I miei giorni a San Paolo sono terminati, oggi ci spostiamo a Rio de Janeiro.
Questa città mi è piaciuta moltissimo, abbiamo camminato in lungo e in largo, abbiamo preso un sacco di caldo, io naturalmente mi sono ustionata e abbiamo mangiato tantissimo. Ho giurato amore eterno ai pao de queijo e ai pastel.
Il matrimonio dei nostri amici è stato bellissimo, ma di questo vi parlo in un post a parte.
È venuto anche un nostro amico da Colonia, con la sua nuova fidanzata. Che ha 20 anni. Venti. Anni. Non mi sento affatto vecchia… In realtà ci siamo trovate subito, anche se dalle conversazioni che abbiamo talvolta traspare la nostra differenza d’età, visto che ogni tanto mi scopro a farle delle domande che sembro sua madre. Suonano tipo “e che cosa hai imparato a scuola bella bambina?”. Abbatetemi.
Al matrimonio poi aveva un vestito molto bello, le ho chiesto se l’avesse preso apposta per l’occasione, mi ha risposto di no: l’aveva preso l’anno scorso per la festa di maturità. Mi sono venuti i capelli bianchi.
Comunque, prima di partire avevo controllato le previsioni del tempo e dal momento che di notte dava temperature minime sui 19- 20 gradi, ho pensato di mettere in borsa un golfino. Siamo atterrati alle 4 di notte, ora locale, e ce ne saranno stati almeno 40 di dannatissimi gradi. Dove si laureano quelli di Sky Meteo 24, al cepu?
Essendo atterrati a quell’ora e avendo dormito pochissimo durante le 13 ore di volo aereo, il primo giorno verso le 18 stavamo morendo di sonno. Solo che ci dispiaceva chiudere la giornata così, allora abbiamo deciso di dormire almeno un paio d’ore, puntare la sveglia e poi verso le 21/22 uscire a mangiare e girare la città, ché noi siamo gggiovani e la notte è tutta da scoprire e rrroaaarrr!
Ci siamo svegliati tutti la mattina dopo.
L’effetto collaterale di addormentarsi a quell’ora è che la mattina dopo entro le sei hai già fatto la doccia e sei pronto per andare a fare colazione. Ci siete tu e tutti i pensionati di San Paolo.
Cosa ci insegna questo? Che non basta viaggiare con una ventenne per tornare ad esserlo.
E ora vi lascio con alcune istantanee scattate con l’iphone in giro per la città. (Al mio ritorno le foto serie fatte con la macchina fotografica)
Il Mercado Municipal di Sao Paulo |
L’onnipresente succo di Acai |
La Catedral da Sé. Quelli di spalle siamo piper-marito e io. |
Ho pensato di girarvi quest’informazione, nel caso servisse… LOL. |
Parque Ibirapuera |
E comunque il bollettino di questi tre giorni a San Paolo è: una fronte e un naso ustionati. Gegno. |
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A presto!
4 Comments
Ciao Chiara…come inizio non c'è male!! Sono sicura che i posti che stai visitando sono meravigliosi, a me pace tantissimo il Brasile e adoro la musicalità della loro lingua tant'è che la sto studiando da autodidatta.
Pubblica tante foto.
Ciao Ersy
che bella nell'ultima foto, Chiara 🙂 attendo le foto serie :*
Buon proseguimento di vacanza Chiara!
Con il pensiero (solo quello, purtroppo) ti siamo sempre vicono!!!
Benedetta
buon viaggio!! la prima foto in particolare è splendida!!