L’è burlà giò l’albero – aka intermezzo informativo

 Per i non milanesi: il titolo significa “è caduto l’albero”.

 Io il primo post sul viaggio a Dubai l’ho preparato, ve lo giuro. La cosa, però, avveniva ieri sera tardi, quindi devo per forza rileggerlo in pausa pranzo prima di pubblicarlo perché sono abbastanza certa sia pieno di refusi e frasi senza senso; non me la sono sentita di programmarlo per questa mattina senza rileggerlo prima in modo lucido. Non che sia una cosa nuova per me scrivere i post la sera (e pubblicarli con errori di battitura senza rileggerli, perché li programmo direttamente per essere messi online di mattina), anzi è la regola, ma a questo giro ero più stanca del solito, quindi in pausa pranzo prometto di rileggere tutto e pubblicare; troverete il post più tardi quindi.

 Perché ero così stanca, chiedete? Ma ve lo dico subito. Al momento ad Amburgo c’è quello che sostanzialmente è un uragano (anche se piper-marito si ostina a dire che per un amburghese vero questa è solo arietta) e sta facendo vari danni.
Ieri sera uscita dall’ufficio il vento era talmente forte (tra l’altro con temperature di 4C) che continuavo ad andare a sbattere contro le macchine parcheggiate. Sembravo ubriaca, ma per fortuna era così un po’ per tutti.
Per tornare a casa ci ho messo il doppio del tempo per via di varie strade bloccate a causa di allagamenti e di impalcature buttate giù totalmente dal vento (giuro, visto coi miei occhi, mi auguro che i muratori stiano tutti bene).
Poi arrivo a casa e trovo un comitato di accoglienza dei vicini che bloccano tutti gli altri vicini che stanno rientrando dal lavoro per impedirgli di parcheggiare in cortile come sempre – per via di uno degli alberi enormi che sta pericolosamente pendendo sul giardino:

 Lascio la macchina in strada, il tempo di entrare dal portone e fermarmi a parlare con la vicina e sentiamo un boato, ci precipitiamo fuori e:

 Per fortuna è caduto dalla parte del giardino e non della casa: il nostro divano sarebbe stato schiacciato, immagino. (Non so se dalle foto si vede, ma sono alberi veramente grossi)
Comunque il trambusto è andato avanti per un po’ tra la nostra palazzina e quella dall’altra parte del cortile: non c’è nulla come un pericolo vero per le proprie auto per far stringere amicizia a dei vicini di casa tedeschi, lol.
Le sirene di polizia e vigili del fuoco sono andate avanti fino a sera tardi, quindi immagino ci siano stati danni anche in altre zone.
Poi io non stavo tranquilla perché piper-marito è arrivato tardi dal lavoro e con quelle strade… Insomma ora che la situazione si è calmata e abbiamo cenato era tardi e io ero stanca e quindi niente, il post è in ritardo, ma arriva, giuro.

 Comunque mi spiace un sacco per quell’albero. Una delle cose che mi ha subito conquistata di questa casa è che pur essendo in città ti dà la sensazione di essere in campagna. Da qualsiasi finestra guardi, c’è quasi solo verde. Non per nulla la chiamiamo “la casa sull’albero”. Ora che questo grosso albero è caduto purtroppo da una finestra della sala la visuale ora offre solo un parcheggio e il retro di una palazzina, che brutto.
Tra l’altro l’albero che è caduto ha urtato un secondo albero, portandone via una parte, quindi ora abbiamo paura che sia pericoloso pure quello o che ce lo abbattano per sicurezza. Spero di no.
Che palle questo uragano.

 Poi stamattina mi sono affacciata alla finestra e ho avuto quella bella sensazione di clima autunnale, grigio, freddo, umido… ti fa quasi venir voglia di caminetto acceso e castagne. Peccato sia il primo aprile!!
Ok cara primavera, va bene, bel pesce di aprile, da domani però bel tempo, giusto?