Alfred Hitchcock ha realizzato un numero impressionante di film nella sua lunga carriera. Io ne ho visti solo alcuni e tutti quelli che visto mi sono piaciuti, dal più celebre Psycho a Gli uccelli, da Intrigo internazionale a La donna che visse due volte, tanto per fare degli esempi.
La caratteristica che mi piace di più è quel connubio tra le trame meravigliose da film thriller, lo stile dei personaggi e degli interni da documentario patinato sulla moda d’altri tempi e le ambientazioni pazzesche in giro per il mondo.
Basta pensare a Finestra sul cortile dove mentre stai lì col fiato sospeso per la tensione e la paura non puoi proprio fare a meno di ammirare il meraviglioso guardaroba di Grace Kelly e intanto pensi a quanto sia geniale l’ambientazione tutta giocata all’interno di un cortile di New York sul quale si affacciano diversi appartamenti e diverse vite, che puoi sbirciare solo dalle finestre. Secondo è me uno dei film più belli di sempre.
E lo stesso vale per Caccia al ladro, dove in aggiunta alla trama da poliziesco e al solito guardaroba stile Vogue di Grace Kelly, ti perdi anche ad ammirare le inquadrature mozzafiato della Costa Azzurra.
Non solo questi film sono dei thriller pazzeschi, che hanno davvero fatto la storia del cinema, ma trovo semplicemente incredibile la cura per i dettagli, le ambientazioni, gli arredamenti e i costumi.
Recentemente ho visto un film di Hitchcock che ancora non conoscevo: L’uomo che sapeva troppo.
(Attenzione: io ho visto la versione del 1956, che è un remake dell’omonimo film del 1934 sempre dello stesso Hitchcock)(No, non mi è chiaro perché il regista abbia voluto rifare un suo stesso film di 20 anni prima)
Anno: 1956.
Regia di: Alfred Hitchcock.
Con: James Stewart, Doris Day.
Mi è piaciuto moltissimo e ammetto che oltre alla storia non ho potuto fare a meno di lasciarmi incantare dallo stile.
Questo film ti fa sognare un’epoca in cui essere turisti era una cosa molto chic ed esclusiva. Quei tempi in cui si viaggiava con un numero inspiegabile di bauli (tutti trasportati da onnipresenti facchini), le signore giravano per la medina di Marrakech con gonne a ruota, cappelli di paglia a tesa larga e piccole borsette rigide a mano e andavano a cena in ristoranti tipici marocchini con abiti da sera, tacchi e bracciali di perle, mentre gli uomini erano perfettamente a loro agio tra i vicoli dei souq in completo grigio e camicia.
(Scusate la qualità delle immagini, ma sono screenshots che ho fatto mentre guardavo il film in streaming sul computer grazie a Sky Go, quindi un po’ mosse, ma sempre meglio di quelle che avevo fatto per questo post)
Intendiamoci, non farei per nulla al mondo cambio con i nostri tempi, in cui viaggiare è infinitamente più semplice, alla portata di tutti (non una cosa per pochi elitari) e grazie al cielo la comodità di abbigliamento è comunemente accettata ovunque, eppure dobbiamo ammettere che questo ha tolto gran parte del glamour all’idea di viaggio.
In realtà meglio così, però fantasticare è bello e questo film regala certamente infiniti spunti.
Non voglio parlare troppo della trama, perché – essendo un thriller – rovinerei gran parte del divertimento a chi volesse vederlo (e io consiglio di guardarlo). Dirò solo che è un intrigo di proporzioni internazionali molto coinvolgente e, come sempre, ben fatto.
Dei costumi ho già parlato, ma sono degne di nota anche le ambientazioni che ci portano da Marrakech a Londra.
Io ho amato molto la parte ambientata a Marrakech (chi aveva dubbi?).
La scena in cui madre e figlio cantano e balla insieme la sera in hotel mentre lui si prepara ad andare a letto e lei a uscire è semplicemente deliziosa. E poi Doris Day è semplicemente favolosa quando canta “que sera sera”.
Splendida anche la scena nei souq (foto viste sopra) e quella della cena marocchina, molto divertente.
P.S.: una delle curiosità più famose su Alfred Hitchcock sono i suoi camei di pochissimi secondi in molti dei suoi film. In questa pellicola il suo cameo c’è, ma non vi svelo a che punto.
Se avete visto il film, lo avete scovato? 😉
P.P.S.: come è facile immaginare, questo film mi ha fatto venire una voglia pazzesca di tornare a Marrakech, una città stupenda. Io la consiglio assolutamente per una fuga di pochi giorni in primavera. Nel caso, ecco i post con tutte le mie informazioni su quel viaggio:
– Foto sparse dal viaggio
– La medina
– Piazza Jemaa el Fna
– Shopping nei souq
– Nouvelle Ville
– Riad La Croix Berbere Luxe
– Mini-guida di viaggio (info pratiche)
– Cosa mettere nella valigia per Marrakech
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