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Parigi, la campagna francese e i saldi da Hermés

21 Gennaio 2015

 Settimana scorsa sono stata qualche giorno a Parigi per lavoro e, come spesso capita quando si è in giro per lavoro, di Parigi non ho visto quasi nulla (o meglio, questo era il piano, ma io e la mia capa siamo due geni del male, più info verso il fondo).
Innanzitutto i meeting si sono tenuti in un castello in mezzo al nulla nella campagna francese (in una zona dove credo facciano il formaggio Brie, a giudicare dai nomi dei paesini), dove abbiamo lavorato, mangiato e dormito senza mai uscirne, con tutti i colleghi di tutto il mondo, cosa che ad un certo punto ti fa credere di essere planato in una realtà parallela molto surreale.
Noi per arrivare abbiamo dovuto prendere il solito aereo per cui dobbiamo alzarci alle 4 del mattino, quindi temevamo di arrivare in uno stato pietoso. Invece siamo arrivate contemporaneamente ai colleghi di Hong Kong e del Sud Africa, che si erano tutti appena fatti 14 ore di aereo, quindi a paragone sembravamo delle rose.

 Ma ora veniamo all’ultimo giorno. Tutto si è concluso a pranzo, mentre il nostro aereo era alle otto e mezza di sera, ci restavano quindi alcune ore “d’avanzo”. Ci avevano consigliato di goderci qualche ora di relax al castello e poi andare dirette in aeroporto nel tardo pomeriggio, ma noi non abbiamo avuto dubbi: a costo di fare i salti mortali, saremmo andate in centro ai saldi (la mia capa aveva l’invito per la vendita privata di Hermés).

La torre Eiffel vista dal finestrino dell’aoutobus

 Ora, a me il dubbio un po’ era venuto che, con quello che stava succedendo a Parigi in quei giorni, forse andare in un posto poco in vista come il Centro Congressi non fosse un’ottima idea, ma poi ho pensato ai titoli tipo “rivenuto cadavere di donna italiana di ottimo gusto (era da Hermés)” e mi sono subito tranquillizzata.

L’iconico sacchetto di Hermés in realtà è arancione, ai saldi invece te lo danno bianco.

 E ora i saldi di Hermés. I saldi di Hermés sono particolari, perché in pratica non esistono. Hermés non fa i saldi in nessuna boutique del mondo, in nessuna stagione di nessun anno. È una marca famosa anche per questo.

Organizza i saldi solo in un’occasione, comunicando luogo, giorni (di solito 3 consecutivi) e ora direttamente alle clienti. Naturalmente la mia capa ha ricevuto l’invito, chi aveva dubbi?
Settimana scorsa questi mitici saldi si sono tenuti nel centro congressi di Parigi. L’evento non è segnalato né all’esterno né all’interno, quindi devi sapere tu dove andare per trovare l’ingresso, su cui comunque non c’è scritto di cosa si tratta. Sembra un’assurda caccia al tesoro, si sfiora il ridicolo.
All’ingresso ti fanno togliere la giacca e ti controllano il contenuto della borsa, poi ti fanno firmate un foglio che non so bene a cosa serva perché non parlo francese, ma tanto ormai a quel punto avevo già l’ansia a prescindere.
Alla fine riesci ad entrare e ti trovi davanti uno spazio di centinaia e centinaia di metri quadrati suddiviso per tipologia: c’è il banco dei cappotti, quello della moda mare, quello dei cappelli, delle scarpe, della maglieria… Ci sono delle signorine che si aggirano spruzzando i profumi Hermés nell’aria (giuro), c’è un sacco di security, ma soprattutto ci sono centinaia e centinaia di persone ovenque, per lo più in coda per comprare questo o quello.
Ammetto che mi è sembrato un po’ un teatro dell’assurdo, ma ormai ero in ballo, tanto valeva ballare.

E allora come sono questi benedetti saldi? Ne vale la pena? Sì e no. Io appena entrata ho sentito un gran vaff$£%& partirmi da dentro. Allora, ho pensato che, coi prezzi che ha Hermés, vale la pena investire in qualcosa che abbia senso: borse o carré. Ci siamo accorte subito che le borse non c’erano: abbiamo scoperto che non le mettono in saldo mai. Amara delusione. Ok, seconda cosa migliore da Hermés: i foulard. Ci dirigiamo verso il banco dei carré solo per trovarci davanti una coda di due ore. Due. Noi ne avevamo a disposizione solo una prima di andare in aeroporto… Tutti i miei sogni di gloria infranti, sob.
A quel punto ho cominciato a rimbalzare senza meta tra cappotti da 5.000€ e bikini da 600€, chiedendomi cosa stessi facendo in quel posto, finché sono capitata al banco dei bijou e lì accanto a quello della casa.
E ho fiutato il bottino.

 Alla fine, ad essere onesta, ho speso più che a comprare un solo carré – e francamente forse col carré sarei stata più felice, ma sono molto soddisfatta ugualmente.
In ogni caso, se mai tornerò a questo evento, lo farò solo se potrò mettere in conto almeno tre ore per la coda al banco dei foulard, altrimenti non mi sembra ne valga molto la pena…

 E questo è tutto.
Qualche racconto divertente dai saldi anche voi?

Appunti di viaggioParisShopping
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Francia

Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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9 Comments


Francine
21 January 2015 at 5:56 pm
Reply

Ciao Chiara!! Che piacere risentirti…vuol dire che stai meglio? Spero tanto di si!!! Magnifico acquisto! Io ho due carré di Hermes, regalo prezioso e graditissimo dei miei zii.Li adoro e li tengo come oro!!! Che bella la tua camera, veramente chic! Un bacione, e auguroni,di pronta guarigione!! Forza💪😘



    Live from here
    23 January 2015 at 9:04 am
    Reply

    Sì, sto finalmente meglio, grazie!!

    Francine
    23 January 2015 at 11:04 am
    Reply

    Sono proprio contenta!! Bacioni e buon weekend-Francy

Carolina G.
21 January 2015 at 8:44 pm
Reply

Chiara, ma io ora sono curiosissima! Per quale azienda lavori? Peccato per le due ore di fila, sono cose che capitano raramente nella vita! Un bacio!



    Live from here
    23 January 2015 at 9:06 am
    Reply

    Lavoro per un'agenzia di relazioni pubbliche, abbiamo clienti nel campo della moda. Settimana scorsa eravamo da un cliente di Parigi con tutti i colleghi delle varie filiali e agenzie del mondo che lavorano per quel cliente lì.

    Carolina G.
    25 January 2015 at 6:40 pm
    Reply

    Bello avere clienti nella moda! Pensavo lavorassi per la redazione tedesca di qualche mensile di moda (un pò il diavolo veste Prada in salsa teutonica XD)

la funambola
22 January 2015 at 11:06 am
Reply

il bracciale è stupendo!! E da post passati mi sembra che hai un po' una collezione/passione, quindi direi ottimo acquisto!



    Live from here
    23 January 2015 at 9:06 am
    Reply

    Sì in effetti adoro i bracciali rigidi.

Giovanna Veraldi
23 January 2015 at 8:28 am
Reply

Io non amo portare i bangles, ma mi piace un sacco guardarli e questo è bellissimo davvero!!
Io quando sento ste cose mi domando: ma se uno ha i soldi per essere cliente (abituale) di Hermés, perchè farsi una coda di due ore per un foulard (che io adoro perchè come Hermés nessuno mai!)?…lasciate posto a noi comuni mortali che siamo sempre di fretta 😀
Comunque hai fatto buoni acquisti; io quest'anno ai saldi nisba…ma come si fa????? mah….
Gio



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