La mia lunga vacanza ligure sta volgendo al termine.
Lunga è stata lunga: era da quando andavo all’università che non stavo al mare così tante settimane di fila!
Sul termine vacanza, invece, ci sarebbe da discutere. Chi ha avuto un figlio lo sa: ai piccolini il concetto d vacanza sfugge completamente. Vacanza significa prendersi una pausa da ciò che si fa di solito (generalmente lavorare) per riposarsi e fare quello che solitamente non si ha tempo per fare, come leggere, dormire, riposarsi… Piper-baby per ora è ignaro di tutto ciò, per cui non ci sono stati orari da vacanza, non c’è stato più riposo del solito e anche la lettura non è stata molto fruttuosa. In pratica l’unica cosa che è cambiata rispetto alla vita solita è la location.
Dici poco.
La collocazione geografica può fare una gran differenza. E infatti io ho cercato di godermi ogni momento, nonostante gli orari strani e le limitazioni di quest’anno.
Ci sono cose di quest’estate ligure che mi mancheranno in modo quasi doloroso quando tornerò nella bellissima ma decisamente più fredda e piovosa Amburgo.
Il non pensare a che scarpe mettere. Avere la certezza, settimana dopo settimana, di potersi infilare i sandali e uscire, senza guardare fuori dalla finestra, senza nemmeno uno sguardo alle previsioni del tempo. Per me questo è un lusso.
Mi ero quasi dimenticata di com’è vivere in un posto in cui si ha la certezza che estate significa caldo e sole.
Svegliarsi e vedere il mare credo sia una delle cose più belle del mondo.
Ma anche vedere la sera che scende sul mare e le luci che si accendono sulla costa di fronte non scherza affatto.
Sentire caldo anche di notte era una delle cose a cui mi ero disabituata e, assurdamente, sarà una delle cose che mi mancherà.
E poi fare un giro in paese la mattina e sentire quel profumo celestiale di pane che esce dai fornai e di caffé che esce dai bar e il profumo di pizza che si diffonde nei vicoli verso mezzogiorno… Certe cose non sono riproducibili all’estero.
E vedere i miei ogni giorni e piper-fratello ogni weekend.
Le passeggiate sul lungomare con piper-baby nel passeggino, godendoci l’ombra delle palme.
E la bouganville e il glicine, che crescono un po’ ovunque qui in questa stagione.
E infine i bagni in mare, che adoro e che quest’anno sono stati molto più scarsi e molto più brevi del solito. Pochi ma buoni e mi mancheranno.
Da una parte sono contenta di tornare a casa, alle mie cose, alla mia quotidianità. Amo Amburgo e la mia vita lì.
In questo momento, però, mi si spezza il cuore all’idea di partire. Tutto questo mi mancherà terribilmente.
(Ci sono anche cose che non mi mancheranno per nulla, tipo le zanzare e le cacche di cane. No ma seriamente, italiani, perché lo fate? È così difficile essere civili? Ma quelli che lasciano le cacche del proprio cane sui marciapiedi non indossano i sandali? Non sanno quant’è brutto? Mi auguro che capiti anche a loro!)
Leave A Reply