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Piper-chef: la soluzione è berla

28 Aprile 2015

 La frutta intendo. Ma andiamo con ordine.
In questi mesi sto cercando il modo di introdurre più frutta nella mia alimentazione. Durante le gravidanza c’è molto più bisogno di vitamine del solito e anche se la ginecologa mi ha prescritto le solite vitamine da gravidanza, fin dall’inizio ha anche specificato che mi serve un’alimentazione più sana del solito.
Io la verdura la adoro e ne mangio tanta. La frutta, invece, non mi piace particolarmente ed è raro che mi venga voglia di mangiarla. Anzi, direi che per la gran parte dell’anno me la dimentico proprio. All’inizio ho cercato di farmi violenza e mangiare almeno un kiwi (il mio frutto preferito) dopo i pasti. La verità però è che soffrivo. Per me nel 90% dei casi mangiare frutta è uno sforzo.
Poi mi è venuta un’idea: frullarla tutta assieme per riuscire a mangiarne tanta in un colpo solo, senza soffrire troppo. La soluzione per me, quindi, sono stati i frullati (che ora va di moda chiamare smoothies)(sempre la solita storia che se cambi il nome ad una cosa, torna ad essere di moda come il caso del bordeaux-burgundy e dello scozzese-tartan, solo per fare due esempi).
Mi è venuta in mente questa soluzione quando al supermercato ho allungato la mano per prendere la mia solita bottiglietta di succo verde (che infatti chiamano “green smoothie”) e ho pensato che se mi piace bere quello, forse la cosa avrebbe potuto funzionare anche con altri mix di frutta.
Ha abbastanza funzionato in effetti. Certo, sono infinite le cose che preferirei bere/mangiare al posto di un frullato di frutta, però almeno così riesco ad assicurarmi una buona quantità di frutta ogni giorno in modo abbastanza piacevole.
Mentre prima faticavo per mangiare un kiwi o una pera al giorno, adesso in un solo bicchierone riesco a mandare giù in un solo giorno quantità come 1 banana + 1 kiwi + 1 pera + 1 manciata di mirtilli, tanto per fare l’esempio di oggi. Amici, per me questa è una conquista vera.

 Ad un certo punto mi era anche balenata l’idea di comprare un elettrodomestico apposta per fare i frullati, uno di quelli dove frulli la frutta già nel bicchiere che ti porterai poi via (io mi faccio un frullato di frutta fresca ogni mattina e lo porto in ufficio). Si chiamano – che sorpresa – “smoothie makers” e di sicuro sono una soluzione pratica, ma per ora non credo ne comprerò uno: riesco a preparare un frullato in meno di un minuto con quello che già posseggo e non so se quest’abitudine dei frullati durerà anche dopo la gravidanza, quindi forse non vale la pena mettermi un aggeggio in più in casa, che poi magari non uso. Non so, mi riservo di guardare come va questa cose dei frullati e poi decidere più avanti.
Quello che faccio ora è semplicemente questo: butto dei pezzi di frutta nel contenitore in dotazione col minipimer, aggiungo o acqua o latte o cubetti di ghiaccio o spremuta d’arancia a seconda della ricetta o di come mi gira (NON aggiungo zucchero né dolcificanti), passo il minipimer per tipo 20 secondi e quando il frullato è pronto lo travaso in una di quelle bottigliette che prendevo al supermercato con dentro gli smoothies pronti (ne avevo tenute un paio perché molto carine, finalmente ho trovato anche un utilizzo, vedi foto sotto). Fine.
Ci metto un attimo e per ora non ho avuto bisogno di fare spese extra.
Sono molto soddisfatta, quindi se ci sono altri non-amanti della frutta come me all’ascolto, vi consiglio di provare perché è una buona soluzione. Io per il momento non credo di comprare i frullatori apposta (vediamo se mantengo l’abitudine dei frullati o no), ma se voi siete interessati, in questo post di Ms. Bunbury ci sono molte informazioni a riguardo.

 Riguardo alle ricette, onestamente io spesso uso frutta a caso, ossia quello che ho in frigorifero, tanto il mio atteggiamento in questa cosa non è esattamente quello di gratificare il palato (impossibile per me con la frutta), quanto piuttosto quello di riuscire a mandare giù più frutta possibile come fosse una medicina, lol.
Oppure scelgo quello di cui ho voglia quel giorno lì, che poi è la cosa più divertente.
È anche divertente provare combinazioni nuove e casuali (anche queste spesso dovute alla presenza di quello che il mio frigo offriva quella mattina), però in questo caso devo avvertirvi che non sempre il risultato è… come dire… piacevolissimo. Quindi vedete voi se andare a caso o affidarvi a ricette vere.
Avevo meditato anche di prendere un piccolo libro di ricette per smoothies, ma mi sono accorta ben presto che internet scoppia di un’infinita varietà di queste ricette, ed è pure gratis. Ne ho anche trovata una per fare uno smoothie di pomodoro e parmigiano da servire come antipasto. Per dire.
Riguardo alle dosi, io faccio fatica a seguirle anche nelle ricette “serie”, quindi nel caso dei frullati di frutta per me non esistono proprio. Se mi viene fuori una quantità di frullato che non ci sta nell’apposita bottiglietta, ne uso due o mi bevo il resto a colazione (di solito faccio i frullati la mattina per portarli in ufficio) oppure lo metto in frigo in un bicchiere e lo bevo la sera, ecc…

 Se avete voglia di provare anche voi, il mio consiglio è di iniziare semplicemente mixando i vostri frutti preferiti. Usate più quantità del frutto di cui volete sentire di più il sapore e via via diminuite per gli altri. Oppure usate la stessa quantità di tutto per un risultato più omogeneo.
Io onestamente mi faccio guidare dal caso il 90% delle volte.
Se però volete provare delle ricette un po’ più precise, ecco qualche sito che ho scovato:
– Gli smoothies di Jamie Oliver
– Le ricette di smoothies trovate su GialloZafferano
– Su GreenMe 15 ricette per frullati di frutta
– Simple Green Smoothies
– Smoothie Web
– Allrecipes / smoothies

 Io non posso certo dire di essermi convertita alla frutta o al trend degli smoothies, però come soluzione per una necessità concreta mi trovo bene. Non so se porterò avanti quest’abitudine (per quanto sana) anche dopo il parto. Vedremo.

 Voi amate la frutta o come me la sopportate poco?
E siete fan dei frullati – o smoothie? In tal caso, avete delle ricette preferite?

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Piperpenny
Italiana trapiantata nella città libera e anseatica di Amburgo, lavoro nelle relazioni pubbliche nel campo della moda. Viaggio per vocazione, scrivo per divertimento. La mia occupazione principale in realtà è correre dietro a due minions anche conosciuti come i miei figli.

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9 Comments


Brunhilde
28 April 2015 at 6:46 am
Reply

Secondo me ti conviene tenere il minipimer, che più avanti ti servirà anche per preparare le prime pappe al Piper-Baby. Se il risultato è soddisfacente, perché comprare qualcos'altro?



    Live from here
    28 April 2015 at 10:45 am
    Reply

    Il minipimer lo tengo sicuro, perché lo uso per un sacco di cose (anche le vellutate di zucca o altre verdure, per dire). In teoria gli aggeggi apposta per gli smoothies sono pratici perché frulli direttamente nel bicchiere da cui poi bevi, quindi fai prima, non devi fare travasi, sporchi meno roba, ecc… Però io al momento sono sola e mi faccio un frullato al giorno soltanto, quindi mi basta il minipimer. Più avanti se continuerò questa cosa, tra frullati, pappe, ecc… magari lo smoothie maker potrà essere una spesa utile, non so, mi riservo di vedere più avanti, ma per ora mi va bene il minipimer.

Anonimo
28 April 2015 at 7:26 am
Reply

Io amo molto la frutta, soprattutto le cilige e il melone. Amo anche molto i frullati.Hai mai provato i frullati in AEZ? C'e' un banco vicino alla HASPA che li fa' buonissimi.Baci Maria



    Live from here
    28 April 2015 at 10:46 am
    Reply

    Dici quello nel reparto cibo? Sì, l'ho provato un paio di volte e in effetti è buono, ma siccome non impazzisco per la frutta non lo frequento spesso, anzi.

Francine
28 April 2015 at 11:39 am
Reply

Io adoro i frullati! Ho un accessorio del moulinex che serve proprio a questo. Sono ottimi!! E Marta è la regina degli smoothie♡lei è bravissima ♡baci tesoro♥



vitadicasaillatorosa
28 April 2015 at 8:11 pm
Reply

Da quel che ho so i frullati, così come le spremute, perdono rapidamente la maggior parte delle vitamine, quindi andrebbero consumati subito subito, appena fatti, altrimenti non valgono come porzione di frutta. Ovviamente questo discorso vale per l'apporto vitaminico, restano pur sempre una bevanda più sana e genuina di un succo industriale, con fibre e sali minerali.



    Live from here
    29 April 2015 at 9:02 am
    Reply

    Grazie per quest'informazione! Non lo sapevo affatto. Da oggi per sicurezza ho iniziato a bere i frullati la mattina a colazione nel momento in cui li faccio (invece di berli a metà mattina in ufficio), così sono certa di farli valere come porzione di frutta. In effetti non è male, anzi è un bel modo di iniziare la giornata, sapere di stare facendo qualcosa di salutare… 🙂

Anonimo
28 April 2015 at 9:27 pm
Reply

Io adoro la frutta, ne mangerei a chili! Ancora non ho fatto un frullato ma anch'io compro quelli della true fruits della bottiglietta sopra, tra cui quello verde 🙂 Devo provare a fare un frullato in casa, se con il minipimer funziona cosí bene provvedo subito.Buona serata Chiara :)Lucia



Ms. Bunbury
15 May 2015 at 12:47 pm
Reply

Ciao bella!!! Ma graaaazieee per avere citato il mio blog!:-)ehehe che frullato o smoothie che sia, io lo amo tantissimo! Come te mangiavo pochissima frutta, quella da pelare soprattutto per pigrizia… Invece con gli smoothie mi piace un sacco preparare i mix! E per fortuna non mi è ancora passata la mania hahahah. Il minipimer va benissimo!La lama è molto simile, forse fa giusto fatica con i cubetti di ghiaccio che io ci butto dentro quando voglio qualcosa di molto simile ad un succo. Poi a me piace dividere, sono un po' fissata… ahaha. Tipo, con il minipimer ci faccio la sala al tonno per il vitello tonnato ad esempio… e mi fa strano di metterci poi la frutta. Sarò pazza, so che lavandolo va via tutto, ma ho smepre paura che resti del sentore di tonno negli ingranaggi! :-DBaci baci! Marta



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