Io ho questo vizio per cui quando mi viene tantissima voglia di tornare in un determinato posto nel mondo (ma non posso saltare su un aereo e partire per svariati motivi), invece di cercare di distrarmi e pensare ad altro per farmela passare, faccio di tutto per sprofondare sempre di più nel buco nero del “vorrei ma non posso”, riguardando le mie foto di viaggio, ricordandomi come mi sentivo mentre ero lì e talvolta anche guardando film o leggendo libri ambientati in quel posto.
E’ così, in effetti, che è nata la rubrica #whereidratherbe.
Mi rendo conto che questa possa sembrare una strategia poco furba, ma per me in qualche modo questo sguazzare dentro i ricordi e la fantasia è un modo per esorcizzare un po’ quella voglia pazzesca di partire ADESSO che alle volte mi prende. E’ quasi come fare un mini viaggio virtuale e dopo un po’ la voglia si attenua (ma non sparisce mai del tutto).
Ultimamente – forse perché recentemente ho visto questo film o forse perché ho visto delle foto su un blog – mi è preso il pallino di tornare a Marrakech, tanto che ho iniziato a cercare di capire quanto sia fattibile andarci con un neonato a carico (dai miei ricordi non sembrerebbe essere la meta ideale, ma vedremo).
Comunque, mentre ero alla ricerca di libri a tema, ne ho scovati tre che sembrano essere stupendi e che ora voglio avere! Era la peggiore delle cose che potesse succedere, diciamolo: quando la voglia pazza di viaggiare si unisce alla voglia pazza di fare shopping, si arriva al disastro.
Comunque sono tre libri del genere “coffee table book”, di quelli zeppi di belle foto, che spesso si tengono in esposizione appunto sul tavolino del salotto.
The Riads of Marrakech
Io credo che potrei perdermi in questo libro per ore e ore e ore. E sognare di vivere in uno di questi meravigliosi riad con le piastrelle marocchine, la quiete, l’ombra, le piante e la piscina nel cortile interno e la vista sui tetti della medina di Marrakech da godermi al tramonto, mentre il canto del muezzin si diffonde nell’aria e tra le vie strette, sorseggiando un tè alla menta…
Oddio, fatemi partire subito!!
Comunque al prossimo viaggio in città (perché prima o poi ci sarà, lo giuro) ho in programma di comprare delle piastrelle marocchine. Cosa ancora voglio farci non lo so, ma le voglio. In realtà la mia lista di shopping per Marrakech è lunghissima: l’altra volta siamo andati con EasyJet, col solo bagaglio a mano, quindi tra limiti di spazio e peso ho potuto prendere davvero pochissimo e mi sto ancora mangiando le mani.
Gardens of Marrakech
Dalle foto che ho visto online, questo sembra essere un libro che ti fa venire voglia di partire in questo istante, ritirarti per sempre in qualche giardino segreto e non avere mai più nulla a che fare col resto del mondo. (Non so voi, ma nel mio caso ci sono giorni in cui questa prospettiva è particolarmente allettante)
Marrakech, infatti, è una città asciutta e polverosa, circondata dal deserto, rossa e sabbiosa, eppure in alcuni angoli si nascondo giardini piccoli e grandi di un verde e di una rigogliosità sorprendenti. Non te li aspetti dei giardini così lussureggianti e freschi a Marrakech, forse per questo sono ancora più magici.
Certo è che arrivare dal caldo, caos e rumore della medina e trovarsi in un piccolo eden è un’esperienza magica e io al momento darei qualsiasi cosa per riviverla (si era capito?).
Yves Saint Laurent: A Moroccan Passion
E’ quasi impossibile pensare alla città di Marrakech senza collegarla alla leggenda della moda YSL. Uno dei posti da non perdersi assolutamente, infatti, è Jardin Majorelle: il giardino della villa che Yves Saint Laurent e il suo compagno della vita Pierre Bergé acquistarono, restaurarono e amarono moltissimo. Ma la passione di Saint Laurent per Marrakech e il Marocco non si limitava alla villa: pare che questo Paese fosse uno dei posti che più lo ispirava e ci ha passato molto tempo anche in compagnia di amici del calibro di Loulou de la Falaise e Andy Warhol. Questo libro, in effetti, è scritto da Bergé ed è una raccolta di ricordi della sua vita con Saint Laurent a Marrakech, corredati da racconti e fotografie, in molti casi mai pubblicate prima. Credo sia molto interessante e mi piacerebbe molto sfogliarlo. (In realtà era in vendita al negozio dei giardini, ma per quel problema di spazio e peso col bagaglio a mano, non ho potuto acquistarlo)
Ecco, voi che soluzioni avete per quando vorreste proprio essere in un certo posto? Fate come me e ci sguazzate dentro o cercate di distrarvi?
E dei libri da esposizione che ne pensate? Vi piacciono o vi sembrano inutili?
Comment
I love books,thanks for sharing this post! Coffee table books are some of the things that I collect because somehow, they are able to capture my interest by telling a nice story through pictures.