C’è da dire che la nostra visita a Vegas è iniziata letteralmente sotto una buona stella, visto che mentre all’orizzonte iniziavamo a scorgere le luci abbaglianti della città, la nostra vista è stata attraversata da una stella cadente nitida e solitaria, che ci ha lasciati a bocca aperta.
Forse sarà anche per questo che a me questa città non è dispiaciuta.
E qui vorrei aprire una parentesi: sento spesso di gente che visita Las Vegas, per poi lamentarsi che è kitsch, brutta e squallida. Scusate, ma questi sono esattamente i motivi per cui questo posto è famoso, cosa vi aspettavate? Se odiate il kitsch, il finto e il turistico, perché recarsi nella capitale mondiale di queste tre cose? Per lamentarsene? Che senso ha? Non è allora meglio stare a casa o scegliere una meta diversa? Ora, nemmeno a me kitsch, finto e turistico piacciono particolarmente nella mia vita quotidiana eh, però credo che un’eccezione ogni tanto sia divertente, e un paio di notti a Vegas hanno decisamente il loro perché.
Se si visita Las Vegas, quindi, a mio avviso bisogna farlo con consapevolezza e con la giusta attitudine mentale (altrimenti meglio lasciar stare): abbracciare il kitsch e sguazzarci dentro, ché una cosa così surreale probabilmente nella vita non vi ricapiterà più… perché Vegas è talmente assurda e fuori da ogni possibile schema, tanto esagerata ed esibizionisticamente finta, che quasi quasi fa tutto il giro e rischia di diventare quasi poetica.
Certo è che le attrattive di Las Vegas in effetti si limitano solo alla famosa Strip (nome ufficiale: Tropiacana Avenue) costeggiata da hotel pazzeschi e innumerevoli casinò, negozi e… beh, più o meno qualsiasi altra cosa, purché luccichi, suoni e possa spillare soldi ai visitatori.
Al di fuori di questa zona, in realtà, la città è del tutto priva d’interesse e pure bruttina. (L’ho sentita definire molto squallida, ma ad essere onesta non me lo è sembrata particolarmente, almeno non più di altre città americane)
Questo fa sì che una o due notti siano totalmente sufficienti per un soggiorno in città.
Se la sera scorre via veloce tra infiniti show e tutte le attrazioni che una città del genere ha da offrire, di giorno le occupazioni sostanzialmente si limitano allo shopping (almeno gli outlet valgono parecchio la pena!) e al limite a qualche ora nella piscina dell’hotel in cui alloggiate.
Oppure si può sempre fare un’escursione fuori città, per esempio a Boulder City e alla Hoover Dam. Ma di questo parliamo nel prossimo post.
In ogni caso, la vita sulla Strip di Las Vegas si svolge la sera e il mio consiglio è di visitare praticamente tutti gli hotel – o almeno i più famosi – sia per vedere gli show che si tengono lì davanti, sia per ammirare le assurdità che si trovano all’interno.
Vi sentirete trasportati in una realtà parallela, dove il sotto è il sopra, dove in due passi potete passare dal Ponte di Rialto di Venezia ad una nave di pirati, perdere piper-marito sulla quinta strada di New York, mangiare una crepe a Parigi sotto la Tour Eiffel, ritrovare piper-marito in Egitto ai piedi di una sfinge, passare davanti ad un vulcano in eruzione per andare a vedere gli acrobati del circo… cose così.
Anche attraversare un casinò alle nove del mattino, con una tazza di caffé in mano, mentre intorno a te c’è gente coperta di paillettes che gioca alla roulette come se niente fosse, ha del surreale. (Com’è che a Las Vegas per fare letteralmente qualsiasi cosa devi sempre attraversare un dannatissimo casinò? Parliamone.)(Ok, domanda cretina.)
In realtà la strada è parecchio lunga e c’è tanto da vedere, quindi dovrete iniziare il percorso già di giorno, oppure dividerlo in due serate, come abbiamo fatto noi. Le prime due notti, infatti, abbiamo alloggiato al New York New York e abbiamo quindi esplorato la parte sud della Strip (in realtà la prima sera siamo arrivati tardi, quindi siamo andati direttamente a dormire). L’ultima notte, invece, ci siamo spostati al Flamingo, da cui ci siamo mossi per visitare tutta la zona nord. Il Flamingo, tra l’altro, è stato il primissimo hotel ad essere costruito a Las Vegas, quando ancora non c’era nulla, ed è quello che ha dato il via a tutta la follia…
Ecco una carrellata di foto delle cose che più mi hanno colpita.
Il nostro primo hotel, il New York New York, dove abbiamo ricevuto un upgrade per una suite con tanto di idromassaggio accanto al letto. Sì, la cosa ha lasciato perplessa anche me.
Vi consiglio fortemente di fare colazione da “Il Fornaio”!
Il Luxor…
Secondo me l’hotel più bello – e di certo uno dei più eleganti e costosi – è il Venetian.
A parte il fatto che attraversare il Ponte di Rialto su una scala mobile mi ha fatto molto ridere, l’interno, comunque, è fatto davvero bene! (Dove si vedono i canali e le gondole che ci navigano sopra, anche se c’è il cielo azzurro, quello è l’interno dell’hotel…)
Un’altra scala mobile decisamente particolare è quella a chiocciola del Caesar Palace, o almeno io non avevo mai visto una scala mobile a chiocciola prima, tranne forse in Harry Potter…
Un grande classico è lo spettacolo delle fontane danzanti davanti al Bellagio.
Per non parlare del vulcano che erutta davanti al Mirage o dello show dei pirati davanti al Treasure Island…
Poi ci sono il Paris Las Vegas e l’Excalibur, entrambi più interessanti fuori che dentro, a mio avviso…
Al Margaritaville, invece, si può cenare come se si fosse su uno yacht.
Gli stimoli visivi a Las Vegas di certo non mancano e questa è solo una piccola parte, ma direi che a questo punto forse vi gira la testa, quindi chiudiamo qui. Facciamo un bel respiro e torniamo alla realtà.
Alla prossima puntata!
8 Comments
Sono d'accordo con te, non capisco perché tante persone vadano a Las Vegas per poi lamentarsi del fatto che sia troppo kitsch, finta etc. Come non capisco chi ci resta addirittura settimane intere! A me piacerebbe visitarla per un paio di giorni come hai fatto tu, credo sia "un'esperienza", una di quelle cose talmente assurde e surreali che vanno viste almeno una volta nella vita 🙂
Secondo me è umanamente impossibile stare a Las Vegas per settimane: si rischia di uscire seriamente di testa… O_o
Mamma mia che posto assurdo!
Mi fa molto ridere Venezia con quell'acqua azzurrissima e il campanile di S. Marco attaccato al ponte di Rialto.
Sarei curiosissima di vedere Las Vegas dal vivo, è allucinante!
Brava: "allucinante" è un aggettivo molto azzeccato per Vegas.
Buongiorno Chiara, noi avevamo alloggiato al Luxor e non era affatto male … Io ero rimasta molto colpita dai profumi: mi pareva che ogni hotel avesse un profumo diverso e in tema con l'ambientazione … Tipo al Luxor c'era un profumo di spezie che ricordava l'Egitto, a quello in parte con l'immenso acquario all'ingresso (credo fosse il Mandalay Bay) c'era profumo di vaniglia, e via dicendo … E poi mi era piaciuto tantissimo il Bellagio con quel soffitto di fiori di vetro!
Diciamo che Las Vegas è un posto da visitare quantomeno per capire la filosofia americana del 'più grande è, meglio è!'. Buon week end!
Benedetta
Sai che hai ragione? Anche noi abbiamo notato questa cosa dei profumi. Secondo noi è per coprire l'odore delle sigarette, visto che nella maggior parte dei casinò si può ancora fumare…
Ho sempre snobbato Las Vegas ma tu hai il potere di farmi interessare sempre ai tuoi viaggi (e ne ho sentite altri di racconti su LA non troppo positivi…) e ora ho davvero molta curiosità di andare… che bel viaggio hai fatto. Come sempre aspetto le altre puntate!
p.s.= ma quel cielo azzurro a Venezia sembra vero… assurdo!!!
I tuoi post sui viaggi sono sempre troppo belli! Mi piacciono le mille foto che metti e come descrivi ciò che ha visto/fatto 🙂 Era da un bel po' che non passavo dal tuo blog, e mi sto rimettendo in pari 🙂