Questa volta mercoledì è arrivato abbastanza in fretta – ed è sempre una cosa positiva. Speriamo che scorra via così anche il resto della settimana…
In attesa del weekend, distraiamoci qualche minuto con gli aggiornamenti inutili di questo mercoledì.
– Ho visto queste bottigliette con gli ingredienti per fare i biscotti e ora le voglio. Tutte.
Che bello era quando le tentazioni di shopping ci coglievano solo nelle boutique. Ormai si trovano cose carinissime “senza cui non si può vivere” anche al supermercato, maledetti geni del marketing.
– Già che ci siamo, come non volere anche questi barattoli tipo Bormioli, fatti per sorseggiare delle bevande colorate? Che voglia di organizzare una festa in giardino! Peccato che qui ci siano ancora massime di 4°C – e comunque io non ho un giardino.
– Il libro cui accennavo nel post di settimana scorsa, l’autobiografia di Diane von Furstenberg (qui ho rimosso la copertina cartacea, ma è sempre lui), è davvero bello. Soprattutto, scavare nella vita di questa donna ti fa venire voglia di essere lei. Ha successo, è indipendente, è a capo di un impero di moda (con una bella filosofia di donna come base), fa quello che vuole, prende decisioni, ha un mega attico a Manhattan, una villa infinita a Long Island, un’altra negli Hamptons e una a Beverly Hills, un appartamento a Parigi e va in vacanza col suo yacht nelle isole tropicali dell’Asia, sempre seguita dalla sua cuoca personale. Ok, sentirsi una nullità è un attimo, ma cerchiamo di vedere la parte ispirazionale di tutto ciò, ok?
– Dal momento che tempo fa avevo recensito i libri delle 50 sfumature, mi è stato chiesto se ho visto il film e se andrò a vederlo. La risposta è no e vi spiego volentieri il perché.
Come avevo già detto, quei libri credo siano tra i peggio scritti della storia della letteratura. Io non so se la traduzione italiana li abbia migliorati, ma vi assicuro che la versione originale sembra scritta da un’adolescente. Io non faccio la scrittrice e non sono madrelingua, eppure credo sarei riuscita a fare di meglio. Per dire quanto siano scritti male. La vera cosa scandalosa del libro, infatti, non è il tema trattato (sadomaso), bensì la scrittura. Dopo la pessima esperienza coi libri, non muoio certo dalla voglia di vedere il film, che se è fatto “bene” come i romanzi…
E questo – pensate! – non è nemmeno il problema più grande. Il problema vero, infatti, è che questa non è una storia di sesso sadomaso, quanto piuttosto una storia di abuso più psicologico che fisico, ma presentata in modo che sembri desiderabile. Non per fare la vecchia noiosona, ma temo per l’influenza che questa storia possa avere sulle ragazze più giovani. Perché fa sembrare che un uomo che si intromette nella tua vita, che ti stalkera, che ti fa pressioni psicologiche, che ti vuole comandare e che ti vuole in suo completo controllo, sia un’espressione d’amore. NO amiche. Non lo è. MAI. L’abuso psicologico non è mai amore e non è mai desiderabile. Il rispetto, semmai, è sintomo di amore. Ma la dominazione in ogni aspetto della vita no.
Poi onestamente il sesso sadomaso, se fatto da due adulti consapevoli di ciò che fanno ed entrambi consenzienti, non mi sembra assolutamente un problema. Ma che a letto facciano un po’ quel che vogliono e usino gli accessori che vogliono, che problema c’è? Questa delle 50 sfumature, però, è una storia ben diversa: di una donna succube di un uomo che si sente il suo padrone in tutti gli aspetti della vita (soprattutto fuori dal letto) e che crede che il fatto che lui la controlli completamente sia dovuto al fatto che la ami. Ecco, cerchiamo di imparare che non è così e di insegnarlo anche alle ragazze giovani.
Tutto questo per dire che no, non ho nessun interesse a guardare il film – i libri (per i quali ho davvero sprecato i miei soldi) li ho buttati via senza rimpianti (ma solo perché non posseggo un caminetto).
E questo è tutto. Voi che fate?
4 Comments
Ciao Chiara concordo su tutto con te per quel che riguarda 50 sfumature. Non lo vedrò ed hai proprio ragione anche sul libro! Be invece DvF,come libro mi attira parecchio! E quei barattolini♥ io sto cercando di riprendermi da una brutta cistite, quindi settimana di riposo! Baci ♥ Francy
Ciao Chiara, i barattolini con tappo e cannuccia sembrano proprio le Mason jar, se vai su Pinterest e cerchi "Cookies in a jar" ti si apre un mondo, sono davvero facili da assemblare e si presentano bene in caso di pensierino dell'ultimo minuto! Per quanto riguarda le 50 sfumature hai perfettamente ragione, oltre che essere scritto veramente male non c'entra assolutamente nulla con le pratiche BDSM, la tizia in questione è una povera stupida che si fa trattare come una pezza! Sono due cose completamente diverse! Un saluto, Ale
Hai perfettamente ragione Chiara. A me hanno regalato 50 sfumature di grigio, di nero e di
rosso. Dopo aver brevemente letto di cosa trattavano questi libri in internet, sono finiti tutti e tre nella spazzatura.
Non sono bacchettona, ma oltre a concordare in tutto con te, questa e' "letteratura" che non
m'interessa per niente. Baci, Maria
Motivo per cui nemmeno io, Chiara, andrò a vedere il film. E concordo con te: questa trilogia è un insulto alla letteratura. Federica