Come nell’abbigliamento, anche per quanto riguarda la casa ci vuole tempo per sviluppare uno stile personale – e generalmente si sviluppa attraverso un processo di tentativi ed errori. (Es.: quando ti trasferisci nella prima casa da sola, pensi che dipingere tutte le pareti color salmone sia un’idea carinissima, peccato che poi a cose fatte ti rendi conto che oddio no) Io ho creduto per anni che le case eccessivamente minimali, spoglie e ordinate mi mettessero ansia. Belle da sfogliare su una rivista di arredamento, ma una casa per essere accogliente e farmi sentire “a casa” deve essere “vissuta”, pensavo. Il mio approccio è sempre stato quello di lasciare molte delle cose di uso quotidiano (e non) “a vista” per dare un tocco personale agli ambienti. E in teoria è una cosa che mi piace ancora. Solo che negli anni ho scoperto che fra la teoria e la pratica spesso bisogna fare i conti con la realtà – e col fatto che tenere la casa in ordine è una sfida costante che non finisce mai. Rendere le cose più semplici e veloci, però, è possibile. Giuro.
L’approccio “a vista” del lasciare i cosmetici in bagno su mensole aperte, i ricordi di viaggio o i tesori scovati ai mercatini di antiquariato sparpagliati per casa e gli accessori esposti sui ripiani della cabina armadio, ha due grosse, grossissime controindicazioni:
- Bisogna essere costantemente super-ordinati, altrimenti è un attimo che la casa venga ingoiata da ciò che possediamo, trasformandosi in un caotico bazar asiatico (o nel retro di un negozio brutto). Inoltre appena si ha un figlio, si deve tenere conto che a tutto quello che lasciamo in giro noi, vanno sommate le centinaia di giochi e cose che tira fuori e lascia in giro lui, ovvero: l’apocalisse.
- Tutte queste cose lasciate a vista vanno pulite. Una ad una. Ogni flacone di crema sulle mensole del bagno, ogni accessorio e gioiello sui ripiani della cabina armadio, ogni soprammobile…
Per quanto tenere ordine non mi sia mai dispiaciuto (ho una strana perversione che mi porta ad adorare il cambio degli armadi e pulire e sistemare le mie cose), onestamente il tempo per pulire ogni singolo cosmetico e accessorio che possiedo – e mettere ordine in casa con costanza – scarseggiava anche quando lavoravo e basta. Ora che lavoro e ho anche un figlio piccolo, la sola idea di poter investire così tanto tempo nei mestieri mi fa sbellicare dalle risate. Pura utopia. Quando ho ricominciato a lavorare mi sono resa conto in fretta che andavano apportate delle modifiche al nostro stile di vita. Abbiamo quindi messo insieme alcune regole che ora seguiamo sempre e che aiutano a tagliare drasticamente i tempi da dedicare alla cura della casa.
Attuare queste modifiche per motivi di pura sopravvivenza ha avuto dei piacevoli effetti collaterali: ho scoperto che vivere in una casa minimale e ordinata, dove ci sono in giro solo poche selezionatissime cose, non mi fa venire ansia, bensì mi regala una pace interiore piacevolissima. Questa ha a sua volta effetti portentosi per la chiarezza mentale e le voglia di fare. Ho scoperto che davvero “less is more”, come diceva Coco Chanel (o almeno questa è la leggenda): meno cose = più spazio libero, anche per pensare e rilassarsi.
Certo, c’è ancora il problema dei giochi di piper-baby che vengono sparpagliati per tutta casa con costanza quotidiana, ma hey, una cosa per volta.
Un lavoro al giorno toglie il medico disordine di torno // Nella mia vita pre-piper-baby ero solita accumulare la maggior parte dei mestieri e commissioni nel fine settimana: dopo aver lavorato tutto il giorno, la sera in settimana preferivo fare lo stretto necessario (pulire la cucina dopo aver cenato o dare una passata veloce al bagno se mostrava segni di cedimento) e poi riposarmi leggendo o guardando la tv. Quindi andava sempre a finire che passavamo una buona parte del fine settimana tra pulizie, spesa e cose simili. Ora che c’è piper-baby è virtualmente impossibile dedicare così tante ore di seguito a queste cose, quindi le commissioni e i mestieri vanno suddivisi in settimana, generalmente la sera appena il nano è a letto. Questo mi lascia molto meno tempo per leggere e per il blog (come forse avete notato), però ha il piacevole effetto collaterale di lasciarci molto più tempo libero nel fine settimana e soprattutto c’è il fatto che in questo modo tenere la casa in ordine è davvero più semplice e ha un aspetto più ordinato in qualsiasi punto della settimana, a differenza di prima, quando a ridosso del weekend sembrava ormai fosse scoppiata una bomba.
Costanza // Quando ero piccola i miei genitori erano soliti ripetermi “ogni volta che finisci di usare un gioco rimettilo subito a posto, così la stanza rimane in ordine e fai molta meno fatica”. Non li ho MAI ascoltati in tutta la mia vita (vedi punto precedente). È solo ora che ho a mia volta un figlio che mi appare evidente la genialità di questo approccio. Prima la sedia su cui appoggio i vestiti nel corso della settimana si riempiva sempre di più, fino a sparire sotto cumuli di stoffa. Ora invece cerco davvero di mantenere fede al proposito di rimettere via ogni volta le cose che provo e poi decido di non mettere, mentre la sera i vestiti che mi tolgo finiscono diretti nel cesto in bagno. Idem con accessori, scarpe, libri, riviste, dvd, bicchieri e tazze… Sembra solo un piccolo dettaglio, ma fa una differenza abissale. Sembra anche un suggerimento molto molto scontato, mi rendo conto, ma nella realtà dei fatti è una cosa che si fa poco perché onestamente è una rottura di scatole e non è facile da portare avanti. Ebbene, la fatica vale assolutamente il risultato.
Lavatrice // Questa è una cosa che sorprende anche me, ma adesso faccio una lavatrice ogni volta che il cesto dei panni sporchi raggiunge la capienza massima, anche se questo significa trovarmi ad appendere vestiti il martedì sera alle undici. Non solo la casa è più in ordine e nel fine settimana ho meno cose da fare, ma non avere metà dei vestiti che si possiedono costantemente da lavare ha diminuito le mattine in cui mi prende il panico da “non ho niente da mettermi”.
Carta straccia // Ho sempre adorato avere pile di libri e riviste in giro per casa. Non lo ritenevo disordine (invece lo era), anzi nella mia testa mi sembrava di stare in uno di quei loft di intellettuali newyorkesi che si vedono nei film, presente? Ecco, ora che ho fatto sparire tutto ho scoperto che si vive molto molto molto meglio – inoltre piper-baby ha meno cose da sparpagliare per casa e – nel caso della carta – da fare a pezzetti piccolissimi e infilare sotto il divano. Ho finalmente imparato a buttare le riviste. Non che prima le collezionassi, è solo che spesso non riuscivo a finire di leggerle e le lasciavo in giro in attesa di avere tempo, poi nel frattempo ne compravo altre più nuove e alla fine non era raro che io a gennaio trovassi in casa riviste di aprile lette a metà. Adesso invece nel momento in cui finisco di leggere un giornale, mi alzo e vado a buttarlo. Per quanto riguarda le riviste che non riesco a finire di leggere, con regolarità faccio strage di quelle che non appartengono più al mese in corso. Non solo, sto anche cercando di limitare la mia tendenza a comprare più giornali di quelli che ho tempo di leggere; non è una cosa facile da fare per me, perché si tratta di modificare un comportamento che ho da anni, però sta iniziando a dare dei risultati eccellenti sullo stato di ordine della mia casa e della mia mente.
Librando // Nel caso dei libri, mi è proprio impossibile buttarli, anzi trovo sia un reato buttare i libri, però ogni volta che ne prendo uno dalla libreria poi ce lo rimetto, invece di abbandonarlo in un punto a caso come ho sempre fatto. [Teoricamente una buona soluzione per avere più ordine sarebbe quella di servirsi delle biblioteche o farsi prestare i libri o leggerli su Kindle, però io non ci riesco. Adoro leggere, adoro tenere in mano i libri, adoro possederli. Quindi no, non smetterò di comprare libri, ma li terrò più in ordine. Se però voi siete meno possessivi di me in quanto a libri, quella del prestito o del Kindle è un’idea ottima per limitare il disordine. ]
Scatole // Prima tenevo i gioielli – divisi per tipologia – in vaschette carine (per lo più vintage trovate ai mercatini delle pulci) sui ripiani della cabina armadio. Gli anelli in una ciotola, i bracciali in una tazzina, le collane appese di qua, gli orecchini appesi di là… La praticità di avere tutto sott’occhio e non dimenticarsi mai dell’esistenza di qualche accessorio e trovare sempre quello che si cerca senza perdere tempo, era controbilanciata dal fatto che pulire tutto ciò ogni volta era un vero delirio. Ora non me lo posso più permettere. La soluzione è stata inscatolare tutto. Certo, volendo si può continuare a suddividere le cose in vaschette o tazze, ma in un cassetto al riparo dalla polvere. Se però come me non avete un cassetto da dedicare agli accessori, le scatole sono la soluzione, Inizialmente avevo pensato di investire in quelle trasparenti in plexiglas di Muji, in modo che tutto fosse al riparo dalla polvere, ma al contempo sempre visibile. Dato però che le spese in questo periodo sono tante, per il momento ho preferito riciclare delle banali scatole di carta che avevo già in casa – e ho scoperto che non avere le cose a vista dà un aspetto infinitamente più ordinato agli ambienti. Ora quando entro nella cabina armadio provo un senso di calma mai sperimentato prima in presenza dei miei effetti personali. (Per non dover aprire ogni scatola ogni volta che serve qualcosa, bastano dei post-it che indichino il contenuto)
Cosmetici a scomparsa // Ero solita pensare che i bagni minimali, in cui non c’è niente in giro, sembrassero degli ambulatori o delle sale operatorie . Per questo motivo tenevo gran parte dei miei cosmetici su mensole e scaffali aperti: mi dava un senso di casa vissuta e accogliente. Anche in questo caso il processo di pulizia era una cosa lunga e laboriosa. Anche per questo non c’è più tempo né spazio nella mia vita. Ecco quindi che dopo un viaggio da Ikea ora tutti i miei prodotti in bagno sono chiusi dietro uno specchio (e in un armadietto altrettanto chiuso lì accanto). Ora non solo i tempi per le pulizie si sono dimezzati, ma è solo dopo aver fatto sparire tutto che mi sono resa conto di quanto il mio bagno prima fosse disordinato piuttosto che accogliente. Spesso quando abbiamo una cosa sotto gli occhi tutto il tempo, smettiamo di vederla, ma questa continua ad avere effetto su di noi e sulla nostra psiche. Non me ne ero mai resa conto, ma per me passare tempo in bagno non era affatto rilassante. Ora invece sì!
Coperte arrotolate // Quando sono ferma sul divano (a vedere un film, leggere o parlare al telefono per esempio) mi viene freddo, di conseguenza in sala tengo sempre delle copertine a portata di mano. Prima le lasciavo ben piegate sui braccioli dei divani, sia perché così in un attimo mi ci potevo avvolgere, sia perché trovavo che coperte e cuscini sparsi sui divani rendessero la stanza più accogliente. Purtroppo quando si ha un nanetto la cui missione nella vita è mettere in disordine tutto quello su cui riesce a mettere le mani, ecco che suddette coperte finiscono costantemente appallottolate a terra. La soluzione è stata comprare un bel cesto capiente e disporre le coperte lì dentro, per poi collocarlo in un angolo non facilmente visibile e accessibile a piper-baby. Ora non solo le coperte non vengono più trascinate in giro per casa da piccole manine, ma anche questa piccola azione mi ha confermato che avere meno roba in giro regala un senso di pace e la casa in generale sembra più ordinata.
E voi avete delle tecniche che vi aiutano a tenere la casa in ordine, senza che si trasformi periodicamente nella caverna di Ali Babà? Sarebbe bellissimo se li condivideste nei commenti!
Per altri consigli casalinghi potete guardare la sezione “Casa” del blog.
6 Comments
Condivido molte delle cose che fai tu per tenere la casa pulita. Anche per me la prima regola è non avere troppe suppellettili che si devono sempre spolverare. Pensa che, quando sono andata a convivere, ho scelto dei mobili per il living totalmente chiusi, nell’incubo costante di avere delle vetrinette da spolverare. Anche io non sono una fan dell’ordine a tutti i costi ma quando vai a vivere da sola ti rendi conto che le cose non si lavavano, stiravano e si riponevano da sole, quindi ho sviluppato la mia routine. L’unico consiglio che posso darti è che io suddivido in giorni precisi per fare le cose, ad esempio il lunedi e il venerdì lavo a fondo il bagno, martedi mi occupo delle stanze, mercoledi spazzo e lavo in bagno e nella cucina (che ho lavato la domenica) e in genere il giovedì stiro. Cosi sabato e domenica sono liberi.
Buona giornate Ersy
Wow, Ersy io non credo riuscirò mai a raggiungere il tuo livello di organizzazione! Però mi sembra un ottimo esempio da seguire.
Condivido la mia tecnica, che è una e una soltanto: cerco di non lasciare troppa roba in giro perché odio rimettere in ordine, spolverare, passare aspirapolvere etc. Sto cercando di insegnare anche ai miei coinquilini (un marito e due bimbi) che se mettono tutto subito in ordine poi non se lo dimenticano e soprattutto non lo devo fare io 😉
Ovviamente tutti e tre da quell’orecchio non ci sentono, ma io insisto e uno dei due maschietti sta pian piano imparando, mi aiuta a riporre il bucato, a modo suo, ma ci prova. Per il resto con due bimbi di quasi 5 anni, mi spiace deluderti ma quando saranno più grandi avrai ancora meno tempo (Sigh!), il tempo per fare qualunque cosa e organizzare va a farsi benedire.
L’idea delle scatole la usavo anche io, solo non le etichettavo..forse è il caso di cominciare a farlo, perché non trovo mai niente.
Per i libri, passione che ho anche io, ho optato per ebook perché o entravano loro o uscivo io e i miei coinquilini. Quindi per ora cartacei entrano solo quelli dei bimbi, nella loro camera, e sono tantissimi secondo me.
Le riviste sempre digitali.
Ho amiche e sorella che mi dicono che sfogliarle è tutta un’altra cosa ma vuoi mettere il piacere di non avere chili di carta da buttare, qui da me va legata con uno spago speciale e portata all’apposito cassonetto il sabato. Col digitale quando ho iPad pieno, faccio clic e butto! Se ci sono dei tutorial interessanti, stampo. Inoltre mi risolve il problema di pagare prezzi assurdi, online costano meno (sia libri che riviste), almeno in svizzera, in germania non so.
Nonostante questi accorgimenti, tra riviste gratuite e pubblicità di vari supermercati e stores sono comunque piena di carta…ahhhhh..la carta è il più grosso problema. Se hai una soluzione fammi un fischio 🙂
E’ vero, come va con i tuoi due bellissimi nanetti?
come sulle montagne russe, corrono sempre e io corro di qua e di la! Crescono in fretta, parlano tanto, alle volte servirebbe un tasto per spegnerli..sopratutto quando cominciano a correggermi il tedesco con lo svizzero!
Secondo loro vanno al chinski non al kindergarten 😱
E’ vero, come va con i tuoi due bellissimi nanetti?