Certe giornate

 Tutto è iniziato martedì, quando il mio computer in ufficio ha cominciato a dare segni di squilibrio, per poi smettere di funzionare del tutto. Diagnosi del tecnico IT: un virus molto, molto cattivo.
Il simpatico tecnico se ne è andato col mio pc dicendo “vedo cosa riesco a salvare”.
Cooosa?? In che senso cosa risco a salvare??

 Ho una quantità molto poco piacevole di lavoro da fare e il mio computer s’è svampato. Cos’è che stai cercando di dirmi, Dio?

 Ieri ho tentato di lavorare da un computer non mio, senza la mia casella mail e tutti i miei file. Hahaha, facciamoci grasse risate. Ad un certo punto stavano per esplodermi le vene del collo.

 Ma attenzione, oggi la buona notizia: mi è arrivato un computer portatile provvisorio – su cui sono stati trasferiti il mio indirizzo email e i miei file – che userò per un paio di settimane, finchè non ho capito cosa fanno al mio pc vero (credo di aver captato il termine reinstallazione).
Bello, no? NO. La sorpresina è che su questo bel pc che ho al momento mancano almeno la metà delle mie cose (file, dati, cartelle, contatti…).
Domani abbiamo degli eventi con la stampa, settimana prossima anche, e io non ho la roba su cui stavo lavorando. Non sono pronta manco per finta e non so bene come porre rimedio alla cosa.

 Nel frattempo – chiaramente – tra capa, clienti e giornalisti, sembra che abbiano tutti bisogno di cose importantissime tutti nello stesso momento, urgentemente, tipo…ieri.
No ma sono messa benissimo.

 Insomma, oggi sto così:

 Ci sentiamo settimana prossima, eh.