Avete presente quando scoprite una cosa di cui probabilmente il resto del mondo era già a conoscenza da tempo immemore, ma voi eravate così indietro che vi ha cambiato la vita? A me è successo qualche tempo fa e sono talmente sbalordita che ci sto scrivendo un post, pensate un po’.
E’ successo che tempo fa ero al mare con piper-baby e i miei, quando piper-madre mi ha vista lavare a mano i miei reggiseni. Ora, io ho due tipi di reggiseni: quelli “molli”, con le coppe fatte semplicemente di tessuto, e quelli semi-rigidi, dove le coppe sono leggermente rinforzate, ma non imbottite. Ecco, questo secondo tipo io non l’ho mai messo in lavatrice: non so se l’ho letto da qualche parte o mi sono semplicemente fissata io di mio, ma ho sempre avuto la sensazione che mettere in lavatrice dei reggiseni semi-rigidi che si inzuppano di acqua e vengono schiacciati da chili di altri vestiti, fosse un ottimo modo per rovinarli. E quindi li ho sempre lavati a mano. Per ANNI. Una scocciatura che non vi dico. (E poi ci credo che ho poco tempo per il blog).
E così piper-madre mi ha semplicemente detto: ma ci sono i contenitori fatti apposta per avare quei reggiseni in lavatrice. E BAM, mi si è aperto un mondo. Cioè in pratica io ho vissuto in una caverna per non so quanti anni. Mi sono subito messa su internet e dopo un po’ di ricerca ho ordinato “Bubble Bra“.
COS’E’: Se voi non avete vissuto in una caverna per l’ultimo decennio, probabilmente sapete già cosa sia questo modernissimo ritrovato tecnologico, ma oggi mi sento ottimista e voglio credere di non essere l’unica ad essere appena caduta dall’albero, quindi ve lo spiego lo stesso.
Trattasi di due palline concentriche fatte “a scheletro” – ossia dove le palline sono costituite solo da una struttura di asticelle e l’acqua è libera di fluire dentro e fuori.
COME SI USA: nella pallina piccola vanno messi i lacci del reggiseno, di modo che non intralcino e non si aggancino al reggiseno stesso, rovinandolo. Questa pallina piccola va avvolta dalle due coppe del reggiseno e il tutto va poi messo all’interno della palla più grande. (se cliccate sulle singole foto qui sotto, si ingrandiscono, ma credo si capisca bene anche così)
In questo modo il reggiseno non viene schiacciato dagli altri vestiti, né attorcigliato e tutte quelle cose che, mentre è zuppo d’acqua, potrebbero rovinarlo.
Ora, devo dire che quello che ho preso io non è che sia di gran qualità, ma d’altronde l’ho pagato pochissimi euro, c’era da aspettarselo. Non ho idea se esistano modelli migliori, ma siccome il mio un paio di volte si è aperto in lavatrice, facendo uscire il reggiseno, spero di sì. Quindi il mio consiglio è di spendere qualche euro in più e prendere un modello fatto relativamente bene.
Aggiungo anche che, indecisa su che modello prendere, in realtà ho ordinato due cose diverse: dal momento che dal computer non si capiva che grandezza avessero queste due palline che formano Bubble Bra, ho ordinato anche una specie di cilindro fatto di rete sottile, per provare entrambi e decidere quale fosse meglio. Ora, io sono abbastanza certa che nella descrizione questo secondo prodotto fosse rigido, invece a me è arrivato un sacchettino molle con solo le parti finali rotonde rigide. E’ vero che così l’acqua può fluire, ma i reggiseni vengono schiacciati, quindi per quelli semi-rigidi non va bene. Non ho capito se ho sbagliato io a capire o se manca un pezzo a quello che è arrivato a me: purtroppo le istruzioni sul sacchetto sono scritte esclusivamente in giapponese, quindi mi terrò il dubbio.
Comunque uso questo secondo prodotto per lavare i reggiseni molli, di modo che i gancetti non si impiglino in altri vestiti e li rovinino. Ho in programma di usarlo anche per lavare i collant, appena inizierà la stagione dei collant, perché spesso mi si attorcigliano al resto del bucato, tirandosi e diventando lunghissimi.
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