Come sapete, viaggio spesso e praticamente sempre in aereo. Per lo più sono viaggi brevi come Amburgo-Milano o al limite Amburgo-Londra. Qualche volta Amburgo-Monaco o Parigi…
I viaggi lunghi, purtroppo, avvengono più di rado, un paio di volte l’anno più o meno.
Ciò non toglie che, a prescindere dalla lunghezza del viaggio, le cose da avere sempre a portata di mano in questi casi – e che serivaranno più volte – sono il passaporto e il biglietto aereo.
E sì, certo che in Europa basta la carta d’identità… se non è andata persa, però.
La cosa che mi tranquillizza è che l’ho persa in casa, quindi confido nel fatto che prima o poi salterà fuori di nuovo. Di nuovo, perché l’avevo già smarrita per diversi mesi, poi un giorno ho preso un libro dallo scaffale per cercare una frase, ed eccola lì dentro. A quel punto ho pensato “la metto qui così non la perdo più” e quella e’ stata l’ultima volta in cui l’ho vista. Succedeva tre mesi fa.
Nel frattempo, dicevamo, il passaporto è il mio migliore amico. Eppure lo tratto malissimo.
In genere, prima di recarmi in aeroporto, lo metto in una taschina della borsa, così – penso – lo trovo subito. Al check-in mi consegnano la carta d’imbarco e io la infilo in modo diligente nel passaporto, così – penso – ho tutto assieme e trovo tutto facilmente. Seeehhh.
Appena varcata la soglia dell’area duty free, butto tutto in borsa a casaccio (anche perché il biglietto in genere è troppo lungo e comunque nella suddetta taschina non ci starebbe) e non perdo un minuto: mi fiondo a comprare la versione inglese del National Geographic e del National Geographic Traveller, Elle UK e Elle USA, mi perdo nelle profumerie e via dicendo. Raggiunto il gate, di solito non resisto e inizio subito a leggere, così quando chiamano il mio volo, vengo colta di sorpresa e devo rovistare in borsa perché nel frattempo il passaporto si è confuso con tutto il resto. Quando lo trovo, scopro che il biglietto aereo nel ravanare è scivolato fuori dal passaporto e chissà dov’è finito. La caccia al tesoro continua.
Quando finalmente riesco a salire sull’aereo, l’annuncio che ora bisogna spegnere i telefoni cellulari mi getta un’altra volta nel panico, perché naturalmente anche il telefono è stato inghiottito dal contenuto della mia borsa. (Ho le capacità organizzative della cicala canterina)
Ora voi penserete che, volando quasi ogni mese, io abbia imparato in fretta ad organizzarmi. Invece quest’allegra scenetta si ripete praticamente ogni volta. Perché se c’è qualcuno che non sa imparare dai propri errori, quella sono io.
Però daje daje, alla fine pur’io due cose le ho imparate.
Ma soprattutto, ho trovato una soluzione pratica e stilosa. Ché le cose o si fanno bene o lasciamo perdere, neh.
E allora ho scovato questa bustina piatta di Furla che è assolutamente perfetta per le mie necessità. È lunga forse un centimetro più di un canonico biglietto aereo, ciò vuol dire che può contenere sia questo che il passaporto, così finalmente li ho insieme mello stesso posto e non si perdono. Inoltre è abbastanza capiente da contenere anche l’iphone, ma dal momento che è una bustina piatta, non è abbastanza grande da essere riempita di stronzate varie, come faccio con la borsa, quindi mi rimane bella minimale, con dentro solo le tre cose essenziali e non mi si incasina tutto. E poi è arancione (se volessi fare la faiga potrei dire che è di una deliziosa nuance di tangerine, che però in pratica è arancione, sicchè…), cosa che mi permette di individuarla subito all’interno di quelle enormi borse che mi ostino a trascinarmi dietro in ogni dove come una casa ambulante.
Sto sperimentando questo metodo dall’estate e devo dire che sta funzionando egregiamente.
Niente più attacchi di panico ad ogni “carta d’imbarco e documento, per favore”.
Risolto un problema, avanti il prossimo: mi sono accorta che il mio passaporto si sta tutto rovinando sui bordi, si sta come sfilacciando… D’altronde dopo anni di sballotamenti in borsa e nei posti più impensati, vorrei vedere.
E ci manca solo che io debba rifare il passaporto: avere a che fare col consolato da queste parti equivale a passare un periodo in purgatorio per avere fatto qualcosa di molto brutto.
Capirete, quindi, che si è rivelato assolutamente necessario per me procurarmi una cover per passaporto. Ma che sia chic per favore.
Dopo aver preso una sbandata per questa costosissima versione di Gucci, finalmente ho trovato quello che fa per me: è di pelle, made in Italy da Pinetti…
…ed è quasi della stessa deliziosa nuance di tangerine della bustina di Furla. Un ton sur ton, insomma. Chiedo scusa per quest’ondata di classe che vi sta investendo.
L’unico problema è che non potrò mai lavorare per i servizi segreti, perché non credo di riuscire a passare inosservata negli aeroporti internazionali con un passaporto così… Oh beh, tanto non sono mai stata brava a dire bugie, mi sgamano sempre.
13 Comments
Molto carino questo post, hai uno stile che invoglia a leggere di corsa fino alla fine. Brava!
E begli acquisti. Ora però siamo tutti curiosi come te di sapere dov'è finita la tua carta d'identitià. Ci vorrà un post solo per il ritrovamento! 😉
Ti ringrazio moltissimo!
Appena ritrovo la carta d'identita', faccio un comunicato ufficiale! Hehehe 😉
chiara, ciao.
tra una settimana parto per Praga.
Sono nel panico piu' assoluto…
Sono dieci anni che non prendo un aereo e che non mi reco in uno stato "estero"….mi sono limitata all'italia ed ho fatto bene vista la mia incapacita'….
mi dai qualòche consiglio su cosa portare e come fare con la valigia?
Ti premetto che ho sia il bagaglio a mano che quello in stiva
Nessun problema, ma oggi non riesco, provo stasera. Quando parti? (Beata te!)
Inanto comunque se vai sulla pagina "how to", trovi diversi post su come fare la valigia in modo intelligente…
grazie mille sapevo di poter contare su di te…..
parto il 22
Ok, appena torno ad Amburgo ti rispondo per bene…
Molto carina la bustina!
Io invece mi sono innamorata di un porta passaporto/biglietto/documenti che aveva postato la ferragni tempo fa su instagram. Stupidamente non ho segnato di chi fosse, ma penso Trussardi se non sbaglio. Ha diverse tasche x ogni cosa, bello e (sembra) pratico!
Anche io! Infatti quello di Trussardi lo vedrai nel post che faccio domani sui regali di Natale. Pero' ti dico la verita: il prezzo e' davvero assurdo.
concordo cn te x quando riguarda il periodo in purgatorio……se disgraziatamente avessimo bisogno del consolato!!!!
Perche anche io ne so qualcosina…..ricordi sono la ve.rosy di qualke commento fa….abitiamo nelle stessa nazione.
Bel post e bell' idea……anche io ho un porta documenti simile.Kiss.
Bentornata!
Però non ci riveli come fai con la microsim e la chiavetta per sostituirla nell'iPhone. Le tieni nel borsellino, assieme alle monete (rischiando di trafiggertici tutte le volte un dito)?
Io ho la copertina hipster che ti ho mostrato su Twitter, che ha l'ulteriore comodità di avere pure lo scomparto porta Miles&More (e prima o poi le Linee Aeree Germaniche me lo offriranno, un viaggio dai Nonni gratis).
Ho un nokia con una sim normale italiana e uso quello, cosi' non devo fare cambio di sim. E poi il cellulare tedesco mi serve anche qui se la mia capa ha bisogno…