Settimana scorsa sono stata qualche giorno a Parigi per lavoro e, come spesso capita quando si è in giro per lavoro, di Parigi non ho visto quasi nulla (o meglio, questo era il piano, ma io e la mia capa siamo due geni del male, più info verso il fondo).
Innanzitutto i meeting si sono tenuti in un castello in mezzo al nulla nella campagna francese (in una zona dove credo facciano il formaggio Brie, a giudicare dai nomi dei paesini), dove abbiamo lavorato, mangiato e dormito senza mai uscirne, con tutti i colleghi di tutto il mondo, cosa che ad un certo punto ti fa credere di essere planato in una realtà parallela molto surreale.
Noi per arrivare abbiamo dovuto prendere il solito aereo per cui dobbiamo alzarci alle 4 del mattino, quindi temevamo di arrivare in uno stato pietoso. Invece siamo arrivate contemporaneamente ai colleghi di Hong Kong e del Sud Africa, che si erano tutti appena fatti 14 ore di aereo, quindi a paragone sembravamo delle rose.
Ma ora veniamo all’ultimo giorno. Tutto si è concluso a pranzo, mentre il nostro aereo era alle otto e mezza di sera, ci restavano quindi alcune ore “d’avanzo”. Ci avevano consigliato di goderci qualche ora di relax al castello e poi andare dirette in aeroporto nel tardo pomeriggio, ma noi non abbiamo avuto dubbi: a costo di fare i salti mortali, saremmo andate in centro ai saldi (la mia capa aveva l’invito per la vendita privata di Hermés).
La torre Eiffel vista dal finestrino dell’aoutobus |
Ora, a me il dubbio un po’ era venuto che, con quello che stava succedendo a Parigi in quei giorni, forse andare in un posto poco in vista come il Centro Congressi non fosse un’ottima idea, ma poi ho pensato ai titoli tipo “rivenuto cadavere di donna italiana di ottimo gusto (era da Hermés)” e mi sono subito tranquillizzata.
L’iconico sacchetto di Hermés in realtà è arancione, ai saldi invece te lo danno bianco. |
E ora i saldi di Hermés. I saldi di Hermés sono particolari, perché in pratica non esistono. Hermés non fa i saldi in nessuna boutique del mondo, in nessuna stagione di nessun anno. È una marca famosa anche per questo.
A quel punto ho cominciato a rimbalzare senza meta tra cappotti da 5.000€ e bikini da 600€, chiedendomi cosa stessi facendo in quel posto, finché sono capitata al banco dei bijou e lì accanto a quello della casa.
E questo è tutto.
Qualche racconto divertente dai saldi anche voi?
9 Comments
Ciao Chiara!! Che piacere risentirti…vuol dire che stai meglio? Spero tanto di si!!! Magnifico acquisto! Io ho due carré di Hermes, regalo prezioso e graditissimo dei miei zii.Li adoro e li tengo come oro!!! Che bella la tua camera, veramente chic! Un bacione, e auguroni,di pronta guarigione!! Forza💪😘
Sì, sto finalmente meglio, grazie!!
Sono proprio contenta!! Bacioni e buon weekend-Francy
Chiara, ma io ora sono curiosissima! Per quale azienda lavori? Peccato per le due ore di fila, sono cose che capitano raramente nella vita! Un bacio!
Lavoro per un'agenzia di relazioni pubbliche, abbiamo clienti nel campo della moda. Settimana scorsa eravamo da un cliente di Parigi con tutti i colleghi delle varie filiali e agenzie del mondo che lavorano per quel cliente lì.
Bello avere clienti nella moda! Pensavo lavorassi per la redazione tedesca di qualche mensile di moda (un pò il diavolo veste Prada in salsa teutonica XD)
il bracciale è stupendo!! E da post passati mi sembra che hai un po' una collezione/passione, quindi direi ottimo acquisto!
Sì in effetti adoro i bracciali rigidi.
Io non amo portare i bangles, ma mi piace un sacco guardarli e questo è bellissimo davvero!!
Io quando sento ste cose mi domando: ma se uno ha i soldi per essere cliente (abituale) di Hermés, perchè farsi una coda di due ore per un foulard (che io adoro perchè come Hermés nessuno mai!)?…lasciate posto a noi comuni mortali che siamo sempre di fretta 😀
Comunque hai fatto buoni acquisti; io quest'anno ai saldi nisba…ma come si fa????? mah….
Gio