Aggiornamenti di metà settimana – anniversari, cassetti e interventi radiofonici

 È mercoledì, siamo riusciti a passare indenni (o quasi) metà della settimana.
Via con gli aggiornamenti inutili in attesa del weekend!

– Iniziamo col dire che oggi è stato il primo giorno in cui la mattina sono potuta uscire con i capelli bagnati e… con i sandali!! È una sensazione meravigliosa.
Tutto questo bel tempo qui ad Amburgo – comunque – è molto, molto strano. Contro natura direi. La cosa dura da troppi giorni e non mi fa stare tranquilla. Non per fare la pessimista della situazione, ma temo che il brutto tempo a oltranza sia dietro l’angolo. Quanto spero di sbagliarmi!

– Lunedì è stato il secondo anniversario di nozze mio e di piper-marito.
Innanzitutto la mattina quando sono entrata in cucina ho trovato questa (se vi ricordate, le ortensie sono uno dei miei due fiori preferiti):

– Sempre parlando di anniversario, lunedì sera siamo usciti a cena e abbiamo deciso di provare un ristorante molto conosciuto che si trova a due passi da casa nostra. Non ci eravamo mai stati perché a dire il vero – nonostante la fama – non ci aveva mai ispirato tantissimo… (È uno dei preferiti della mia collega Nadja, ma dato che non abbiamo gusti simili, non le ho mai creduto, lol)
Poi sabato mentre facevo colazione ho letto sul quotidiano un articolo sui 50 ristoranti migliori di Amburgo e l’ho trovato anche lì. Così, visto che l’occasione c’era, abbiamo deciso di andare.
Il ristorante in questione si chiama The Locks. E ommioddio. Niente, abbiamo scoperto che davvero uno dei ristoranti migliori della città è praticamente sotto casa nostra.
È diventato in fretta uno dei nostri preferiti. Peccato sia necessario prenotare anche se si va di lunedì sera (vabbé, a onor del vero non era proprio necessarissimo: potrebbero anche tirarsela di meno eh…).
Comunque, cibo ottimo, personale molto gentile, servizio impeccabile, ambiente molto bello e rilassante (abbiamo avuto la sensazione di essere a Sylt) e francamente prezzi alti ma non eccessivi per essere un ristorante di quel livello.

– Riguardo all’articolo di cui al punto precedente: avete presente come qui sul blog offro sempre consigli su quali ristoranti di Amburgo siano buoni o meno? (Trovate tutto qui)
Ecco, di questa lista dei 50 ristoranti migliori di Amburgo io ne ho provati ben… 4 (che da lunedì sono diventati 5). Due dei miei preferiti qui non figurano nemmeno.
Morale: accettare consigli da me potrebbe non essere una grande idea.

– Cambiando totalmente argomento, ultimamente mi è presa la mania dei pomelli per cassetti. È ufficiale: sono in un tunnel dal quale sarà difficile uscire.
Addio.

– E ora una notizia di cui ormai hanno parlato tutti i blog: a novembre uscirà la milionesima collaborazione di H&M con uno stilista famoso; a questo giro si tratta di Isabelle Marant. La notizia è di ieri e già ne ho sentito parlare in tutte le salse, quindi avevo deciso di astenermi dal dire la mia (perché che noia, dai). Ho però una domanda che voglio girarvi: solo io sto iniziando a perdere interesse per questo tipo di collaborazioni?
Come sapete, delle millemila mini-collezioni che H&M ha creato negli scorsi anni con i vari desginer, a me ne sono piaciute solo due: Sonia Rykiel e Marni. In teoria mi sembrava bella anche quella di Lanvin, ma poi ho visto e provato delle cose e sono rimasta delusissima… Ma la mia domanda nasce da questo: ho avuto modo di toccare con mano diverse di queste collezioni perché ad Amburgo si trova sempre quasi tutto (o comunque molto) anche diversi giorni dopo il lancio di tali cooperazioni, quindi non c’è bisogno di affrontare il delirio del primo giorno, cosa che non farei nemmeno sotto tortura. Non so se le ragazze tedesche siano meno fashioniste o semplicemente più sveglie.
Comunque posso dire che anche le due collezioni che mi sono piaciute – e di cui ho comprato diverse cose – non è che siano proprio il top, eh. Il design è di sicuro dello stilista, ma la fattura e in molti casi anche la qualità dei materiali sono decisamente H&M. I prezzi? Non certo alti come se i capi fossero prodotti dagli stilisti in questione, ma decisamente più cari rispetto agli standard di H&M.
Ecco, io vorrei dire che non lo so proprio se vale la pena di spendere sensibilmente di più per della roba che alla fine è H&M… (Sì, mi rendo conto che ho appena scoperto l’acqua calda)
Ora, a me Isabelle Marant piace molto (come avrete notato qui e qui, tanto per fare due esempi), quindi mi riservo di vedere come sarà questa collezione, prima di decidere, ma al momento non mi sento particolarmente ottimista…

– Ah, e ieri sono intervenuta in diretta su Radio Deejay, per fare ciò che mi riesce meglio: sostanzialmente parlare di nulla. Lol.

 E questo è tutto.
Voi che fate?