.