E’ ufficialmente iniziato il periodo di transizione, tanto nella città libera e anseatica, quanto in casa Piperpenny.
Da un lato qui si sta cercando di trovare uno straccio di routine con piper-baby, che sembra invece ben intenzionato a svegliarsi assolutamente a casaccio a qualsiasi ora del giorno e della notte con le necessità più disparate.
Dall’altro il clima ci ha ormai imposto di riporre i capi di abbigliamento più estivi e iniziare a vestirci in modo più consono al clima. Questo è il periodo secondo me più difficile per capire come cavolo uscire di casa la mattina, perché non sai mai cosa aspettarti. Se ti copri troppo poi magari fai la sauna, se esageri con la leggerezza , d’altro canto, rischi il primo raffreddore della stagione.
Io ho due soluzioni per queste stagioni di mezzo:
1. Stratificare
2. Puntare su capi “di transizione”
Questo è il periodo in cui finalmente gli abitini leggeri con le maniche lunghe hanno un senso. Idealmente sono ancora in materiali quasi estivi o che comunque lasciano respirare, come cotone o lino o al limite viscosa… Se non sono eccessivamente corti, si possono ancora indossare a gambe nude con delle stringate, delle ballerine o degli stivaletti bassi. Nelle giornate più fredde, invece, si può già azzardare un collant. In tal caso vi consiglio di indossare una sottoveste tra i collant e il vestito, altrimenti il vestito s’incolla alle calze e l’effetto è brutto e anche fastidioso. (Altre idee su cosa indossare “sotto” in questo post)
Per la mattina e la sera l’ideale è sovrapporre dei capi avvolgenti, ma non troppo pesanti e che si possano modellare a piacere. In questo senso un cardigan aperto o un poncho sono ideali, perché si possono lasciare aperti o avvolgere intorno al corpo all’occorrenza.
Trovo carinissimo questo poncho a bande di colori diversi di Esprit qui sopra nel set, il problema è che ho notato che è 100% poliestere, quindi io lo eviterei, perché si farà la sauna là sotto. Meglio puntare su materiali migliori.
Questa stagione è anche perfetta per indossare midi-skirt o culotte senza calze, visto che lasciano scoperta solo una parte limitata di gamba e non si rischia il congelamento.
Le midi-skirt mi piacciono molto e anche se per una “alta” 1,56m e non proprio filiforme forse non sono l’ideale, non mi interessa e non vedo l’ora di potermi rimettere le mie (nonappena anche il resto della pancia post-parto se ne sarà andato), tipo questa presa ad un mercatino delle pulci a Los Angeles.
I pantaloni che hanno iniziato ad andare di moda in primavera, quelli abbastanza larghi che arrivano circa a metà polpaccio (per me sono la versione pantalone delle gonne midi), i cosiddetti culottes, credo siano uno dei pochissimissimi casi in cui scoppia una moda e a me non fa subito schifo o non mi stufo in 30 secondi di vederla ovunque. Miracolo. Il problema è che non ho ancora avuto occasione di provarli e vedere come mi stanno, perché ero già in gravidanza e figuriamoci se una cosa così viene fatta in versione premaman, pffff…… Vedremo se esisteranno ancora quando avrò perso tutto quello che ho messo su in gravidanza.
Riguardo alla midi skirt che ho messo nel set: è di suede (scamosciata), è di Iris and Ink e la trovo stupenda. Vi segnalo che ce n’è una versione in crepe color cipria in saldo su The Outnet che è veramente stupenda e vorrei tantissimo comprarmela io, ma ho partorito da poco, non so che taglia ho né quale avrò nelle prossime settimane/mesi, quindi direi che per il momento è meglio se me ne sto buona…
Infine, un mio must sempre, ma soprattutto ora, sono le camicie di cotone o le maglie con le maniche lunghe o a tre quarti, che si possono indossare con le maniche arrotolate o meno, da sole o con qualche strato sopra o sotto… L’importante è che siano di ottima qualità e di ottimi materiali, perché sono una delle spine dorsali del guardaroba, visto che si possono adattare a mille situazioni e look. Io per questi due capi molto spesso mi affido a J.Crew, ma anche a Closed, dipende.
E infine una cosa che da qui in poi non dovrebbe mancare mai in borsa è certamente una sciarpina. Ancora nulla di troppo voluminoso o pesante, per ora va bene anche il cotone o qualsiasi cosa in versione “garza”, quindi leggero e impalpabile. In ogni caso torna sempre utile.
E voi come risolvete i dilemmi sartoriali legati al clima di passaggio?
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Ciao Chiara, ti scrivo dalla Francia. Alla fine ho deciso di tornare qui e approfittare ancoradelle temperature calde prima di affrontare l'inverno lungo e freddo di Amburgo.Ho visto che anche qui hanno cominciato ad avere delle cosine molto carine per quest'autunno.Domani faccio ub salto a Saint Tropez, vediamo cosa si vede di nuovo nelle boutique, poiti faccio sapere…baci, Maria