Sapete già che – nonostante tutto – mercoledì sera sono riuscita ad arrivare in Francia viva e con i timpani integri.
In realtà ero in Francia, però, per lavorare in Svizzera. Sì, perchè da giovedì mattina in poi sono dovuta essere alla fiera Baselworld di Basilea fino a questo fine settimana per degli appuntamenti con la stampa (come l’anno scorso).
Dal momento che a Basilea in città è impossibile trovare posto in periodo di fiera, la gran parte di chi partecipa in realtà sta in albergo fuori città, che sia Svizzera, Francia o Germania (Basilea è in Svizzera, ma proprio al confine con Francia e Germania). Il nostro cliente, quindi, ci ha messi in un hotel in Francia.
Come potete immaginare, dal momento che in fiera si lavora dalla mattina presto alla sera senza sosta (un appuntamento con la stampa via l’altro, c’è da diventare pazzi), nei tragitti in taxi da e verso l’hotel e durante le cene rasentiamo tutti la follia, devo dire che è molto divertente. Peccato questa volta fossi ammalata, va beh.
Comunque, quest’anno abbiamo avuto fortuna, perché non solo l’hotel era carino, ma era anche nell’adorabile centro storico – e pedonale – della deliziosa cittadina francese di Mulhouse.
Ora, mi rendo conto che Mulhouse non rientra tra le mete turistiche principali in Europa, ma se per caso vi trovate nei dintorni o ci passate diretti da un’altra parte, io vi consiglio di fermarvi, perché è proprio carina.
(Scusate per la qualità delle foto, che sono state fatte tutte con l’iphone, perché ero in viaggio di lavoro e chiaramente non avevo la reflex con me)
Un po’ di tromp l’oeil…
Come ristoranti ci avevano consigliato Chez Michèle e Chez Auguste, che dovrebbero essere i migliori della città. Noi abbiamo camminato in lungo e in largo e non li abbiamo trovati. Alla fine, morti di fame, abbiamo ripiegato su L’Escalope, che ci avevano detto essere anche molto buono. Il problema? Di venerdì sera in periodo di fiera, ovviamente, senza prenotazione in un ristorante popolare come quello non si entra.
Così, semplicemente, siamo entrati in quello di fronte, mezzo vuoto: Aux Caves du Vieux Convent.
Aux Caves du Vieux Convent è sicuramente un indirizzo molto pittoresco e offre piatti tipici della tradizione culinaria alsaziana; come bontà del cibo ammetto di non averlo trovato male, ma nulla di speciale.
L’antipasto era abbondante e ad onor del vero molto molto buono…
La bistecca con salsa al pepe che doveva essere “rear” era in realtà un pezzo di carne cruda. Va beh, forse un tantino estremo, ma questo non è stato il problema più grande (a me la carne quasi cruda piace pure), il problema è che era davvero piena di grasso, si faceva quasi fatica a tagliarla… Peccato.
In ogni caso, nonostante sia stato un viaggio di lavoro e il tempo libero fosse limitato solo alla sera – e nonostante fossi ammalata – mi ha fatto piacere vedere un posto nuovo, anche se di sfuggita.
E sì, naturalmente ho portato a casa dei souvenirs, un po’ svizzeri, un po’ alsaziani…. ;-D
(In realtà il Toblerone – che adoro, ma che si trova in tutti i supermercati del mondo – non l’avevo preso come souvenir chiaramente, ma da mangiare in aereo, invece ha resistito fino a casa…)
I vostri fine settimana come sono stati?
2 Comments
Ciao Chiara e buon inizio di settimana! Molto carina la città dove hai alloggiato, i tromp l'oeil sono davvero stupendi. Il mio weekend è stato movimentato, sabato a cena da amici dove ho cucinato io la pizza (portandomi l'impasto della pizza da casa nel treno). Domenica ho assistito a una gara di nuoto di mia nipote e poi tutti siamo andati a mangiare un buonissimo gelato che si sposava benissimo con l'aria tiepida che c'era ieri.
Ciao Ersy
weekend da schifo per me, che si è salvato in corner con un pomeriggio con amici ma tutto da dimenticare comunque… =( non vedo l'ora di partireeeeeeeeeeeeeeeee