Dopo sette anni di blog direi che la mia ossessione per le liste è già abbastanza evidente. Ah No? Allora eccone un’altra, tanto per fugare eventuali dubbi.
Visto che in questo momento sono in viaggio, la faccio a tema. Queste sono le otto cose senza cui non viaggio, perché col tempo e le esperienze fatte, ho capito quanto siano utili – almeno a me.
Attenzione, qui non si parla di cose ovvie tipo passaporto, biancheria, soldi, medicine o macchina fotografica. Quelle sono cose basilari e senza cui in alcuni casi (tipo il passaporto) non puoi nemmeno partire, quindi facciamo che le diamo per scontate e passiamo al livello successivo.
Parlo piuttosto di quelle cose che possono sembrare meno scontate, ma che con gli anni e le esperienze si rivelano in tutta la loro utilità.
Ognuno di noi ha priorità diverse, abitudini diverse, fisse e – perché no – anche fobie diverse. Va da sé che gli essenziali di una persona non sono per forza gli stessi nemmeno per persone ed essa molto simili. Per esempio c’è chi non riesce a dormire col rumore o con la luce e non si sognerebbe mai di partire per un viaggio senza tappi per le orecchie o mascherina per gli occhi, nel terrore di finire in un hotel rumoroso o con tende troppo leggere. Sono entrambi casi veri, ma nessuno dei due mi riguarda. D’altro canto io raramente mi sposto senza protezione solare anche in inverno, vista la facilità con cui mi brucio, e spesso vengo guardata come un’aliena.
Insomma, a ognuno il suo.
Personalmente trovo molto interessante scoprire questo tipo di informazioni sulle persone (tipo cosa c’è nelle loro borse, nel bagaglio a mano, ecc…) perché dicono tanto sul carattere e perché sono felice di sapere che c’é qualcun’altro che fa le stesse cose che faccio io e non sono poi così strana… anzi c’è pure qualcuno più strano di me.
Queste, dicevamo, sono le mie e mi sento di consigliarle a tutti, per i motivi che leggerete sotto.
Ecco qui, allora, la lista delle otto cose senza cui non viaggio. Sono curiosa di sapere le vostre!
1. iPhone
O qualsiasi altro tipo di smartphone, perché questi aggeggi ti risolvono una miriade di necessità diverse in un unico oggetto di pochi centimetri e di pochi grammi. Questo è vero soprattutto in viaggio.
Puoi consultare cartine, trovare percorsi, sapere dove ti trovi esattamente o dove cenare stasera. Puoi fare foto e leggere le guide del luogo in formato digitale (anche le mie adorate Lonely Planet sono disponibili da scaricare in aggiunta o anche direttamente al posto di quelle stampate). Puoi trovare offerte vantaggiose dell’ultimo minuto per hotel e ristoranti, poi puoi anche prenotarli gli hotel e i ristornati (questa cosa ci ha letteralmente salvato in America, evitando di farci dormire per strada con quasi zero gradi per ben due volte), così come i bilgietti per mezzi di trasporto o eventi. Puoi scaricare la carta d’imbarco della compagnia aerea senza bisogno di stampare il biglietto – utile se non hai con te una stampante.
Puoi mandare email rassicurando a casa sul tuo stato di salute, senza spendere milioni con chiamate intercontinentali. Certo, volendo puoi addirittura usarlo per telefonare… magari usando Skype.
Se vi state per lamentare che usare internet all’estero ha tariffe esorbitanti, ricredetevi: è impressionante in quanti posti al mondo (in America e Asia sono numerosissimi, ma qualcuno c’è anche in Europa) si trovi una connessione wifi a internet totalmente gratuita: bar, hotel, ristoranti, aeroporti, piazze, spiagge…
Per di più, gran parte dei modelli ha anche funzioni come bussola e torcia, nel caso siate in modalità esploratore (in realtà la torcia mi è servita in più di un’occasione e non mi trovavo nemmeno nella giungla…).
In compenso, se ti dimentichi il carica batterie o non trovi una presa della corrente, sei fregato, visto che questi dispositivi hanno l’autonomia di un organismo unicellulare, quindi una cartina con voi dovete averla sempre e comunque.
2. Sacchettini trasparenti
Non parto quasi nemmeno per una gita di mezza giornata senza sacchettini trasparenti (tipo quelli per surgelare i cibi per intenderci), ecco quanto sono utili.
Ci metto i liquidi più “pericolosi”, invece che lasciarli liberi nel beautycase: dopo aver rovinato il contenuto di diversi bagagli con olii vari, acetoni (che infatti non porto più: solo salviettine levasmalto) e quant’altro, ho dichiarato guerra ai flaconi che si chiudono male e agli addetti aeroportuali che scagliano le valigie come fossero balle di fieno. Nel caso dei liquidi, che il sacchetto sia trasparente è importante perché se qualcosa si è effettivamente rovesciato, bisogna saperlo prima di aprire il sacchetto, altrimenti tanto vale.
Ma non sono utili mica solo nel caso dei liquidi: ci metto dei vestiti particolarmente delicati che temo in valigia si rovinino o, viceversa, dei capi con applicazioni che temo possano rovinare il resto dei vestiti sfregandosi o impigliandosi.
Ci metto i “souvenir”, che nel mio caso sono spessissimo prodotti tipici, sia a livello di cibo che di cosmetici, quindi in forma spesso liquida o quasi, in modo da evitare disastri in valigia.
Ci metto i bikini, uno per sacchetto, così all’arrivo non devo organizzare una caccia al tesoro per ricongiungere i sopra con i sotto, per poi arrivare in spiaggia quando il sole è tramontato…
Devo aggiungere altro? No davvero, sono utili in talmente tanti casi che per me ormai è inimmaginaginabile pensare di partire senza.
3. Pashmina
Non solo se fa freddo, anche se parto a luglio dall’Italia per andare all’equatore, io la pashmina non mi sognerei mai di lasciarla a casa: se state andando da un posto caldo ad un altro posto caldo, verosimilmente tutti i mezzi di trasporto e tutti i posti chiusi in cui passerete, avranno l’aria condizionata impostata su -20°C, ci avete mai fatto caso? Io mi ammalo più spesso per questo motivo che in inverno. Ma la pashmina non serve certo solo per ripararsi dal freddo / aria condizionata.
Serve da mettere sulle spalle o sul capo se visitate un luogo religoso (nemmeno nelle chiese cristiane si dovrebbe entrare in pantaloncini e canottiera, anche se tanti turisti maleducati lo fanno), come pareo in spiaggia, come bandana per coprirsi dal sole quando non c’è un filo d’ombra per chilometri (tipo Valle della Morte o qualsiasi deserto); può addirittura diventare un top o una borsa! Questo è senza dubbio uno dei miei essenziali più importanti.
4. Eight Hour Cream
Questa crema di Elizabeth Arden ripara la pelle dai danni causati da: freddo, vento, sole, bruciature di vario tipo (dal sole al ferro da stiro alla piastra per capelli)… Io la metto addirittura sulle labbra arse da vento/freddo/sole. Quando viaggio un tubetto è indispensabile.
A tutti quelli che trovano l’odore di questa crema fastidioso, ricordo che da un po’ ormai esiste la versione inodore.
5. Borsa ripiegabile
Solitamente uso quella di Longchamp perché oltre a diventare sottile e piccolissima, ha anche il pregio di avere la chiusura a cerniera e quello di essere impermeabile e di un tessuto sintetico che non si rovina facilmente, cose – queste – importantissime in viaggio. In realtà, comunque, va bene qualsiasi borsa sia leggera, ripiegabile e diventi molto sottile.
Il punto è che quando sarete a destinazione, vi servirà di certo una borsa più piccola di quella che avete usato come bagaglio a mano e – dovendola mettere in valigia – deve essere appunto il più sottile e leggera possibile. E poi una borsa in più serve sempre, nel caso – per esempio – di acquisti imprevisti… 😉
6. Kindle
Amo leggere e cerco di farlo appena posso, ma chiaramente non riesco tanto quanto vorrei, con tutti i vari impegni della vita quotidiana. Il viaggio offre molte occasioni per poter sfruttare in lettura ore altrimenti “morte”: pensiamo anche soltanto al viaggio di andata e di ritorno (di qualsiasi mezzo di trasporto vi serviate) così come ai vari spostamenti intermedi. Se poi nel viaggio è previsto anche un po’ di ozio su qualche spiaggia, almeno un libro per me non può mancare, meglio se più di uno.
Devo essere onesta, io continuo a preferire i libri di carta ai dispositivi elettronici, ma – come sappiamo – spazio e peso in valigia sono due fattori estremamente importanti e bisogna evitare a tutti i costi di “sprecarli”. Ecco, quindi, che ci viene in aiuto il Kindle (o simili): più piccolo e leggero di un libro, ha anche il pregio di poter contenere più titoli contemporaneamente. Ormai mi è indispensabile quando viaggio.
7. Protezione solare
Perché il sole non si prende solo quando ci si sdraia sulla spiaggia in bikini. E non si prende solo d’estate. Una scottatura solare ha il potere di rovinare qualsiasi viaggio. Io non mi sposto mai senza – a meno che non sia gennaio e io stia andando a Milano, dove è prevista pioggia senza fine, ovvio. Anche se, a dire il vero, la mia crema da giorno ha comunque un po’ di spf, perché i raggi cattivi attraversano le nuvole e fanno invecchiare la pelle.
8. Profumo roll-on
Io sono fiera sostenitrice del fatto che essere in viaggio non autorizzi ad essere sciatti e trasandati. Il fatto che siate turisti non vi autorizza ad andare all’opera o in un ristorante chic con scarpe da ginnastica, giacca anti-vento e zaino in spalla.
Si può essere comodi e avere un bagaglio minimo e funzionale anche tenendo conto dell’estetica.
Il profumo, però, per me è sempre stato tra le cose da lasciare assolutamente a casa: anche i flaconi più piccoli sono abbastanza ingombranti e pesano, due cose che io generalmente bandisco dalla mia valigia. E poi si tratta di liquidi, merce che mette sempre a rischio il resto del contenuto del bagaglio. Senza contare che i profumi costano e le valigie spesso spariscono.
E poi, diciamolo, non è che il profumo in viaggio sia proprio indispensabile, anzi. E allora perché lo metto in questa lista? Perché ho scoperto la versione roll-on di uno dei miei profumi preferiti (di Coach, si trova solo in America purtroppo) e dopo alcuni mesi di utilizzo posso dire che è geniale. Il flaconcino è talmente piccolo e leggero che non incide su peso e spazio, anzi si può tranquillamente portare nel bagaglio a mano.
Ora essere profumata anche in viaggio è un piccolo lusso cui non rinuncio più.
Ci sono alcune cose, tra le vostre, che combaciano con le mie?
E qualcosa di totalmente diverso?
6 Comments
Devo dire che l'idea della borsa appiattibile è geniale e non l'avevo mai considerata! Io come te porto sempre solare, pashmina e sacchetti trasparenti, burrocacao in ogni giacca (se non ce l'ho muoio) ma rinuncio ai libri: mi accaparro sempre depliant sulle aree che sto visitando una volta in loco e passo le serate a leggere quelli. Come profumo porto i campioncini, anche se lo uso raramente perche non ho un profumo che mi piaccia realmente e sia il "mio".
Ciao!
In linea generale concordo con la tua lista è pratica e da esperta viaggiatrice. Mi hai fatto ripensare sulla pashimina può essere davvero funzionale all'occorrenza. Anche se sono un'accanita lettrice non porto libri in vacanza ma in compenso ascolto tanta musica cosa che a casa non faccio.
Buona giornata goditi Malta e fai una bella recenzione perchè è una meta che sogno da un pò!
Ciao Ersy
Il bicchiere-fisarmonica, per me e la bottiglietta di Siegmund. Con quel che fanno pagare l'acqua nella zona transiti…
Io ho il 99% delle cose che hai tu. Aggiungo solo una bottiglietta d'acqua minerale che per me e' fondamentale. Non me ne separo mai. Baci Maria
smartphone e pashmina sono con te, io in più ho sempre burrocacao e cerotti
bella l'idea dei sacchetti trasparenti! non li ho mai usati… in compenso ho sempre pashmina, quale che sia la stagione e borsa pieghevole, compro sempre piu' di quel che ci sta in valigia… =/