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Riflessioni nazional-stagionali

31 Gennaio 2013

 L’estate non mi è mai andata a genio come stagione.
Nonostante le vacanze, nonostante il mio compleanno, non è mai stata la mia stagione preferita. Io in estate ho sempre sofferto un po’. Vuoi perché ho la pressione bassa. Vuoi perché se c’è anche una sola zanzara nel giro di 10km, beccherà di sicuro me, e conosciamo la densità di popolazone di zanzare nel nord Italia, nevvero, quindi immaginatevi… Io d’estate sto bene fino alle 11 del mattino e dalle 6 di sera in poi, quando tra l’altro i parchi, le spiagge e le strade si svuotano di gente con mia gioia.
Mi sono molto più congeniali stagioni più moderate come la primavera e l’autunno (la mia preferita).
Non sono mai stata ostile all’inverno, invece. Certo, fa freddo, è buio, ma visto il mio amore per neve, cappotti, sciarpe, cappelli, camini accesi e tisane calde, tollero tranquillamente anche il freddo e il buio.

 Quando mi sono trasferita ad Amburgo, ormai più di sei anni fa, mi è sembrato il paradiso. L’estate ha giornate lunghissime, fa buio davvero molto tardi, eppure non si muore di caldo. Ci si può godere il bel tempo senza aver voglia di togliersi la pelle dal caldo!
L’autunno ha colori pazzeschi e l’inverno ha sempre neve abbondante!
In realtà ho sempre pensato di avere una parte mancante di italianità in me, fin da prima di frequentare l’estero e poi trasferirmi definitivamente. Non ho mai tollerato l’espresso (mi fa venire mal di testa) e a colazione ho sempre preferito il salato al dolce, tanto per dire le prime due che mi vengono in mente.
Quando ho lasciato l’Italia, a parte l’occasionale nostalgia per famiglia e amici, non ho mai sentito davvero la mancanza di qualcosa in particolare di casa mia. Anzi, mi sono sentita a casa qui abbastanza in fretta. Non sono una di quelle che sentono la mancanza del cibo italiano – per esempio – perché “come noi non cucina nessuno” (cosa non vera tra l’altro), non sono mai stata una che mangia solo pasta al ragù e bistecchina perché non si fida di quello che trova in giro, anzi, se leggete questo blog sapete che amo sperimentare. E avrei mille esempi così.
Ho sempre voluto andare, viaggiare, vedere e conoscere nuovi posti. A casa sì è bello, ma fino ad un certo punto. E poi l’entusiasmo per la novità (quando anche andare al supermercato è una cosa interessante) ha sempre sovrastato qualsiasi eventuale nostalgia.
Non che io non ami il mio Paese, tutt’altro! È che credo di essere sempre stata un po’ esterofila, non ho idea del perché.

 Quindi, dicevamo, nonostante tornassi in Italia con piacere in estate, dopo qualche giorno di sofferenza ero ben contenta di tornarmene al fresco quassù.
Solo che ultimamente qualcosa sembra essere cambiato e l’ago della bilancia si sta rapidamente spostando dall’altra parte.
Dopo sei anni di inverni infiniti e mesi passati sotto zero, dopo intere primavere di pioggia e freddo, dopo un paio di estati semplicemente non pervenute (stivali e giubbino di pelle a luglio, anyone?), dopo anni di sole visto col contagocce… Mi trovo a sentire la mancanza di cose che odiavo.
Cose che mi parlano della mia vita in Italia, di casa, di normalità, di sicurezza e protezione.
Svegliarsi la mattina già un po’ umidi di sudore, dormire con le finestre aperte, il letto col solo lenzuolo, che poi non si usa nemmeno quello, abbassare le persiane nel primo pomeriggio per cercare di difendersi dall’afa, il profumo delle candele alla citronella per tentare di tener lontane le zanzare, uscire la mattina presto sul terrazzo della casa al mare e senire le piastelle già calde sotto i piedi scalzi… Riesco a sentire quelle sensazioni come se fossi lì ora. È come tornare a casa, come quando da piccola mia mamma mi prendeva in braccio.
Mi mancano queste cose. E mai avrei creduto di poter pensare una cosa del genere.

 E così mi trovo in una mattina fredda, piovosa e grigia del 31 gennaio ad Amburgo a desiderare di essere in Italia a luglio.
La vita ha un senso dell’ironia molto pronunciato, diciamolo.

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Lifestyle

Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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19 Comments


pinguino
31 January 2013 at 8:23 am
Reply

i giorni della merla fanno venire nostalgia a molti!
pressione bassa e allergia al caldo come te per ora sto bene tra le alpi svizzere, le zanzare della bassa poi non mi mancano neanche un po" 😉



    Live from here
    1 February 2013 at 9:41 am
    Reply

    No, le zanzare in effetti non mancano nemmeno a me! Hehehe

Lens & anything Else
31 January 2013 at 8:26 am
Reply

ho come l'impressione che prima o poi avere nostalgia del proprio paese è una cosa più che normale….come al solito è un piacere leggerti, tutto di un fiato!



    Live from here
    1 February 2013 at 9:42 am
    Reply

    Grazie!!

Anonimo
31 January 2013 at 8:35 am
Reply

Buongiorno Chiara! Che bello il tuo post … La tua descrizione dell'estate mi ha fatto quasi dimenticare che siamo al 31/01 e che fuori c'è una super nebbia (sono del nord come te, sai bene di cosa parlo …). E mi ha fatto venire voglia di infradito, occhiali da sole e, perchè no, un bel pezzo di focaccia ligure … (volendo potrebbe andare bene anche quella toscana!)
Buona giornata!
Benedetta



    Live from here
    1 February 2013 at 9:42 am
    Reply

    Oddio la focaccia ligure!!!

Robin
31 January 2013 at 8:48 am
Reply

Mi ritrovo in molto di quello che dici a proposito del non sentirsi completamente italiani e trovarsi bene subito in altri paesi, ma non per il fattore climatico! Essendo purtroppo metereopatica l'autunno e l'inverno sono stagioni difficili per me, quindi capisco perfettamente l'ultima parte del post 😉



Elisa
31 January 2013 at 8:54 am
Reply

Più o meno stessa cosa anche per me: non mi lamento del freddo e i 10° che a Roma fanno d'inverno mi hanno sempre dato un po' fastidio… Sto in Germania in erasmus e mi trovo benissimo ma l'altro giorno mi sono sorpresa a guardare su youtube spezzoni di "basilicata coast to coast" per rifarmi un po' gli occhi! Hai fatto venire un po' di nostalgia anche a me 🙂



Serena
31 January 2013 at 11:04 am
Reply

Ecco, mi ritrovo anch'io in quello che dici, mi riconosco soprattutto nel sentirsi a casa anche all'estero, è una sensazione strana da descrivere, ma tant'è, fin'ora nn mi sono mai sentita "ospite" e sono sempre riuscita ad integrarmi abbastanza bene.

Ma mentre tu ami molto il clima fresco della Germania, io sono più da paesi caldi. Ma caldi, nn afosi! L'afa di Roma mi spiazza sempre e mi fa diventare matta, nn ragiono e vado fuori di testa, letteralmente. Ma la neve mi uccide dentro, mi fa sentire intrappolata (sarà che Roma nn è mai stata molto preparata a quest'evento? O che io sono mooolto freddolosa?) e le corte giornate invernali mi mettono tanta tristezza…



Anonimo
31 January 2013 at 12:07 pm
Reply

Ciao chiara…x me estate vuol dire essenzialmente due cose:minigonna ed indradito…capi ke ho in quasi tutte le declinazioni di colori-tessuti-fantasie…ma nn ti piace l'espresso o proprio il caffè?…anke quello di moka compreso?
laura



    Live from here
    1 February 2013 at 9:43 am
    Reply

    Mi piace il caffé tedesco (che è come quello americano). È proprio l'espresso che non sopporto, mi fa venire mal di testa.

Anonimo
31 January 2013 at 2:10 pm
Reply

Leggendo te, mi sembra di leggere me stessa. Odio il caldo dai 27° in su'
anche se io ho la pressione alta e non bassa. Sto' gia' organizzando le mie
3 settimane in costa azzurra e non a caso vado sempre a giugno, dove regna
tranquillita' e una temperatura dolcissima di massimo 26°. Una meraviglia!
Baci Maria



    Live from here
    1 February 2013 at 9:44 am
    Reply

    Ciao Maria, ho visto il tuo commento su Malala nell'altro post, ho ricevuto anche io la mail, in settimana faccio un post. Grazie e buon weekend!

Vetekatten
31 January 2013 at 2:27 pm
Reply

amo l'Italia e quando vivevo in Svezia ne sentivo la mancanza ogni tanto, pur amando Stoccolma alla follia. E io penso che la cucina italiana sia super, ma odio con tutta me stessa gli italiani che all'estero devono mangiare per forza la pasta per poi lamentarsi che non la sanno fare. Ma allora statevene a casa a mangiare da mammà!



Titti
31 January 2013 at 3:55 pm
Reply

Tesoro mio, le radici non si possono sradicare mai.
Le nostalgie devono esserci, se nel cuore anche se sei uno spirito libero hai un briciolo di senso di appartenenza.
Vorrà dire che ogni volta che sentirai il sole di luglio, in Italia, sarai meno insofferente e più consapevole.
E ti mando un bacio, dai 20 gradi che oggi ci sono qui a Roma.

Titti

http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.it



Anonimo
31 January 2013 at 4:19 pm
Reply

Ciao Titti, 20 gradi a Roma? Mia mamma (sara' che ha 83 anni) dice di senti-
sempre freddo, strano!
Non c'entra nulla con l'argomento ma mi e' appena arrivata una mail.
Malala ce la fara' per la candidatura al premio Nobel! Vi giuro mi sono
emozionata?
Chiara puoi domandare a tutte le donne che ti seguono e hanno partecipato
alla petizione se hanno avuto anche loro questo bellissimo messaggio?
Un abbraccio Maria



    Live from here
    1 February 2013 at 9:45 am
    Reply

    Ah ecco il tuo commento su Malala, non lo trovavo più, mi sembrava fosse al post di ieri!
    Non preoccuparti, in settimana faccio un post.
    Grazie!

diamante
13 February 2013 at 10:46 am
Reply

Ciao Piperpenny,che bel post !mi sono commossa! Anche io vivo ad Amburgo da 6 anni ed anch'io non amavo l'estate,il caldo,ma ora mi mancano tutte quelle sensazioni e momenti che tu sei riuscita a descrivere in maniera poetica…mi fa forza sapere che non sono sola 😉
Ho scoperto per caso il tuo blog e mi piace molto. Da ora in poi ti seguirò 🙂 …ps. adoro anch'io il sushi e viaggiare…buon mercoledì. Bianca



    Live from here
    13 February 2013 at 10:55 am
    Reply

    Ciao Bianca, piacere di conoscerti e benvenuta sul mio blog!!
    Che fai di bello ad Amburgo?

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