Siamo già a metà settimana e io sono ancora nello stato d’animo dello scorso weekend.
Sto contando i giorni che mi separano dalle vacanze, per fortuna non sono moltissimi… Ancora meno sono quelli che ci separano dal weekend, quindi teniamo duro e distraiamoci con gli aggiornamenti inutili di questa settimana.
– Comincio con una comunicazione di servizio: la mail legata a questo blog è cambiata, perché hotmail funziona da cani.
Se volete contattarmi, quindi, potete scrivere a livefromhereblog@gmail.com, come trovate scritto nelle informazioni di contatto nella colonna di destra.
E se mi avete mandato mail nelle ultime settimane, ci sono buone probabilità che io non le abbia lette.
– Mentre ero in spiaggia sabato scorso, ho acquistato due abitini da una venditrice ambulante. Mioddio, è proprio vero che riuscirei a fare shopping anche in mezzo al deserto. O su un ghiacciaio.
Comunque, è passata sventolandomi sotto al naso degli abitini deliziosi, no ditemi voi come potevo resistere, non so.
Il mio “dai, potrei dare un’occhiata” si è trasformato in una consulenza di gruppo, quando tutti i vicini d’ombrellone si sono sentiti coinvolti nella scelta e mi hanno fatto provare infiniti vestiti, dicendo la loro e dando consigli. Mi sono divertita un sacco. E ho fatto la sauna.
Alla fine, comunque, la mia scelta è ricaduta su un camicione bianco col bordo di pizzo (un capo che in estate va sempre, sempre bene) e un maxi dress dai colori estivi (un po’ in stile Missoni, se vogliamo), come lo cercavo davvero da anni: ne ho provati infiniti modelli, scoprendo così che il maxi dress non è decisamente un capo adatto al mio fisico… finché ho trovato questo!
E ora una considerazione (vi ricordate questo post?): vorrei sottolineare come questi due abiti siano uno in cotone al 95% (il restante 5% di elastane è dovuto alla fascia elsatica sul seno) e l’altro in cotone al 100%. E sono costati la metà di quelli di H&M, Zara, Mango e simili, posti dove li avrei pagati il doppio e sarebbero stati tessuti interamente sintetici.
Se addirittura i vestiti senza marca venduti sulla spiaggia hanno una qualità migliore (e un migliore rapporto qualità/prezzo), direi che non rimane più nemmeno un motivo al mondo per fare shopping nelle catene low cost. Sarebbero soldi buttati. Meglio comprare meno ma di qualità e che duri di più.
– Sempre parlando di shopping fatto nello scorso fine settimana in Liguria, ecco il mio secondo acquisto: due bicchieri di ceramica decorata a mano, provenienti dal negozio che vi segnalavo nel post di lunedì (Cose dell’Altro Mondo, a Finalborgo).
Quello con le barchette a vela ora ospita gli spazzolini da denti sul lavandino del bagno. Quello col mare e le colline è andato ad arricchire il set che già ho sul tavolo da toilette.
– Come sapete, io volo quasi sempre con Lufthansa, per ovvi motivi. Quello che sto per dire, però, non è motivato dal fatto che sono “interna”, è davvero quello che penso: Lufthansa è una compagnia aerea fantastica.
Innanzitutto, le hostess sono sempre gentili (e no, non abbiamo scritto in fronte che siamo interni: quando saliamo sull’aereo sembriamo passeggeri come tutti gli altri), non ho mai visto trattare nessuno senza gentilezza sui voli Lufthansa. Vorrei anche dire che il mio bagaglio è sempre stato puntuale, mai rotto o perso, ma questo in realtà non dipende dalla compagnia aerea, bensì dal personale dell’aeroporto (ricordatevi infatti che se vi perdono o rovinano la valigia, la colpa non è mai della compagnia aerea con cui avete volato, bensì dell’aeroporto dove vi trovate o da cui siete partiti, infatti noi in tutto il mondo abbiamo avuto problemi di bagaglio sempre e solo a Malpensa, che è tristemente nota per episodi di questo tipo).
E poi ci sono dei servizi aggiuntivi che sveltiscono le pratiche pre-volo e che la rendono una compagnia aerea davvero moderna e al passo con i tempi. Già da molto si può effettuare il check-in on-line, ricevendo la carta d’imbarco via email o sul cellulare: questo permette (nel caso in cui si abbia solo il bagaglio a mano) di andare direttamente ai controlli di sicurezza senza dover fare la coda ai banchi del check-in. Se non si è così tecnologici, all’ingresso degli aeroporti ci sono delle macchinette automatiche di Lufthansa, dove basta inserire il codice di prenotazione, per ricevere la carta d’imbarco sul momento, quindi anche in questo caso si possono evitare le code.
Nel caso in cui si debba consegnare una valigia da stiva, invece, si può comunque fare il check-in on-line o alle macchinette, dopo di che basta andare al banco della consegna dei bagagli (baggage drop-off), dove la coda è decisamente più scorrevole che al normale check-in, ma in effetti un po’ di coda c’è sempre. Ebbene, lo scorso fine settimana ho scoperto che Lufthansa ha trovato la soluzione anche per questo: accanto alle macchinette per fare da soli il check-in, c’è ora un nastro per poter consegnare i bagagli in modo automatico, senza code. Basta mettere il vostro bagaglio sul nastro, poggiare la carta d’imbraco sullo scanner (dalla parte del codice a barre) e confermare: a quel punto la macchinetta produrrà quella striscia adesiva da indollare intorno al manico della valigia. Fatto questo, basta stampare la ricevuta (mi raccomando: vi servirà se il bagaglio si perde o ha problemi o comunque per dimostrare che è vostro!) ed ecco che il cancelletto si apre, il nastro si mette in movimento e in modo del tutto automatizzato la vostra valigia verrà portata all’aereo.
Devo dire che con noi ha funzionato alla perfezione, anche se la prima volta, come in tutte le cose, ci vuole un po’ di concentrazione, non conoscendo il procedimento, ma prevedo di diventare in fretta un’esperta, come con i check-in on-line.
– Infine, cosa ne pensiamo di questo bagaglio a mano? È di Picard, in pelle morbidissima, l’ho visto lo scorso weekend all’aeroporto di Amburgo e me ne sono istantaneamente innamorata. Mi resta da capire se poi sarebbe comodo o meno per viaggiare: temo che il mio banale trolley, per quanto bruttino e molto meno stiloso, sia notevolmente più pratico, peccato).
Certo, ci sarebbe anche il forte deterrente del prezzo, a dire il vero…
Ok, mi sa che è un no. 🙁
Voi che ne pensate?
E questo è tutto.
Voi che fate?
18 Comments
Ho volato una volta con la Lufthansa, immagino che in dodici anni siano cambiate molte cose, visto che sul volo da Francoforte a Torino mi piazzarono in mano un panino incartato ala bell'e meglio, mi abbaiarono contro in tedesco – che conosco pochissimo – ogni volta che ho provato a chiedere un'informazione in inglese e che l'aereo sembrava quello di Fantozzi in gita, con le poltrone in finta pelle tenute insieme con il nastro adesivo O_o
Direi allora che sono decisamente cambiate un'infinità di cose.
Poi non conoscere la lingua fa spesso fraintendere: spesso gli stranieri pensano che siamo arrabbiati quando parliamo in italiano, visto che rispetto ad altri popoli gesticoliamo di più, ci infervoriamo di più e abbiamo un tono di voce generalmente più alto. È chiaro che può capitare anche a noi con altri popoli se non conosciamo la lingua e il popolo (è il mio problema con i francesi).
Inoltre, per quella che è la mia esperienza, in Germania chi lavora nel tursimo sa sempre e comunque l'inglese, quando non anche altre lingue.
Il cibo in aereo invece è un problema che affligge qualsiasi compagnia aerea di qualsiasi nazionalità, ne ho provate parecchie e temo non ci sia soluzione.
anche io adoro lufthansa, quando lavoravo in siemens per ovvi motivi volavo solo lufthansa, ho ancora la miles e per fortuna swiss è convenzionata solo che i voli lufthansa in svizzera li serve swiss..buona è anche se più piccola, hostess sempre gentili anche se parlo dialetto aimè!
il primo volo che feci era a stoccolma in business, ricordo ancora il cioccolatino con il logo e il salmone su piatti di ceramica, innamoramento al primo colpo! ho anche lo zainetto che ho regalato a mia sorella e che ancora usa!
È vero, quando sono andata a Basilea ho preso Swiss e mi sono trovata molto bene.
E vabbè, con me sfondi un corridoio infinito di porte aperte, direi! Sulla mia ostilità verso le grandi catene low cost non ripeterò una sola sillaba, ché tanto ti annoierei e basta. La scorsa settimana, al mercato di Fano, ho comprato anch'io un vestito marinière molto carino e a soli 15€ (altra porta aperta) e credo che lo porterò molto durante questa e le prossime estati.
Con Lufthansa l'idillio procede da quando, 12 anni fa, ho mandato la compagnia di bandiera italiana a farsi benedire. Unico peccato: il volo DUS-BLQ è stato abolito e le prossime volte che tornerò dai Nonni dovrò scegliere Germanwings (sempre famiglia LH) ma partendo da Colonia. Peccato.
Sul borsone direi: desisti, che poi senza rotelline te lo devi portare in spalla e addio praticità.
Sì, peccato perché è bello, ma mi sa che il trolley è più pratico…
Trovo molto simpatico fare acquisti sulla spiaggia, sopratutto quando si diventa
un gruppetto molto interessato. Anch'io trovo sempre qualcosa da comprare (purtroppo!) Per quanto riguarda il bagaglio a mano io tifo sempre per il trolley.
Baci Maria
Credo anche io che quel borsone sia troppo poco pratico… Peccato perché lo trovo bellissimo.
A proposito di low cost, mi servirebbe un tuo parere. Viste le grosse difficoltà che sto avendo a trovare abbigliamento premaman (c'è in arrivo una pupetta qui! :), né benetton né oviesse hanno più il reparto apposito e nella mia zona non trovo altre catene specializzate)stavo pensando di orientarmi su c&a. Sinceramente non voglio spendere cifre esose, visto che si tratta di abbigliamento specifico che porterò solo per un breve periodo, quindi le proposte che ho trovato sul sito online ssembrano fatte apposta per me, ma non vorrei prendere roba proprio scadente scadente… Ho già avuto due opinioni favorevoli: mia madre una volta mi ha portato dalla Germania un maglioncino che non era malaccio, con un buon rapporto qualità-prezzo e mia suocera, che ci ha vissuto più di vent'anni mi ha detto che comprava molto nei negozi della catena. Tu che mi dici, me la rischio?
Innanzitutto: congratulazioni!! 🙂
Ti dico la verità, non ho mai preso nulla da C&A un po' perché non ne ho uno vicino a casa/ufficio o comunque mi capita raramente di passarci vicino, e un po' perché a guardare dalle vetrine non ho mai visto nulla che corrispondesse davvero al mio stile.
Di conseguenza non ho mai provato i capi e non so dirti nulla sulla qualità.
Però visto che sono capi che metterai ovviamente per un breve tempo e non capi che devono durarti anni, io andrei tranquilla anche con le low cost come c&a, ma anche Zara e H&M che – almeno qui – hanno anche linee premaman.
Pensi che i capi presi in spiaggia non siano made in China, anche se di cotone?
Visto il prezzo non c'e'altra spiegazione..
No: sull'etichetta di entrambi c'è scritto Made in Italy, pensa un po'.
Ma mettiamo pure che sia una bugia e che siano made in China, e allora? Questo non c'entra con quello che sto dicendo io. Io sto parlando di qualità e rapporto qualità-prezzo dei capi e questi vincono di sicuro su quelli delle catene low cost. Pure se fossero fatti in Cina come quelli di Zara, H&M, Mango, ecc., questi sono comunque di cotone (a differenza degli altri) e costano pure meno. Quindi sono comunque superiori.
Io sto cercando disperatamente dei vestitini estivi da poter mettere ora che Monaco sembra investita da un clima sub-sahariano… niente… Mi rifiuto di comprare vestiti in tessuti sintetici perchè la mia pelle non li può sopportare, inizio a sudare non appena li indosso!!! Spero di approfittare anch'io dello shopping in spiaggia durante le vacanze (in Italia)!
Per quanto riguarda il check-in Lufthansa fai-da-te pensa che io una volta ho dovuto fare la consegna bagaglio a 30 persone che ho accompagnato in aeroporto, una genialata davvero, si risparmia davvero un sacco di tempo! Ancora qualche minuto e la hostess Lufthansa del banco check-in sarebbe venuta da me a dirmi di smetterla di rubarle il lavoro!!!
Hahaha, grande! 😉
Esatto, i capi sintetici mi fanno sudare sempre, anche in inverno. In estate poi ho il terrore che scatenino cattivi odori o peggio che mi provochino delle reazioni cutanee (ho la pelle delicata e mi è già capitato).
Guarda, io sono rimasta molto sorpresa di questi abitini trovati in spiaggia. E' triste che del made in italy di cotone sia relegato ai venditori ambulanti, mentre gli stracci sintetici di Zara & co. si trovino nelle maggiori vie dello shopping…
In bocca al lupo per gli acquisti allora!
Li hanno fatti comunque entrambi i bambini cinesi..ma qui apriamo un altro argomento ancora..
Poi se vuoi per forza aver ragione, dato il tono perentorio che usi, tieniti la ragione.
Lavoro nell'ufficio stile di un famosissimo brand ITALIANO..di calze e abbigliamento..penso di capirne qualconsina in piu' di te, senza offesa, e di certo quei capi non sono di pregiatissimo cotone made in Italy.
Anche in quanto a qualita' penso di capirne parecchio..non pensare che le collezioni in cotone organico di alcuni brand low coast sia porcheria perche' non lo sono affatto.
Quello che si paga, in tutto, e' solo il brand.
Stai calma e fatti una vita.
ma che bellini quei vestititini, sei stata fortunata perchè io non ne ho mai trovati di così carini in spiaggia…si ripetono sempre i modelli e sono un pò troppo da attempata per non dire altro, quelli che hai trovato son davvero un amore!
per quanto riguarda Lufthansa posso dire di aver avuto finora una sola esperienza, lo scorso febbraio quando sono andata a Ny e mi sono trovata benissimo…tutto perfetto e lo scalo a Monaco è stato davvero comodo oltre il fatto che l'aeroporto è davvero molto carino e pieno di negozi interessanti (il borsone della Picard è bellino ma si, temo sia molto più comodo il trolley…). Io mi godo la mia città e regione, per me quest'anno niente vacanze ufficiali spero almeno di poter approfittare a fine mese di qualche giornata in montagna…
adoro l abitino stile missoni davvero molto bello.invidia..non dico nulla di zara e hem perchè prorpio non meritano neppure troppe parole..eheh
pessima qualità e cari per quel che danno..
mentre per quel che riguarda la meravigliosa borsa di picard..temo non sarebbe mai in grado di sostituire la comodità dei meno belli trolley