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Di bagagli smarriti e altre amenità

29 Aprile 2014

 Sapete già che per le vacanze di Pasqua sono tornata in Italia per qualche giorno. Prima dai miei a Milano, per poi spostarmi in Liguria per qualche giorno.
Ebbene, venerdì mattina alle 8.45 siamo atterrati all’aeroporto di Malpensa, che per essere il primo giorno di vacanza è praticamente l’alba, per di più ci siamo arrivati dopo la sveglia che è suonata prima delle 5 e dopo uno scalo a Francoforte. In pratica non erano ancora le nove del mattino e io ero già stravolta.

Abbiamo lasciato una Amburgo grigia e piovosa e abbiamo trovato un’Italia altrettanto grigia e piovosa

Francoforte sul Meno / Frankfurt am Main

Quando vedo questo, so che stiamo per atterrare

Letture in volo

Un arcobaleno circolare sulle nuvole e, al centro, l’ombra dell’aereo

 La mia valigia, pare, era ancora più stravolta di me, tanto che a Milano non è nemmeno arrivata: ha deciso di fermarsi a Francoforte.
(A questo proposito, voglio ricordare che quando i vostri babagli sono in ritardo, non dovete prendervela con la compagnia aerea con cui volate, perché c’entrano poco o nulla: è “colpa” del personale dell’aeroporto in cui la valigia non è stata caricata sul vostro stesso volo)

 E quindi ecco una recensione al servizio bagagli smarriti di Malpensa.
Innanzitutto vorrei dire che è andata meno peggio di quanto temevo, perché comunque abbiamo avuto un qualche tipo di assistenza e il problema si è risolto relativamente in fretta. Io che però sono abituata agli standard tedeschi, vorrei comunque sottolinerae come questo servizio si potrebbe migliorare di molto per aiutare i passeggeri senza valigia a capire esattamente cosa fare e cosa sta succedendo.

 Allora, noi siamo andati al banco dei bagagli smarriti e abbiamo fatto la “denuncia”. La signorina è stata molto gentile, anche se normalmente quando ti perdono il bagaglio ti devono dare un kit per la notte (generalmente contenente spazzolino, dentifircio e quelle cose lì), ma chiaramente ne erano sporvvisti. Va beh.
Fatta la denuncia, ti viene consegnato un foglio ufficiale con un PIN e un numero di telefono da chiamare, ma la signorina ci ha spiegato che nonappena il bagaglio sarebbe stato trovato, ci avrebbero contattato.

 Nel pomeriggio, per capire se era il caso di andare a comprarmi delle mutande, un pigiama e un cambio, ho chiamato il numero di telefono di cui sopra, per avere qualche aggiornamento.
Risponde un sistema automatico, tu digiti il pin che ti hanno dato (relativo alla pratica del tuo bagaglio) e una voce annuncia che il sistema sta cercando la tua pratica. Qualche secondo dopo ti dicono che “la ricerca del bagaglio è ancora in corso”. Fine del messaggio. Eh, e quindi? Tutto qui? E io cosa faccio? Non è molto utile questo sistema, diciamolo.
Per fortuna il sistema automatico ti dà la possibilità di essere messo in comunicazione con un operatore (un umano in carne e ossa). Ho scelto quell’opzione e dopo essere stata in attesa alcune mezz’ore, dopo che è “caduta” la linea numerose volte, alla fine sono riuscita a parlare con qualcuno.
Ho spiegato che secondo il sistema la ricerca del mio bagaglio era ancora in corso, ma a me serviva sapere se sarebbe arrivato entro la notte, o se mi sarei dovuta andare a comprare un cambio, perché la cosa fa una certa differenza, capite.
L’ho sentita digitare al computer e nel giro di dieci secondi mi ha detto che la mia valigia non era stata caricata sul mio aereo e quindi era rimasta a Francoforte, ma sarebbe stata caricata sul volo che sarebbe atterrato alle 17:30 a Malpensa e secondo lei se Francoforte dice così, essendo loro generalmente precisi, poi lo fanno anche, quindi non mi sarei dovuta preoccupare. Mi ha spiegato che i bagagli ci mettono almeno un’ora per arrivare dall’aereo al loro deposito, quindi secondo lei sarei dovuta andare al ritiro dalle 19 in poi, ma mi ha consigliato di telefonare prima per essere sicura che il bagaglio fosse effettivamente arrivato per non fare un viaggio a vuoto.
La vedete la “sottile” differenza tra le informazioni che mi ha dato il sistema (pari a zero) e le informazioni molto utili ed esaustive che invece mi ha dato l’operatrice?
Se mi fossi fermata al messaggio registrato, avrei brancolato nel buio. Parlando con l’operatrice, invece, ho saputo subito dove si trovava la mia valigia e perché e dopo quanto indicativamente sarebbe arrivata. Il problema? Per sapere tutto ciò ho dovuto affrontare la mission impossible di cercare di parlare con un operatore, che è leggermente più difficile che tentare di parlare col Papa.
Perché creare un sistema automatico che non serve a nulla, per poi far aspettare ore per parlare con un operatore che ci mette letteralmente dieci secondi per dirmi tutto quello che mi serve??
Non poteva dirmi tutto ciò il sistema? Perché sempre questa innefficenza?

 Comunque, ho aspettato fino alle 19 e non ho sentito nessuno. Ho provato a chiamare il solito numero (come mi aveva suggerito la signorina) e ho cercato di parlare con un operatore, sono stata ore in attesa, ho dovuto ripetere l’operazione innumerevoli volte perché la linea – inspiegabilmente – cade in continuazione e poi ho perso le speranze e ho smesso.

 Alle nove di sera finalmente ricevo un’email che mi dice che il bagaglio è arrivato ed è pronto per il ritiro. Tre secondi dopo mi chiama una sigonrina per dirmi la stessa cosa.
Diciamo che la tempestività non è il tratto distintivo dell’aeroporto di Malpensa, ma apprezzo lo sforzo.
Però magari ecco, migliorare un po’ il servizio dando informazioni utili subito, senza far passare le pene dell’inferno ai passeggeri, sarebbe una buona idea.

 Volete sapere, invece, cosa è successo quando una volta siamo atterrati ad Amburgo e il nostro bagaglio era rimasto a Malpensa? Siamo andati al banco dei bagagli smarriti, la signorina ha guardato nel computer, ci ha detto lì sul momento che l’arrivo del bagaglio era previsto dopo due ore e che ce l’avrebbero consegnato a casa.
Due ore dopo un corriere bussava alla porta di casa nostra con la nostra valigia in mano.
Fine.

 Un’ultima considerazione sull’aeroporto di Malpensa: pregate di non atterrare quando a Milano piove.
Gli addetti che scaricano i bagagli dall’aereo e li portano ai nastri fanno troppa fatica a mettere i teli impermeabili sui vagoncini dei bagagli, capite, è un’operazione difficilissima.
Se quindi avete un bagaglio di tela (come il mio) e non di plastica, state certi che la vostra valigia sarà COMPLETAMENTE ZUPPA quando la riceverete. A me succede OGNI SINGOLA VOLTA che a Malpensa piove. Ormai so che se arrivo a Milano con la pioggia, appena arrivo dai miei devo stendere tutti i vestiti che avevo messo in valigia.
Certo, potrei comprare dei trolley di plastica, ma:
1. sono pesanti e li detesto e
2. non vedo perché devo comprarmi io una valigia nuova perché a Malpensa gli impiegati sono svogliati, visto che negli altri aeroporti non mi succede mai.

 Conclusione: l’aeroporto di Malpensa è almeno un gradino sotto gran parte degli aeroporti internazionali del resto del mondo.

 Se avete esperienze da condividere, su questo o altri aeroporti, fatevi avanti! È sempre meglio essere preparati e i giudizi degli altri viaggiatori sono preziosi.

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Viaggi  / Viaggi & Co.

Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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14 Comments


Anonimo
29 April 2014 at 11:47 am
Reply

A me e' successo due volte. La prima volta con il volo per Roma, via Francoforte ed era
il 20 dicembre. La mia valigia colma di regali natalizi per la mia famiglia non e' stata
trovata a Fiumicino. Me l'hanno restituita ca. 1 mese dopo in uno stato pietoso. I regali
tutti scartati, tutto il cioccolato ed altri dolci tedeschi sequestrati (per misure igieniche, dissero…)
Non ti dico che magone…
La seconda era estate e volavo per Nizza (sempre via Francoforte)
Una delle valigie non e' arrivata. Per sbaglio l'avevo rispedita da Nizza a Francoforte (per ben
2 volte)…non ci si crede!
In albergo volevo ripartire…ma Pierre, un po' offeso, mi disse "potete comprare tutto qui, non siamo mica in Africa !"…ogni volta che ci pensiamo scoppiamo di nuovo a ridere.
E se ci troviamo per caso, da qualche parte, in difficolta'…esce sempre la frase: non siamo
mica in Africa !
Baci, Maria



    Live from Here
    29 April 2014 at 3:19 pm
    Reply

    Aiuto… Per fortuna a me i bagagli non sono mai stati via così tanto.
    Certo che smarrirla con i regali di Natale è proprio una scocciatura… Purtroppo quando si devono portare tante cose – come i regali – partire solo col bagaglio a mano è proprio impossibile.

Anonimo
29 April 2014 at 12:12 pm
Reply

pensieri….e considerazioni molto….ma molto vere.Anch'io come te posso fare molte considerazioni sulle innumerevoli differenze tra aeroporti nazionali ed internazionali.Vivendo anch'io in Deutschland
posso più che bene sottolineare le disavventure o semplici mancanze (mi limito solo ad elencare quelle aeroportuali)che riscontro ogni qual volta arrivo nel mio amato Sud.In confronto Malpensa è poco e niente.Posso ringraziare Dio perché fortunatamente non mi han mai perso i bagagli…ma non posso dimenticare lo scorso inverno all'ingresso del Fontanarossa (CT) mio figlio si fionda nella prima macchinetta distributiva di snack varie….inserisco il denaro necessario e lo snack non ne pensa proprio a venir fuori….digito,e ridigito decine di volte il codice della merenda ma nulla.niente merenda tra l'altro pagata e senza resto restituito.Mi avvio al banco informazioni,spiego l'accaduto….ma la ragazza sarcasticamente mi liquida con un semplice:spiacente ma non siamo noi i responsabili delle macchinette!!!!Ma un cartello con su scritto:FUORI USO no!!!!Per non parlare dell'euro nel carrello per portabagagli a fondo perduto!!!!!Benvenuti al SUD..;-)Bacio da veronica.



    Live from Here
    29 April 2014 at 3:19 pm
    Reply

    In certe cose l'Italia avrebbe davvero tanto da imparare dalla Germania, è vero.
    Non in tutto per fortuna 😉

Brunhilde
29 April 2014 at 1:12 pm
Reply

Sarò sintetica: a Fiumicino ci transito soltanto col bagaglio a mano.



    Live from Here
    29 April 2014 at 3:20 pm
    Reply

    Hahaha, adoro questo commento, sei un mito!

Emy
29 April 2014 at 8:35 pm
Reply

Ma l'euro a fondo perduto non ne vogliamo parlare? Che vergogna.



Mamy2k4
30 April 2014 at 7:38 am
Reply

Io in genere volo da Bologna e pur avendo dei voli del cavolo, costosissimi o con orari insani, almeno x ora la questione bagagli non ha presentato problemi (incrocio le dita per il futuro).
Ma volevo chiedere una cosa, leggendo il post della ragazza a cui hanno perso la valigia con i regali: non esiste una qualche forma di risarcimento in questi casi?
Ad una mia amica che abita a Londra, ad esempio, e che d'estate viene in vacanza dove vado io sul Gargano, è capitato (con British Airways) che le abbiano consegnato con due giorni di ritardo i bagagli, per cui ha comprato qualche cambio, poi ha presentato la fattura x le cose che si è dovuta comprare e gliel'hanno rimborsata completamente.
Completamente d'accordo con te comunque sulla questione del centralino automatico.
Nadia



Serena
30 April 2014 at 8:21 am
Reply

Ho perso una sola volta il bagaglio, il primo viaggio che ho fatto all'estero a 20 anni con quello che è tutt'ora il mio compagno: eravamo diretti a Malta ma il bagaglio nn ha proprio preso il volo, rimanendo a Fiumicino (dicono che era caduto dal nastro trasportatore…). Mi hanno restituito il bagaglio il giorno dopo palesemente aperto, zero assistenza, nn avevo nulla con me (l'esoerienza insegna…). Da quella volta volo solo ed esclusivamente con bagaglio a mano, anche lo scorso anno in cui siamo stati in Canada x 2 settimane siamo riusciti a partire leggeri leggeri con un solo bagaglio a mano ciascuno, ormai sono diventata la maga del viaggiare leggero e comodo 😉 riesco a preparare dei bagagli di cui sono orgogliosissima 😀



    Live from Here
    30 April 2014 at 8:37 am
    Reply

    Hai tutta la mia stima per i tuoi bagagli!
    Anche io sono abbastanza fissata con i bagagli smilzi, leggeri e funzionali, ma quando faccio dei viaggi "seri" imbarco comunque il bagaglio mezzo vuoto, perché faccio sempre shopping all'estero, adoro. Però non metto mai mai mai nulla di valore (né monetario né affettivo) nel bagaglio da stiva. E nel bagaglio a mano porto sempre un cambio, biancheria e i prodotti beauty in taglie mini.

Anonimo
30 April 2014 at 12:47 pm
Reply

Volevo rispondere a Nadia.
Dunque…innanzitutto nella valigia non c'erano cose di gran valore, ma solo
dei piccoli regali per Natale, quindi piu' un valore affettivo. Poi non ho avuto nessun risarcimento dato che io lavoro per la compagnia Lufthansa ed ero in viaggio stand-by. Cioe' il bagaglio non e'
assicurato. Concordi Chiara? Maria



Scarabocchio Girl
30 April 2014 at 2:17 pm
Reply

Mi dispiace molto per le peripezie della tua valigia a Malpensa..inefficienza italiana, direi..che peccato, quando una cosa invece sarebbe più semplice di quanto non la facciano essere loro. Anche io ho un bagaglio di tela e quando sono andata ad Amsterdam a novembre me l'hanno consegnato bagnato. Per fortuna, l'acqua si è fermata solo alla superficie e non ha bagnato nulla dentro…



Anonimo
30 April 2014 at 6:21 pm
Reply

Anche io ho appena avuto una brutta esperienza con il bagaglio. Giovedì scorso sono partita per Ha,burg con Germanwings e all'arrivo alle 22.30 non c'era la mia valigia (il giorno prima mi avevano già rubato il cellulare, ho pensato che era,la mia settimana fortunata!), ho sbrigato la pratica con Lufthansa ma il mio bagaglio, che ho scoperto il giorno dopo essere rimasto a Malpensa, l'ho ricevuto in hotel solo due giorni dopo. Con conseguente disagio sia economico (ho dovuto comprarmi tutto il necessario) sia per la preoccupazione. Devo lamentare un'inefficienza sia di Malpensa (e non mi stupisce) sia purtroppo anche della compagnia e di chi si occupa della consegna (il bagaglio era arrivato ad HH il sabato alle 11 ma fino a metà pomeriggio non mi è stato recapitato in hotel. Nonostante questi disagi, Amburgo resta la mia città preferita, prima o poi vorrei riuscire a viverci für immer! Donatella



Carolina G.
5 May 2014 at 10:02 am
Reply

A me hanno smarrito un bagaglio a Malpensa, peccato che il giorno successivo proseguivo per Amsterdam… la cosa assurda è che nessuno nè a Napoli (da dove sono partita) nè a Malpensa avevano idea di dove fosse. All'inizio la signorina del desk mi ha detto di aspettare il volo successivo dopo un'ora perchè molto probabilmente era stato imbarcato lì. Io ho atteso… risultato? Il bagaglio non è arrivato e mi sono persa anche un concerto. Poi mi hanno assicurata che l'avrebbero spedita in hotel in Olanda il giorno successivo.

Alla fine ad Amsterdam ci sono andata senza valigia in stile homeless e ho ritrovato per miracolo il bagaglio a a Napoli quando sono rientrata dopo 4 giorni.

Da allora anche per una settimana mi arrangio e non imbarco nulla di nulla!



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