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Viaggio negli USA: a caldo (e al freddo)

29 Novembre 2013

 Nel fine settimana sarò impegnatissima a tentare di sistemare l’incredibile quantità di foto che ho fatto in America nelle ultime due settimane e a sceglierne un limitato (spero) numero da pubblicare sul blog.
Nel frattempo voglio rendervi partecipi di alcune considerazioni “a caldo” su questo viaggio: sul viaggiare negli Stati Uniti, sul farlo a Novembre e cose così.
Se volete dire la vostra nei commenti, mi fa piacere.

 Vorrei cominciare dicendo che è stato un viaggio meraviglioso e un po’ la cosa mi ha sorpresa: non sono una grande fan degli USA, ad essere onesta, e – posto che comunque vorrei vedere tutto il mondo e viaggiare mi piace in ogni caso – di certo l’America su di me non esercita nemmeno un decimo del fascino che esercita invece l’Asia. Perché quindi un viaggio in America? Perché si è presentata l’occasione e quando c’è l’occasione di viaggiare io la colgo, qualunque sia la meta, qualunque sia il periodo.
Ebbene, sono grata di aver fatto questo viaggio, perché è stato niente meno che splendido.
Ecco, a grandi linee, il giro che abbiamo fatto e di cui, una puntata alla volta, vi parlerò nelle prossime settimane: Los Anglese, Death Valley (valle della morte), Las Vegas, Boulder City, Hoover Dam, Flagstaff, Grand Canyon, San Diego, Joshua Tree National Park, Los Angeles.

 E ora due parole sul periodo: la seconda metà di novembre è decisamente bassa stagione e questo comporta una serie di pro, ma anche di contro.

I pro:
– essendo bassa stagione non ci sono molti turisti, cosa che è sempre un vantaggio, visto che non si trovano code per visitare le principali attrazioni né folla nei principali siti di interesse. Questa, in posti altamente turistici come quelli che abbiamo visitato, è una vera benedizione.
Agli Universal Studios abbiamo sentito di code quasi di ore per fare qualsiasi cosa in estate, mentre noi abbiamo passato una piacevolissima giornata senza folle né lunghe attese. Abbiamo acquistato il biglietto per il tour degli Warner Bros Studios la mattina stessa, cosa impensabile in alta stagione, quando bisogna prenotare con settimane di anticipo. Al Grand Canyon ci sono stati momenti in cui eravamo praticamente soli in mezzo al nulla, che è una sensazione meravigliosa e rarissima in un posto visitato quanto questo.
– Non si muore di caldo e questo per me è un pro enorme. Se siete come me e sopportate male il caldo, meglio pianificare il viaggio da settembre/ottobre in poi. Io amo l’Asia, ma una cosa che detesto nella maggior parte dei Paesi asiatici è il clima rovente per quasi tutto l’anno, accompagnato da aria condizionata sparata al massimo in tutti i posti chiusi. Mi ammalo ogni volta. Dai racconti di chi ci è stato in estate, una cosa simile succede anche a Los Angeles, Las Vegas, Sand Diego, ecc… Visitare questi posti in autunno risolve il problema.
– In bassa stagione i prezzi sono più bassi. E si trova posto ovunque, anche quando si arriva a San Diego a mezzanotte senza aver prenotato nulla e si entra in un popolare hotel del centro chiedendo se per caso hanno ancora una stanza. Se l’avessimo fatto ad agosto, temo avremmo dovuto dormire per strada.

I contro:
– Il clima certo non è rovente, ma può essere comunque poco piacevole: noi abbiamo avuto giornate con sole e 30°C, seguite da giornate molto più fredde, che però verso mezzogiorno si scaldavano di nuovo. Questo può essere un problema per l’abbigliamento, soprattutto se si viaggia con un bagaglio limitato.
– Se nello stesso viaggio si visitano anche posti come Flagstaff e il Grand Canyon, ci si deve preparare ad essere accolti dall’inverno vero: noi ci abbiamo trovato due gradi – DUE! – ed eravamo del tutto impreparati. Vestiario a parte, comunque devo dire che visitare questi posti in inverno ha un gran fascino.
In questa foto indosso: una t-shirt, un cardigan di cotone, un golfino di cashmere, un giacchino di jeans, una sciarpa. Tremavo comunque come una foglia.

– E bisogna tenere conto del fatto che in questo periodo fa buio prima che in estate, la luce cala verso le 17, le giornate sono più corte e di conseguenza le cose visitabili solo alla luce del sole (come i parchi, i canyon, le valli, ecc…) vanno fatte di mattina e non si deve perdere tempo (però almeno non si muore sotto il sole con 45°C come in estate, io lo preferisco di gran lunga!).

 E ora alcune considerazioni generali e del tutto casuali.

– Ci sono cose che mi scioccano ogni volta negli Stati Uniti, poi quando me ne vado per qualche motivo le rimuovo e ogni volta che ci torno mi faccio scioccare da capo. Prima o poi imparerò.
Per dire, parliamo un momento delle dimensioni delle porzioni di qualsiasi cibo. Esiste una cosa che non sia enorme in America? No davvero, la cosa ha del ridicolo. Noi europei non siamo preparati, io mi sento male ogni volta.
Tipo: vai al cinema, chiedi un sacchetto di popcorn e una coca e ti vedi recapitare due litri di coca e dieci chili di popcorn. Ma perché?

Vai al ristorante, ordini una bistecca e ti portano direttamente il bue al tavolo.

Per colazione scegli la “blueberry pancakes breakfast” e ti trovi davanti quanto segue:

Io mi chiedo come sia possibile che esistano persone magre negli USA (perché l’incredibile è che esistono!).

– Ovunque vai, trovi una connessione internet wi-fi gratis. Hotel, ristoranti, bar, a volte anche piazze o centri commerciali.
Perché in Europa è così difficile seguire l’esempio? Mi sfugge, davvero.

– È vero che le distanze sono enormi qui, ma c’è anche da dire che macchine e autostrade sono fatte di conseguenza, qindi guidare non è poi così pesante – anche di notte – e si riescono a fare moltissime miglia in una volta sola.

 Queste sono le prime considerazioni subito al termine del viaggio. In realtà c’è tantissimo da dire, ma un po’ alla volta.
Dalla prossima settimana comincerò a pubblicare le foto e tutte le informazioni sulle varie tappe.

 Buon weekend a tutti!

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America del Nord  / USA  / Viaggi

Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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6 Comments


Serena
29 November 2013 at 8:43 am
Reply

Concordo con tute e tre le tue ultime considerazioni: sono stata in Canada a Giugno ed ho pensato le tue stesse cose! Anche lì dimensioni enormi x tutto (cibi, saponi, medicine, vestiti, automobili ecc., la nostra taglia extra corrisponde alla loro taglia small), wifi gratuito in ogni dove e distanze enormi ma facilmente copribili in poche ore grazie alle strade (anch'esse enormi!)



Titti
29 November 2013 at 10:55 pm
Reply

Ah tesoro, mi sto leggendo tutti i post e aspetto i nuovi!
Allora, in me trovi una grande amante degli Usa, non so perchè, ma ogni volta per me è una gioia.
Sulla California, due anni ci abbiamo vissuto un mese intero e per me è stata una delle vacanze più belle della mia vita! Concordo sull'estate, ma solo per quanto riguarda la Death Valley: noi siamo stati tutto luglio e – incredibile perchè non lo immaginavamo – a San Francisco io ho avuto freddo! Ho comprato una giacca di pile, l'acquisto migliore del mese 😀 A Los Angeles uno spettacolo e la Death pazzesca: 51 gradi, mentre a Las Vegas solo 48… insomma è stata una escursione termica incredibile! Non vedo l'ora sia l'anno prossimo per tornarci e sai… mi hai fatto venire voglia di rispolverare vecchie foto e farci qualche post rewind!
Per le dimensioni, si, pazzesche ovunque (per la gioia del romano), il wifi chettelodicoaffà, le autostrade fantastiche! Guidare in quelle a sei corsie è uno spasso, come in quelle semideserte del Nevada…

Ohi, ti chiamo nel weekend che finalmente sono a casa anche io e… l'11 è vicinooooooo!!!!!

Titti

http://dellaclasseedialtremusiche.it



Anonimo
30 November 2013 at 8:43 am
Reply

Ciao Chiara! Anch'io quando sono stata in America (ormai una decina di anni fa) sono stata colpita dalla grandezza! (soprattutto in termini di vestiti, ma anche le dimensioni di quei supermercati! I carrelli della spesa!). Basti pensare agli alberghi di Las Vegas!! Noi alloggiavamo al Luxor, ma mi ricordo il marmo del Cesar Palace, le decorazioni in vetro del Bellagio, l'aquario del Mandaly Bay … Tutto enorme!!!!E poi anche dal loro patriottismo: bandiere americane (e aquile) ovunque!!!
A me una città che è piaciuta tantissimo (e mai me lo sarei aspettato!) è stata San Francisco! Te la consiglio se mai ti capitasse un altro giretto negli USA! E comunque confermo: anche in Agosto a San Francisco faceva freddissimo!! (almeno per i nostri standard di Agosto!). E' inutile, viaggiare è sempre bello e ti fa sempre scoprire delle realtà meravigliose!!!
Intanto buon week end Chiara! (il mio sarà all'insegna dello shopping pre-natalizio: non vedo l'ora!)
Benedetta



    Titti
    30 November 2013 at 11:08 am
    Reply

    Hai ragione Benedetta, a San Francisco un freddo disumano, ma bellissimo vero? E passare da quel freddo ai 48 gradi di Las Vegas é stato una specie di percorso Kneipp ihihihihi

    Anonimo
    5 December 2013 at 9:43 am
    Reply

    Io sono stata ad agosto e a San Francisco ho dovuto comprare un cappotto (leggero) perchè si gelava!!! E poi via verso i 45°C esterni di Las Vegas (ma 18-20°C negli alberghi) e di nuovo freddo al Bryce Canyon (Utah)….davvero meglio di un percorso Kneipp 🙂
    Jordana

Scarabocchio Girl
1 December 2013 at 10:20 pm
Reply

Ho letto volentieri le tue considerazioni e pro e contro…Non sono mai stata in America ma credo che anche io farei il giro che hai fatto tu! Oppure San Francisco e lo Yellowstone, da sempre il mio sogno! 🙂 buona settimana!



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