È rarissimo che io dedichi un intero post ad un hotel. Anzi, guardando i miei numerosi post di viaggio, non credo di averlo mai fatto.
Certo mi è capitato di trovarmi abbastanza bene o abbastanza male, ma anche molto bene o molto male, in vari hotel in giro per il mondo. Ma mai nella vita mi sono trovata bene come al Riad La Croix Berbere Luxe di Marrakech. E un’esperienza del genere merita un post. (E no, non è un post sponsorizzato!)
Cominciamo con una premessa: io sono stata una sola volta a Marrakech, quindi ho una sola esperienza su cui basarmi, ma direi proprio che (un po’ per caso) abbiamo fatto la scelta giusta.
Prima della partenza non ero sicura se prenotare un riad nella medina, la città vecchia, o un normale hotel nella parte nuova.
Un riad è certamente una scelta più tipica e la posizione è ideale per visitare la maggior parte delle cose con facilità. Il rischio, però, che una sistemazione del genere si rivelasse poi una bettola era alta.
La scelta di andare in un hotel moderno era forse più “sicura” e la distanza dalla medina non sarebbe poi stata eccessiva, ma sarebbe stata anche infinitamente più banale e meno caratteristica.
Alla fine ho pensato che, essendo già sopravvissuta in sistemazioni meno che esemplari nella mia vita (es.: appartamenti dotati di colonie di scarafaggi, tanto per dirne una), sarei sopravvissuta anche a questo, nel caso si fosse rivelato un flop.
E invece abbiamo scoperto un angolino di paradiso!
Ora, per come è strutturata la medina (spazi angusti, case a ridosso le une delle altre, vicoli strettissimi), è chiaro che un riad – per quanto bello – non può certo avere gli spazi di un grand hotel di una qualsiasi città occidentale; gli spazi piccoli – stanze comprese – sono quindi inevitabili. Inoltre, trattandosi di costruzioni tipiche antiche, i riad si sviluppano in altezza e tutti gli ambienti si affacciano su un cortile interno, la luce diretta, quindi, è fuori discussione. Ciò non toglie che soggiornare in un riad possa essere un’esperienza piacevolissima.
Sì, la nostra stanza era minuscola e ancor più minuscolo era il bagno. Sì, non c’era luce diretta e l’unica finestra si affacciava sul patio comune da ncui le stanze ricevono la luce (mai aperta infatti), ma – oggettivamente – quanto tempo si passa in hotel quando si è inviaggio? Il minimo indispensabile per lavarsi e dormire.
Ebbene, il Riad La Croix Berbere è risuscito a farci venire voglia di passare interi pomeriggi nella terrazza sul tetto, bevendo litri di té alla menta e rilassandoci nell’idromassaggio con vista sulla medina.
Fare colazione nel silenzio della mattina, sui tetti della città, al fresco dell’ombra, con quelle meravigliose frittelline marocchine (di cui non ricordo assolutamente il nome) e col minareto della Koutoubia a vegliare sulla situazione, è uno dei modi migliori per iniziare una giornata che mi possano venire in mente.
Dopo una giornata di esplorazioni al caldo, di camminate sotto il sole e tra la vita vivace della città vecchia, tornare in quest’oasi di pace, ombra e silenzio, finemente decorata e accogliente era una benedizione.
La porta della nostra stanza |
Ma la menzione d’onore va al personale. Mai nella vita ho trovato un intero staff di hotel (tutti dalla prima all’ultima persona) così incredibilmente gentili e premurosi come i ragazzi di questo riad. Alla fine del nostro soggiorno ero senza parole e sarei semplicemente volta restare lì per sempre.
Un’altra esperienza imperdibile in questo riad è la spa.
L’hammam seguito da massaggio è una delle vie migliori per raggiungere il Nirvana… e una pelle da neonato.
Inoltre è possibile anche cenare qui: basta avvertire per tempo, perché la cuoca va al mercato a fare la spesa su ordinazione, in modo da avere tutto freschissimo. Una buona alternativa ai ristoranti affollati di piazza Jemaa el Fna o del centro di Nouvelle Ville.
Io non ho dubbi: quando tornerò a Marrakech (perché ci tornerò, ah se ci tornerò!), prenoterò di nuovo qui.
Ah, aggiungerei anche che, visto il livello, non ha nemmeno prezzi altissimi, anzi. Io ho pagato la setssa cifra se non di più a Londra e Parigi per posti quasi improponibili, altro che questo splendido riad!!
In ogni caso, proprio di fronte c’è il gemello di questo riad che si chiama “Dar Croix Berbere” (senza luxe), che fa parte della stessa gestione, ma costa un po’ meno. Non ci sono entrata però, quindi non so come sia, ma se la gestione è la stessa, fa sperare molto bene.
Riad “Dar La Corix Berbere Luxe”
56 derb fhal zefriti laksour
Marrakech
Marocco
2 Comments
Veramente meraviglioso…mi hai fatto venire voglia di andarci. Magari quando fa' meno caldo.
Buon weekend. Baci Maria
Sembra meraviglioso, lo terrò sicuramente in considerazione per un futuro viaggio in Marocco.. grazie!
Buon weekend, un bacione :*