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Piper-chef consiglia: fagottini di pere e Philadelphia

29 Gennaio 2015

 Ho scoperto questa ricetta per caso (raramente vado alla ricerca di ricette di mia volontà, visto che cucinare non è esattamente tra i miei interessi – mangiare invece sì) e mi ha talmente incuriosita che ho deciso di fare un tentativo.
E avevo ragione, perché sono buonissimi! Non troppo dolci, sostanziosi ma non eccessivamente pesanti (se mangiati da soli) questi fagottini sono perfetti da servire se fate un brunch o per una colazione speciale, magari nel fine settimana o di compleanno. Al limite vanno bene anche se fate un tè servendo tartine e pasticcini. Non li consiglio affatto, invece, come dessert perché sono belli sostanziosi e dopo un pranzo o una cena ammazzano, quindi eviterei.
Avete presente quelle mattine, soprattutto nel fine settimana, quando avreste voglia di qualcosa di sfizioso e alla fine per pigrizia e mancanza di idee ripiegate sui biscotti confezionati (per altro solitamente pieni di schifezze)? Ecco questa è una buona alternativa: ci vogliono cinque minuti per prepararli e venti nel forno – il tempo di una doccia – e alla fine avrete una colazione sfiziosissima e di livello decisamente superiore rispetto a dei biscotti confezionati (e probabilmente che fa anche meno male). Io li ho fatti sabato scorso e credo li riproporrò presto.

 In realtà la ricetta originale (da un sito americano) dice “pere e cream cheese”, non specifica la marca, ma siccome il Philadelphia è il mio formaggio cremoso preferito, io uso quello – però naturalmente va bene un qualsiasi cream cheese di vostra scelta, in ogni caso vi consiglio di sceglierlo comunque abbastanza neutro per lasciare spazio a pere e cannella.

INGREDIENTI

– 1 rotolo di pasta sfoglia
– una pera di buone dimensioni (se le trovate solo piccole, meglio due)
– mezzo cucchiaio di succo di limone
– tre cucchiai di zucchero di canna
– mezzo cucchiaio di cannella
– un cucchiaio di farina
– un pizzico di zucchero bianco (questo serve solo per decorazione, quindi se preferite potete evitare)
– un uovo

PROCEDIMENTO

Stendete un foglio di carta forno sul piatto di metallo del forno (credo si chiami leccarda, mi confermate?). Cospargetelo di zucchero bianco – questo serve solo perché così quando stendete la pasta sfoglia, il lato esterno si appiccica allo zucchero e quando poi mettete in forno i fagottini, la parte esterna rimane luccicosa di zucchero sciolto, ma naturalmente potete evitare, se preferite.

Stendete il rotolo di pasta sfoglia sulla carta forno e dividetelo in riquadri uguali. Io consiglio di non fare riquadri troppo grossi, se no poi vi vengono dei fagottoni che sono delle mappazze da mangiare. Secondo me è meglio fare piuttosto più riquadri ma un pochino più piccoli.

Sbucciate la pera e tagliatela a pezzettini, poi mettetela in una ciotola. Nella stessa ciotola aggiungete: tre cucchiai di zucchero di canna, mezzo cucchiaio di succo di limone, mezzo cucchiaio di cannella, mezzo cucchiaio di farina. (Giuro che non ho la più pallida idea del perché vada messa la farina, mi sembra strano, ma mi sono fidata e ho seguito la ricetta con attenzione. La prossima volta però credo li farò senza, perché secondo me non serve a nulla e meno farina si mangia meglio è, vi farò sapere come andrà)

Mettete un po’ di questo mix al centro di ogni riquadro di pasta sfoglia. Aggiungete un cucchiaio di Philadelphia (o altro formaggio).
Richiudete bene i fagottini. Io ho unito i quattro lembi tipo busta, invece sul sito americano li avevano chiusi a triangolo, fate come preferite, la cosa importante è che sigilliate bene i bordi – magari con l’aiuto di una forchetta – per evitare che esca tutto il ripieno mentre cuociono nel forno.

Spennellate l’esterno dei fagottini con l’uovo e poi metteteli per venti minuti nel forno preriscaldato a 180°C. O comunque fino a quando saranno bruno-dorati fuori.
Se volete, appena li tirate fuori dal forno potete cospargerli leggermente di zucchero sempre per dare quella brillantezza tipo glassa.

Lasciateli raffreddare leggermente in modo da non ustionarvi, ma serviteli ancora caldi perché sono una bomba.

(Nota1: mettendo sui quadrati di pasta sfoglia separatamente pere e formaggio, il ripieno rimane poco omogeneo, in alcuni morsi ci sono quasi solo pere e in altri quasi solo formaggio. E’ molto buono comunque, ma credo che la prossima volta mischierò formaggio e pere nella ciotola prima di posizionare tutto assieme sui quadrati, così da avere un ripieno omogeneo)

(Nota2: comunque anche i morsi in cui non c’era Philadelphia ma solo pere erano buonissimi, quindi chi non mangia formaggio o chi semplicemente vuole fare una versione più light può tranquillamente ometterlo, a mio avviso)

Buon appetito!

Buona forchettapiper-chefpiper-esperimenti in cucinaWeekend
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Ricette

Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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8 Comments


Francine
29 January 2015 at 8:26 am
Reply

Devono essere squisiti!! Io li faccio con mele e ricotta, e sono buoni anche così. Buona giornata, baci Francy



    Live from here
    29 January 2015 at 8:59 am
    Reply

    Ottima idea anche mele e ricotta! Li proverò.

Anonimo
29 January 2015 at 10:15 am
Reply

Carinissima questa ricetta, la proverò quando avrò ospiti a colazione (mio marito non collabora…). E sì, la teglia metallica che si trova nel forno si chiama leccarda 🙂 ely



Anonimo
29 January 2015 at 3:06 pm
Reply

Uhmmm…buonissimi questi fagottini. Grazie per questa ricetta facile e deliziosa.
Baci, Maria



Anonimo
29 January 2015 at 9:55 pm
Reply

Yummy! La farina forse potrebbe servire per tamponare un'eccessiva succosità delle pere? se rilasciassero troppa acqua durante la cottura, la pasta sfoglia diventerebbe 'papposa', perdendo in croccantezza
M.



    Live from here
    30 January 2015 at 9:26 am
    Reply

    È vero, non ci avevo pensato. (Come si vede che in cucina proprio non ci so fare…)

yezatel - Newton
30 January 2015 at 9:17 am
Reply

Cavolo è la terza volta che scrivo il mio commento perché non capisco se riesco ad inserirlo 😛
in questa ricetta secondo me la farina serve ad assorbire l'umidità che rilascia la pera in cottura perché bagnerebbe la sfoglia impedendone la giusta cottura. Puoi sostituirla con il pangrattato (che ha un sapore neutro) o dei biscotti sbriciolati come faccio io per i miei strudel (dolci o salati che siano)



    Live from here
    30 January 2015 at 9:26 am
    Reply

    Ecco, ora ci sei riuscita! 🙂
    Sì, mi sa che è proprio così e mi piace l'idea dei biscotti sbriciolati…

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