Questa settimana non sto nella pelle per l’arrivo del weekend, perché sarà meglio del solito e io non vedo l’ora. Il mio atteggiamento di oggi non è quindi il solito “gioiamo del fatto che sia già mercoledì e il fine settimana si avvicini”, quanto piuttosto “oddio, ma è solo mercoledì, vorrei disperatamente fosse già venerdì!”.
Cerchiamo quindi di distrarci con gli aggiornamenti di metà settimana, che a questo giro sono leggermento meno inutili del solito. Ma poco eh.
– Per prima cosa, un annuncio: il mio blog è stato nominato ad un concorso per i 100 migliori blog internazionali che parlano di vita all’estero. Ora, non ho idea di chi abbia segnalato il mio blog o di come mi abbiano trovata, ma in qualsiasi modo sia successo: grazie! Questo concorso (si chiamerà concorso?) io in realtà non lo conosco, perché ho scoperto questa mattina di essere stata nominata e ad essere onesta non l’avevo mai sentito prima, in ogni caso si chiama “Top 100 International Exchange and Experience Blogs“. Da oggi sono aperte le votazioni, ognuno può votare una sola volta fino al 17 febbraio. Il venti febbraio annunceranno i vincitori, non ho la più pallida idea di cosa si vinca, credo nulla ad essere onesta.
Sì, sono impressionata anche io dalla mia scarsa preparazione in questa materia, ma se volete votarmi comunque, a me farà immensamente piacere. Se avete voglia, quindi, basta cliccare sul bottone qui sotto, vi apparirà la lista in ordine alfabetico di tutti i 100 blog partecipanti, scendete fino alla L come “Live from Hamburg”, selezionate il mio blog e poi in fondo cliccate su “vota”:
– Cominciamo col rispondere a chi mi ha chiesto cosa ho comprato da Comptoir des Cotonnier sabato scorso. Ma prima una premessa: questa marca francese a me piace parecchio. Mi piace moltissimo come stile e abbastanza anche come qualità, ma secondo me i prezzi sono spropositati, inoltre spesso la vestibilità è strana forte. Per questi motivi non compro poi così spesso e quando lo faccio è quasi sempre durante i saldi – come in questo caso.
E infatti ho trovato due toppini proprio carucci a prezzi più che decenti. Uno rosa cipria in misto seta, un capo basico di quelli che te li porti dietro una vita e vanno bene sempre. L’altro nero, con un taglio un po’ rock e dei decori elaborati che però essendo ton sur ton non risultano eccessivi, anzi trovo che questo top sia molto fine.
– Continuiamo a parlare di shopping, perché ieri ho trovato nella casella spam (dove non guardo mai, ops) un commento a questo post in cui mi si chiedevano informazioni sul mio shopping sul sito Sheinside. Ho risposto subito al commento, scusandomi del ritardo, ma ho anche deciso di parlare apertamente sul blog della mia esperienza. Se è vero, infatti, che solitamente qui tendo a parlare quasi solo di cose positive o che mi sono piaciute, scegliendo di tralasciare quelle no, in questo caso però voglio mettere in guardia chi magari sta prendendo in considerazione l’idea di fare acquisti sul quel sito.
Allora, io ho ordinato un cappottino color cammello chiarissimo, ecco le mie considerazioni in proposito:
- È costato poco, il taglio è adorabile, il colore corrisponde alla foto e il tessuto ha una percentuale di lana decente, purtroppo anche insieme a tanto sintetico, ma non essendo un capo di abbigliamento che va a diretto contatto con la pelle, ci può stare. Per quel prezzo poi.
- La qualità comunque non è eccelsa, ma questo naturalmente me lo aspettavo da una marca low cost. In ogni caso, sia materiale che fattura sono abbastanza scarsi. Questo è un fattore di cui bisogna essere assolutamente consapevoli quando si fanno acquisti qui.
- Il retro del colletto e la parte interna delle tasche sono foderati di un orrendo tessuto arancione che nelle foto non si vede assolutamente e non c’è scritto da nessuna parte nella descrizione del prodotto. Mi rendo conto che sono parti sostanzialmente nascoste, ma avrei voluto saperlo prima, perché non sono certa che l’avrei comprato ugualmente.
- Un’altra cosa che non era chiara dalla descrizione del prodotto è l’esatta composizione del tessuto: sul sito c’è scritto solo tweed, quindi lana. Sull’etichetta all’interno del cappotto, però, viene fuori che non è 100% lana, ma c’è anche parecchio materiale sintetico. Ecco, questo va specificato, altrimenti secondo me è truffa.
- Il pacco ci ha messo veramente una vita ad arrivare, molto più di quanto scritto nelle informazioni ufficiali sul loro sito.
- Mentre aspettavo che arrivasse il pacco ritardatario, ho mandato due email al servizio clienti. Non ho MAI ricevuto risposta. Mai. Complimenti per il servizio! Una cosa così non mi era mai successa.
- Va bene i prezzi bassi, ma ricordatevi che state facendo acquisti presso una ditta americana, che spedisce i prodotti dall’America, il che significa che quando il pacco vi arriverà, dovrete pagare le spese di dogana, che non sono molto alte, ma dovete metterle in conto sul prezzo finale.
Il mio giudizio finale è che non credo proprio comprerò altro di questa marca. Anzi, ne sono certa.
– E ora voglio raccontarvi un’altra cosa sempre su questa marca, al di là della mia (poco soddisfacente) esperienza di shopping, perché io ancora non posso crederci.
Quando ho visto che il pacco non arrivava nei tempi stabiliti, sono andata sul sito e ho cercato la pagina con le informazioni per contattare il servizio clienti. Mentre leggevo, mi è caduto l’occhio su un link che diceva qualcosa come “informazioni per blogger che vogliono diventare partner“. Incuriosita, ho cliccato.
Non ero pronta a quello che avrei letto.
Tu, ingenua blogger, vuoi diventare partner di questa marca sconosciuta e di bassa qualità? Beh la prima cosa che devi sapere è che – a quanto pare – il fatto che tu faccia loro della pubblicità gratuita è un grossissimo onore!! Tanto che in questo “programma” vengono accettati solo blogger con millemila lettori E (non o) millemila seguaci sui vari social network come facebook, instagram, twitter, ecc… Non hai milioni di follower? Non sei degna di fare pubblicità gratuita a questa marca sconosciuta e di bassa qualità, è molto semplice.
Pubblicità gratuita? Eh sì, perché mica vi aspetterete di essere pagate, mi auguro! Macché. Voi gli fate pubblcità, loro vi mandano dei vestiti (di bassa qualità, ricordiamolo) gratis. Aspettate, ho detto gratis? Ecco, non è proprio vero. Con gratis intendo che non pagate i vestiti che vi mandano, ma le tasse di dogana? Ah, quelle sono a carico vostro chiaramente, eh!
Quindi, riassumendo, dovete sborsare dei soldi di tasca vostra per avere l’onore di fare pubblicità senza venire pagate, ma solo se siete blogger abbastanza famose eh, se no niente.
Ah, dimenticavo: le foto che vi fate con i capi che vi hanno “regalato” ovviamente non sono più vostre, eh no, loro le possono usare a loro piacimento come e dove vogliono, accettate questa cosa nel momento in cui sottoscrivete la “cooperazione”.
HAHAHAHAHA! Ma secondo voi qualche allocca ci è cascata?? Io sono senza parole.
Bene, questo è tutto. Quando arriva venerdì??
E voi, che fate?
21 Comments
Ti stupiresti nel vedere quante blogger/youtuber fanno pubblicità a questo (e a molti altri, a dire il vero) fantomatico sito di cineserie! Non faccio nomi qui (anche se i video sono pubblici, quindi si possono trovare facilmente).. La cosa assurda è che questi capi vengono sempre decantati come bellissimi, comodissimi etc. anche se si vede palesemente che non lo sono affatto. E tutto per un pò di paccottaglia gratis..
Ma sul serio? Sono senza parole…
Vado completamente OT, ma per una volta che sono in Italia… ciao Chiara!! Che bello vedere il blog completo di foto e senza problemi di caricamento 🙂
Il brand che citi nel post lo conosco proprio tramite alcune bloggers che seguo su IG, a quanto pare sì, le loro tecniche di marketing riscuotono comunque adepti, per quando assurde (le tecniche, non le bloggers!).
Bacioni…da nord-est!
Elena
Hahaha, ciao!! Ben tornata! Ti fermi per un po'?
Ma allora è vero che c'è chi si fa abbindolare. Sono senza parole…
Ciao Chiara…ti ho votata! E poi ti volevo dire che ieri sera, mentre guardavo un film, ti ho pensata.Il film si intitola "Lost in traslation" con Scarlett Johansson e Bill Murray ed è ambientato a Tokyo. Ed è per quest'ultima cosa che ho pensato a te, in questo film la città non è solo uno sfondo ma la si vive davvero.
Buona giornata Ersy.
Grazie!
Mi è piaciuto molto Lost in Translation, anche se devo ammettere che mi ha lasciato un po' di tristezza…
Ma che carini quei due top…pero' hai ragione, si puo`' comprare solo in saldo, i prezzi sono
effettivamente sproporzionati. Baci Maria
P.S. E' chiaro che ti ho votata anch'io…come avrei potuto non farlo…!
Grazie mille Maria!!
Bene, il mio voto l'ho dato. Ora sono curiosa si scoprire qual è il premio…
E grazie per non aggiungerti alla sfilza infinita di wannabefèscionbloggers. Grazie sul serio.
Grazie mille!
Beh questo non è un blog di moda, ma anche se lo fosse non credo proprio mi sarei fatta abbindolare, dai è troppo svantaggioso, quasi assurdo. Io pensavo fossero senza speranza questi qua, non sai come sono scioccata di sentire che invece ci sono blogger che partecipano! Boh.
Voto subito per te Chiara!Mi rallegra sempre leggere il tuo blog,un abbraccio Graziella
Grazie infinite!!
Votata!
Ammetto di non aver mai comprato abbigliamento on line, ma solo accessori. Se una cosa non la provo non saprò mai se mi starà e come mi starà… a volte vado a riportare capi indietro che a casa non mi sembrano più così belli, figuriamoci farsi fare un reso da sti cinesari! 😛
Grazie!
Il bello dei negozi online, secondo me, è proprio che puoi provare comodamente a casa, non in uno scomodo camerino, in più puoi già provare abbinamenti con cose che hai, eccetera… Se qualcosa non va bene o non ti piace, la rimandi indietro, solitamente è gratis per la maggior parte dei negozi online e anche il rimborso di quello che hai comprato è abbastanza veloce. Io lo faccio sempre, ormai sono esperta.
Questa marca qui, però, non mi sembra affatto affidabile, se già la spedizione è stata così travagliata… Il cappottino me lo tengo perché tutto sommato è delizioso e l'ho pagato davvero pochissimo e voglio evitare ulteriori contatti con questa ditta, ma è l'ultima volta che compro da loro mi sa…
Votata!
certo che sono dei poracci questi qua!
Grazie!!
Hahaha, hai ragione.
non potevo non votarti…..!!!!il tuo blog scoperto x caso mi ha subito conquistato….x la sua semplicità e concretezza.Anche io come te italiana all' estero,vivo a Stoccarda,mi sono un po ritrovata nei tuoi post.La mia vita è molto meno frenetica della tua….sono mamma ,moglie….e un po tuttofare nella gestione di casa(dalle semplice faccende…..fino alle più complicate riguardante la contabilità)amo viaggiare e non avendo così tanta disponibilità e libertà come fai tu seguendoti mi arricchisco di notizie su posti che magari mi è difficile raggiungere.Però a volte sei uno spunto sulla decisione di alcune mete…..ti dirò :-))))Un abbraccio.Veronica
Grazie infinite per il tuo commento!!
Sono sempre felice se quello che scrivo può tornare utile a qualcuno, o anche solo allietare cinque minuti di una giornata…
Un abbraccio!
ciao! bello il top nero!! anch'io ho una maglia di CDC un po' particolare, tipo davanti seta (?) dietro maglia a buchini…si lo so, come spiegazione fa schifo, ma la maglia è bella giuro! 😉 già caruccia in saldo, in effetti CDC…
uscirei off topic per un secondo per dire GRAZIE a chi una volta sul tuo blog aveva consigliato il libro: l'arte di ascoltare i battiti del cuore….è BELLISSIMO!! =)
ciao
gio
mmhhh…. mi sa che lo leggerò anche io allora…
Votata!
Belli i top di Comptoirs, soprattutto quello nero. Sono stata tentata di comprare su Sheinside ma ho sempre desistito, un po' perché le spedizioni sono lunghissime e molto perché non mi convince la (scarsa) qualità. Direi che leggendo la tua esperienza ho fatto bene 🙂
VERDEMENTA – curvy fashion blog