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Corridoio o finestrino? #7 – Audrey in Wonderland

2 Ottobre 2012

 Dopo una settimana di pausa, torna la rubrica di viaggio “corridoio o finestrino?”.
Oggi Amrita del delizioso blog “Audrey in Wonderland” risponde alle mie domande. Ha viaggiato molto e, come vedrete, ha molto da raccontare!
Enjoy!

 Raccontaci chi sei: sono una blogger “appena appena trentenne” italianissima anche se nata in India. Lavorativamente sono un’assistente personale con tanta voglia di trovare davvero il lavoro dei sogni, quello che ti fa alzare al mattino con il sorriso all’idea di andarci. Per il resto… sono innamorata della vita: viaggi, libri, moda, arte, cinema, musica… Se potessi vivrei a New York nella pubblicità di Tiffany, farei la stylist e girerei il mondo con qualcuno che amo, una valigia da riempire di shopping e ricordi e una Chanel 2.55. Nel frattempo vivo a Torino e cerco di avere una vita lavorativamente precaria ma effettivamente stilosa e affettivamente piena.

Italia.
Image by Amrita. Do not use without permission.



New York, il Village.
Image by Amrita. Do not use without permission.


 Il tuo stile di viaggio: solitamente preparo un piano di viaggio ad inizio anno, cercando di combinare i miei desideri con le esigenze dei vari compagni di viaggio e… le finanze! Il mio piano ideale, che sono riuscita a rispettare fino all’anno scorso, è il seguente: un week end lungo in una capitale ancora da scoprire (o comunque qualche città all’estero che mi incuriosisce e si raggiunge con poche ore di volo) a febbraio/marzo, un week end al mare a giugno quando ancora non c’è troppa confusione, una vacanza lunga e possibilmente lontana ad agosto (ma solo per via delle ferie, potessi sceglierei settembre) e poi un viaggio a Natale. In generale comunque ogni occasione di viaggio la colgo, lavoro e budget permettendo. In ogni caso prenoto da sola tramite internet, scegliendo soluzioni low cost ma confortevoli: per intenderci, risparmio sul volo ma la sistemazione per la notte qualche minimo standard (soprattutto per quanto riguarda la pulizia) deve averlo! Una volta decisa la meta, leggo i diari di viaggio online e compro la fedele guida lonely planet. Per quanto riguarda il bagaglio, le mie regole sono le seguenti: un trolley comodo con tanto spazio per lo shopping da fare in loco, mai cose a cui tengo tantissimo nel bagaglio che imbarco (ho il terrore di perdere i miei abiti del cuore) e possibilmente un romanzo ambientato nel luogo che sto per visitare. Una volta sul posto, il mio stile è… lento: mangio quando ho fame, dormo quando ho sonno, programmi pochi così ogni giorno è una scoperta.

 Il viaggio più bello fatto fino ad ora (e perché): Difficile sceglierne solo uno, ne scelgo quattro per motivi diversi:
1. New York perché era il mio sogno da quando ero ragazzina. Perfettamente realizzato un anno fa.
2. Istanbul 2011, perché sono stata con due carissimi amici e avendo già visitato la città in passato ne ho davvero apprezzato i ritmi e l’atmosfera, e condividere questo viaggio con due persone per me così importanti oggi l’ha trasformato in un ricordo prezioso.
3. Il viaggio in treno fino a Cracovia per visitare Auschwitz: un’esperienza più che un viaggio.

4. Il viaggio in camper fino in Danimarca e ritorno: per un’appassionata di moda, avere a disposizione un armadio viaggiante è stato fantastico 😉


New York.
Image by Amrita. Do not use without permission.
Istanbul.
Image by Amrita. Do not use without permission.

 

Cracovia.
Image by Amrita. Do not use without permission.



Cracovia.
Image by Amrita. Do not use without permission.

Danimarca.
Image by Amrita. Do not use without permission.

 Le tue mete preferite: in generale, per i viaggi brevi le città con un grande fermento culturale e per quelli più impegnativi le mete lontane dove davvero ti senti dall’altra parte del mondo e tutto è da scoprire.

 La tua citazione o frase sui viaggi preferita: Ne ho una da qualche anno: “Se ad un uomo venisse concessa la possibilità di un solo sguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare”.  Nulla di più vero. E’ un posto unico sul pianeta, dove basta sedersi per strada per vedere tutto il mondo che ti passa davanti. E respirarne l’anima.


Istanbul.
Image by Amrita. Do not use without permission.

 Un posto che desideri immensamente visitare, ma non ci sei ancora riuscita: un viaggio on the road zaino in spalla in Vietnam, Laos e Cambogia sul lungo raggio, un week end a San Pietroburgo in primavera, una settimana in crociera sul Nilo ma di quelle sulla barca stile “Assassinio sul Nilo”… E l’Islanda, la prossima estate.

 Come fai i bagagli (e quanto tempo prima pensi a cosa mettere in valigia): la sera prima, sempre di corsa! Sebbene parta per tempo a fare elenchi e organizzarmi mentalmente, finisco sempre per chiudere la valigia poche ore prima della partenza. Risultato: in viaggio a causa delle dimenticanze ho già dovuto comprare di tutto: caricabatterie, spazzolini, asciugamani, infradito, parei, batterie per la fotocamera, e una volta in Sardegna addirittura la fotocamera!!

 I tuoi essenziali da viaggio: la guida, perché diventa un vero tesoro di viaggio, con appunti e biglietti dei musei. La macchina fotografica e un diario di bordo per le sensazioni estemporanee. Una pashmina caldissima e un paio di orecchini passepartout. Un antidolorifico e almeno un paio di libri. E se non sono nel deserto la piastra per capelli!

 In aereo, finestrino o corridoio? Corridoio ogni volta che è possibile.

 E se finisci seduta in mezzo? Mi rassegno solo quando vedo che nessuno è disposto a cedermi il posto che dà sul corridoio. Ma viaggio con più apprensione e non riesco a dormire.

 Mezzo di viaggio preferito? Forse l’auto per l’idea di libertà che ti dà: puoi decidere di fermarti in un posto che ti è piaciuto molto oppure di cambiare piani all’ultimo momento. E anche il viaggio, con l’adeguato sottofondo musicale e la vista dal finestrino, diventa prezioso.

 Un aneddoto di viaggio: più che un aneddoto ho un bel ricordo: alcuni anni fa ho girato il Marocco con un tour fai da te, rigorosamente con mezzi locali e biglietti acquistati sul momento. La domenica mattina, sul treno Marrakech/Casablanca, c’erano 40 gradi (ad aprile) e circa 4 volte le persone che il mezzo poteva contenere. Mi sono seduta sulla mia valigia nel corridoio, in mezzo all’umanità più varia, a leggere Zia Mame, alzandomi ogni volta che il treno si fermava per far passare altra gente che saliva. All’inizio mi sono sentita soffocare, ma quando un piccolino africano mi si è addormentato addosso mi sono sciolta! Un altro bel ricordo risale a quando, a 9 anni, ho preso il primo aereo completamente da sola: mi avevano messo una targhetta al collo neanche fossi stata un pacco da consegnare!


Essaouira.
Image by Amrita. Do not use without permission.



Marrakesh.
Image by Amrita. Do not use without permission.


 L’hotel (o altra sistemazione di viaggio) più bello / strano / particolare in cui sei stata: in Marocco, ho scovato su Internet dei Rijad incantevoli a prezzi ridicoli. Uno ad Essaouira con un terrazzo sul mare incredibile. L’”hotel” più strano è stato sicuramente il camper, che abbiamo affittato un anno per fare il giro dell’Europa centrale arrivando fino in Danimarca. Per le vacanze lunghe solitamente affitto delle case: ho nel cuore la villa sulla spiaggia di Corfù (pagata un’inezia) e l’appartamento newyorkese con terrazza sui tetti. Invece a Dubrovnik sono finita a casa di una signora tedesca deliziosa che al mattino ci faceva trovare i dolcetti caldi per noi e il prosciutto per il nostro cane, a cui si era affezionata tantissimo tanto che durante la giornata lo teneva lei a casa mentre noi visitavamo la Città Vecchia.
L’hotel più brutto? Ne ricordo tre: a Times Square una camera per una sola notte dove non ho avuto nemmeno il coraggio di fare la doccia tanto era sporco, a Granada una bettola dove ho dormito con la tuta pur di non toccare nulla e ad Atene un posto squallido dove verso sera nel foyer si ritrovavano uomini anziani e signorine di dubbia provenienza 😉

Vista dal terrazzo della casa di Corfù.
Image by Amrita. Do not use without permission.

Dubrovnik.
Image by Amrita. Do not use without permission.


 La lezione più grande imparata viaggiando: guardare sempre il mondo con stupore ed essere sempre pronti a meravigliarsi. Là fuori ci sono cose meravigliose che sarebbe un peccato perdersi.

 Mandi ancora le cartoline o la trovi un’usanza antiquata? Adoro riceverle, ma ammetto che a volte mi dimentico di spedirle! Però ogni giorno mando tante foto fatte con il cellulare ai miei amici più cari. 

Lisbona.
Image by Amrita. Do not use without permission.



Plitvice, Croazia.
Image by Amrita. Do not use without permission.



Praga.
Image by Amrita. Do not use without permission.


 Quale tipo di souvenir porti a casa dai tuoi viaggi solitamente: sicuramente un magnete, una palla con la neve e un paio di orecchini da ogni città visitata. E poi dall’Africa e dall’Oriente mi porto a casa tessuti e gioielli, spezie e tè, dalle grandi città stampe da appendere in casa e libri, dall’America accessori, trucchi e abiti. Ovunque sono non mi perdo gli shops dei musei e i mercatini. Ho una gonna fatta con un tessuto arabo scovato anni fa con i miei genitori (spendendo circa 1 euro!) che incanta tutti ogni volta che la indosso. E poi il migliore ricordo sono le foto, ne faccio sempre migliaia!


“Collane prese a Berlino, Praga, Marrrakech (da sinistra a destra) + teiera presa ad Essaouira + cuscino preso in Turchia + sullo sfondo copriletto di Marrakech + magneti e palle di vetro da Londra, Portogallo, Russia, Grecia, etc.”
Image by Amrita. Do not use without permission.

“gonna disegnata da me e realizzata con il tessuto arabo”
Image by Amrita. Do not use without permission.

Londra, cioccolatini da Harrod’s.
Image by Amrita. Do not use without permission.
Turchia.
Image by Amrita. Do not use without permission.


 I tuoi consigli di viaggio: uno solo. Ovunque andiate, non fatelo da turisti. Integratevi con il posto in cui siete, parlate con la gente, assaggiate il cibo tipico, sperimentate la cultura locale, respirate l’atmosfera, immagazzinate odori, suoni e colori, passeggiate con il naso all’insù. Ricordo con tenerezza un pomeriggio intero con un ragazzino di Essaouira a bere tè e chiacchierare in francese.

 Prossima fermata: di sicuro al momento ho i programma tre giorni a Malta ad ottobre con mia mamma e il ponte del 1 novembre a Trieste da un amico. Ma conto di tornare ad Istanbul quanto prima e per Natale vorrei visitare Tallin o Stoccolma con il mio migliore amico. Primo viaggio di medio raggio la Giordania o l’Uzbekistan, di lunga percorrenza il ritorno in India con mio papà.

 Ringrazio moltissimo Amrita per averci raccontato così tanto di lei e dei suoi viaggi, io l’ho trovata un’intervista molto interessante ed emozionante!
A voi come al solito rinnovo l’appuntamento alla prossima volta!

Appunti di viaggioCorridoio o finestrino?Guest Post
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Corridoio o finestrino?

Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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16 Comments


Anonimo
2 October 2012 at 11:51 am
Reply

Sono daccordo con quanto detto da Amrita alla fine del post: non fare i turisti! Anche se io viaggio molto molto poco, credo sia un consiglio davvero importante. Partire dalle piccole cose per scoprire le bellezze di un luogo e per costruire dei ricordi che saranno nostri e solo nostri per sempre. Perchè alla fine tutti siamo in grado di fotografare i monumenti, ma dalle foto che le blogger ci mostrano in questo spazio si capisce che un luogo ci sono mille mondi.
Ciao Ersy



    Audrey
    2 October 2012 at 4:42 pm
    Reply

    Ersy hai proprio ragione!! Ci sono migliaia di foto di monumenti, ma così poche foto che racchiudono le emozioni di un viaggio! Io ho ancora tanto da vedere e da imparare, ma ci provo. Grazie del bel commento. Se ti va passa sul mio blog a trovarmi 😉
    audrey/amrita

TheGirlwiththeSuitcase
2 October 2012 at 12:05 pm
Reply

La conosciamo e ci piace come sempre il suo tocco emotivo che dà alle cose e alle esperienze. Ogni suo viaggio è vissuto intensamente anche nei ricordi.



    Audrey
    2 October 2012 at 4:42 pm
    Reply

    grazie silvietta!!

Silvia
2 October 2012 at 1:02 pm
Reply

Bellissima intervista, mi ritrovo molto in Amrita, che non conoscevo. E mi ritrovo al 100% anche in te Chiara: adoro il tuo blog, ci accomunano le stesse passioni!



    Live from here
    2 October 2012 at 3:53 pm
    Reply

    Grazie!!

    Audrey
    2 October 2012 at 4:43 pm
    Reply

    grazie anche da parte mia!! se ti va di conoscerci meglio passa a trovarmi sul mio blog, mi farebbe piacere

Scarabocchio Girl
2 October 2012 at 3:46 pm
Reply

Bella l'intervista, bellissime le foto e sono molto d'accordo col consiglio di viaggio 😉



    Audrey
    2 October 2012 at 4:43 pm
    Reply

    grazie mille!!!

Audrey
2 October 2012 at 4:49 pm
Reply

Carissima, sono io che ringrazio te!! Ho messo il link all'intervista sul mio blog e sulla mia pagina FB 😉
grazie ancora e un bacione



I's garden
2 October 2012 at 5:14 pm
Reply

Che voglia di fare la valigia e partire per un viaggio!! Bella intervista 🙂
Robi



    Audrey
    3 October 2012 at 10:10 am
    Reply

    grazie!

Anonimo
2 October 2012 at 5:52 pm
Reply

Intervista molto bella,interessante ed emozionante!Complimenti,un abbraccio Graziella



    Audrey
    3 October 2012 at 10:10 am
    Reply

    grazie mille

Cherie Carrie
2 October 2012 at 8:10 pm
Reply

Bella intervista brave viene voglia di partire anche solo con la borsa!



    Audrey
    3 October 2012 at 10:10 am
    Reply

    mi fa piacere aver trasmesso un po' di voglia di partire subito!

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