Questo è l’aspetto che ha la mia cucina ora. Prima non era così e lo spiego nel post. |
Ok, questo post è un po’ da scoperta dell’acqua calda, ma lo scrivo lo stesso: chissà mai che possa ispirare o motivare qualcuno…
Quando piper-marito e io siamo andati a vivere insieme oltre dieci anni fa (oddio ma la vecchiaia), io mi ero appena laureata e facevo uno stage e lui stava scrivendo la tesi e al contempo faceva uno stage. Dire che le nostre finanze fossero estremamente limitate è essere generosi.
Il nostro primo appartamento era minuscolo e molto fuori mano e per arredarlo ci siamo dovuti ingegnare un po’: alcune cose se le è portate dietro piper-marito dalla sua stanza a casa dei suoi, un armadio lo abbiamo ereditato da degli amici che si stavano trasferendo e volevano sbarazzarsene, i divani ce li hanno passati i piper-suoceri che stavano comprando il salotto nuovo e via dicendo. Alcune cose abbiamo proprio dovuto comprarle, tipo il tavolo e le sedie, la nostra soluzione fu andare da Ikea e semplicemente prendere il tavolo e le sedie più economici che ci fossero, non potendoci permettere il lusso di scegliere i mobili in base a canoni estetici.
Per un sacco di tempo l’unico pezzo di arredamento che avevamo nel bagno è stato una sedia su cui appoggiare il bicchiere con spazzolino e dentifricio, il sapone e quelle cose lì.
Ora sono passati più di dieci anni e le cose sono cambiate un bel po’.
Alcuni dei mobili che comprammo ai tempi, però, sono ancora con noi, nonostante non ci piacciano particolarmente – e questo è dovuto principalmente a due motivi: dopo un po’ ci si abitua alle cose e si smette quasi di vederle e poi negli anni abbiamo voluto spendere i nostri soldi in altro modo (principalmente in viaggi), piuttosto che investirli in mobili per un appartamento che non è nemmeno di nostra proprietà.
Ultimamente, però, stavamo diventando un po’ insofferenti verso alcuni dei suddetti mobili, soprattutto verso il tavolo e le sedie della cucina che, oltre ad essere di un color legno un po’ triste e insulso, recavano ormai evidenti segni di utilizzo. Avevamo già iniziato a guardare qualche catalogo di arredamento, però ad un certo punto un’idea ha iniziato a farsi strada nelle nostre teste: e se dipingessimo i mobili vecchi, anziché comprarne di nuovi?
Io non avevo mai preso in considerazione l’idea prima, perché pensavo che fosse un’operazione titanica, faticosissima, lunghissima e per la quale fossero necessarie competenze particolari. Ho scoperto che non è affatto così e che è anche molto più economico che comprare mobili nuovi. (Come dicevo all’inizio: ho un po’ scoperto l’acqua calda, mi rendo conto)
In realtà non posso parlare per me, perché io non ho fatto nulla, ma piper-marito ci ha messo un pomeriggio per ridipingere un tavolo, quattro sedie e due scaffali. Dice che non è stato nemmeno troppo pesante…
Il risultato è che è bastato questo a dare alla casa un’aria nuova, più fresca – e questo, ho scoperto, ha effetti portentosi sull’umore. (Niente, è la giornata delle grandi scoperte scientifiche da queste parti)
Noi abbiamo scelto il bianco perché (come si nota entrando in casa nostra) ci piace particolarmente, lo troviamo riposante, luminoso e si intona perfettamente col resto della casa. Comunque ci sono in commercio vernici davvero in qualsiasi tonalità ormai, quindi tutti possono trovare ciò che fa per loro per rinnovare casa propria, anche chi è molto più incline di noi ai colori.
Coadiuvata da piper-marito, ho messo insieme tutte le informazioni in nostro possesso, nel caso qualcuno volesse cimentarsi in una ristrutturazione fai-da-te. Attenzione, questo è solo il procedimento che abbiamo attuato noi. Sicuramente non è l’unico e forse nemmeno il migliore. Però è stato relativamente veloce ed economico e il risultato è dignitosissimo (vedi foto in alto e qui sotto).
[Qui in realtà volevo mettere una foto prima/dopo, ma mi sono dimenticata di fotografare il tavolo prima di dipingerlo. Allora ho guardato in ogni singola cartella del computer per cercarne una vecchia… ma non ne ho trovata nemmeno una! Ho realizzato di non aver mai fotografato il tavolo della mia cucina prima d’ora. Il motivo è abbastanza ovvio: lo trovavo proprio brutto. Ho una sola foto in cui il soggetto erano le tazze nuove, dove però si vede come sfondo il top del tavolo tutto scolorito dagli anni e dall’utilizzo, vedi sotto.]
PREPARAZIONE
– Non, ripeto NON, dipingete i mobili in casa!!! Questo per due motivi:
1. Il rischio di sporcare e rovinare il pavimento e gli altri mobili è altissimo anche se avete ricoperto tutto molto bene.
2. Le vernici puzzano e spesso sono tossiche, quindi non vorrete riempire casa vostra di aria irrespirabile. L’ideale è farlo all’aperto, per esempio sul balcone o in giardino. Se invece dovrete farlo per esempio in garage (come nel nostro caso) o in un altro posto semi-chiuso, fate in modo di arieggiare l’ambiente molto molto bene e uscite spesso a respirare aria fresca per evitare intossicazioni o mal di testa e nausea.
– Qualsiasi posto abbiate scelto, coprite bene bene bene il pavimento con vari strati di giornali o ancora meglio del cartone.
– Indossate vestiti vecchi e guanti di lattice di quelli usa-e-getta.
– Tenete a portata di mano degli stracci, un rotolo di carta da cucina (tipo scottex) e un sacco per la spazzatura.
– Iniziate le operazioni subito di sabato mattina: i mobili poi dovranno asciugare 24 ore e a quel punto dovete avere il tempo di ritrasportarli in casa e (nel caso di scaffali o armadi) riempirli di nuovo. In questo modo avrete finito entro domenica sera. Anzi, se ne avete la possibilità, svuotate i mobili già di venerdì sera, così nel fine settimana farete meno fatica e vi servirà meno tempo.
– I mobili ci metteranno un po’ a perdere la puzza di vernice, quindi se potete lasciateli dove sono (garage, balcone, giardino, ecc…) per un paio di giorni. Se invece dovete rimetterli in casa, non riempiteli (soprattutto di vestiti) fino a che sarà scomparso l’odore e arieggiate bene la casa.
Per tutti questi motivi è consigliabile cimentarsi in questo genere d’imprese in estate, quando è possibile fare tutto all’aperto e tenere le finestre di casa aperte tutto il giorno.
COSA SERVE
– Giornali o cartone per ricoprire il suolo. Vestiti vecchi, guanti di lattice usa-e-getta, carta da cucina, stracci, un sacco per la spazzatura.
– Se è legno naturale, non trattato, vi servirà un pezzo di carta-vetro per lisciare bene tutte le superfici, ma i mobili solitamente sono già trattati, quindi nella maggioranza dei casi questo passaggio non è necessario.
– Vernice del colore scelto. A noi sono servite due latte da 750ml: una per dipingere un tavolo (non molto grande) e quattro sedie, l’altra per i due scaffali. Se non siete sicuri, chiedete ad un addetto del negozio di bricolage: spiegandogli cosa dovete dipingere in genere sarà in grado di dirvi indicativamente quanta vernice vi servirà.
– Un pennello. Un rullo non molto grande e liscio. Una vaschetta per versare la vernice.
– Del nastro adesivo di carta per coprire eventuali parti che non volete dipingere.
– Del diluente nitro o dell’acquaragia o qualcosa per pulire bene i pennelli quando avrete finito. Anche in questo caso è meglio chiedere al negozio di bricolage cosa usare per rimuovere dai pennelli la vernice che state comprando.
PROCEDIMENTO
– Se ci sono delle parti di mobile che non volete dipingere (per esempio dei pomelli, un’antina di vetro, ecc…), se è possibile rimuovetele, altrimenti ricopritele con del nastro adesivo di carta.
– Usando il pennello dipingete prima i bordi, gli angoli, i dettagli e in genere le superfici di piccole dimensioni.
– Usando il rullo dipingete ora le superfici più grandi. E’ normale che il colore del legno si veda ancora sotto la prima mano di vernice, soprattutto se il legno era abbastanza scuro e avete scelto un colore più chiaro con cui coprirlo. Per adesso è anche normale che si vedano le pennellate.
– Lasciate asciugare per alcune ore. Per esempio se avete dato la prima mano di mattina, aspettate fino al pomeriggio che si asciughi abbastanza. Se invece avete iniziato nel primo pomeriggio, date la seconda mano verso sera.
– Date la seconda mano di vernice usando la stessa tecnica della prima volta. Aspettate almeno 24 ore prima che tutto sia completamente asciutto.
A questo punto devo aggiungere che noi ci siamo fermati qui. I mobili ora sono chiaramente bianchi, ma non perfettamente coperti e senza imperfezioni: abbiamo preferito ottenere un aspetto un po’ vintage, un po’ da beach house (casa al mare) negli Hamptons, per fare un esempio. Diciamo che l’effetto è un po’ shabby chic, ma meno pronunciato.
Se però si vuole ottenere un effetto più coprente e privo da imperfezioni, sarà necessario dare ancora una passata o due.
In ogni caso, prima di rimettere i mobili in casa ed eventualmente metterci dentro cose, accertatevi che la vernice si sia davvero asciugata in ogni angolo.
Ora non resta che godersi la sensazione di casa nuova e congratularsi con se stessi, lol.
Per quanto riguarda i nostri divani, purtroppo non possono essere salvati dando una passata di vernice, quindi temo che dovremo proprio comprarli nuovi a breve perché questi stanno praticamente cadendo a pezzi. Ma ne riparleremo più avanti.
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