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Appunti di viaggio – Bangkok parte 1: cose da non perdere

14 Novembre 2014

Dopo i meravigliosi giorni passati in Cambogia, abbiamo proseguito il nostro viaggio in Asia recandoci a Bangkok.
Avevo sentito grandi cose su questa città, piace a più o meno tutti quelli che ci sono stati e conosco persone che ci tornano appena possono – ero quindi piena di aspettative. Non potete capire la delusione.
Chiariamoci: in città ci sono un sacco di cose belle e sono stati due giorni interessanti, ma a mio avviso non è una delle città migliori dell’Asia, non può minimamente competere con posti come Hong Kong o Singapore, a me è addirittura piaciuta di più Kuala Lumpur, figurarsi. Ripeto, cose belle e interessanti in città ce ne sono eccome, ma una città non è solo la somma dei suoi siti d’interesse, è molto di più: è l’atmosfera, la vita, la gente, il clima… un sacco di fattori. E Bangkok su questo mi ha delusa. Sono contenta di esserci stata, ma né io né piper-marito ci torneremmo particolarmente volentieri, ad essere proprio onesti.
Dal momento, però, che a migliaia, anzi milioni di persone piace molto, non mi sento di sconsigliarla: molto probabilmente è la nostra visita in particolare a non averci soddisfatti e ogni esperienze è a sè, quindi vale la pena farsi un’opinione propria. Questa è la mia, ma per non influenzare nessuno, inizierò in questo post con le cose belle, mentre spiegherò i motivi della mia insoddisfazione nel prossimo post.

Le cose da non perdere a Bangkok secondo me:

1. Il tempio Wat Pho
Questo tempio è semplicemente pazzesco, sembra di entrare in una specie di Disneyland asiatica. Noi arrivavamo dalla Cambogia, dove i templi antichi più di mille anni sono ormai solo di roccia grigia (qui e qui), impressionanti anche quelli (anzi, la zona di Angkor in Cambogia è una delle cose più pazzesche che io abbia visto in tutta la mia vita), ma potete capire che il contrasto con questo tempio sfarzosamente decorato è molto forte. Molto diverso da Angkor, è vero, ma altrettanto pazzesco, in modo diametralmente opposto.

bangkok wat pho

bangkok wat pho

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. Il Palazzo Reale
(adiacente al tempio Wat Pho di cui sopra)
Essendo la Thailandia una monarchia, il Palazzo reale non è visitabile tutto e non sempre. Noi siamo arrivati nel momento in cui giungevano delle macchinone nere con evidentemente degli ospiti di riguardo, quindi l’ingresso al palazzo era off limits. Comunque anche l’esterno è interessante.

 

 

 

 

 

 

3. Il tempio Wat Arun
Questo, invece, è un tempio più simile a quelli di Angkor, bello, ma secondo me non può competere. Se siete solo a Bangkok probabilmente lo troverete di grande impatto, arrivando dalla Cambogia invece l’effetto è un po’ smorzato dalle cose pazzesche viste laggiù. In ogni caso è una delle cose da non perdere in città. Vi consiglio di raggiungerlo in battello, in modo da godere della vista della città (in particolare del Palazzo Reale e del tempio Wat Pho) dall’acqua. Il biglietto è acquistabile anche a bordo. Anche salire in cima al tempio verso il tramonto è una buona idea.

bangkok wat arun

 

 

 

 

 

bangkok wat arun

 

 

 

bangkok wat arun

 

 

 

 

 

4. La Jim Thompson’s House
Ammetto che, per quanto i templi siano pazzeschi, questa casa è stata forse la mia cosa preferita a Bangkok, ma io ho un po’ la fissa delle case, forse ve ne siete accorti dai miei post su Malta…
In ogni caso, questa residenza è una delle più affascinanti io abbia visitato.
Apparteneva a Jim Thompson, architetto americano che s’innamorò della Thailandia e decise di trasferirsi. S’innamorò anche della seta thailandese e decise di riportarne in auge la produzione, convincendo famosi stilisti e riviste come Vouge America a scegliere e promuovere questo materiale pregiato.
La casa, progettata da lui, è composta da 5 abitazioni thailandesi tradizionali, modificate e montate insieme per costruire una residenza di dimensioni ragguardevoli. Trovo che gli interni e il giardino siano una perla di buongusto e stile. Un’oasi di verde e calma in questa città sporca e caotica.
Un’altra cosa interessante è la storia del proprietario, sparito nel nulla durante un viaggio in Malesia con amici. Nessuno ha mai trovato i suoi resti, effetti personali o qualsiasi traccia anche piccola che possa spiegare che fine abbia fatto. Puff, sparito nel nulla. Molto misterioso. La casa è nella esatta condizione di quando Thompson sparì quasi 50 anni fa.
Dopo tutte queste lodi mi piacerebbe far vedere delle belle foto, ma purtroppo all’interno è vietato farne, mentre quelle del giardino mi sono venute abbastanza male…

bangkok jim thompson house

 

bangkok jim thompson house

 

 

bangkok jim thompson house

 

4. Il cibo 
(in generale, ma soprattutto ai chioschi di strada)

 

5. La sera nella zona moderna (vista da uno sky bar)
Per quanto la zona moderna sia d’impatto visivo, non può assolutamente competere con quelle meraviglie dell’architettura asiatica moderna che sono per esempio Singapore e Hong Kong. Ciononostante la vista che si gode da uno dei diversi “sky bar” sul tetto dei vari grattacieli è di grande impatto. Noi siamo stati al Octave, che dovrebbe essere il più alto e ha una vista a 360 gradi.

bangkok octane sky bar

 

 

 

 

 

E allora, con tutte queste cose belle, perché Bangkok non mi è piaciuta? Per alcuni motivi. Ve li racconto nel prossimo post.

 

Appunti di viaggioBangkok
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Thailandia  / Viaggi

Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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2 Comments


Valentina M.
14 November 2014 at 1:39 pm
Reply

BELLISSIMO *-*



Emy
18 November 2014 at 3:03 am
Reply

L'Octave non è il più alto. Bensì il Bayoke (ben 400bath per salire) 🙂 nemmeno a me Bangkok è piaciuta, non stilo neppure una lista, i punti sarebbero troppi. La casa di Jim T. l'ho amata (tu hai capito come funzionava il 'gioco' col topolino?) ♡

Ora sono diretta a Phang Nga!



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