Nello scorso post sul mio viaggio a Bangkok avevo fatto un elenco delle cose che più mi sono piaciute e che secondo me non sono da perdere se si organizza una visita alla città. Avrete visto che ho elencato molte cose, alcune molto belle. Eppure, nonostante questo, avevo già anticipato che Bangkok in realtà non mi è piaciuta particolarmente, anzi.
Ecco qualche motivo.
Per esempio, la famosa gentilezza della gente e la vita rilassata che sento sempre decantare a proposito della Thailandia sono certa esistano in tutto il resto del Paese, ma a Bangkok non sono pervenute. Noi abbiamo passato il tempo a doverci difendere da qualsiasi tipo di fregatura e malintenzionati. Costantemente. È snervante e ti fa passare qualsiasi voglia di stare in città. Ogni persona cui chiedi informazioni cerca sempre di portarti al negozio dell’amico o di convincerti che quel tempio che stai cercando è chiuso e ti conviene andare nel negozio del suo amico; ogni autista di tuktuk prima (o invece) di portarti dove vuoi andare tenterà di deviare verso… indovinate? Il negozio di un amico. Se vuoi comprare un biglietto per attraversare il fiume coi normali battelli di linea, ci saranno almeno venti persone che cercheranno di venderti una corsa “turistica” che pagherai dieci volte tanto e dove probabilmente non vedrai nulla di più delle corse normali e alla fine forse tenteranno pure di portarti al negozio di qualche amico.
Ogni taxista o autista di tuktuk ti chiede cifre che si aggirano su 30 volte quanto sarebbero quelle ufficiali e la gran parte dei taxisti si rifiuta di accendere il tachimetro (nonostante dovrebbero per legge) perché così guadagnano infinitamente di più, fregando i turisti.
Ora, queste cose succedono spesso anche in altri Paesi (ci era successo già in altre parti dell’Asia, ma anche a Istanbul o Marrakech) ma mai, vi giuro mai mai mai con la portata di Bangkok.
Il mio consiglio, prima di salire su un taxi o un tuktuk è quello di informarsi sulle tariffe vere e comunque patteggiare una cifra prima di salire sul mezzo. Potete anche insistere che i taxisti accendano il tachimetro, ma è una causa persa, conviene almeno patteggiare un prezzo prima della corsa.
La cosa principale da evitare accuratamente, quindi, sono le varie truffe. Per strada e nei pressi delle attrazioni principali incontrerete persone distinte, ben vestite, che vi diranno che il tal tempio o palazzo è chiuso o apre più tardi e con delle tecniche collaudate vi devieranno su percorsi turistici o negozi che sono delle vere truffe per turisti. Detta così sembra una cosa facilmente riconoscibile e evitabile, ma queste persone sono bravissime e molto sottili e le varie guide mettono sempre all’erta i viaggiatori, perché è una cosa estremamente diffusa e caderci è facilissimo. Succede in continuazione. Quindi occhio.
Se un taxista o un autista di tuktuk invece di portarvi a destinazione, vi porta a qualche negozio, non scendete dal mezzo e insistete che prosegua la corsa.
Chiedete informazioni solo a (e fidatevi delle risposte solo di) poliziotti, personale del vostro hotel o uffici informazioni ufficiali.
Un’altra forte delusione: i mercati. I mercati in Asia sono una delle mie cose preferite; piccole miniere di prodotti tipici che si trovano esclusivamente lì, cose deliziose, particolari e autentiche. Adoro. Ecco, a Bangkok i mercati che ho visto offrivano quasi solo plasticacce made in china, già viste ovunque nel mondo, merce contraffatta e le solite t-shirt di band o marche di birra che si trovano per dire anche in posti come la fiera di Sinigaglia a Milano (esiste ancora?).
Per contro, anche qui ci sono un sacco di moderni centri commerciali, che io solitamente in viaggio evito perché tanto ci sono anche da noi, ma qui ne ho scoperto per caso uno carinissimo, quindi lo segnalo. Ci siamo entrati verso sera il primo giorno in cerca di aria condizionata a palla, sfiniti dalle temperature cocenti. Ci siamo trovati in un centro commerciale carinissimo: Terminal 21, impostato come fosse il terminal di un aeroporto, ogni piano è un Paese diverso e ci sono un sacco di marche mai viste, cose che da noi non ci sono, cosa sempre molto interessante. A me è piaciuto molto il piano dedicato all’Asia, con un sacco di boutique carinissime e molto particolari.
E poi la famosissima KhaoSan Road, la mecca di viaggiatori e backpackers. E io non riesco a capire perché. Mi sono scervellata a lungo, ma proprio non ci arrivo a capire perché a qualcuno possa piacere un posto del genere: una via costeggiata da bancarelle che vendono roba tarocca o comunque cose che si trovano ovunque nel mondo, quasi nulla di originale e tipico, giovani ubriachi ad ogni angolo, tutto molto turistico, nulla da vedere. Una gran delusione.
Il nostro hotel era lì accanto, quindi ci siamo andati una sera per cena e per fare due passi. Se è vero che ci sono un sacco di opzioni carine per mangiare – soprattutto thailandese – io ci starei solo il minimo indispensabile.
Per non parlare della via “dei divertimenti” Sukhumvit Road: famosa in quanto piena di club, negozi e locali per la sera, è priva di interessi, inutile, turistica all’ennesima potenza e di cattivo gusto. Per non parlare della vietta Cowboy Soi, lì ccanto, che è strapiena “club” davanti ai quali ragazzine che io dubito siano maggiorenni, (s)vestite in modi allucinanti, tentano di attirare quanti più avventori possibili nei vari club. Io non mi ritengo particolarmente puritana, ma la mia sensazione è che qui si sfiori il turismo sessuale. Non a caso la stragrande maggioranza del pubblico qui sono uomini di mezza età. Ho detto tutto.
Da evitare accuratamente.
Posto che ognuno ha esperienze e gusti diversi, il mio giudizio finale su Bangkok è questo: se siete di passaggio per raggiungere altre destinazioni, una vista alla città vale sicuramente la pena, ma è inutile starci più di un paio di giorni. Un viaggio fino a Bangkok esclusivamente per vedere questa città NO.
Se qualcuno di voi ci è stato, sarei molto curiosa di sapere cosa ne pensa.
8 Comments
Ciao Tesoro, non so perché ma questa città non mi attira particolarmente, nemmeno con l'altro post… Dopo questo proprio non la metterei tra le città da vedere assolutamente, ecco.
Un bacio, ti scrivo con calma.
Titti
Ciao Chiara eccomi. Sono stata in Thai ad agosto, prima tappa proprio Bangkok. Che dire su KhaoSan e le altre vie sono d'accordo. Debbo segnalare però che proprio a KhaoSan, in una bancarella di strada, ho mangiato la migliore PadThai a soli 50 Bath! Anche i tentativi di truffa vari noi non li abbiamo riscontrati, C'é da dire però che sapevamo dell'usanza di contrattare. C'é anche da dire ch abbiamo usato pochissimo tutktuk e taxi, preferendo mescolarsi coi locali sui bus. Qui tra persone che ci vedevano il posto a sedere, che attaccavano bottone solo per sapere da dove venivamo, che ci davano info quando ci vedevano in difficoltà, che ci sorridevano, davvero, la gentilezza non ci ê mancata. Sui mercati, poi, forse hai un po' ragione. Ho trovato però interessante quello dei fiori, popolato soprattutto di notte e quello degli amuleti. Merita una visita a mio parere anche il CD mercato dei ladri, non tanto per la roba che di trova, quanto per l'esperienza di perdersi nel budello dei mille vicoli.il terminal21 é carino ma l'ho trovato tanto occidentale, idem il centro notturno Asiatique. In definitiva non so neanche io se andrei solo a Bangkok.. ma d'altra parte , eccetto le capitali europee, io non faccio mai viaggi per vedere solo una città! Ps perdona gli errori ma scrivo da tablet mignon!
È vero, anche noi in Asia mangiamo sempre per strada, è l'opzione migliore: solitamente il cibo è strabuono e costa nulla.
Noi siamo stati solo due giorni in città e per vedere tutto abbiamo dovuto per forza di cose usare taxi e tuk tuk. Certo, anche noi sapevamo dell'usanza di contrattare: come ho scritto nel post, in gran parte dell'Asia funziona così, ma anche per esempio in Marocco ecc., quindi non era una cosa nuova per noi. Eppure il livello con cui hanno cercato di fregarci a Bangkok non l'abbiamo riscontrato ancora in nessun altro posto al mondo. Anche perché il problema maggiore non sono tanto gli autisti, quanto chi cerca di fregarti ad ogni angolo. Non puoi chiedere una semplice informazione senza rischiare di venire raggirato. Noi, avendo viaggiato molto ed essendo già stati in posti così, siamo riusciti a districarci abbastanza, ma non mi stupisce che un sacco di turisti vengano truffati così spesso (è cosa nota, pare). Sono stati due giorni snervanti. Peccato, perché la città offre cose interessanti. Comunque, come ho scritto nel post, di sicuro siamo noi che abbiamo avuto particolare sfortuna, capita, ogni esperienza è diversa e questa purtroppo è stata la nostra. Per questo non mi sento di sconsigliare Bangkok a priori, ma non posso non ammettere che non è stata una delle mie mete preferite, affatto.
Ps ero Erika
Cara Chiara,questi tuoi post di viaggio sono utilissimi! Sicuramente non mettero' Bangkok,nella lista delle citta' potenzialmente visitabili!! Buona serata,baci-Francy
Potrei averlo scritto io. Che nervi guarda, 5gg di mer.a! Stress continuo, gente che ti assale per vendere la qualunque, sorrisi falsi, tassisti bastardi ecc ecc
…non continuo 🙂
Sì ti capisco, è stato così anche per noi. È un vero peccato, perché in città cose belle e interessanti da vedere ce ne sono, ma la visita viene rovinata da queste cose. Anche per noi non è stata un'esperienza positiva.
Ciao Chiara, sono stata anche io a Bangkok, parecchi anni fa, e ho riscontrato le tue stesse difficoltà'. Non sapendo che razza di città' fosse avevo prenotato una settimana (pazza) e già il secondo giorno mi sono attaccata al telefono ( si parla di anni fa, eh) con l'agenzia di viaggi che a Singapore mi aveva venduto i biglietti e il soggiorno intimando loro di fare qualcosa.. Sono riuscita poi a farmi dirottare su Koi Samui ma ho dovuto comunque soggiornare 4 giorni. Una città più frustrante di Bangkok non credo possa esistere. Confermo anche gli aiuti interessati che si ricevono per strada, i tuk tuk che non ti portano dove dovrebbero etc.
In tutto il soggiorno ho ricevuto un solo aiuto disinteressato da una studentessa di medicina, su un autobus. In compenso, come confermato da altri, il cibo di strada e' fantastico.