Perché quando Oscar Wilde disse “posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni” sono certa avesse ben in mente me e il mio atteggiamento nei confronti dello shopping. E del cibo.
Infatti, se in questo post mi vantavo di essere riuscita bene o male a resistere ai saldi e facevo voto di non comprare più nulla al fine di risparmiare tutto per il mio imminente viaggio, venti giorni dopo non posso certo cantare vittoria.
È andata così.
Tempo fa vidi da Zara una giacchetta del tipo “biker jacket” (quindi di quelle che richiamano un po’ la forma delle giacche che usano i motociclisti). Fu un colpo di fulmine. Il colore, la forma, il tessuto, le irregolarità della trama, le rifiniture di finta pelle… Trovai tutto bellissimo.
Una controllata all’etichetta della composizione del tessuto smorzò subito il mio entusiasmo: un 24% di cotone annegato in un mare di tessuto sintetico. Per la fodera, invece, un bel 100% poliestere e non se ne parli più.
Un’occhiata all’etichetta del prezzo diede al mio entusiasmo il colpo di grazia: praticamente 100€ (sì lo so che scrivere 99,90€ fa sembrare la cosa meno grave, ma sempre 100€ sono).
Chiariamoci: io dovrei pagare quella cifra per un capo quasi interamente sintetico e con la solita qualità di Zara (rifiniture molto meno che curate, vestibilità non proprio ideale, ecc…)?? È uno scherzo, spero.
Io infatti ho una regola: va benissimo comprare nelle catene low cost come Zara, H&M & co., purché si spenda davvero poco e si comprino capi “marginali”. Infatti, farsi tentare dai prezzi bassissimi di queste marche è pericoloso: si rischia di portare alla cassa troppe cose per un prezzo col quale in un negozio migliore avremmo preso di certo meno cose, ma di qualità decisamente migliore e che ci sarebbero durate di più, ammortizzando quindi la spesa in realtà.
Io sono dell’idea che investire in un minor numero di capi, ma che siano durevoli e con una buona vestibilità, sia meglio che spendere la stessa cifra in una marea di ciarpame di H&M che a fine stagione è da buttare perché si è tutto rovinato o è irrimediabilmente passato di moda.
Generalmente uso queste catene per due cose:
– i capi “del momento”, per i quali non m’importa che a fine stagione siano rovinati, visto che tanto saranno comunque “out”, oppure
– i capi basici e molto economici (tipo le t-shirt, soprattutto in tinta unita) che sfrutto moltissimo e che quando hanno fatto il loro lavoro elimino senza patemi d’animo (d’altronde spendere più di quello che si paga da H&M per delle magliette di cotone mi sembra assrudo) e vado a prenderne di nuove. L’esempio classico sono le t-shirt bianche di cotone, che da H&M costano credo 4,99€ (contro gli oltre 10€ di altre catene), che uso tantissimo e che quando sono alla frutta butto e sostituisco senza problemi.
Credo di aver comprato una sola cosa a prezzo pieno da Zara negli ultimi anni: la famosa gonna di paillettes. E non costava nemmeno poco. Ho pensato che in effetti per un capo così elaborato e che richiede così tanto lavoro, fosse giustificato. Volete sapere com’è finita? Ho dovuto portare quella gonna già tre volte dal sarto per farla modificare perché continuava a darmi problemi. In pratica l’ho quasi dovuta far rifare e alla fine tra una cosa e l’altra l’ho pagata il doppio. Senza contare che ad un certo punto si è messa a perdere paillettes come fosse carnevale.
In pratica avrei fatto prima a prenderne direttamente una che costasse il doppio fin dall’inizio, ma fosse di qualità migliore: almeno mi sarei risparmaiata i continui viaggi dal sarto.
Questo conferma la mia teoria: non comprare cose costose o capi importanti (e preferibilmente nemmeno a prezzo pieno) nelle catene low cost, perché sono soldi buttati.
E così ho lasciato la bellissima giacca sulla gruccia nemmeno troppo a malincuore.
Fino a qualche giorno fa, quando sono entrata nello Zara vicino a casa “giusto per dare un’occhiatina” (è così che mi frego da sola io), e l’ho rivista appesa lì, sotto un punto luce, con una bella etichettona rossa che ipnotizzava promettendo addirittura un 70% di sconto.
Maledetti, maledetti saldi.
Egnente… l’ho presa. Che ve lo dico a fare?
Il lato positivo è che negli ultimi giorni l’ho messa tantissimo, quindi se vado avanti così a breve avrò del tutto ammortizzato la spesa, sicché se anche tra qualche mese sará da buttare, almeno l’avrò sfruttata a sufficienza.
Prevedo, in effetti, di metterla parecchio.
Al momento è perfetta in ufficio al posto del maglione sopra una semplice maglia a maniche lunghe. Inoltre non è così spessa da farmi sembrare l’omino Michelin indossata sotto al cappotto.
In primavera sarà perfetta come giacca da mezza stagione, verso l’estate invece per ripararsi nelle serate più fresche.
L’ho già detto che la amo?
12 Comments
I saldi ipnotizzano… Anche io sto svolazzando in diversi shop ho visto alcune cose non credo che resisterò a lungo l' unica cosa possibile e' che i saldi finiscano…daniela
Hahaha, è vero!
Tempo fa con Siegfried guardavamo la vetrina di Zara alla Kö e ci siam fatti due conti della serva: mediamente, con quel che costerebbe una delle mises indossate dai manichini, si compra tranquillamente un Carré da Hermès. Chiaramente, col Carré non ti ci copri molto, però è un oggetto che sicuramente dura molto di più, nel tempo e nello stile.
Premesso questo, a me non piace nemmeno entrarci, da Zara, a causa della trasandatezza in cui le commesse lasciano tutti i capi già misurati in giro. Io capisco che non possono stare tutto il tempo a piegare e riporre ogni singolo maglioncino, ma anche lasciare quelle cataste di panni sui tavoli mi fa passar la voglia di frugarci in mezzo. Non mi pare appropriato per la Kö, insomma, piuttosto per il mercato, ecco.
Per il resto, sono completamente d'accordo con te, sulla qualità in particolare.
No, a costo di passare per snob, Zara non fa per me.
Guarda, non serve nemmeno andare fin da Hermes: col prezzo di una vetrina di Zara ci tiri fuori di sicuro un maglioncino di Cashmere e un paio di jeans che vestano davvero bene. Ti ci copri e durano di certo di più di tutto quello che Zara ha da offrire. Secondo me infatti non è un discorso snob, almeno per quel che mi riguarda, è solo buonsenso: se devo spendere 100€ dev'essere per qualcosa che vale la pena, che dura, non che è da buttare tra qualche mese, così è davvero buttare via i soldi…
Hai fatto benissimo! È carina, ti sta bene e soprattutto costava il 70% in meno 🙂 per il resto, sono d'accordissimo con te!
Grazie! 😉
Quoto ogni parola che hai scritto.
È sono d'accordo con Bru, per la questione di come le commesse lascino la roba in giro i. Modo disordinato e da mercato, se non peggio.
Ora, capisco che tenere tutto in ordine in store come quelli di Zara sia davvero complicato, ma un minimo in ordine e decenza bisogna investirlo.
Per me il low cost sono i capricci del momento. Cose che non comprerei a prezzo pieno.
Oppure piccole grandi occasioni: ho u. Tubino in pizzo nero da tre anni. Perfetto e come nuovo.
Ho una lunga giacca in stile Chanel, bouclé, perfetta.
Spezzo una lancia a favore dello store online: la roba ti arriva in scatole di cartone molto carine, dentro i capi sono piegati benissimo e avvolti dalla carta velina.
Spettacolo.
Titti
http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.it
Sono pienamente d'accordo con te. Anche se non mi posso permettere spese in negozi di lusso, non esco mai stracarica dai negozi low cost e non riesco a mettere piede nei negozi cinesi. Piuttosto punto sempre su Sisley e Benetton che in quanto a rapporto qualità-prezzo solitamente non sono male. Idem dicasi per le scarpe, quelle in particolare se non le compro buone è un macello, perché io le distruggo letteralmente quindi devono davvero essere di buona qualità per durare.
Nemmeno io mi posso permettere i negozi di lusso, ma tra Zara/H&M e i negozi di lusso ci sono parecchi livelli intermedi. Finchè si spendono pochi euro per una t-shirt vanno benissimo le catene low cost, secondo me, ma se si deve spendere di più allora meglio puntare come dici tu su marche con un miglior rapporto qualità-prezzo, altrimenti si rischia davvero di buttare via i soldi.
Scusa se ritorno, ma mi sono accorta che per la fretta di commentare come al solito mi son persa il finale del ragionamento. Perciò ci provo adesso, a scanso equivoci: per i prezzi che spara, a me Zara non sembra molto low cost, ecco. Se poi ci mettiamo a guardare pure la qualità, addio.
Quando alla fine però abbassano i prezzi al livello che dovrebbero sempre avere, allora cogli l'occasione (tu che non temi di entrarci)!
Secondo me sulle cose basiche è low cost, d'altronde le t-shirt di cotone sotto i 10€ (o le canotte o i collant…) ormai le trovi solo da Zara e H&M e per me è assurdo spendere di più. Per altre cose secondo me invece gonfiano troppo i prezzi e davvero è quasi un furto. 100€ per una giacca sintetica fatta un po' così?? Non scherziamo. Il mio discorso infatti non è "oddio le catene low cost no, che ovvove", ci mancherebbe! Catene low cost sì, ma sulle cose che vale davvero la pena comprare a prezzi bassi e che siano prezzi davvero bassi. Gli "investimenti" non è saggio farli in quei posti, perchè la qualità è troppo bassa. Il problema è che si rischia di farsi prendere la mano (soprattutto da H&M secondo me) e spendere parecchio per una marea di robette che dopo pochi mesi sono da buttare, quando con lo stesso prezzo potevi prendere solo un paio di capi, ma di qualità, che vestono bene e che durano. Io devo dire di stare diventando abbastanza immune ai richiami delle sirene (evidentemente l'esperienza insegna), ma entrare da Zara o H&M è sempre un rischio…
D'accordissimo con te! Da H&M va bene comprare canotte o t-shirt anche se preferisco Tezenis per quanto riguarda la qualità. Zara non mi sembra tanto low-cost: la maggior parte delle cose ha prezzi troppo alti e la qualità non è affatto buona. Per le cose da mettere tutti i giorni preferisco Benetton/Sisley/Esprit, i capi in cotone e lana si mantengono bene e il rapporto qualità-prezzo è davvero buono. Poi per gli acquisti importanti come scarpe e cappotti o abiti eleganti preferisco spendere di più ma sono sicura di avere un capo che duri di più nel tempo.
Lucia