Direi che ormai la rubrica Corridoio o finestrino? ha ripreso alla grande. Nelle prossime settimane ci saranno ancora un po’ di interviste. Naturalmente le “iscrizioni” sono aperte sempre, quindi, se ci fosse ancora qualcuno che desidera dare il proprio contributo, è sempre il benvenuto.
Ma passiamo alla puntata di oggi senza perdere altro tempo!
Vi presento Federica.
una neolaureata magistrale ventiquattrenne, nata e cresciuta in una cittadina
del Nord Italia a un passo dal confine con la Svizzera. Ho le tasche piene di
sogni e di speranze per costruirmi un futuro qui in Italia senza essere
costretta a emigrare all’estero, come tanti altri ragazzi della mia età alla
ricerca di un lavoro. Amo viaggiare, leggere e scrivere. Adoro la musica, di
qualsiasi tipo, e lo sport, in particolare il nuoto. Le lingue straniere sono
tra le mie più grandi passioni. Da oltre 12 anni sono affetta da un’inguaribile
distorsione mentale per la Germania, che mi ha portata a visitare il Paese in
lungo e in largo, a studiarne la lingua e a tuffarmi a capofitto nella sua cultura.
Düsseldorf. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
Il castello di Poppelsdorf a Bonn. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
Il tuo
stile di viaggio: Non mi piace pianificare con eccessivo anticipo i miei
viaggi. Molto meglio organizzarne uno ogniqualvolta ne abbia l’opportunità! Di
solito riesco sempre a prenotare il volo oppure il treno (dipende dalla meta)
un paio di mesi prima di partire, risparmiando così una buona percentuale
rispetto alle tariffe standard. Mi piace scegliere con cura l’hotel e preparare
in autonomia un intenso itinerario culturale, consultando poco le guide
turistiche e le riviste specializzate a favore di siti internet accreditati,
blog di viaggiatori ed esperienze di amici che magari hanno già visitato la mia
destinazione. Cerco di mantenere questa sommaria impostazione, con ovvie
modifiche, anche quando mi ritrovo a viaggiare per lavoro: il tardo pomeriggio
e la sera sono gli unici momenti della giornata a mia disposizione per andare
alla scoperta del posto in cui mi trovo, con cartina alla mano e taccuino su
cui mi annoto sempre prima di partire le informazioni principali su monumenti,
chiese, tradizioni e quant’ altro possa caratterizzare il posto che andrò a
visitare.
in hotel situati in posizione centrale, che siano confortevoli al punto giusto
e che mettano a disposizione una wellness con sauna per rilassarsi a fine
giornata. L’ABC dei miei viaggi si può quindi riassumere in un mix equilibrato
di cultura e relax.
Il
viaggio più bello fatto fino ad ora (e perché): Direi
il viaggio a Fuerteventura (Isole Canarie) nell’agosto del 2012, non soltanto
perché è stato il regalo dei miei genitori per la mia laurea (triennale), ma
soprattutto perché ho realizzato il sogno di tornare alle Canarie undici anni
dopo il primo viaggio a Tenerife.
aggiudica il primo posto anche una delle più importanti e felici esperienze della
mia vita: Bonn, agosto 2011. Un mese intero trascorso nella ex capitale della
Germania per perfezionare il mio tedesco e cercare il materiale per scrivere la
tesi di laurea triennale. Di quel periodo ho ricordi bellissimi e amicizie di
valore con persone con cui sono ancora oggi in contatto.
La spiaggia presso il Faro del Toston a Fuerteventura. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
Le scogliere di Ajuy a Fuerteventura. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
Le strade interne a Fuerteventura. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
Il monumento commemorativo a Beethoven nell’affascinante cornice di Münsterplatz a Bonn. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
La lunghissima passeggiata lungo il Reno a Bonn. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
La Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität zu Bonn e il parco. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
posto che mi è rimasto nel cuore e in cui non mi stancherei mai di tornare sono
le Isole Canarie, per il clima, per gli incredibili paesaggi che ti si aprono
davanti agli occhi, per il blu del cielo e dell’oceano, per il vento che sembra
volerti spogliare di ogni pensiero.
unici posti in cui realisticamente non mi stanco mai di tornare sono la
Germania e la Liguria: la prima per passione personale, la seconda perché vi ho
trascorso gran parte della mia infanzia e della mia adolescenza.
I particolarissimi Jameos del Agua, giardini realizzati in un tunnel vulcanico di Lanzarote. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
La tua
citazione o frase sui viaggi preferita: “Non si parte per tornare, si torna per ripartire”. Può
sembrare una banalità, ma per me ha un significato molto profondo e racchiude
in sé il mio spirito di viaggiatrice.
Un
posto che desideri immensamente visitare, ma non ci sei ancora riuscita: Ce
ne fosse solo uno! Forse New York, il mio sogno nel cassetto da tanti anni,
alla pari con San Pietroburgo, Stoccolma, Amsterdam, Londra, Lisbona, Budapest, le isole
Far Oer, Singapore e la West Coast.
Come
fai i bagagli (e quanto tempo prima pensi a cosa mettere in valigia): Normalmente
preparo la valigia il giorno prima di partire, altre volte mi organizzo su due
giorni se ho poco tempo, però so già cosa portare, perché inizio a pensarci una
settimana prima della partenza. Non ho una tecnica particolare per fare i
bagagli, però mi piace seguire un mio schemino mentale che con il tempo ho
automatizzato: prodotti per il bagno, abbigliamento, accessori.
meno che non debba viaggiare in aereo, tutti i prodotti per il bagno finiscono
nel Beauty Prima Classe di Alviero Martini, un regalo decisamente azzeccato che
ho ricevuto lo scorso Natale. Solo
quando sono sicura di aver preparato tutto il necessario, passo
all’abbigliamento. Per comodità e praticità, sono abituata a suddividere sempre
i cambi, già abbinati sul letto, in diverse buste da viaggio. In questo modo ho
un doppio vantaggio: la valigia è perfettamente in ordine e, una volta a
destinazione, ho solo l’imbarazzo della scelta su cosa mettermi. Cerco di
portare il minimo indispensabile, ma un cambio in più è sempre d’obbligo.
Infine penso alle scarpe e agli accessori. Una volta terminata la valigia,
preparo la borsa con i miei essenziali di viaggio.
I tuoi
essenziali da viaggio: Documenti, cellulare, macchina fotografica, un libro
di lettura, penna e Labello.
I tre famosissimi coni sul tetto della Kunst- und Ausstellungshalle di Bonn, opera dell’architetto viennese Gustav Peichl. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
In
aereo, finestrino o corridoio? Finestrino.
E se
finisci seduta in mezzo? Impossibile,
perché al momento della prenotazione indico sempre la preferenza per il finestrino!
Mezzo
di viaggio preferito: Generalmente aereo, ma non disdegno nemmeno il
treno per mete più vicine (ad esempio Firenze o Roma, comodamente raggiungibili
con i treni AV da Milano) oppure la macchina per raggiungere località un po’
più “scomode”.
Un
aneddoto di viaggio: Due anni fa, a Fuerteventura. Ero in vacanza con una mia amica. Il secondo giorno decidiamo
di andare a visitare la famosissima spiaggia di Sotavento, dove si svolgono
ogni anno i Mondiali di Windsurf e Kitesurf. Una volta arrivate, dopo una
camminata di circa quaranta minuti sotto il sole e in mezzo al nulla, decidiamo
di proseguire. Dopo un paio d’ore, forse tre, ci fermiamo per fare il bagno e
ci addormentiamo al sole. Ci svegliano all’improvviso le onde che bagnano i
nostri piedi e i windsurfisti che sfrecciano a poca distanza da noi. Insomma,
la marea si stava alzando a vista d’occhio e tutta la spiaggia attorno a noi
era già sott’acqua! In fretta e furia abbiamo raccolto le nostre cose per
tornare indietro. Sembrava la pubblicità dell’Amaro Monte Negro, ma al posto
del vaso antico noi avevamo una reflex da portare in salvo. E l’acqua che ci
arrivava ben sopra il ginocchio! Alla fine siamo riuscite a raggiungere
Sotavento, distante qualche chilometro dal punto in cui ci eravamo fermate, e
da lì ci siamo arrampicate su per un sentiero impervio che ci ha portate sulla
punta della scogliera da cui si dominava tutta la spiaggia. Tutto questo con
l’aggravante della temperatura: circa 53°C al sole, poco meno di 50°C
all’ombra. La sfortuna ha voluto che solo quel pomeriggio calassero gli Alisei,
i venti freschi che spirano dall’Oceano e che mantengono le temperature costanti
intorno ai 30-32°C. Dopo un’ulteriore ora di cammino siamo arrivate in hotel,
stordite per il caldo e con le gambe a pezzi che neanche un maratoneta.
Le dune di Corralejo a Fuerteventura. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
Panorama a Fuerteventura, sulla strada per la spiaggia di Sotavento. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
La spiaggia di Sotavento. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
L’hotel
(o altra sistemazione di viaggio) più bello / strano / particolare in cui sei
stata: Senza
dubbio il Sercotel Coliseo di Bilbao, suggestivo per il solo fatto di essere
ospitato nell’antico Teatro dell’Opera della città.
Plaza de Don Federico Moyua, Bilbao. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
La
lezione più grande imparata viaggiando: Le persone
sono molto più vicine e simili a noi di quanto si possa credere.
Mandi
ancora le cartoline o la trovi un’usanza antiquata? Sì,
mando ancora le cartoline e mi piace anche riceverle. A mio parere
rappresentano l’ultimo baluardo di una umanità, intesa come sentimento, che si
è persa nell’era dei social network e delle mail.
Scorcio dei giardini giapponesi a Duesseldorf. Immagine di Federica, pubblicata col consenso dell’autrice. |
Quale
tipo di souvenir porti a casa dai tuoi viaggi solitamente? Matite!
Colleziono matite dall’età di sei anni e per questo devo ringraziare una mia
compagna di classe che, di ritorno da una vacanza alle Maldive, aveva regalato
a tutti una matita colorata, con un pesciolino tropicale incollato a un’estremità,
e la scritta Maldives. A oggi oltre
200 matite provenienti da tutto il mondo compongono la mia collezione (in progress): alcune mi sono state
regalate da amici e conoscenti, altre le ho acquistate io nel corso dei miei
viaggi.
alle matite mi piace anche comperare dei libri, soprattutto quando visito i
musei: nella maggior parte dei casi è infatti vietato scattare fotografie e un
libro può essere una buon compromesso. Di solito compro anche libri più
generici relativi al luogo che visito, che diventano argomento di discussione e
confronto con gli amici durante le belle sere d’estate o davanti a una cioccolata
calda d’inverno.
I tuoi
consigli di viaggio: In linea generale, da un punto di vista
puramente pratico, consiglierei di pianificare un viaggio con almeno due mesi o
tre di anticipo, se possibile. In questo modo si risparmia non poco su voli e
treni, anche tramite agenzia.
mi piace molto prenotare via Internet, principalmente perché devo lasciare il
numero della carta di credito e, anche se ci sono mille mila garanzie sulla
sicurezza del sistema, io non mi fido lo stesso. Che si tratti di un viaggio di
lavoro piuttosto che di una vacanza, mi affido sempre a booking.com per la
prima sommaria selezione degli hotel, sulla base della media dei punteggi e dei
giudizi dei viaggiatori. Una volta individuate due o tre strutture, le metto a
confronto valutando i servizi offerti indicati sui rispettivi siti e scrivo una
mail con la richiesta di prenotazione all’hotel prescelto. Può sembrare un
lavoro certosino, lo so, ma purtroppo qualche esperienza negativa di troppo mi
è servita da lezione: in passato mi è capitato di prenotare online, per poi
scoprire che avrei pagato molto meno la stessa camera con lo stesso trattamento
se avessi contattato direttamente l’hotel. Non so se sia stata una semplice
coincidenza oppure sfortuna; fatto sta che ora preferisco il mio nuovo metodo e
finora non ci sono stati inconvenienti, sperando che le mie non siano le ultime
parole famose!
viaggio, invece, mi piace molto confrontarmi con viaggiatori incalliti come me,
soprattutto se hanno già visitato la mia prossima destinazione. Mi forniscono
sempre informazioni utili su viaggio, sistemazioni, ristoranti, attrattive
principali e quant’altro.
che l’unico modo per vivere davvero un viaggio sia avvicinarsi quanto più
possibile alla cultura del luogo che si visita. A me piace molto sperimentare,
quindi assaggio i piatti tipici della cucina locale, imparo qualche parola
oppure i saluti in lingua e cerco di informarmi il più possibile su tradizioni
e particolarità magari poco note.
Prossima
fermata: Vienna e Bratislava,
a settembre. Un viaggio che rimando da tempo e per il quale ora finalmente non
devo più aspettare!
Ringrazio Federica per il suo contributo (mi trovo molto d’accordo con la sua lezione imparata viaggiando).
Cara Federica, ti auguro uno splendido soggiorno a Vienna, a me è piaciuta moltissimo!
Alla prossima puntata!
4 Comments
Che bella intervista 🙂 Posso partecipare anch'io??:)
Assolutamente sì! Mandami una mail all'indirizzo che c'è nella colonna di destra, così posso inviarti le domande e le "istruzioni".
Cara Chiara, grazie a te per avermi dato l'opportunità di contribuire in piccola parte alla tua bellissima rubrica. 🙂 In questi ultimi giorni di vacanza, prima di riprendere a lavorare, sto proprio organizzando nei dettagli il viaggio a Vienna & Bratislava e… non vedo l'ora di partire, ma purtroppo devo aspettare ancora qualche settimana! Federica
Bella intervista 🙂 Sono d'accordo su Federica sulle Isole Canarie, anche a me sono rimaste nel cuore!
Baci